Presentiamo ai nostri lettori la biografia di Vincenzo Nibali, il ciclista professionista italiano vincitore di Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta di Spagna, Giro di Lombardia e Milano-Sanremo.

Bio


NIBALI VINCENZO
Data di nascita: nato il 14 – 11 – 1984
Luogo di nascita: Messina (Sicilia, Italia)
Nazionalità italiana
Altezza e peso: 181 cm x 65 kg
Stato: in attività
Segno zodiacale: Scorpione
Soprannome: Lo Squalo dello Stretto
Vincenzo Nibali vince la Vuelta 2010

La storia di Vincenzo Nibali

Vincenzo Nibali ha scritto la storia del ciclismo italiano e mondiale grazie ai suoi incredibili trionfi nei tre “Grandi giri” e al coraggio dimostrato in svariate occasioni.

Vincitore alla Vuelta a España 2010, ai Giro d’Italia 2013 e 2016 e al Tour de France 2014, è uno dei sei uomini a essere giunto primo in tutte queste competizioni assieme al francese Jacques Anquetil, all’altro azzurro Felice Gimondi, al belga Eddy Merckx, al secondo transalpino Bernard Hinault e allo spagnolo Alberto Contador.

Ha conquistato inoltre il Giro di Lombardia 2015, la Milano-Sanremo del 2018 le seconde piazze al Giro d’Italia 2011 e alla Vuelta a España 2013 e i terzi posti al Giro d’Italia 2010 e al Tour de France 2012.

Eccelso discesista e ottimo scalatore, ha mostrato una grande familiarità pure con le cronometro sin dalle categorie giovanili, come provato dalla medaglia di bronzo iridata juniors a Zolder 2002 e dal medesimo metallo messo in carniere tra gli under 23 a Verona 2004.

Non è stato da meno neanche in alcune classiche, visti i podi alla Liegi (2°) e alla Sanremo (3°) nel 2012, il quarto posto ai mondiali toscani nel 2013 e la conquista del Giro di Lombardia 2015, vinto grazie a uno scatto portentoso sulla discesa del Civiglio a 17 km dal traguardo.

L’imprevedibilità e la sopraffina condotta tattica lo hanno reso molto temuto tra i rivali, alcuni dei quali hanno dovuto cedere sotto il profilo psicologico ancor prima che fisico, su tutti Alberto Contador al Tour 2014, caduto lungo una banale discesa a causa di uno stato di evidente tensione dovuto ai 2’35” persi nella terribile quinta tappa tra Ypres e Arenberg Porte du Hainaut.

Tra le sue migliori imprese alla Grande Boucle 2014 ricordiamo anche il successo a Sheffield (2ª tappa), in cui riuscì ad anticipare il gruppo grazie a una fucilata a 1800 metri dal traguardo, la vittoria in salita a La Planche des Belles Filles, il trionfo a Chamrousse su Majka e König e il dominio sull’ascesa di Hautacam, dove staccò il francese Thibaut Pinot di 1’10”.

Il divario conclusivo tra lui e Jean – Christophe Péraud (2°) è stato di 7’37”, gap più ampio tra i primi due dall’edizione del 1997 quando il tedesco Jan Ullrich batté Richard Virenque di 9’09”, mentre due anni più tardi Lance Armstrong (poi squalificato per doping) avrebbe rifilato allo svizzero Alex Zülle gli stessi 7’37”.

Il Giro d’Italia 2013, terminato in maglia rosa con 4’43” di vantaggio su Rigoberto Urán e 5’52” su Cadel Evans, fu altrettanto emozionante e scandito nel precorsa dal possibile duello contro l’inglese Bradley Wiggins, primo al Tour de France 2012, in cui il siciliano aveva chiuso terzo.

Nibali, maturato enormemente rispetto alla stagione precedente, dimostrò sin dall’inizio una sicurezza ineguagliabile e il famoso avversario crollò sotto i suoi colpi, dovendosi ritirare a causa di problemi fisici dopo la 12ª tappa, quando era già in netto ritardo nella classifica generale.

