In questo articolo andremo a parlare del Giro delle Fiandre (Ronde Van Vlaanderen, in fiammingo), la classica belga più amata dai tifosi per la bellezza del territorio che la ospita e per le sfide epiche che negli anni l’hanno reso celebre.

Il Fiandre (De Ronde), così come viene chiamato, è una delle cinque Classiche Monumento del calendario UCI World Tour di ciclismo su strada insieme alla Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia.

Si disputa di regola la prima domenica di aprile ed è per calendario la prima corsa della “campagna del nord” che comprende le gare del pavé e le cotes delle Ardenne fra Francia, Paesi Bassi e ovviamente Belgio.

Peter Sagan sui muri di pave delle fiandre

Sui muri di pavé del Giro delle Fiandre si sono dati battaglia i più grandi campioni del ciclismo.

Tratteremo la storia e i campioni della corsa che ogni anno attira milioni di tifosi sulle strade e davanti la televisione per assistere “all’università del ciclismo”. I ciclisti che hanno tagliato il traguardo a braccia alzate sono i migliori delle loro epoche: per trionfare sui muri in pietre bisogna avere numerose qualità tra cui forza, coraggio, potenza e spirito di squadra, chi vince non lo fa mai per caso.

Scopriremo i corridori che hanno reso celebre la manifestazione fin dai suoi albori, dal dominio belga, dal 1913 alla Seconda Guerra Mondiale, al trionfo di Philippe Gilbert lo scorso anno, passando per la tripletta di Fiorenzo Magni, le vittorie del “Cannibale” Eddy Merckx, i successi italiani degli anni 90 e le sfide tra Tom Boonen e Fabian Cancellara nell’ultimo decennio.

In fondo all’articolo troverete anche l’albo d’oro del Giro delle Fiandre con tutti i vincitori anno per anno, oltre alla descrizione dettagliata di alcune epiche salite come l’Oude Kwaremont, il Kapelmuur e il Paterberg.

tifosi bevono birra belga al giro delle fiandre

Il tifo durante la corsa è sempre molto caldo, anche grazie alla birra belga che scorre a fiumi!

Dalla fondazione nel 1913 alla prima guerra mondiale

Quella del 1913 fu la prima storica edizione della Ronde Van Vlaanderen, così come viene chiamata in fiammingo. Venne ideata dal giornalista Karel Van Wynendaele, fondatore del giornale Sportwereld che disegnò un percorso di 324 chilometri che toccava tutte le località più belle della nazione.

Parteciparono alla durissima corsa solo 37 corridori, tra questi si laureò vincitore Paul Deman, idolo di casa, che nel 1920 trionfò anche a Roubaix e alla Parigi-Tours.

L’anno successivo, seconda e ultima edizione prima della Grande Guerra, a tagliare il traguardo a braccia alzate fu Marcel Buysse che l’anno precedente aveva vinto sei tappe al Tour de France. Purtroppo per il corridore, egli vide la sua carriera interrotta proprio a causa del conflitto mondiale, e al ritorno alle corse non riuscì a riconfermarsi.

Come detto in precedenza il Giro delle Fiandre ebbe uno stop di quattro anni dal 1915 al 1918: il Belgio in questi anni subì l’invasione tedesca e numerosi scenari di battaglia. Si riprese nel 1919 con la vittoria di Henri Van Leerberghe, l’unico a interrompere il continuo successo di corridori belgi fu lo svizzero Henri Suter nel 1923 che in nove ore e sedici minuti completò i 243 chilometri intorno a Gand.

Fino al 1948 la corsa fu ad appannaggio di fiamminghi e valloni con la vittoria, ogni anno, di corridori diversi, nessuno riuscì ad affermarsi più di una volta nei primi anni della manifestazione; il primo fu Romain Gijssels che confermò la vittoria del 1931 nel 1932.

Dal ’32 al ’39, primo anno della Seconda Guerra Mondiale, non si ebbero padroni e il conflitto non fermò la corsa che continuò anche nei durissimi sei anni di battaglia. Furono anni difficilissimi per la nazione, ma il Giro delle Fiandre era ufficialmente entrato nel cuore della gente che fece di tutto per assistere alle edizioni nei primi di aprile.

Negli anni della guerra si affermò Achiel Buysse, egli trionfò ben tre volte, nel 1940, nel 1941 e nel 1943. Il belga non vinse tantissime corse in carriera, ma venne ricordato per essere il primo corridore ad aver dominato per tre edizioni i muri delle Fiandre.

Da ricordare la prima presenza di Alberic Shotte nel 1940, il ciclista vanta il record di partecipazioni alla Ronde, ben venti edizioni contornate da due vittorie nel 1942 e nel 1948, due secondi posti e quattro terzi posti.

