In questo quinto articolo sulle Classiche Monumento andremo a parlare dell’ultima corsa sul calendario, il prestigiosissimo Giro di Lombardia, una delle gare più ambite dell’intero circuito World Tour per il calore dei suoi tifosi e per l’atmosfera autunnale che si percepisce sulle strade.

Il Lombardia infatti è conosciuto anche come la “Classica delle foglie morte”, proprio perché si svolge o nell’ultima settimana di settembre o nella prima di ottobre, fin dal 1905. Il percorso negli anni è variato molto, sono state città di partenza o arrivo Milano, Seveso, Brescia, Monza, Cantù, Varese, mentre ora dal 2014 si alternano Bergamo e Como.

In ordine di “storia”, il Giro di Lombardia è la terza dopo la Liegi-Bastogne-Liegi e la Parigi-Roubaix, mentre anticipa la Milano-Sanremo e Giro delle Fiandre, istituite rispettivamente nel 1907 e nel 1913.

Noi di BiciLive.it ci immergeremo nella storia di uno dei Monumenti del ciclismo italiano, andando a raccontare i campioni e gli aneddoti che hanno reso il Giro di Lombardia così famoso anche a livello internazionale, una narrazione ultracentenaria che ha visto tutti i migliori corridori di questo sport sfidarsi sulle sue strade. Alla fine dell’articolo trovate anche l’albo d’oro completo con tutti i vincitori.

Il corridore Giovanni Gerbi vince la prima edizione del Giro di Lombardia

Giovanni Gerbi, il vincitore della prima edizione del Giro di Lombardia.

Giro di Lombardia: dal 1905 agli anni 30

Il Giro di Lombardia è stato ufficialmente istituito nel 1905 da un’iniziativa del giornalista Tullio Morgagni, che si dice volesse dare l’opportunità a Piero Albini di prendersi la rivincita su Giovanni Cuniolo dopo la sconfitta alla Coppa del Re.

In realtà nella prima edizione i due rivali non furono mai della corsa e la strada si aprì di fronte a Giovanni Gerbi, il primo storico vincitore del Lombardia, trionfante con oltre quaranta minuti su Giovanni Rossignoli e Luigi Ganna. Al via ci furono 55 ciclisti ma solo 12 completarono i 230 chilometri in programma. Giovanni Cuniolo riuscì tuttavia nella sua impresa nel 1909 anticipando due transalpini in volata.

Molto curioso il caso di Luigi Ganna, primo vincitore tra l’altro del Giro d’Italia: il varesino raccolse in sette edizioni in cui ha partecipato alla Classica delle foglie morte ben 6 top-ten, con due secondi posti e tre terzi posti senza mai riuscire a tagliare il traguardo in prima posizione.

Nei primi anni della corsa parteciparono molti ciclisti non italiani e ottennero numerose vittorie, tra le quali si ricordano la prima francese con Gustave Garrigou nel 1907, la prima lussemburghese con Francois Faber (1908) e la prima tripletta con Henri Pèlissier (1911, 1913 e 1920).

Il corridore Henri Pèlissier mentre corre al Giro di Lombardia

Henri Pèlissier, il francese capace di vincere per tre volte il Giro di Lombardia nel 1911, 1913 e 1920.

Durante la Prima Guerra Mondiale la corsa non si interruppe, ma anzi si mantenne alto il valore patriottico della corsa e a eccezione della vittoria belga di Philippe Thys, gli “azzurri” ottennero tutti i successi nel periodo bellico. Il periodo più difficile per la storia del Giro di Lombardia fu però quello al termine del conflitto: dal 1919 la storia dell’Italia, uscita vincitrice dalla Guerra ma in condizioni economiche e sociali disastrose, cambiò radicalmente e così anche la difficile organizzazione della corsa.

A sollevare però le gioie dei tifosi italiani ci fu uno dei più grandi ciclisti della storia tricolore di questo sport, Costante Girardengo, che raggiunse Pèlissier a quota 3 successi con le vittorie del 1919, 1921 e 1922, la prima delle quali anticipando di 8 minuti i rivali. Il “Campionissimo” nella sua storia fu capace di vincere anche due volte al Giro d’Italia, sei volte alla Milano-Sanremo e nove volte il Campionato Italiano, sfiorando l’oro mondiale con l’argento di Nurburgring 1927.

