Tour de France 2019: l’edizione 106 dal 6 al 28 luglio Emanuele Peri 13 Novembre 2018 Gare Tutto sul Tour de France 2019: la Grand Boucle edizione 106 è scattata il 6 luglio da Bruxelles ed è terminata, come di consueto, a Parigi il 28 luglio. Ha vinto Egan Bernal: con lui sul podio il compagno di squadra Geraint Thomas (Ineos) e Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). Nel nostro lungo articolo trovate le informazioni sul percorso, le tappe, le squadre, i protagonisti della vigilia e il resoconto di tutte e 3 le settimane di gara, con mini-cronaca di ogni tappa e classifiche. [Update gennaio 2020]: Ti interessa il Tour de France? Abbiamo pubblicato sul nostro sito un approfondito articolo dedicato alla sua prossima edizione: clicca oltre per leggere del Tour de France 2020. Nel 2019 le Alpi torneranno protagoniste della terza settimana: da non perdere la tappa 18 con Col d’Izoard e Col du Galibier. Tour de France 2019: Resoconto terza e ultima settimana Siamo finalmente giunti al termine di questa bellissima edizione del Tour de France 2019, una corsa che ha attraversato tutto il paese, da nord a sud, toccando alcune delle località più belle d’Europa. La vittoria della centesima Maglia Gialla di leader della classifica generale è andata a Egan Bernal (Ineos), che con i suoi 22 anni si aggiudica anche quella bianca di miglior giovane, mentre quella a Pois di miglior scalatore a Romain Bardet (Ag2r La Mondiale). Leader classifica generale tour de france 2019. Completano la premiazione delle maglie la verde di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) come leader della classifica a punti. Andiamo ora a ricapitolare la classifica finale generale che ha decretato la fine della Grand Boucle e le ultime tappe che hanno tenuto gli appassionati incollati al televisore. Classifica finale Tour de France 2019 1. Egan Bernal (Ineos): 79’52’52” 2. Geraint Thomas (Ineos): +1’11” 3. Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma): +1’31” 4. Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe): +1’56” 5. Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep): +3’45” 6. Mikel Landa (Movistar): +4’23” 7. Rigoberto Uran (EF): +5’25” 8. Nairo Quintana (Movistar): 5’30” 9. Alejandro Valverde (Movistar): +6’12” 10. Warren Barguil (Arkèa-Samsic): +7’32” Vincitore del tour de france di Egan Bernal. Tappa 16: Nimes-Nimes a Caleb Ewan Si rientra dal giorno di riposo con una tappa quasi totalmente piatta dedicata alle ruote veloci del gruppo. Come era facile pronosticare la frazione si è risolta in volata: Caleb Ewan (Lotto-Soudal) agguanta il bis al Tour 2019 con una volata imperiale lanciata dalle retrovie. L’australiano sorpassa a doppia velocità gli avversari mettendo le sue ruote davanti a quelle del nostro Elia Viviani (Deceuninck-Quickstep), probabilmente lanciato male dal suo treno, e a quelle di Dylan Groenewegen (Lotto Jumbo-Visma). Arrivo della sedicesima tappa. Tappa 17: Pont du Gard-Gap a Matteo Trentin Nella 17esima tappa con arrivo a Gap assistiamo al trionfo di Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), entrato in una fuga di più di trenta corridori e capace di evadere poco prima dell’attacco all’ultima cote di giornata. Nessuno dei compagni di fuga è riuscito a tenere all’attacco del campione europeo in carica, che tutto solo ha incrementato il suo vantaggio e a tagliare poi il traguardo in solitaria. Il passista trentino giunge a Gap con ben 37″ secondi su Kasper Asgreen (Deceuninck-QuickStep) e ben 41″ su un gruppetto di quattro corridori regolato dal campione olimpico Greg Van Avermaet (CCC Team). Giornata di riposo per la maglia gialla e gli uomini di classifica in attesa della tre giorni sulle Alpi che deciderà le sorti del Tour de France 2019. Arrivo della diciassettesima tappa. Tappa 18: Embrune-Valloire a Nairo Quintana Dopo un Tour sotto tono rialza la testa il Condor delle Ande Nairo Quintana (Movistar), andato in fuga fin dai primi chilometri della tappa e trionfante sul traguardo di Valloire. Il colombiano ha anche rischiato di andare a vestire la Maglia Gialla, ma la tattica scellerata del suo team per favorire un probabile attacco di Landa, non glielo ha permesso. Dietro Quintana si piazzano Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Alexey Lutsenko (Astana). La lotta c’è stata anche tra i big della generale, con Egan Bernal (Team Ineos) capace di recuperare 32″ secondi agli avversari e di piazzarsi secondo nella classifica provvisoria con 1’30” da recuperare su Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep). La prima giornata sulle Alpi finisce quasi con un nulla di fatto, nonostante cime epiche come il Col de Vars, il Col d’Izoard e il Col de Galibier, dove Marco Pantani vinse il Tour nel 1998. Arrivo della diciottesima tappa. Tappa 19: Saint Jean de Maurienne-Tignes Ha dell’incredibile la 19esima tappa di questa edizione della Grand Boucle: a causa del maltempo e di una forte grandinata scatenatasi sulla discesa del Col de l’Iseran, gli organizzatori sono stati costretti prima a neutralizzare poi a bloccare definitivamente la frazione, prendendo i tempi in cima al GPM di categoria speciale. Proprio sul GPM è transitato in prima posizione Egan Bernal (Team Ineos) che aveva attaccato da ai meno 7 dallo scollinamento. Il colombiano in compagnia di Simon Yates è transitato con 1 minuto su un gruppetto comprendente Geraint Thomas (Ineos), Steven Kruijswijk (Lotto-Jumbo Visma) e Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), e ben 2’07” sulla maglia gialla di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), che perde dunque il simbolo del primato. Nella confusione generale e nell’attesa dell’ultima tappa di alta montagna la classifica vede ora Bernal con 35″ su Alaphilippe, 1’03” su Thomas, 1’10” su Kruijswijk e 1’47” su Buchmann. Arrivo della diciottesima tappa. Tappa 20: Albertville-Val Thorens a Vincenzo Nibali Nell’ultima frazione di montagna di questo splendido Tour, gli organizzatori sono costretti a dimezzare la lunghezza della tappa causa maltempo. Viene comunque mantenuta la lunghissima ascesa a Val Thorens, dove il nostro squalo, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), alza la pinna e doma i 34 km di salita. Il siciliano resiste al ritorno del gruppo e taglia il traguardo con 10″ su Alejandro Valverde (Movistar) e Mikel Landa (Movistar). Arrivano abbracciati Egan Bernal, vincitore della Maglia Gialla numero 100 e Geraint Thomas che fanno segnare una doppietta al team Ineos in classifica generale. Arrivo della ventesima tappa. Tappa 21: Rambouillet-Parigi a Caleb Ewan Volata finale sugli Champs Elysèes all’australiano Caleb Ewan (Lotto-Soudal), che centra il terzo successo in questa edizione della Grand Boucle, sprintando davanti a Dylan Groenewegen (Lotto Jumbo-Visma), vincitore qui lo scorso anno, e a Niccolò Bonifazio (Arkèa-Samsic). Si conclude dunque così il Tour de France 2019, con una delle vittorie più giovani di sempre: Egan Bernal (Ineos), ventidue anni dalla Colombia. Arrivo della ventunesima tappa. Tour de France 2019: Resoconto seconda settimana Giunti al termine della seconda settimana del Tour de France 2019, quella andata dal 17 luglio al 21 luglio, e che ha spostato la carovana della Grand Boucle da Albi a Foix. A 6 tappe dal termine troviamo Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep) in Maglia Gialla di leader della classifica generale, Tim Wellens (Lotto Soudal) in Maglia a Pois di miglior scalatore, Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) in Maglia Verde della classifica a punti ed Egan Bernal (Ineos) in Maglia Bianca di miglior giovane. Analizziamo tutte le frazioni che ci hanno accompagnato in questa seconda dura settimana, compresa quella epica con arrivo sul celebre Col de Tourmalet. Classifica Generale seconda settimana 1. Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep): 61:00:22 2. Geraint Thomas (Ineos): +1’35” 3. Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma): +1’47” 4. Thibaut Pinot (FDJ): +1’50” 5. Egan Bernal (Ineos): +2’02” 6. Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe): +2’14” 7. Mikel Landa (Movistar): 4’54” 8. Alejandro Valverde (Movistar): +5’00” 9. Jakob Fuglsang (Astana): +5’27” 10. Rigoberto Uran (EF): +5’33” Tappa 11: Albi-Tolosa a Caleb Ewan Dopo il primo giorno di riposo il Tour de France 2019 riparte con una frazione completamente dedicata alle ruote veloci del gruppo. L’uomo più scattante di giornata è Caleb Ewan (Lotto Soudal) capace di vincere per pochissimi millimetri su Dylan Groenewegen (Lotto Jumbo-Visma). Leggermente più staccato arriva Elia Viviani (Deuceninck-Quickstep), partito probabilmente dalle retrovie quando lo sprint è stato lanciato. Arrivo dell’undicesima tappa. Tappa 12: Tolosa-Bagneres de Bigorre a Simon Yates Nella dodicesima tappa è invece protagonista la fuga di giornata, comprendente più di 35 uomini, con quasi tutte le squadre rappresentate. A spuntarla dopo le due dure ascese poste nella seconda parte della