Post Guerra e gli anni di Fiorenzo Magni

La fine del conflitto non cambia i protagonisti delle ultime edizioni, Rik Van Steenbergen che aveva già trionfato nel 1944, bissa il successo due anni dopo, a sottolineare come ancora dopo 30 anni i belgi erano i padroni indiscussi della corsa. Rik non era un corridore qualsiasi, è il quarto di sempre per numero di gare vinte, con ben tre campionati del mondo, una Milano-Sanremo e due Parigi-Roubaix, oltre che a svariate tappe nei tre grandi giri nel palmarès.

L’aria stava però cambiando: negli anni successivi i belgi dovettero soccombere più volte a campioni stranieri, tra i quali il “leone delle Fiandre” Fiorenzo Magni, l’unico a vincere per tre volte consecutive la Ronde (1949, 1950 e 1951). Il toscano fu totalmente padrone delle edizioni da lui conquistate, riuscendo a imporsi sia in volata che per distacco: ben cinque infatti furono i minuti inflitti a Bernard Gauthier nel ’51.

Non solo l’Italia a vincere con Magni, il grande rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali, ma anche l’Olanda con Wim van Est (1953) e  la Francia per due anni consecutivi, ’55 e ’56, con Louison Bobet e Jean Forestier, i capitani delle due vittorie.

Alla fine del decennio ci fu invece il primo dei due successi di Rik Van Looy (1959). Il belga, dominatore assoluto delle corse di un giorno a cavallo tra anni ’50 e ’60, vinse due campionati del mondo e fu il primo a conquistare tutte le cinque classiche monumento.

primo vincitore e magni al giro delle fiandre

Deman, trionfatore della prima edizione Magni, vincitore di ben 3 edizioni consecutive negli anni Cinquanta.

Gli anni ’60 e l’inizio dell’era Eddy Merckx-Eric Leman

Negli anni ’60 il Giro delle Fiandre non ebbe padroni: dal successo di Tom Simpson, primo e unico inglese a vincere la corsa, a quello di Walter Goderfoot del ’68 ci furono sempre corridori diversi sul traguardo di Gand; tra questi spicca anche il successo di Dino Zandegù.

La vera sfida iniziò nel 1969, quando Eddy Merckx ed Eric Leman lottarono fino all’ultimo metro per vincere alla Ronde. I due corridori belgi battagliarono fino al 1975, l’anno del secondo successo del Cannibale. Furono anni di corsa bellissimi, ma forse per l’unica volta il campione dovette soccombere a un avversario, lo strapotere sul pavè di Leman che conquistò il Fiandre per ben tre volte (1970, 1972 e 1973) lo lasciò più volte con la bocca asciutta.

A mettere il bastone tra le ruote a Leman e Merckx furono due olandesi, Evert Dolman e Cees Bal, gli unici a prevalere sui due rivali, anche a causa del loro eccessivo controllo in corsa.

Da sottolineare però anche l’ottima prestazione dei nostri Felice Gimondi e Marino Basso che nel 1969 si arresero solo nella giornata di grazia del “Cannibale”, il quale li superò attaccando fin dai primi chilometri e dando oltre cinque minuti al secondo classificato.

L’eterna sfida tra belgi e olandesi

Abbiamo visto come il Giro delle Fiandre sia una sfida chiusa quasi solamente a belgi e a olandesi che si trovano più a loro agio nei durissimi muri lastricati. Dal 1968 al 1989 infatti le due nazioni si sono spartite le ventidue edizioni, senza lasciare la possibilità di portare il trofeo al di fuori dei confini del territorio.

Furono anni di intense sfide, ci provarono in tanti a mettere le ruote davanti a quelle dei mostri sacri belgi e dei coraggiosi olandesi tra cui Francesco Moser, Sean Kelly, Phil Anderson ma tutti si dovettero accontentare solo del podio.

I belgi continuarono con i loro successi affidandosi a Walter ed Eddy Planckaert (1976 e 1988), Roger De Vlaeminck (1977), Walter Goderfoot (1978) ed Eric Vanderarden (1985) solo per citarne alcuni, mentre i cugini olandesi dominarono con Jan Raas (1979-1983), Hennie Kuiper (1981) e Adrie Van der Poel (1986), padre del campione di ciclocross Mathieu e genero di un altro grandissimo quale Raymond Poulidor.

Eddy merckx al giro delle fiandre

Roger De Vlaeminck e Eddy Merckx, 2 grandi dominatori degli anni Sessanta e Settanta che però faticarono a trovare il guizzo vincente al Giro alle Fiandre, vincendolo solo una volta.

Il ritorno degli italiani e i duelli con Museeuw

Gli anni ’90 sono stati sicuramente gli anni più prolifici per i colori italiani, è in questo decennio infatti che il Giro delle Fiandre è entrato nei cuori dei tifosi azzurri.