Mentre nascevano le prime strade a pedaggio dedicate alle automobili come la Lainate-Varese e la Gallarate-Sesto Calende, in Lombardia la bicicletta era ancora il mezzo di trasporto preferito e il ciclismo lo sport più popolare. Proprio un ciclista di queste terre dominò la Classica delle foglie morte, Alfredo Binda, il primo corridore a trionfare per quattro volte (1925, ’26, ’27 e ’31).

Binda, soprannominato anche “il Signore della Montagna” per la classe e lo stile che lo caratterizzava quando la strada saliva, vinse cinque Giri d’Italia, tanto da essere pagato 22.500 lire per non partecipare a causa della sua manifesta superiorità. Tre Campionati del Mondo (’27, ’30 e ’32) lo hanno portato a un record eguagliato soltanto da altri quattro corridori.

Tutti e quattro i successi di Alfredo Binda sono arrivati con una fuga solitaria: quattro, otto, diciotto e ventinove i minuti di vantaggio sui suoi rivali, simbolo dello strapotere del corridore di Cittiglio.

Il corridore Alfredo Binda al Giro di Lombardia in sella alla sua bici mentre affronta una salita

Alfredo Binda al Giro di Lombardia vince ben quattro volte: 1925, ’26, ’27 e ’31.

Il Giro di Lombardia tra Bartali e Coppi

Dal 1920 al 1958 il Giro di Lombardia ha visto solo corridori italiani tagliare il traguardo al primo posto, ma dopo il periodo di Binda, gli anni più floridi furono quelli delle sfide tra Gino Bartali Fausto Coppi.

La rivalità fu tuttavia spezzata dall’avvento della Seconda Guerra Mondiale: prima dello stop a causa del conflitto, Bartali era nettamente il più forte e più esperto: vinse nel 1936, nel ’39 e nel ’40. Il toscano era il mattatore in tutte le corse in cui partecipava, tanto in Italia quanto all’estero e soprattutto in Francia dove vinse due Tour de France.

Proprio negli anni in cui la sfida si faceva più accesa, nel ’43 e nel ’44, la corsa viene fermata a causa dell’occupazione nazi-fascista del Nord-Italia. Al rientro post-bellico, Bartali, ormai ultra trentenne non fu più in grado di fronteggiare il più giovane Fausto Coppi, capace dal 1946 al 1949 di siglare un poker di fila, mai riuscito a nessun’altro nella storia della corsa. E poi nel 1954 a oltre 35 anni, arrivò il quinto successo per Coppi.

Il corridore Fausto Coppi al Giro di Lombardia mentre affronta la salita

Fausto Coppi sigla per cinque volte la vittoria al Giro di Lombardia, mai nessuno come lui.

Se non fosse stato per il gesto dell’ombrello della Dama Bianca, la sua storica amante che seguiva la corsa in macchina, nei confronti di Fiorenzo Magni, l’Airone avrebbe probabilmente vinto anche il sesto Giro di Lombardia. Magni, ferito nell’orgoglio, diede tutto se stesso per riprendere la fuga di Coppi e giocarsi la vittoria in volata: nel Vigorelli a spuntarla però fu Andrè Darrigade, proprio su Fausto Coppi, che, in lacrime, chiude così la sua storia con la Classica delle foglie morte.

Coppi amava particolarmente questa Classica di fine stagione e la salita del Ghisallo sembrava disegnata per lui, la sua rampa di lancio per arrivare a Milano in solitaria e con tanti minuti di vantaggio sugli avversari.

Gli anni ’50 e ’60

Gli anni ’50 e ’60, così come capitò nelle altre grandi corse del ciclismo mondiale, videro il ritorno delle vittorie “straniere” anche al Giro di Lombardia: dai due francesi Louison Bobet (1951) e il già citato Andrè Darrigade (1954), anche le prime volte dei belgi con Rik Van Looy ed Emile Daens (1959 e 1960).

Grandi nomi italiani furono protagonisti negli anni 60 quando vincere una corsa storica come il Lombardia era diventato particolarmente difficile. Come non ricordare dunque i grandi successi di veri uomini di popolo come Gianni Motta (1964) e Felice Gimondi (1966 e ’73) e Franco Bitossi (1967 e ’70).