Al comando sin dalla cronometro individuale di Gabicce Mare (8ª tappa), il messinese avrebbe poi dominato la cronoscalata tra Mori e Polsa e la frazione delle Tre Cime di Lavaredo, riportando il successo in Italia dopo il trionfo del canadese Ryder Hesjedal nel 2012 (nel 2011 vinse Contador il quale, dopo la squalifica per doping, avrebbe lasciato il titolo a Michele Scarponi).

La Vuelta a España 2010 fu invece memorabile per la durissima sfida finale sulle pendenze di Bola del Mundo durante la penultima frazione tra lo “Squalo” e l’iberico Ezequiel Mosquera il quale, dopo avere staccato il nostro alfiere di qualche secondo, non riuscì a completare l’affondo definitivo, facendosi addirittura riprendere negli ultimi metri.

Manifestazione dai mille cambiamenti, trovò altri due momenti focali nella caduta di Igor Antón al termine della quattordicesima frazione (lo spagnolo era leader con 45″ su Vincenzo) e nel crollo di Joaquim Rodríguez durante la crono di Peñafiel (16ª), dopo cui il nostro campione avrebbe guadagnato definitivamente la testa della corsa.

Al Giro d’Italia 2016, dopo alcune difficoltà accusate verso metà della manifestazione, si è ripreso improvvisamente nelle ultime giornate, dominando la dura Pinerolo-Risoul (19ª tappa) e staccando tutti i rivali anche durante la Guillestre-Sant’Anna di Vinadio (20ª), andando a precedere in classifica generale Esteban Chaves di 52″ e Alejandro Valverde di 1’17”.

Tra le altre prodezze annoveriamo le due splendide prove in quel di Verbier (3° alle spalle di Contador e Andy Schleck) e di Le Grand – Bornand (4º dopo una grande rimonta in discesa su Lance Armstrong) al Tour de France 2009 (7º nella generale) e la generosità verso capitan Ivan Basso nell’inferno di L’Aquila al Giro d’Italia 2010, a cui seguirono il trionfo ad Asolo (2010) e la magnifica vittoria (dopo la squalifica per doping di Contador) nella cronoscalata da Belluno a Nevegal al Giro d’Italia 2011.

Nel suo palmares figurano inoltre i due titoli italiani conquistati sulla prova in linea nel 2014 e nel 2015, la terza posizione alla Sanremo 2012 alle spalle di Simon Gerrans e Fabian Cancellara, la piazza d’onore alla Liegi 2012 dietro al solo Maksim Iglinskij, la medaglia di legno iridata a Firenze nel 2013, dove perse per un soffio il bronzo da Alejandro Valverde e il secondo posto alla Vuelta 2013 in cui, nonostante un coraggio da leone dimostrato sulle impossibili rampe dell’Alto de El Angliru, dovette cedere all’americano Chris Horner per 37″.

Nel 2015 è giunto infine quarto al Tour de France, entusiasmando la platea francese grazie all’attacco vincente in quel di La Toussuire – Les Sybilles.

Nel 2017 lascerà la formazione dell’Astana per approdare alla nuova squadra Bahrain Merida Pro Cycling Team.

Il 2017 dello Squalo dello Stretto è caratterizzato da moltissimi giorni di corsa, ben 81: inizia la sua stagione al Tour de San Luis e l’Abu Dhabi Tour, dove però non trova piazzamenti di rilievo.

Torna in Italia per preparare il Giro, ma alla Tirreno-Adriatico non trova il colpo di pedale giusto per combattere contro i migliori del gruppo, solo al Giro di Croazia più di un mese dopo riesce a trionfare per la prima volta dell’anno vincendo la classifica generale.