Il 1990 venne aperto dalla splendida vittoria di Moreno Argentin in volata contro il padrone di casa Rudy Dhaenens. Fu una giornata di grazia per il veneto, egli si è sempre comportato ottimamente al nord, vinse in totale quattro Liegi-Bastogne-Liegi, ma mai si era dimostrato competitivo sul pavè. Dopo il trionfo a Meerbeke divenne uno dei corridori più vincenti del ciclismo italiano.

I belgi ovviamente non ci misero molto a tornare a vincere la loro corsa, già l’anno successivo trionfarono con Edwig Van Hooydonck, già vittorioso nel 1989. Con Johan Museeuw nel 1993 invece erano tornati i padroni indiscussi della Ronde. Il corridore fiammingo era uno dei migliori interpreti delle pietre del decennio, vinse tre volte il Fiandre (1993-1995-1998) e tre volte la Roubaix, non a caso gli venne assegnato il soprannome di “leone delle Fiandre”, lo stesso di Fiorenzo Magni.

Per sua sfortuna, il fenomeno belga si trovò ad affrontare delle giornate in cui più volte gli sbarrarono la strada verso il record di vittorie, il primo, nel 1994, fu Gianni Bugno.

Il corridore di Monza aveva sempre ricoperto un ruolo di secondo piano nelle corse del pavé, non si sentiva neppure capace di competere con i migliori. Quell’anno però corse in maniera perfetta, restò incollato a Museeuw sui muri, resistette ai suoi continui scatti all’ingressi dei settori in lastricato e infine lo batté in volata passando per primo sul traguardo.

Nel 1996 Museeuw dovette invece arrendersi a un altro azzurro, Michele Bartoli, che da solo giunse sulla linea d’arrivo con 55 secondi di vantaggio su un compagno di nazionale, Fabio Baldato, battuto l’anno prima in volata proprio dal belga.

Anche le due edizioni successive videro i nostri corridori tra i migliori, nel 1997 vinse il danese Rolf Sorensen con il rimpianto Franco Ballerini al terzo posto, mentre nel 1998 il tris di Johan Museeuw è arrivato in faccia all’attuale direttore sportivo Astana Stefano Zanini.

Gli anni 2000 e l’inizio dell’era Tommeke

Il nuovo millennio non poteva aprirsi meglio per belgi e italiani, a eccezione della vittoria tedesca di Steffen Wesemann nel 2004, le due nazioni si spartirono le vittorie fino al 2009.

Andrei Tchmil si impone nel 2000, ma il Belgio è costretto nei due anni successivi a guardare dal basso verso l’alto gli azzurri.

Nel 2001 ci fu la volata imperiosa di Gianluca Bortolami, mentre l’anno successivo Andrea Tafi anticipa tutti e trionfa in solitaria a Meerbeke davanti all’ormai non più giovanissimo, ma sempre protagonista, Johan Museeuw.

Nel 2003 invece i belgi tornarono a vincere con Peter Van Petegem che bissa il successo del 1999, scattando e beffando tutti sul Muro di Grammont.

Ma è il 2005 l’anno della svolta, una nuova epoca ciclistica iniziò proprio in quella edizione del Giro delle Fiandre, quando un giovanissimo Tom Boonen riuscì a conquistare sia la Ronde che la Parigi-Roubaix. Il fiammingo riuscì facilmente a staccare gli avversari su un tratto pianeggiante giungendo al traguardo con 35 secondi di vantaggio su Andrea Klier.

L’anno successivo Tommeke tornò da assoluto favorito e non tradì le aspettative: attaccò addirittura sul Koppenberg a 70 chilometri dall’arrivo per spezzare il gruppo e sul Valkenburg per dare il colpo finale. In volata, sapendo sfruttare le sue doti da sprinter, mise le ruote davanti all’unico superstite di giornata, Leif Hoste.

Il 2007 sorrise invece ai colori italiani, anche se fu l’ultima vittoria di un azzurro al Giro delle Fiandre: dopo 11 anni infatti non siamo riusciti ancora a trovare un ciclista in grado di competere con i migliori specialisti del pavè. Quell’anno vinse un eterno Alessandro Ballan, sempre in volata contro il povero Leif Hoste, battuto anche l’anno precedente.

Ancora una doppietta belga nel 2008 e 2009, stavolta protagonista Stijn Devolder, mentre nel 2010 si affacciò la figura di Fabian Cancellara che iniziò una lunga sfida contro Tom Boonen, il quale nel frattempo aveva avuto problemi di doping.

Fu una vittoria imponente quella dello svizzero, arrivò con oltre un minuto di vantaggio sul più quotato avversario. Era il segnale che negli anni successivi ne avremmo viste delle belle sia al Fiandre che alla Roubaix.

ballan e boonen sul pave delle fiandre

L’ultimo italiano a vincere il Giro delle Fiandre è stato Alessandro Ballan nel 2007: interruppe la serie di 2 vittorie di Boonen.

