In questo articolo andremo a parlare della Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica delle Classiche Monumento, nata nel 1892 e per questo conosciuta anche come la “Doyenne” (la Decana).

In ordine di programmazione nel calendario World Tour dell’UCI appare come quarta delle cinque più importanti corse di un giorno: dopo la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e prima del Giro di Lombardia.

La Liegi si svolge annualmente nella regione della Vallonia, in Belgio, nel mese di aprile (circa la quarta domenica), come terza delle tre Classiche delle Ardenne (Amstel Gold Race, Freccia Vallone e appunto Liegi-Bastogne-Liegi).

Noi di BiciLive.it in questo articolo tratteremo la storia della corsa fin dalla sua fondazione, focalizzando la nostra attenzione sui corridori che hanno reso celebre la Doyenne, sui racconti e gli aneddoti, capaci di rimanere nella memoria per oltre 100 anni ed edizioni di questa magnifica corsa.

Una foto d'epoca scattata durante la gara Liegi-Bastogne-Liegi

Liegi-Bastogne-Liegi: dalla fondazione alle due Guerre Mondiali

La Liegi-Bastogne-Liegi venne fondata nel 1892 dalla “Liege Cycliste Union”, club tra l’altro del primo vincitore della corsa, Lèon Houa, capace dopo oltre 10 ore di coprire tutti i 250 chilometri della primissima edizione.

Molto interessante il dato sui partecipanti: al via da Liegi furono soltanto 33 e all’arrivo addirittura 17. La corsa nacque comunque per Dilettanti e solo in un secondo momento diventò per indipendenti.

Lèon Houa entra subito a far parte della storia portando a casa anche le due successive edizioni nel 1893 e 1894, portando a tre i successi alla Doyenne, al pari di altri due belgi: Alfons Schepers Alfred de Bruyne.

Tra il 1895 e il 1907 la corsa ebbe uno stop e non venne disputata, molto probabilmente per la scarsa partecipazione di corridori di primo livello che negli stessi anni si preoccupavano più di corse come il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Al rientro nel 1908 ci fu la prima vittoria non belga grazie al trionfo del francese Andrè Trousselier: ci vollero altri 22 anni prima di trovare uno “straniero” sul gradino più alto del podio. Non fu l’unica volta in cui la corsa saltò, un altro stop si ebbe infatti nel 1910 e dal 1914 al 1918, a causa dell’invasione tedesca del Belgio (nonostante la neutralità) che diede l’inizio ufficiale alla Prima Guerra Mondiale.

Una foto del primo vincitore della corsa Liegi-Bastogne-Liegi nel 1892 va a Lèon Houa

Sulle macerie del conflitto più grande mai affrontato nella storia dell’uomo, il Belgio cercò di ripartire con non poche difficoltà: il ciclismo fu il più grande svago che la popolazione poté avere in quei difficili anni, ed è proprio in quel momento che divenne lo sport nazionale. Gli anni che vanno dal 1919 al 1939, tra le due Guerre, videro la Liegi-Bastogne-Liegi entrare tra le corse più importanti del circuito. A eccezione della vittoria tedesca del 1930, la Doyenne fu sempre conquistata da un corridore del posto: tra i più importanti ricordiamo Renè Vermandel (1923-24) e il già citato Schepers (1929-1931-1935), gli unici a vincere due o più volte la manifestazione.

Lo spirito di grandi appassionati di ciclismo dei belgi si manifestò anche nel 1943, quando in piena Seconda Guerra Mondiale venne organizzata la 30esima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, anche in questo caso con il trionfo di un corridore belga: Richard Depoorter, ciclista la cui storia si interruppe nel 1948 al Giro di Svizzera, dove purtroppo perse la vita dopo essere caduto precipitando in un burrone.

Dal 1945 alla prima vittoria italiana alla Liegi

Non appena la nazione venne liberata dalle truppe tedesche, gli organizzatori si occuparono di rimettere in piedi una corsa già diventata storica come la Liegi-Bastogne-Liegi. Nel 1945 la Doyenne non ebbe più interruzioni e divenne uno degli obiettivi principali di tutti i corridori.