Gimondi nel ’66 fu capace di anticipare il più grande ciclista di tutti i tempi, Eddy Merckx: questa edizione è epica, Merckx insieme ad altri quattro corridori inizia a fare una corsa durissima e sorprende Gimondi, Adorni e il campione in carica Tom Simpson. Dopo un inseguimento sfrenato il gruppo si ricongiunge e uno scatenato Gimondi attacca a ripetizione, controllato sempre da Jacques Anquetil. Si giunge così in volata: Merckx e Adorni partono presto e non si risparmiano colpi al limite del regolamento. Il belga è costretto per questo motivo a rallentare e spiana la strada a Felice Gimondi, primo sul traguardo.

Il corridore Felice Gimondi al Giro di Lombardia mentre gareggia

Felice Gimondi, corridore di casa, vince per due volte il Giro di Lombardia nel 1966 e ’73 davanti ai suoi tifosi.

Dagli anni ’70 alla fine del Millennio

Negli anni ’70 e ’80 il Giro di Lombardia non ha avuto un unico dominatore: sono stati in molti infatti a vincere due volte la Classica delle foglie morte, Roger de Vlaeminck (1974 e ’76), Francesco Moser (1975 e ’78), Gianbattista Baronchelli (1977 e ’86), Bernard Hinault (1979 e ’84) e per ben tre volte Sean Kelly (1983, ’85 e ’91).

La qualità di questi anni era davvero molto alta e in ogni edizione erano in quattro o cinque i veri favoriti da tenere d’occhio, e puntualmente a giro vinceva uno e poi l’altro. Gli italiani erano divisi dalla grande rivalità tra Moser e Giuseppe Saronni, i due grandi di quest’epoca, capaci di incollare i tifosi alle telecronache del grande Adriano De Zan.

Erano anni in cui gli appassionati di ciclismo non si dividevano in questo modo dai tempi di Coppi e Bartali: Saronni e Moser erano entrambi donati di classe sopraffina, incapaci di mollare o di essere generosi l’un l’altro e in grado di vincere su qualsiasi terreno, salita, cronometro o volata che fosse, loro erano sempre lì a giocarsi il primato.

La grande rivalità in gara al Giro di Lombardia tra Moser e Saronni

La grande rivalità in gara al Giro di Lombardia tra Moser e Saronni.

Tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 ci fu invece l’exploit svizzero che con due volte Tony Rominger (1989 e ’92) e con Pascal Richard (1993) e Oscar Camenzind (1998), riuscirono a salire in ben quattro occasioni sul gradino più alto del podio.

A seguito di uno stop di otto anni anche l’Italia, dopo Moreno Argentin (1987), torna a vincere al Giro di Lombardia: Gianni Faresin (1995) e Andrea Tafi (1996) riportano gioie ai colori azzurri.

Gli anni 2000 e i giorni nostri

Il nuovo millennio si apre con otto vittorie consecutive dell’Italia: Danilo di Luca (2001), Michele Bartoli (2002 e ’03), la tripletta di Damiano Cunego (2004, ’07 e ’08) e la doppietta di Paolo Bettini (2005 e ’06).

Non possiamo dimenticarci dello splendido trionfo proprio di Bettini in maglia di campione del mondo nel 2006: il toscano, pochi giorni dopo aver vinto il mondiale, ha tragicamente perso il fratello Sauro e non vuole nemmeno presentarsi al via del Giro di Lombardia. Convinto da familiari e amici, Bettini è scatenato, scatta sul Ghisallo, sul Civiglio e sul San Fermo della Battaglia e arriva tutto solo sul lungo lago di Como, a braccia alzate e con le lacrime agli occhi.

La doppia vittoria di Paolo Bettini al Giro di Lombardia nel 2005 e 2006

La doppia vittoria di Paolo Bettini al Giro di Lombardia nel 2005 e 2006.