Gli ultimi anni del Giro delle Fiandre

Gli anni ’10 del 2000 si aprono con l’ennesima vittoria belga, stavolta segnata dalla volata lunga volata di Nick Nuyens su Sylvain Chavanel e Fabian Cancellara.

Le edizioni più belle furono però le tre successive: nel 2012 Tom Boonen fece il tris anticipando i nostri Filippo Pozzato e Alessandro Ballan nello sprint di Oudenaarde dopo l’attacco di quest’ultimo sul vecchio Kwaremont.

Nel 2013 e nel 2014 ci furono i due trionfi consecutivi di Fabian Cancellara che portò a tre le sue vittorie alla Ronde, il primo in solitaria davanti a un giovanissimo Peter Sagan che già dimostrava un gran feeling con la corsa, l’anno successivo in volata nonostante Greg Van Avermaet che sulla carta era decisamente più veloce di lui.

Alexander Kristoff nel 2015 regalò la prima vittoria al Giro delle Fiandre alla Norvegia, mentre 365 giorni dopo, in maglia di campione del mondo, Peter Sagan trionfa sulla linea del traguardo, vendicandosi sul rivale Fabian Cancellara dopo la dura sconfitta del 2013.

Il capolavoro però è stato disegnato nel 2017 con un’impresa d’altri tempi che ha fatto ricordare ai nostalgici i tempi passati. La Quickstep di Boonen alza il ritmo già ai meno 95 dal traguardo e il gruppo si spezza con Sagan e Van Avermaet che restano nelle retrovie. A 55 chilometri da Oudenaarde ecco il forcing di Philippe Gilbert che parte solo, con tutto il gruppo a inseguire. Quella del vallone è una cavalcata imperiale, sembra inarrestabile e non si volta mai a vedere il plotone dietro di sé. Gilbert arriva poi all’arrivo in trionfo davanti il suo pubblico con 30 secondi sul gruppetto di quattro regolato da Van Avermaet.

vincenzo nibali al giro delle fiandre 2018

Vincenzo Nibali ha partecipato per la prima volta al Giro delle Fiandre solo nel 2018.

Dopo la vittoria di Niki Terpstra nel 2018, nell’edizione del 2019 torna alla vittoria un italiano dopo 12 anni: Alberto Bettiol, con un attacco incredibile sull’ultimo passaggio sul Vecchio Kwaremont, stacca Van Avermaet, Valverde e Sagan, scollina in solitaria sul Paterberg e giunge solo al traguardo con 14″ su Kasper Asgreen e 17″ su Alexander Kristoff.

Curioso il fatto che il toscano abbia all’attivo soltanto una vittoria nella sua ancora breve carriera, e questa è il Giro delle Fiandre, una delle cinque Classiche Monumento.

peter sagan vince il giro fiandre 2015

Il 2015 è l’anno di Peter Sagan che conquista il suo primo successo tagliando il traguardo su una ruota.

Noi italiani ci troviamo in seconda posizione nella classifica di vittorie per nazioni, con 11 successi totali, dietro solo all’irraggiungibile Belgio a quota 69.

A distanza ravvicinata ci seguono i Paesi Bassi con 10 vittorie, e leggermente più staccata la Svizzera che con Cancellara ha vissuto il suo decennio d’oro.

In quinta posizione troviamo la Francia con tre vittorie, mentre la Danimarca e la Germania si fermano a due, le squadre a quota uno sono invece tre (Regno Unito, Norvegia e Slovacchia).

Per quanto riguarda le vittorie individuali nessuno si trova in solitaria in prima posizione, il primato è infatti diviso tra sei corridori diversi, tutti fermi a tre successi (Buysse, Magni, Leman, Museeuw, Boonen e Cancellara).

podio dell'edizione 2017 del giro delle fiandre

Il podio 2017 del Giro delle Fiandre: Gilbert vince davanti a Van Avermaet e Terpstra.

Giro delle Fiandre 2020

Collocato insolitamente ad ottobre a causa della pandemia mondiale, il Giro delle Fiandre 2020 è l’ultima grande classica monumento di una stagione pesantemente tormentata dall’avvento del coronavirus. I grandi favoriti per il successo finale sono il primo e il secondo classificato della prova iridata su strada di Imola, Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) e Wout van Aert (Jumbo Visma), assieme al campione del mondo di ciclocross Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix).