Il dominio belga si arrestò lentamente nei primi dieci anni dalla rinascita: una vittoria francese con Camille Dainguillaume (1949), due quelle svizzere entrambe con il mitico Ferdi Kubler (1951-52) capace nello stesso anno anche di vincere il Campionato del Mondo in linea, e una lussemburghese con Marcel Ernzer (1954).

Una foto del due volte campione svizzero Ferdi Kubler (1951-52) alla Liegi-Bastogne-Liegi

Oltre a de Bruyne, capace di monopolizzare la corsa in tre edizioni, molto importanti furono quelle del 1955 e 1957. Quella del 1955 vide la vittoria di Stan Ockers, famoso per aver conquistato nella stessa stagione il Mondiale a Frascati nel giorno in cui si attendeva la grande sfida tra Fausto Coppi e Louison Bobet sui duri Castelli Romani. Quella del 1957 è invece particolare per essere stata l’unica con due vincitori ex-aequo: German Derycke Frans Schoubben, giunti sul traguardo nello stesso momento con la giuria incapace di decretare un vincitore certo.

Gli anni 60 videro uno dei più grandi corridori del ciclismo belga come Rik Van Looy vincere per l’unica volta la Liegi-Bastogne-Liegi nel 1961. Il belga fu il primo nella storia a conquistare tutte e cinque le Classiche Monumento (Roubaix ’61 e ’62, Fiandre ’59 e ’62, Sanremo ’58 e Lombardia ’59), oltre a due Campionati del Mondo.

Per i colori azzurri non può essere invece dimenticata l’edizione della Liegi 1965 dove per la prima volta un italiano, Carmine Preziosi, fu capace di vincere la Doyenne. La corsa è tutt’ora denominata la “corsa degli italiani“, per via dei tanti italiani emigrati che si trovavano e si trovano tutt’oggi in Belgio, sfuggiti alle condizioni povere del nostro paese post-guerra per andare a lavorare all’estero.

Quella di Carmine Preziosi fu la storia di un sogno: la sua famiglia lasciò Sant’Angelo all’Esca in Campania per cercare fortuna a Parcennes, nelle Ardenne, dove il padre trovò lavoro in una miniera. Dopo tantissimi umili lavori, Carmine riuscì a coltivare la sua passione per il ciclismo e nel 1963 passò professionista. Dopo solo due anni tra i grandi di questo sport, anticipando in volata Vittorio Adorni, riuscì a vincere in quelle terre che iniziò a chiamare “casa”, riempiendo d’orgoglio il cuore di migliaia e migliaia di famiglie italiane lontane dalla propria terra.

Una foto con il primo vincitore italiano Carmine Preziosi nella gara Liegi-Bastogne-Liegi nel 1965

L’epopea di Eddy Merckx

Ma la bella storia della Liegi-Bastogne-Liegi non si ferma con Carmine Preziosi: l’anno successivo, nel 1966, ci fu la vittoria di un altro grande del ciclismo mondiale, Jacques Anquetil, mentre dal 1969 nasce il mito di Eddy Merckx alla Doyenne.

Eddy Merckx è l’unico ciclista della storia a vincere per cinque volte la Classica Monumento delle Ardenne, nel 1969 con un attacco a 98 chilometri dal traguardo, tre volte di fila dal 1971 al 1973 e l’ultima volta nel 1975 precedendo il francese Bernard Thevènet. La storia del campione di Meensel-Kiezegem la conosciamo, ha vinto tutto e non è un’esagerazione affermare che ci troviamo di fronte al più grande ciclista di sempre: i tre Grandi Giri, le cinque Classiche Monumento, i Campionati del Mondo, i Record dell’Ora, più altre 500 corse che lo mettono al primo posto per vittorie ottenute.

Gli unici due corridori a interrompere il dominio incontrastato di Merckx alla Liegi-Bastogne-Liegi furono nel 1970 Roger De Vlaeminck e nel 1974 Georges Pintens, quest’ultimo giunto in realtà secondo in gara, ma primo dopo la squalifica per doping del vincitore Ronald de Witte.

Una foto con il pluricampione Eddy Merckx che vince la Liegi-Bastogne-Liegi per cinque volte

Anni ’80 e ’90: crisi dei belgi e globalizzazione

Gli anni 80 della Liegi-Bastogne-Liegi hanno segnato un grande cambio di rotta: dopo l’epopea d’oro di Merckx, i belgi non sono riusciti a trovare un valido successore e la Doyenne è andata sempre in mani straniere per 11 anni.