Di forza anche le due vittorie consecutive di Philippe Gilbert (2009 e ’10) e Joaquim “Purito” Rodriguez (2012 e ’13), mentre di gran classe le splendide vittorie del nostro Vincenzo Nibali, capace nel 2015 e nel 2017 di sbaragliare la concorrenza e arrivare in solitaria al traguardo. La vittoria più bella è sicuramente quella del 2015, quando lo Squalo dello Stretto fu capace di staccare tutti i rivali nella difficile e tecnica discesa del Civiglio, condotta con maestria, intelligenza e coraggio, come nessun altro nel gruppo è stato capace di fare.

Le ultime due edizioni sono andate invece a Thibaut Pinot, anticipando proprio Nibali, e a Bauke Mollema, sul 39enne Alejandro Valverde, giunto al terzo secondo posto al Giro di Lombardia.

La doppia vittoria di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia nel 2015 e 2017

Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia è vittorioso nel 2015 e 2017, l’ultimo italiano a trionfare nella corsa.

Il percorso del Giro di Lombardia

Il percorso del Giro di Lombardia è stato negli anni modificato, soprattutto nelle sue sedi di partenza e arrivo. Tuttavia il simbolo della corsa è sempre stata la Salita della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti, nel versante di Bellagio.

La parte più impegnativa dell’ascesa è la prima: i 3 chilometri iniziali non scendono mai sotto il 9% di pendenza media e presentano una massima del 14%. La pendenza scende poi gradualmente fino a un tratto in falsopiano di 2 chilometri, dove i ciclisti possono rifiatare. La strada poi si impenna nuovamente negli ultimi 1.800 metri che portano al santuario e al museo omonimo.

Il panorama della salita Madonna del Ghisallo al Giro di Lombardia

la Salita della Madonna del Ghisallo al Giro di Lombardia.

Altrettanto importante è l’ascesa del Muro di Sormano, inserito nel 1960: la salita è composta anche dalla Colma di Sormano, ma il tratto finale, il vero muro, è quello più duro, lì dove migliaia e migliaia di tifosi si riversano quando passa il Giro di Lombardia. Il muro è lungo 1,9 chilometri dove non esiste possibilità di rifiatare: 17% di pendenza media e strade strettissime in cui zigzagare.

La salita del Muro di Sormano al Giro di Lombardia

La salita del Muro di Sormano al Giro di Lombardia.

Negli ultimi anni sono stati fondamentali in vista del risultato finale anche il Civiglio e il San Fermo della Battaglia, due ascese non impossibili, ma che poste dopo 200 chilometri di corsa dura spezzano sempre le gambe dei corridori e lanciano verso il traguardo quelli in migliore condizione.