È proprio il corridore transalpino, una volta ripresi gli attaccanti facenti parte della fuga di giornata, ad accendere sul Koppenberg la contesa quando al traguardo di Oudenaarde mancano una cinquantina di chilometri. L’azione ha l’effetto immediato di scremare il gruppo dei favoriti il quale poco dopo, sulle rampe dello Steenbeekdries, viene ulteriormente selezionato sempre dall’iniziativa del caparbio corridore francese. Alla sua ruota resistono solo Van Aert e Van der Poel il cui apporto fa subito decollare il tentativo di attacco.

A 35 chilometri dal termine però Alaphilippe impatta contro una moto della giuria a bordo strada rimediando una doppia frattura alla mano che lo costringe purtroppo a un mesto ritiro. Il duo di testa, senza la pericolosa presenza del neocampione del mondo su strada, prende allora il largo e compatto passa indenne sia la scalata al Vecchio Kwaremont che quella al Paterberg.

Ad assegnare la vittoria è allora una tiratissima volata in cui Van der Poel, pur lanciando lo sprint in testa, resiste di forza al ritorno del rivale belga e fa sua la Ronde 34 anni dopo suo padre Adrie. Al terzo posto, dietro i primi due, si piazza Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), bravo a regolare il drappello degli inseguitori.

Giro delle Fiandre 2021

Tornato nella sua collocazione originaria, il Giro delle Fiandre 2021 si annuncia alla vigilia come la rivincita del duello andato in scena pochi mesi prima tra Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix). I due, al fianco del campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), sono ancora accreditati dei favori del pronostico anche se sono tanti i rivali in condizione pronti a disinnescare il talento del trio franco-belga-olandese.

Diversamente dal solito, la fuga di giornata assume un vantaggio molto importante (quasi 12 minuti) e impiega molto per essere riacciuffata dal plotone. L’ultimo a resistere, mentre in gruppo una maxi-caduta coinvolge senza gravi conseguenze nomi importanti come quelli dell’iridato su strada, del compagno Kasper Asgreen e di Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), è un indomito Stefan Bissegger (EF Education-Nippo) il quale viene raggiunto sul Koppenberg per l’azione portata alle sue spalle da un coraggioso Alaphillippe.

Gli unici in grado di reggere il passo del francese sull’arcigno strappo in pavé sono il compagno Asgreen, la coppia Marco Haller e Dylan Teuns (Bahrain-Victorious) e i due arcirivali Van der Poel e Van Aert che insieme distanziano il resto della concorrenza costituendo in testa alla corsa un pericoloso manipolo di attaccanti. Alle loro spalle, dopo un impegnativo inseguimento, rientra anche un coriaceo Anthony Turgis (Total Direct Energie) che però, passata la cima del Kruisberg, non riesce a seguire la violenta accelerazione di Asgreen.

Il danese infatti stacca tutti da ruota ad eccezione di Van Aert e Van der Poel i quali si prodigano immediatamente per dare consistenza al tentativo di allungo. Il terzetto arriva così con un buon margine alle pendici del Vecchio Kwaremont dove il campione d’Olanda scatta portandosi dietro Asgreen ma non l’avversario della Jumbo-Visma che poi, sul successivo passaggio sul Paterberg, vede definitivamente involarsi i due attaccanti.

Come l’anno prima a decidere la corsa è dunque un’altra volata a due ma questa volta Van der Poel rimane senza energie nei 75 metri conclusivi e deve cedere il passo al danese che così centra la vittoria più importante della carriera. Alle loro spalle, sul terzo gradino del podio, sale Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën), vincitore dello sprint nel gruppo dei battuti.

Il percorso della Ronde Van Vlaanderen

Il tratto caratteristico del Giro delle Fiandre sono i durissimi muri in pavé che ogni anni decidono le sorti della corsa.

Le città di partenza e arrivo sono cambiate nel corso degli anni : Gand, Sint Niklaas, Bruges e nell’ultimo anno Anversa per il chilometro zero, mentre sempre Gand, Wetteren, Meerbeke, Ninove e Oudenaarde per il traguardo finale.

Negli ultimi anni il percorso della Ronde è stato di circa 250 chilometri nei quali si affrontavano tra i 15 e i 18 muri, alcuni anche per più di una volta. Il più famoso è sicuramente il Kapelmuur o Muro di Grammont, celebre per la sua cappella cristiana al termine della ripida ascesa. La salita è di poco più di un chilometro ma la pendenza media al 9% e i tratti al 20%, uniti allo sconnesso pavé in ciottoli tondi, la rendono unica nel suo genere e teatro di numerose battaglie.

Gli altri celebri muri, interamente o in parte in lastricato, sono l’Oude Kwaremont (2,2km al 4,2%), il Bosberg (900 metri al 5,4%), il Koppenberg (700 mt al 11,6%) e il Paterberg (360 mt al 9,4%).