Il Giro d’Italia inizia con molte pressioni per il siciliano, vincitore l’anno prima della maglia rosa. Dopo un inizio promettente con il quinto posto sul Blockhaus e il sesto nella cronometro di Foligno, Vincenzo non riesce mai a sopravanzare Tom Dumoulin e Nairo Quintana che lo anticiperanno nel podio finale di Milano.

Il Giro 2017 è tuttavia colorato da una stupenda vittoria a Bormio in discesa, dopo aver scalato Mortirolo, Stelvio e Umbrailpass: una delle vittorie più belle dello scalatore azzurro.

Partecipa ad Agosto alla Vuelta di Spagna dove riesce a vincere una tappa da finisseur e a salire sul podio della classifica generale (secondo) alle spalle del solo Chris Froome, capace di vincere nella stessa stagione il Tour e la rassegna spagnola.

L’anno si chiude con una stupenda vittoria: il suo secondo Giro di Lombardia, vinto da assoluto protagonista con un attacco bruciante sul Civiglio a cui nessuno è riuscito a rispondere.

Come Vincenzo ha vinto la classica di chiusura, così nel 2018, solo 5 mesi dopo il trionfo del Lombardia, vince la classica di apertura, la meno adatta alle sue caratteristiche di scalatore, la Milano-Sanremo.

Con uno scatto sulla leggera ascesa del Poggio, il siciliano riesce a evadere dal folto gruppo di velocisti in attesa dello sprint finale. Nella discesa verso la Via Aurelia, il corridore della Bahrain-Merida aumenta il gap con gli inseguitori, secondi preziosi che lo porteranno a braccia alzate sul traguardo di Via Roma.

Vittima di una caduta è costretto al ritiro al Tour de France nonostante una grande condizione. L’infortunio gli farà saltare la parte finale di stagione a eccezione del Lombardia, dove giunge secondo dietro Pinot.

Nel 2019 si presenta al via del Giro d’Italia dove arriva secondo, a causa forse del troppo attendismo con Primož Roglič che fece partire Richard Carapaz, e del Tour de France, dove fu capace di portarsi a casa una splendida vittoria a Val Thorens.

Nibal vince il Tour de France 1014

Vincenzo Nibali: Palmarès

2019: 20a tappa Tour de France

2018: Milano-Sanremo

2017: Classifica generale al Giro di Croazia, 16esima tappa Giro d’Italia, 3a tappa Vuelta di Spagna, Giro di Lombardia

2016: Classifica generale al Tour of Oman, 4ª tappa al Tour of Oman, 1ª tappa (cronosquadre) al Giro del Trentino, Classifica generale al Giro d’Italia, 19ª tappa al Giro d’Italia

2015: Campione italiano prova in linea, 19ª tappa al Tour de France, Coppa Bernocchi, Tre Valli Varesine, Classifica generale del Trittico Lombardo, Giro di Lombardia

2014: Campione italiano prova in linea (Trofeo Melinda), Classifica generale al Tour de France, 2ª – 10ª – 13ª – 18ª tappa al Tour de France

2013: Classifica generale alla Tirreno – Adriatico, Classifica generale al Giro del Trentino, Classifica scalatori al Giro del Trentino, 4ª tappa al Giro del Trentino, Classifica generale al Giro d’Italia, 18ª – 20ª tappa al Giro d’Italia, Trofeo Vincenzo Torriani al Giro d’Italia, 1ª tappa (cronosquadre) alla Vuelta a España

2012: 5ª tappa al Tour of Oman, Classifica generale alla Tirreno – Adriatico, Classifica a punti alla Tirreno – Adriatico, 5ª tappa alla Tirreno – Adriatico, Classifica generale a Il Padania, Classifica a punti a Il Padania, Classifica scalatori a Il Padania, 4ª tappa a Il Padania