Albo d’Oro Giro di Lombardia

Anno Vincitore Secondo Terzo
1905 Bandiera Italia Giovanni Gerbi Bandiera Italia Giovanni Rossignoli Bandiera Italia Luigi Ganna
1906 Bandiera Italia Cesare Brambilla Bandiera Italia Carlo Galetti Bandiera Italia Luigi Ganna
1907 Bandiera Francia Gustave Garrigou Bandiera Italia Ernesto Azzini Bandiera Italia Luigi Ganna
1908 Bandiera Lussemburgo Francois Faber Bandiera Italia Luigi Ganna Bandiera Italia Giovanni Gerbi
1909 Bandiera Italia Giovanni Cuniolo Bandiera Francia Omer Beaugendre Bandiera Francia Louis Trousselier
1910 Bandiera Italia Giovanni Micheletto Bandiera Italia Luigi Ganna Bandiera Italia Luigi Balio
1911 Bandiera Francia Henri Pélissier Bandiera Italia Giovanni Micheletto Bandiera Belgio Cyrille Van Hauwaert
1912 Bandiera Italia Carlo Oriani Bandiera Italia Enrico Verde Bandiera Francia Maurice Brocco
1913 Bandiera Francia Henri Pelissier Bandiera Francia Maurice Brocco Bandiera Francia Maurice Godivier
1914 Bandiera Italia Lauro Bordin Bandiera Italia Giuseppe Azzini Bandiera Italia Pierino Piacco
1915 Bandiera Italia Gaetano Belloni Bandiera Italia Paride Ferrari Bandiera Italia Gaetano Garavaglia
1916 Bandiera Italia Leopoldo Torricelli Bandiera Italia Camillo Bertarelli Bandiera Italia Alfredo Sivocci
1917 Bandiera Belgio Philippe Tyhs Bandiera Francia Henri Pelissier/td> Bandiera Italia Leopoldo Torricelli
1918 Bandiera Italia Gaetano Belloni Bandiera Italia Alfredo Sivocci Bandiera Italia Carlo Galetti
1919 Bandiera Italia Costante Girardengo Bandiera Italia Gaetano Belloni Bandiera Svizzera Heiri Suter
1920 Bandiera Francia Henri Pelissier Bandiera Italia Giovanni Brunero Bandiera Italia Gaetano Belloni
1921 Bandiera Italia Costante Girardengo Bandiera Italia Gaetano Belloni Bandiera Italia Federico Gay
1922 Bandiera Italia Costante Girardengo Bandiera Italia Giuseppe Azzini Bandiera Italia Bartolomeo Aymo
1923 Bandiera Italia Giovanni Brunero Bandiera Italia Pietro Linari Bandiera Italia Federico Gay
1924 Bandiera Italia Giovanni Brunero Bandiera Italia Costante Girardengo Bandiera Italia Pietro Linari
1925 Bandiera Italia Alfredo Binda Bandiera Italia Battista Giuntelli Bandiera Italia Ermanno Vallazza
1926 Bandiera Italia Alfredo Binda Bandiera Italia Antonio Negrini Bandiera Italia Ermanno Vallazza
1927 Bandiera Italia Alfredo Binda Bandiera Italia Alfonso Piccin Bandiera Italia Antonio Nigrini
1928 Bandiera Italia Gaetano Belloni Bandiera Italia Allegro Grandi Bandiera Italia Pietro Fossati
1929 Bandiera Italia Pietro Fossati Bandiera Italia Adriano Zanaga Bandiera Italia Raffaele Di Paco
1930 Bandiera Italia Michele Mara Bandiera Italia Alfredo Binda Bandiera Italia Learco Guerra
1931 Bandiera Italia Alfredo Binda Bandiera Italia Michele Mara Bandiera Italia Giovanni Firpo
1932 Bandiera Italia Antonio Negrini Bandiera Italia Domenico Piemontesi Bandiera Italia Remo Bertoni
1933 Bandiera Italia Domenico Piemontesi Bandiera Italia Luigi Barral Bandiera Italia Pietro Rimoldi
1934 Bandiera Italia Learco Guerra Bandiera Italia Mario Ciprani Bandiera Italia Domenico Piemontesi
1935 Bandiera Italia Enrico Mollo Bandiera Italia Aldo Bini Bandiera Italia Gino Bartali
1936 Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Diego Marabelli Bandiera Italia Luigi Barral
1937 Bandiera Italia Aldo Bini Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Aimone Landi
1938 Bandiera Italia Cino Cinelli Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Osvaldo Bailo
1939 Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Adolfo Leoni Bandiera Italia Salvatore Crippa
1940 Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Osvaldo Bailo Bandiera Italia Cino Cinelli
1941 Bandiera Italia Mario Ricci Bandiera Italia Cino Cinelli Bandiera Italia Severino Cavanesi
1942 Bandiera Italia Aldo Bini Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Quirino Toccacelli
1943-44 gare non disputate
1945 Bandiera Italia Mario Ricci Bandiera Italia Aldo Bini Bandiera Italia Gino Bartali
1946 Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Italia Luigi Casola Bandiera Italia Michele Motta