Giro delle Fiandre: Albo d’Oro

Anno Vincitore Secondo Terzo
1913 Bandiera Belgio Paul Deman Bandiera Belgio Joseph Van Daele Bandiera Belgio Victor Doms
1914 Bandiera Belgio Marcel Buysse Bandiera Belgio Henri Van Lerberghe Bandiera Belgio Pierre Van De Velde
1915-18 non disputate a causa della Prima Guerra Mondiale/i>
1919 Bandiera Belgio Henri Van Lerberghe Bandiera Belgio Léon Buysse Bandiera Belgio Jules Van Hevel
1920 Bandiera Belgio Jules Van Hevel Bandiera Belgio Albert Dejonghe Bandiera Belgio Alphonse Van Hecke
1921 Bandiera Belgio René Vermandel Bandiera Belgio Jules Van Hevel Bandiera Belgio Louis Budts
1922 Bandiera Belgio Léon Devos Bandiera Francia Jean Brunier Bandiera Francia Francis Pélissier
1923 Bandiera Svizzera Heiri Suter Bandiera Belgio Charles Deruyter Bandiera Belgio Albert Dejonghe
1924 Bandiera Belgio Gérard Debaets Bandiera Belgio René Vermandel Bandiera Belgio Félix Sellier
1925 Bandiera Belgio Julien Delbecque Bandiera Belgio Joseph Pé Bandiera Belgio Hector Martin
1926 Bandiera Belgio Denis Verschueren Bandiera Belgio Gustaaf Van Slembrouck Bandiera Belgio Raymond Decorte
1927 Bandiera Belgio Gérard Debaets Bandiera Belgio Gustaaf Van Slembrouck Bandiera Belgio Maurice Dewaele
1928 Bandiera Belgio Jan Mertens Bandiera Belgio Auguste Mortelmans Bandiera Belgio Louis Delannoy
1929 Bandiera Belgio Joseph Dervaes Bandiera Belgio Georges Ronsse Bandiera Belgio Alfred Hamerlinck
1930 Bandiera Belgio Frans Bonduel Bandiera Belgio Aimé Dossche Bandiera Belgio Emilie Joly
1931 Bandiera Belgio Romain Gijssels Bandiera Olanda César Bogaert Bandiera Belgio Jean Aerts
1932 Bandiera Belgio Romain Gijssels Bandiera Belgio Alfons Deloor Bandiera Belgio Alfred Hamerlinck
1933 Bandiera Belgio Alphons Schepers Bandiera Belgio Léon Tommies Bandiera Belgio Romain Gijssels
1934 Bandiera Belgio Gaston Rebry Bandiera Belgio Alphons Schepers Bandiera Belgio Félicien Vervaecke
1935 Bandiera Belgio Louis Duerloo Bandiera Belgio Éloi Meulenberg Bandiera Belgio Corneille Leemans
1936 Bandiera Belgio Louis Hardiquest Bandiera Belgio Edgard De Caluwé Bandiera Belgio François Neuville
1937 Bandiera Belgio Michel D’Hooghe Bandiera Belgio Hubert Deltour Bandiera Belgio Louis Hardiquest
1938 Bandiera Belgio Edgard De Caluwé Bandiera Belgio Sylvère Maes Bandiera Belgio Marcel Kint
1939 Bandiera Belgio Karel Kaers Bandiera Belgio Romains Maes Bandiera Belgio Edward Vissers
1940 Bandiera Belgio Achiel Buysse Bandiera Belgio Georges Christiaens Bandiera Belgio Alberic Schotte
1941 Bandiera Belgio Achiel Buysse Bandiera Belgio Gustave Van Overloop Bandiera Belgio Odiel Van Den Meerschaut
1942 Bandiera Belgio Alberic Schotte Bandiera Belgio Georges Claes Bandiera Belgio Robert Van Eenaeme
1943 Bandiera Belgio Achiel Buysse Bandiera Belgio Albert Sercu Bandiera Belgio Camille Beeckman
1944 Bandiera Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera Belgio Alberic Schotte Bandiera Belgio Jef Moerenhout
1945 Bandiera Belgio Sylvain Grysolle Bandiera Belgio Albert Sercu Bandiera Belgio Jef Moerenhout
1946 Bandiera Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera Francia Louis Thiétard Bandiera Belgio Alberic Schotte
1947 Bandiera Belgio Emiel Faignaert Bandiera Belgio Roger De Smet Bandiera Belgio Henry Renders
1948 Bandiera Belgio Alberic Schotte Bandiera Belgio Albert Ramon Bandiera Belgio Marcel Rijckaert
1949 Bandiera Italia Fiorenzo Magni Bandiera Belgio Valère Ollivier Bandiera Belgio Alberic Schotte
1950 Bandiera Italia Fiorenzo Magni Bandiera Belgio Alberic Schotte Bandiera Francia Louis Caput
1951 Bandiera Italia Fiorenzo Magni Bandiera Francia Bernard Gauthier Bandiera Francia Attilio Redolfi