Furono anni stupendi soprattutto per il ciclismo italiano, con la stella di Moreno Argentin, capace di vincere tre edizioni consecutive (1985, 1986 e 1987) e Silvio Contini. Argentin seppe mettere dietro la propria bicicletta campioni di altissimo livello come Stephen Roche, Adrie Van der Poel e Sean Kelly, quest’ultimo padrone nel 1984 e nel 1989. Quella del nostro azzurro fu una storia di amore a prima vista con la Liegi, lui grandissimo uomo da classiche è stato il punto di riferimento indiscusso della nostra nazionale al “nord”, tanto da aggiudicarsi anche il Campionato del Mondo nel 1986.

Una foto di Moreno Argentin vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi per tre volte di fila

Moreno Argentin, dopo Merckx, è il più titolato alla Liegi-Bastogne-Liegi. Il quarto successo è del 1991: vinse in volata tutte e quattro le edizioni, in uno sprint a due la prima volta, a quattro nel secondo e nel quarto successo e rientrando dopo 35 secondi di svantaggio nella terza del 1987.

La “crisi” belga proseguì anche negli anni ’90, infatti furono solo tre le vittorie: nel 1990 con Eric Van Lancker, nel 1992 con Dirk de Wolf e nel 1999 con Frank Vandenbroucke. Ma è ancora l’Italia a rendersi protagonista: Michele Bartoli nel 1997 e nel 1998. La prima vittoria è di assoluta classe: dopo il Fiandre, il toscano riesce a costruire un altro capolavoro, spezzando il duo Zulle-Jalabert sulla Redoute e spingendosi tutto solo verso il trionfo.

Gli anni ’90 aprono definitivamente ai corridori di nazionalità esterne a quelle belghe, olandesi, italiane e francesi: è infatti il turno dei due svizzeri Mauro Gianetti e Pascal Richard e del russo Evgenj Berzin, grande rivale del Pirata Marco Pantani al Giro 1998.

Gli anni 2000 della Liegi-Bastogne-Liegi

Siamo dunque giunti agli ultimi venti anni della mitica Liegi-Bastogne-Liegi, gli anni del progresso tecnologico, delle biciclette di ultima generazione e degli allenamenti alla ricerca della perfezione.

Il nuovo millennio si apre ancora con i colori azzurri sul gradino più alto del podio grazie a Paolo Bettini. Il toscano, anche lui grandissimo corridore da classiche di un giorno (vincitore anche delle Olimpiadi di Atene del 2004 e di due Campionati del Mondo su strada consecutivi), trionfa nel 2000 in volata su Etxebarria e Rebellin, mentre nel 2002 concretizza il capolavoro della Mapei, battendo in volata il compagno Stefano Garzelli. L’edizione del 2002 è contrassegnata dai primi cinque posti tutti italiani (Bettini, Garzelli, Basso, Celestino, Codol).

Dopo la parentesi Tyler Hamilton del 2003, ecco la rivincita di Davide Rebellin, l’eterno corridore (tutt’oggi in gruppo a 48 anni). Dopo aver vinto nello stessa stagione, nel giro di una settimana, Amstel Gold Race e Freccia Vallone, arriva il tris più atteso, precedendo in volata i compagni di fuga Michael Boogerd e Alexandr Vinokurov (vincitore l’anno successivo).

La foto della vittoria in volata dei due italiani Paolo Bettini e Stefano Garzelli

Nel 2006 inizia un’altra favola, quella di Alejandro Valverde, l’unico con Moreno Argentin a raggiungere le quattro vittorie, una in meno di Merckx. Don Aleandro inizia così una carriera pazzesca, condita da numerose vittorie di tappa nei grandi giri, da un altro centinaio di corse e soprattutto dal Campionato del Mondo del 2018. Nel 2006 sconfigge in volata il duo italiano Bettini-Cunego, mentre due anni dopo Davide Rebellin.

Nel 2007 ci fu invece l’ultima vittoria italiana alla Liegi-Bastogne-Liegi con Danilo di Luca, il killer di Spoltore che un mese dopo fece suo anche il Giro d’Italia. Un digiuno di 12 anni, sfiorato solo con Vincenzo Nibali nel 2012 (vittoria Maxim Iglinsky) e con Davide Formolo nel 2019 (vittoria Jakob Fuglsang).