1947 Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Italia Gino Bartali Bandiera Italia Italo De Zan
1948 Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Italia Adolfo Leoni Bandiera Svizzera Fritz Schar
1949 Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Svizzera Ferdi Kubler Bandiera Italia Nedo Logli
1950 Bandiera Italia Renzo Soldani Bandiera Italia Antonio Bevilacqua Bandiera Italia Fausto Coppi
1951 Bandiera Francia Louison Bobet Bandiera Italia Giuseppe Minardi Bandiera Italia Fausto Coppi
1952 Bandiera Italia Giuseppe Minardi Bandiera Italia Nino De Filippis Bandiera Italia Arrigo Padovan
1953 Bandiera Italia Bruno Landi Bandiera Belgio Pino Cerami Bandiera Francia Pierre Molinèris
1954 Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Italia Fiorenzo Magni Bandiera Italia Mino De Rossi
1955 Bandiera Italia Cleto Maule Bandiera Belgio Fred De Bruyne Bandiera Italia Angelo Conterno
1956 Bandiera Francia Andrè Darrigade Bandiera Italia Fausto Coppi Bandiera Italia Fiorenzo Magni
1957 Bandiera Italia Diego Ronchini Bandiera Italia Bruno Monti Bandiera Italia Aurelio Cestari
1958 Bandiera Italia Nino De Filippis Bandiera Spagna Miguel Poblet Bandiera Belgio Michael Van Aerde
1959 Bandiera Belgio Rik Van Looy Bandiera Belgio Willy Vannitsen Bandiera Spagna Miguel Poblet
1960 Bandiera Belgio Emile Daems Bandiera Italia Diego Ronchini Bandiera Italia Marino Fontana
1961 Bandiera Italia Vito Taccone Bandiera Italia Imerio Massignan Bandiera Italia Renzo Fontana
1962 Bandiera Olanda Jo De Roo Bandiera Italia Livio Trapè Bandiera Italia Alcide Cerado
1963 Bandiera Olanda Jo De Roo Bandiera Italia Adriano Durante Bandiera Italia Michele Doncelli
1964 Bandiera Italia Gianni Motta Bandiera Italia Carmine Preziosi Bandiera Belgio Jos Hoevenaers
1965 Bandiera Gran Bretagna Tom Simpson Bandiera Paesi Bassi Geren Karstens Bandiera Francia Jean Stablinski
1966 Bandiera Italia Felice Gimondi Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Francia Raymond Poulidor
1967 Bandiera Italia Franco Bitossi Bandiera Italia Felice Gimondi Bandiera Francia Raymond Poulidor
1968 Bandiera Belgio Herman Van Springel Bandiera Italia Franco Bitossi Bandiera Belgio Eddy Merckx
1969 Bandiera Belgio Jean Pierre Monserè Bandiera Belgio Herman Van Springel Bandiera Italia Franco Bitossi
1970 Bandiera Italia Franco Bitossi Bandiera Italia Felice Gimondi Bandiera Italia Gianni Motta
1971 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Italia Franco Bitossi Bandiera Belgio Frans Verbeeck
1972 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Francia Cyrille Guimard Bandiera Italia Felice Gimondi
1973 Bandiera Italia Felice Gimondi Bandiera Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera Belgio Herman Van Springel
1974 Bandiera Italia Francesco Moser Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Italia Costantino Conti
1975 Bandiera Italia Francesco Moser Bandiera Italia Enrico Paolini Bandiera ItaliaAlfredo Chinetti
1976 Bandiera Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera Francia Bernard Thèvenet Bandiera Italia Wladimiro Panizza
1977 Bandiera Italia Gianbattista Baronchelli Bandiera Belgio Jean Luc Vanderbroucke Bandiera Italia Franco Bitossi
1978 Bandiera Italia Francesco Moser Bandiera Svezia Bernt Johansson Bandiera Francia Bernard Hinault
1979 Bandiera Francia Bernard Hinault Bandiera Italia Silvano Contini Bandiera Italia Giovanni Battaglin
1980 Bandiera Belgio Alfons De Wolf Bandiera Italia Alfredo Chinetti Bandiera Belgio Ludo Peeters
1981 Bandiera Paesi Bassi Hennie Kuipers Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Italia Alfredo Chinetti
1982 Bandiera Italia Giuseppe Saronni Bandiera Francia Pascal Jules Bandiera Italia Francesco Moser
1983 Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Stati Uniti Greg LeMond Bandiera Paesi Bassi Adrie Van Der Poel
1984 Bandiera Francia Bernard Hinault Bandiera Belgio Ludo Peeters Bandiera Paesi Bassi Teun Van Vliet
1985 Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Paesi Bassi Adrie Van Der Poel Bandiera Francia Charly Mottet