1952 Bandiera Belgio Roger Decock Bandiera Italia Loretto Petrucci Bandiera Belgio Alberic Schotte
1953 Bandiera Olanda Wim van Est Bandiera Belgio Désiré Keteleer Bandiera Francia Bernard Gauthier
1954 Bandiera Belgio Raymond Impanis Bandiera Francia François Mahé Bandiera Belgio Alphonse Vandenbrande
1955 Bandiera Francia Louison Bobet Bandiera Svizzera Hugo Koblet Bandiera Belgio Rik Van Steenbergen
1956 Bandiera Francia Jean Forestier Bandiera Belgio Stan Ockers Bandiera Belgio Léon Van Daele
1957 Bandiera Belgio Fred De Bruyne Bandiera Belgio Joseph Planckaert Bandiera Belgio Norbert Kerckhove
1958 Bandiera Belgio Germain Derycke Bandiera Belgio Willy Truye Bandiera Italia Angelo Conterno
1959 Bandiera Belgio Rik Van Looy Bandiera Belgio Frans Schoubben Bandiera Belgio Gilbert Desmet
1960 Bandiera Belgio Arthur De Cabooter Bandiera Francia Jean Graczyk Bandiera Belgio Rik Van Looy
1961 Bandiera Gran Bretagna Tom Simpson Bandiera Italia Nino Defilippis Bandiera Olanda Jo de Haan
1962 Bandiera Belgio Rik Van Looy Bandiera Belgio Michel Van Aerde Bandiera Belgio Norbert Kerckhove
1963 Bandiera Belgio Noël Foré Bandiera Belgio Frans Melckenbeeck Bandiera Gran Bretagna Tom Simpson
1964 Bandiera Germania Rudi Altig Bandiera Belgio Benoni Beheyt Bandiera Olanda Jo de Roo
1965 Bandiera Olanda Jo de Roo Bandiera Belgio Edward Sels Bandiera Belgio Georges Vanconingsloo
1966 Bandiera Belgio Edward Sels Bandiera Italia Adriano Durante Bandiera Belgio Georges Vandenberghe
1967 Bandiera Italia Dino Zandegù Bandiera Belgio Noël Foré Bandiera Belgio Eddy Merckx
1968 Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Germania Rudi Altig Bandiera Olanda Jan Janssen
1969 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Italia Felice Gimondi Bandiera Italia Marino Basso
1970 Bandiera Belgio Eric Leman Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Belgio Eddy Merckx
1971 Bandiera Olanda Evert Dolman Bandiera Belgio Frans Kerremans Bandiera Francia Cyrille Guimard
1972 Bandiera Belgio Eric Leman Bandiera Belgio André Dierickx Bandiera Belgio Frans Verbeeck
1973 Bandiera Belgio Eric Leman Bandiera Belgio Freddy Maertens Bandiera Belgio Eddy Merckx
1974 Bandiera Olanda Cees Bal Bandiera Belgio Frans Verbeeck Bandiera Belgio Eddy Merckx
1975 Bandiera Belgio Eddy Merckx Bandiera Belgio Frans Verbeeck Bandiera Belgio Marc Demeyer
1976 Bandiera Belgio Walter Planckaert Bandiera Italia Francesco Moser Bandiera Belgio Marc Demeyer
1977 Bandiera Belgio Roger De Vlaeminck Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Olanda Jan Raas
1978 Bandiera Belgio Walter Godefroot Bandiera Belgio Michel Pollentier Bandiera Germania Gregor Braun
1979 Bandiera Olanda Jan Raas Bandiera Belgio Marc Demeyer Bandiera Belgio Daniel Willems
1980 Bandiera Belgio Michel Pollentier Bandiera Italia Francesco Moser Bandiera Olanda Jan Raas
1981 Bandiera Olanda Hennie Kuiper Bandiera Olanda Frits Pirard Bandiera Olanda Jan Raas
1982 Bandiera Belgio René Martens Bandiera Belgio Eddy Planckaert Bandiera Belgio Rudy Pevenage
1983 Bandiera Olanda Jan Raas Bandiera Belgio Ludo Peeters Bandiera Belgio Marc Sergeant
1984 Bandiera Olanda Johan Lammerts Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Belgio Jean-Luc Vandenbroucke
1985 Bandiera Belgio Eric Vanderaerden Bandiera Australia Phil Anderson Bandiera Olanda Hennie Kuiper
1986 Bandiera Olanda Adrie van der Poel Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Belgio Jean-Philippe Vandenbrande
1987 Bandiera Belgio Claude Criquielion Bandiera Irlanda Sean Kelly Bandiera Belgio Eric Vanderaerden
1988 Bandiera Belgio Eddy Planckaert Bandiera Australia Phil Anderson Bandiera Olanda Adrie van der Poel