2011: 16ª tappa al Giro d’Italia

2010: Classifica generale al Tour de San Luis, 4ª tappa al Tour de San Luis, 4ª tappa (cronosquadre) al Giro d’Italia, 14ª tappa al Giro d’Italia, Classifica generale al Giro di Slovenia, 3ª tappa al Giro di Slovenia, Trofeo Melinda, Classifica generale alla Vuelta a España, Classifica combinata alla Vuelta a España, 20ª tappa alla Vuelta a España

2009: Giro dell’Appennino, Gran Premio Città di Camaiore

2008: 1ª tappa / 2ª semitappa (cronosquadre) alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, Classifica generale al Giro del Trentino, 3ª tappa al Giro del Trentino

2007: Gran Premio Industria e Artigianato, Classifica giovani al Giro del Trentino, Giro di Toscana, 1ª tappa (cronosquadre) al Giro d’Italia, 3ª – 4ª tappa al Giro di Slovenia, Classifica a punti al Giro di Slovenia, Trofeo Città di Borgomanero (cronocoppie con Roman Kreuziger)

2006: 2ª tappa alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, Classifica giovani alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, Grand Prix de Ouest – France

2005: 1ª tappa / 2ª semitappa (cronosquadre) alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali

nibali portato in trionfo dal suo team Astana alla premiazione del Giro d'Italia 2016

Piazzamenti

20192° al Giro d’Italia, 3° al Tour of the Alps

2018: 2° al Giro di Lombardia

2017: 3° nella classifica generale del Giro d’Italia2° nella classifica generale della Vuelta a Espana

2016: 6° alla Tirreno-Adriatico, 4° all’Abu Dhabi Tour

2015: 4º nella classifica generale al Tour de France, 42º nella prova in linea ai mondiali di Richmond

2014: 40º nella prova in linea ai mondiali di Ponferrada

2013: 2º nella classifica generale alla Vuelta a España, 4º nella prova in linea ai mondiali di Toscana

2012: 3º alla Milano – Sanremo, 2º alla Liegi-Bastogne-Liegi, 3º nella classifica generale al Tour de France, 101º nella prova in linea ai Giochi Olimpici di Londra 2012, 4º nella cronosquadre ai mondiali di Limburgo, 29º nella prova in linea ai mondiali di Limburgo

2011: 8º alla Milano – Sanremo, 8º alla Liegi-Bastogne-Liegi, 2º nella classifica generale al Giro d’Italia, 7º nella classifica generale alla Vuelta a España

2010: 3º nella classifica generale al Giro d’Italia, 40º nella prova in linea ai mondiali di Geelong 2010, 5º al Giro di Lombardia

2009: 7º nella classifica generale al Tour de France

2008: 10º alla Liegi – Bastogne – Liegi, 14º nella prova a cronometro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, ritirato nella prova in linea ai Giochi Olimpici di Pechino 2008

2007: 19º nella prova a cronometro ai mondiali di Stoccarda

2006: 16º nella prova a cronometro ai mondiali di Salisburgo

2004: 3º nella prova a cronometro under 23 ai mondiali di Verona, 5º nella prova in linea under 23 ai mondiali di Verona

2002: 3º nella prova a cronometro juniors ai mondiali di Zolder

Riconoscimenti

2014: Mendrisio d’Oro, Premio Italia Professionisti, Atena d’argento

2013: Oscar TuttoBici, Premio Italia Professionisti, Giglio d’Oro, Atena d’argento

2012: Oscar TuttoBici, Premio Italia Professionisti, Giglio d’Oro, Cittadinanza onoraria di Venetico (Me)

2010: Mendrisio d’Oro, Oscar TuttoBici, Premio Italia Professionisti, Giglio d’Oro

2006: Memorial Gastone Nencini

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A proposito dell'autore

Ama scrivere fin da quando era piccolo e questo lo ha portato a raccontare storie sul suo sport preferito, il ciclismo. Un'attività fisica che prova anche a praticare sia per piacere sia soprattutto per capire le difficoltà, le fatiche ma anche le gioie e i successi dei campioni che ogni giorno ci emozionano sulle strade.