Bellissime le vittorie di Andy Schleck nel 2009 e del Roi Philippe Gilbert nel 2011, anche lui capace di completare il trittico delle Ardenne, prima di conquistare anche due edizioni del Giro di Lombardia e il Mondiale. Negli ultimi sei anni, a eccezione di Alejandro Valverde che ha portato a quattro il suo bottino, vincendo nel 2015 e nel 2017, ci sono stati tutti vincitori diversi (Daniel Martin, Simon Gerrans, Wout Poels, Bob Jungels e il già citato Fuglsang).

In attesa delle edizioni future, andiamo nel prossimo capitolo a scoprire il percorso, quasi sempre immutato della mitica e unica Liegi-Bastogne-Liegi.

Percorso Liegi-Bastogne-Liegi

Come ogni corsa antica, anche la Liegi-Bastogne-Liegi negli anni ha visto mutare il proprio percorso: per molte edizioni l’arrivo della corsa è stata ad Ans, per poi tornare nel 2019 nell’originaria Liegi.

Ciò che caratterizza principalmente la corsa sono le Cotes, ovvero muri molto impegnativi in successione da affrontare ad alta velocità. I tanti chilometri (circa 250) fanno sì che il gruppo si selezioni molto, soprattutto negli ultimi 50 km, quando solo i migliori e i più in forma di giornata riescono a tenere e a piazzare il colpo decisivo.

Tra le Cotes più importanti ricordiamo: la Roche en Ardenne, il Col de La Redoute (2 km all’8,9%) e la Roche aux Faucons (1 km all’11%), queste ultime due si trovano quasi sempre nella parte finale e risultano quelle più importanti ai fini del risultato.

Negli anni 2000 è stato fondamentale il muro di Ans all’arrivo con punte oltre il 10%, l’organizzazione ha però deciso di tornare a Liegi, ponendo l’ultimo scollinamento più lontano dal traguardo e aumentando così lo spettacolo dei corridori che in volata non hanno ottime chances di vittoria.

Una foto del percorso Liegi-Bastogne-Liegi 2019

Albo d’oro Liegi-Bastogne-Liegi

Naturalmente, la nazione più vincente alla Liegi-Bastogne-Liegi non poteva che essere il Belgio, che con le sue 58 vittorie stacca di gran lunga l’Italia, seconda per successi a quota 12. A nostra volta però possiamo vantarci di essere sul secondo gradino del podio in solitaria con ben sei trionfi di vantaggio sulla Svizzera e ben sette sulla Francia.

Al quinto posto a pari merito troviamo Paesi Bassi e Spagna con quattro vittorie, seguiti da Irlanda, Kazakistan e Lussemburgo fermi a tre. Due vittorie per Germania e Danimarca, mentre una sola per Australia, Russia e Stati Uniti.

Individualmente invece è Eddy Merckx che guida in solitaria la classifica, ben cinque i suoi successi alla Doyenne, seguito da Valverde e Argentin a quattro. Solo tre corridori del passato si fermano a tre: Lèon Houa, Alphons Schepers e Alfred de Bruyne.