1989 Bandiera Belgio Edwig Van Hooydonck Bandiera Belgio Herman Frison Bandiera Norvegia Dag Otto Lauritzen
1990 Bandiera Italia Moreno Argentin Bandiera Belgio Rudy Dhaenens Bandiera Olanda John Talen
1991 Bandiera Belgio Edwig Van Hooydonck Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Danimarca Rolf Sørensen
1992 Bandiera Francia Jacky Durand Bandiera Svizzera Thomas Wegmüller Bandiera Belgio Edwig Van Hooydonck
1993 Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Olanda Frans Maassen Bandiera Italia Dario Bottaro
1994 Bandiera Italia Gianni Bugno Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Ucraina Andrei Tchmil
1995 Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Italia Fabio Baldato Bandiera Ucraina Andrei Tchmil
1996 Bandiera Italia Michele Bartoli Bandiera Italia Fabio Baldato Bandiera Belgio Johan Museeuw
1997 Bandiera Danimarca Rolf Sørensen Bandiera Francia Frédéric Moncassin Bandiera Italia Franco Ballerini
1998 Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Italia Stefano Zanini Bandiera Belgio Andrei Tchmil
1999 Bandiera Belgio Peter Van Petegem Bandiera Belgio Frank Vandenbroucke Bandiera Belgio Johan Museeuw
2000 Bandiera Belgio Andrei Tchmil Bandiera Italia Dario Pieri Bandiera Lettonia Romāns Vainšteins
2001 Bandiera Italia Gianluca Bortolami Bandiera Olanda Erik Dekker Bandiera Italia Denis Zanette
2002 Bandiera Italia Andrea Tafi Bandiera Belgio Johan Museeuw Bandiera Belgio Peter Van Petegem
2003 Bandiera Belgio Peter Van Petegem Bandiera Belgio Frank Vandenbroucke Bandiera Australia Stuart O’Grady
2004 Bandiera Germania Steffen Wesemann Bandiera Belgio Leif Hoste Bandiera Belgio Dave Bruylandts
2005 Bandiera Belgio Tom Boonen Bandiera Germania Andreas Klier Bandiera Belgio Peter Van Petegem
2006 Bandiera Belgio Tom Boonen Bandiera Belgio Leif Hoste Bandiera Stati Uniti George Hincapie
2007 Bandiera Italia Alessandro Ballan Bandiera Belgio Leif Hoste Bandiera Italia Luca Paolini
2008 Bandiera Belgio Stijn Devolder Bandiera Belgio Nick Nuyens Bandiera Spagna Juan Antonio Flecha
2009 Bandiera Belgio Stijn Devolder Bandiera Australia Heinrich Haussler Bandiera Belgio Philippe Gilbert
2010 Bandiera Svizzera Fabian Cancellara Bandiera Belgio Tom Boonen Bandiera Belgio Philippe Gilbert
2011 Bandiera Belgio Nick Nuyens Bandiera Francia Sylvain Chavanel Bandiera Svizzera Fabian Cancellara
2012 Bandiera Belgio Tom Boonen Bandiera Italia Filippo Pozzato Bandiera Italia Alessandro Ballan
2013 Bandiera Svizzera Fabian Cancellara Slovacchia Peter Sagan Bandiera Belgio Jürgen Roelandts
2014 Bandiera Svizzera Fabian Cancellara Bandiera Belgio Greg Van Avermaet Bandiera Belgio Sep Vanmarcke
2015 Bandiera Norvegia Alexander Kristoff Bandiera Olanda Niki Terpstra Bandiera Belgio Greg Van Avermaet
2016 Slovacchia Peter Sagan Bandiera Svizzera Fabian Cancellara Bandiera Belgio Sep Vanmarcke
2017 Bandiera Belgio Philippe Gilbert Bandiera Belgio Greg Van Avermaet Bandiera Olanda Niki Terpstra
2018 Bandiera Olanda Niki Terpstra Bandiera Danimarca Mads Pedersen Bandiera Belgio Philippe Gilbert
2019 Bandiera Italia Alberto Bettiol Bandiera Danimarca Kasper Asgreen Bandiera Norvegia Alexander Kristoff
2020 Bandiera Olanda Mathieu van der Poel Bandiera Belgio Wout van Aert Bandiera Norvegia Alexander Kristoff
2021 Bandiera Danimarca Kasper Asgreen Bandiera Olanda Mathieu van der Poel Bandiera Belgio Greg Van Avermaet

Giro delle Fiandre: le fonti ufficiali

Si può consultare il sito ufficiale del Giro delle Fiandre per maggiori informazioni sul percorso e su tutto ciò che ruota attorno alla manifestazione.

Articolo realizzato con i contributi di: Emanuele Peri, Federico Guido, Alessio Valsecchi.

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