1986 Bandiera Italia Gianbattista Baronchelli Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Australia Phil Anderson
1987 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Belgio Eric Van Lancker Bandiera Francia Marc Madiot
1988 Bandiera Francia Charly Mottet Bandiera Italia Gianni Bugno Bandiera Spagna Marino Lejarreta
1989 Bandiera Svizzera Tony Rominger Bandiera Paesi Bassi Gilles Delion Bandiera Belgio Luc Roosen
1990 Bandiera Paesi Bassi Gilles Delion Bandiera Svizzera Pascal Richard Bandiera Francia Charly Mottet
1991 Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Francia Martial Gayant Bandiera Italia Franco Ballerini
1992 Bandiera Svizzera Tony Rominger Bandiera Italia Claudio Chiappucci Bandiera Italia Davide Cassani
1993 Bandiera Svizzera Pascal Richard Bandiera Italia Giorgio Furlan Bandiera Gran Bretagna Maximilian Sciandri
1994 Bandiera Russia Vladislav Bobrik Bandiera Italia Claudio Chiappucci Bandiera Svizzera Pascal Richard
1995 Bandiera Italia Gianni Faresin Bandiera Italia Daniele Nardello Bandiera Italia Michele Bartoli
1996 Bandiera Italia Andrea Tafi Bandiera Svizzera Fabian Jeker Bandiera Belgio Axel Merckx
1997 Bandiera Francia Laurant Jalabert Bandiera Italia Paolo Lanfranchi Bandiera Italia Francesco Casagrande
1998 Bandiera Svizzera Oscar Camenzind Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd Bandiera Svizzera Felice Puttini
1999 Bandiera Italia Mirko Celestino Bandiera Italia Danilo Di Luca Bandiera Italia Eddy Mazzoleni
2000 Bandiera Lituania Raimondas Rumsas Bandiera Italia Franceasco Casagrande Bandiera Svezia Niklas Axelsson
2001 Bandiera Italia Danilo Di Luca Bandiera Italia Giuliano Figueras Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd
2002 Bandiera Italia Michele Bartoli Bandiera Italia Davide Rebellin Bandiera Svizzera Oscar Camezind
2003 Bandiera Italia Michele Bartoli Bandiera Italia Angelo Lopeboselli Bandiera Italia Dario Frigo
2004 Bandiera Italia Damiano Cunego Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd Bandiera Italia Ivan Basso
2005 Bandiera Italia Paolo Bettini Bandiera Italia Gilberto Simoni Bandiera Lussemburgo Frank Schleck
2006 Bandiera Italia Paolo Bettini Bandiera Spagna Samuel Sanchez Bandiera Germania Fabian Webgann
2007 Bandiera Italia Damiano Cunego Bandiera Italia Riccardo Riccò Bandiera Spagna Samuel Sanchez
2008 Bandiera Italia Damiano Cunego Bandiera Slovenia Janez Brajkovic Bandiera Colombia Rigoberto Uran
2009 Bandiera Belgio Philippe Gilbert Bandiera Spagna Samuel Sanchez Bandiera Russia Alexander Kolobnev
2010 Bandiera Belgio Philippe Gilbert Bandiera Italia Michele Scarponi Bandiera Spagna Pablo Lastras
2011 Bandiera Svizzera Oliver Zaugg Bandiera Irlanda Daniel Martin Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez
2012 Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez Bandiera Spagna Samuel Sanchez Bandiera Italia Rigoberto Uran
2013 Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Polonia Rafal Majka
2014 Bandiera Irlanda Daniel Martin Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Portogallo Rui Costa
2015 Bandiera Italia Vincenzo Nibali Bandiera Spagna Daniel Moreno Bandiera Francia Thibaut Pinot
2016 Bandiera Colombia Esteban Chaves Bandiera Italia Diego Rosa Bandiera Colombia Rigoberto Uran
2017 Bandiera Italia Vincenzo Nibali Bandiera Francia Julian Alaphilippe Bandiera Italia Gianni Moscon
2018 Bandiera Francia Thibaut Pinot Bandiera Italia Vincenzo Nibali Bandiera Belgio Dylan Teuns
2019 Bandiera Paesi Bassi Bauke Mollema Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Colombia Egan Bernal

Per ulteriori informazioni sull’albo d’oro e sulla corsa recente vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Giro di Lombardia.

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A proposito dell'autore

Ama scrivere fin da quando era piccolo e questo lo ha portato a raccontare storie sul suo sport preferito, il ciclismo. Un'attività fisica che prova anche a praticare sia per piacere sia soprattutto per capire le difficoltà, le fatiche ma anche le gioie e i successi dei campioni che ogni giorno ci emozionano sulle strade.