Anno Vincitore Secondo Terzo
1892 Bandiera Belgio Lèon Houa Bandiera Belgio Lèon Lhoest Bandiera Belgio Louis Rasquinet
1893 Bandiera Belgio Lèon Houa Bandiera Belgio Michel Borisowski Bandiera Belgio Charels Collette
1894 Bandiera Belgio Lèon Houa Bandiera BelgioLouis Rasquinet Bandiera BelgioRenè Nulens
dal 1895 al 1907 gara non disputata
1908 Bandiera Francia Andrè Trousselier Bandiera Belgio Alphone Lauvers Bandiera Belgio Henri Dubois
1909 Bandiera Belgio Victor Fastre Bandiera Belgio Éugene Charlier Bandiera Belgio Paul Deman
1910 gara non disputata
1911 Bandiera Belgio Joseph Van Daele Bandiera Belgio Armand Lenoir Bandiera Belgio Viktor Kraenen
1912 Bandiera Francia Henri Pélissier Bandiera Francia Gustave Garrigou Bandiera Belgio Jules Masselis
1913 Bandiera Belgio Omar Vershoore Bandiera Belgio Jacues Coomans Bandiera Belgio Andrè Blaise
dal 1914 al 1918 gara non disputata
1919 Bandiera Belgio Leon Devos Bandiera Belgio Henri Hanlet Bandiera Belgio Arthur Claerhout
1920 Bandiera Belgio Lèon Scieur Bandiera Belgio Lucien Buysse Bandiera Belgio Jacues Coomans
1921 Bandiera Belgio Louis Mottiat Bandiera Belgio Marcel Lacour Bandiera Belgio Jean Rossius
1922 Bandiera Belgio Louis Mottiat Bandiera Belgio Alberto Jordens Bandiera Belgio Laurent Seret
1923 Bandiera Belgio Renè Vermandel Bandiera Belgio Jean Rossius Bandiera Belgio Fèlix Serrier
1924 Bandiera Belgio Renè Vermandel Bandiera Belgio Adelin Benoit Bandiera BelgioJules Matton
1925 Bandiera Belgio Georges Ronsse Bandiera Belgio Gustaf Van Slembrouck Bandiera Belgio Louis Eelen
1926 Bandiera Belgio Dieudonnè Smets Bandiera Belgio Joseph Siquet Bandiera Belgio Alexis Macar
1927 Bandiera Belgio Maurice Raes Bandiera Belgio Jean Hans Bandiera Belgio Joseph Siquet
1928 Bandiera Belgio Ernest Mottard Bandiera Belgio Maurice Raes Bandiera Belgio Emile Van Belle
1929 Bandiera Belgio Alfonse Schepers Bandiera Belgio Gustave Hembroeckx Bandiera Belgio Maurice Raes
1930 Bandiera Germania Hermann Buse Bandiera Belgio Georges Laloupe Bandiera Belgio Francois Gardier
1931 Bandiera Belgio Alphonse Schepers Bandiera Belgio Marcel Houyoux Bandiera Belgio Jules Descheppers
1932 Bandiera Belgio Marcel Houyoux Bandiera Belgio Leopol Roosemont Bandiera Belgio Gerard Lambrechts
1933 Bandiera Belgio Francois Gardier Bandiera Belgio Roger Dewolf Bandiera Belgio Albert Bolly
1934 Bandiera Belgio Theo Herckenrath Bandiera Belgio Mathieu Cardynaels Bandiera Belgio Jospeh Morenhout
1935 Bandiera Belgio Alphons Schepers Bandiera Belgio Frans Bonduel Bandiera Belgio Louis Hardiquet
1936 Bandiera Belgio Albert Beckaert Bandiera Belgio Gilbert Levae Bandiera Belgio Joseph Horemans
1937 Bandiera Belgio Eloi Meulenberg Bandiera Belgio Gustaf Deloor Bandiera Belgio Julien Heenart
1938 Bandiera Belgio Alfons Deloor Bandiera Belgio Marcel Kint Bandiera Belgio Feliciene Vervaeke
1939 Bandiera Belgio Albert Ritserveld Bandiera Belgio Cyrille Van Overberghe Bandiera Belgio Edward Vissers
dal 1940 al 1942 gara non disputata
1943 Bandiera Belgio Richard Depoorter Bandiera Belgio Jospeh Didden Bandiera Belgio Stan Ockers
1944 gara non disputate
1945 Bandiera Belgio Jean Engels Bandiera Belgio Edward Van Dijck Bandiera Belgio Jozef Moerenhout
1946 Bandiera Belgio Prosper Depredomme Bandiera Belgio Albert Hendrickx Bandiera Belgio Triphon Verstraeten
1947 Bandiera Belgio Richard Depoorter Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Belgio Florent Mathieu
1948 Bandiera Belgio Maurice Mollin Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Francia Louis Caput
1949 Bandiera Francia Camille Danguillamme Bandiera Belgio Adolf Verschueren Bandiera Belgio Roger Gijselinck
1950 Bandiera Belgio Prosper Depredomme Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Belgio Florent Mathieu
1951 Bandiera Svizzera Ferdi Kubler Bandiera Belgio German Derycke Bandiera Paesi Bassi Wout Wagmants
1952 Bandiera Svizzera Ferdi Kubler Bandiera Belgio Henri Van Kerchkove Bandiera Francia Jean Robic
1953 Bandiera Belgio Alois De Hertog Bandiera Francia Maurice Diot Bandiera Francia Raoul Remy
1954 Lussemburgo Marcel Ernzer Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Svizzera Ferdi Kubler
1955 Bandiera Belgio Stan Ockers Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Belgio Jean Branckart
1956 Bandiera Belgio Fred De Bruyne Bandiera Belgio Richard Van Genechten Bandiera Belgio Alex Close
1957 Bandiera Belgio German Derycke e Frans Schoubben Bandiera Belgio Marcel Buys
1958 Bandiera Belgio Fred de Bruyne Bandiera Belgio Jan Zagers Bandiera Belgio Joseph Theuns
1959 Bandiera Belgio Fred de Bruyne Bandiera Belgio Frans Schoubben Bandiera Belgio Frans Demulder
1960 Bandiera Paesi Bassi Albert Geldermans Bandiera Francia Pierre Everaert Bandiera Belgio Joseph Planckaert
1961 Bandiera Belgio Rik Van Looy Bandiera Francia Marcel Rohrbach Bandiera Belgio Armand Desmet
1962 Bandiera Belgio Joseph Planckaert Bandiera Germania Rolf Wolfshohl Bandiera Francia Claude Colette
1963 Bandiera Belgio Frans Melckenbeeck Bandiera Belgio Pino Cerami Bandiera Italia Vittorio Adorni
1964 Bandiera Belgio Willy Bocklant Bandiera Belgio Georges Vanconingsloo Bandiera Italia Vittorio Adorni
1965 Bandiera Italia Carmine Preziosi Bandiera Italia Vittorio Adorni Bandiera Belgio Martin Van Den Bossche
1966 Bandiera Francia Jacques Anquetil Bandiera Belgio Victor Van Schil Bandiera Belgio Willy In ‘t Ven
1967 Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Belgio Willy Monty
1968 Bandiera Belgio Walter Van Sweefelt Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Francia Raymond Poulidor
1969 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Belgio Victor Van Schil Bandiera Gran Bretagna Barry Hoban
1970 Bandiera Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera Belgio Frans Verbeek Bandiera Belgio Eddy Merckx
1971 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Belgio Georges Pintens Bandiera Belgio Frans Verbeek
1972 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Paesi Bassi Wim Schepers Bandiera Belgio Herman Van Springel
1973 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Belgio Frans Verbeeck Bandiera Belgio Walter Godefroot
1974 Bandiera Belgio Georges Pintens Bandiera Belgio Walter Planckaert non assegnato
1975 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Francia Bernard Thevenet Bandiera Belgio Walter Godefroot
1976 Bandiera Belgio Joseph Bruyère Bandiera Belgio Freddy Maertens Bandiera Belgio Frans Verbeeck
1977 Bandiera Francia Bernard Hinault Bandiera Belgio Andrè Dierickx Bandiera Germania Dietrich Thurau
1978 Bandiera Belgio Joseph Bruyère Bandiera Germania Dietrich Thurau Bandiera Italia Francesco Moser
1979 Bandiera Germania Dietrich Thurau Bandiera Francia Bernard Hinault Bandiera Belgio Daniel Willems
1980 Bandiera Francia Bernard Hinault Bandiera Paesi Bassi Hennie Kuiper Bandiera Belgio Ronnie Claes
1981 Bandiera Svizzera Josef Fuchs Bandiera Svizzera Stefan Mutter non assegnato
1982 Bandiera Italia Silvano Contini Bandiera Belgio Alfons De Wolff Bandiera Svizzera Stefan Mutter
1983 Bandiera Paesi Bassi Steven Rooks Bandiera Italia Giuseppe Saronni Bandiera Francia Pascal Jules
1984 Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Australia Phil Anderson Bandiera Stati Uniti Greg Lemond
1985 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Belgio Claude Criquielion Bandiera Irlanda Stephen Roche
1986 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Paesi Bassi Adrie Van der Poel Bandiera Norvegia Dag Erik Pedersen
1987 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Irlanda Stephen Roche Bandiera Belgio Claude Criquielion
1988 Bandiera Paesi Bassi Adrie Van der Poel Bandiera Belgio Michel Dernies Bandiera Gran Bretagna Robert Millar
1989 Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Francia Fabrice Philippot Bandiera Australia Phil Anderson
1990 Bandiera Belgio Eric Van Lancker Bandiera Francia Jean-Claude Leclerq Bandiera Paesi Bassi Steven Rooks
1991 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Belgio Claude Criquielion Bandiera Danimarca Rolf Sorensen
1992 Bandiera Belgio Dirk de Wolf Bandiera Paesi Bassi Steven Rooks Bandiera Francia Jean Francois Bernard
1993 Bandiera Danimarca Rolf Sorensen Bandiera Svizzera Tony Rominger Bandiera Italia Maurizio Fondriest
1994 Bandiera Russia Evgenij Berzin Bandiera Stati Uniti Lance Armstrong Bandiera Italia Giorgio Furlan
1995 Bandiera Svizzera Mauro Gianetti Bandiera Italia Gianni Bugno Bandiera Italia Michele Bartoli
1996 Bandiera Svizzera Pascal Richard Bandiera Stati Uniti Lance Armstrong Bandiera Svizzera Mauro Gianetti
1997 Bandiera Italia Michele Bartoli Bandiera Francia Laurent Jalabert Bandiera Italia Gabriele Colombo
1998 Bandiera Italia Michele Bartoli Bandiera Francia Laurent Jalabert Bandiera Italia Rodolfo Massi
1999 Bandiera Belgio Frank Vandenbroucke Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd Bandiera Paesi Bassi Maarten den Bakker
2000 Bandiera Italia Paolo Bettini Bandiera Spagna David Etxebarria Bandiera Italia Davide Rebellin
2001 Bandiera Svizzera Oscar Camenzind Bandiera Italia Davide Rebellin Bandiera Spagna David Etxebarria
2002 Bandiera Italia Paolo Bettini Bandiera Italia Stefano Garzelli Bandiera Italia Ivan Basso
2003 Bandiera Stati Uniti Tyler Hamilton Bandiera Spagna Iban Mayo Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd
2004 Bandiera Italia Davide Rebellin Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd Bandiera Kazakhistan Alexandr Vinokurov
2005 Bandiera Kazakhistan Alexandr Vinokurov Bandiera Germania Jens Voigt Bandiera Paesi Bassi Michael Boogerd
2006 Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Italia Paolo Bettini Bandiera Italia Damiano Cunego
2007 Bandiera Italia Danilo Di Luca Bandiera Spagna Alejandro Valverde Lussemburgo Frank Schleck
2008 Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Italia Davide Rebellin Lussemburgo Frank Schleck
2009 Lussemburgo Andy Schleck Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez Bandiera Italia Davide Rebellin
2010 Bandiera Kazakhistan Alexandr Vinokurov Bandiera Russia Alexander Kolobnev Bandiera Belgio Philippe Gilbert
2011 Bandiera Belgio Philippe Gilbert Lussemburgo Frank Schleck Lussemburgo Andy Schleck
2012 Bandiera Kazakhistan Maxim Iglinsky Bandiera Italia Vincenzo Nibali Bandiera Italia Enrico Gasparotto
2013 Bandiera Irlanda Daniel Martin Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez Bandiera Spagna Alejandro Valverde
2014 Bandiera Australia Simon Gerrans Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Polonia Michal Kwiatkowski
2015 Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Norvegia Alexander Kristoff Bandiera Australia Michael Matthews
2016 Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Francia Julian Alaphilippe Bandiera Spagna Joaquim Rodriguez
2017 Bandiera Spagna Alejandro Valverde Bandiera Irlanda Daniel Martin Bandiera Polonia Michal Kwiatkowski
2018 Lussemburgo Bob Jungels Bandiera Canada Michael Woods Bandiera Francia Romain Bardet
2019 Bandiera Danimarca Jakob Fuglsang Bandiera Italia Davide Formolo Bandiera Germania Maximillian Schachmann

Per ulteriori informazioni sulla storia, sul percorso e sulle classifiche della Doyenne, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Liegi-Bastogne-Liegi.

A proposito dell'autore

Ama scrivere fin da quando era piccolo e questo lo ha portato a raccontare storie sul suo sport preferito, il ciclismo. Un'attività fisica che prova anche a praticare sia per piacere sia soprattutto per capire le difficoltà, le fatiche ma anche le gioie e i successi dei campioni che ogni giorno ci emozionano sulle strade.