frazione è Simon Yates (Mitchelton-Scott), in una volata a tre con Pello Bilbao (Astana), giunto secondo, e Gregor Muhlberger (Bora-Hansgrohe), terzo. Giornata all’attacco per il nostro campione europeo Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che guadagna il prestigioso trofeo di corridore più combattivo di tappa. Gli uomini di classifica giungono a oltre 9 minuti, in attesa dell’importante cronometro del giorno seguente. Arrivo della dodicesima tappa. Tappa 13: cronometro Pau a Julian Alaphilippe Cronometro di altissima qualità al Tour de France 2019. Il percorso vallonato attorno alla cittadina dei Pirenei favorisce le caratteristiche di Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep), che sorprendentemente rifila 14″ a Geraint Thomas (Ineos) incrementando il suo vantaggio in classifica. Al terzo posto nella frazione odierna si piazza Thomas de Gendt (Lotto Soudal), ancora sul gradino più basso del podio dopo la cronometro finale del Giro d’Italia 2019. Ottima la prova di Thibaut Pinot (FDJ), Rigoberto Uran (EF) e Richie Porte (Trek-Segafredo), tutti nei primi dieci, mentre molto deludenti i due colombiani Nairo Quintana (Movistar) ed Egan Bernal (Ineos), giunti a oltre 1’35” dal vincitore di tappa. Arrivo della tredicesima tappa. Tappa 14: Tarbes-Col de Tourmalet a Thibaut Pinot Incredibile vittoria sul celebre Col de Tourmalet di Thibaut Pinot (FDJ), che ha fatto tirare il suo compagno di squadra per tanti chilometri, prima di affondare il colpo decisivo e tagliare il traguardo davanti alla maglia gialla del connazionale Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep), sempre più padrone di questo Tour de France 2019. Terza posizione per Steven Kruijswijk (Lotto Jumbo-Visma), giunto insieme al francese a 6″ dal vincitore di tappa, mentre perde 36″ Geraint Thomas (Ineos) e oltre 2’30” il colombiano Nairo Quintana (Movistar). Alaphilippe ora comanda la generale con 2’02” su Thomas e 2’12” su Kruijswijk. Arrivo della quattordicesima tappa. Tappa 15: Limoux-Foix a Simon Yates Seconda vittoria in questo Tour de France 2019 di Simon Yates (Mitchelton-Scott), presente e ultimo superstite della fuga di giornata. Dietro il britannico si piazza un sorprendente Thibaut Pinot (FDJ), che dopo la vittoria di ieri mette a segno un altro colpo guadagnando parecchi secondi in classifica generale, dove ora è quarto a 1’50” dalla Maglia gialla. Insieme al francese giunge un coraggioso Mikel Landa (Movistar), mentre Geraint Thomas (Ineos) perde dal duo 49 secondi, ma ne guadagna 27″ sul leader della generale Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep), apparso per la prima volta in difficoltà. La classifica vede ora Alaphilippe con 1’35” su Thomas e 1’47” su Steven Kruijswijk (Lotto Jumbo-Visma). Arrivo della quindicesima tappa. Tour de France 2019: Resoconto prima settimana Siamo giunti al termine della prima settimana di questa 106esima edizione del Tour de France, ben dieci tappe da Bruxelles ad Albi, dopo aver affrontato le tre tappe belghe, quelle del nord-est francese e le due del Massiccio Centrale. Attualmente troviamo Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep) in maglia gialla di leader della classifica generale, Tim Wellens (Lotto Soudal) in maglia a pois di miglior scalatore, Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) in maglia verde della classifica a punti ed Egan Bernal (Team Ineos) in maglia bianca di miglior giovane. Leader classifica generale Julian Alaphilippe. Classifica Generale al termine della prima settimana 1. Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep): 43:27:15 2. Geraint Thomas (Team Ineos): +1’12” 3. Egan Bernal (Team Ineos): +1’16” 4. Steven Kruijswijk (Lotto Jumbo-Visma): +1’27” 5. Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe): +1’45” 6. Enric Mas (Deuceninck-Quickstep): +1’46” 7. Adam Yates (Mitchelton-Scott): +1’47” 8. Nairo Quintana (Movistar): +2’04” 9. Dan Martin (UAE Team Emirates): +2’09” 10. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo): +2’32”. Andiamo ora ad analizzare le nove tappe nel dettaglio, scoprendo e i vincitori e gli stravolgimenti nella classifica generale. Tappa 1: Bruxelles-Bruxelles a Mike Teunissen Quella che doveva essere una battaglia tra i più forti velocisti del panorama internazionale alla ricerca della prima maglia gialla del Tour de France 2019, si è trasformata nella vetrina di Mike Teunissen (Lotto Jumbo-Visma), ultimo uomo di Groenewegen. Il velocista olandese è riuscito a tenere le ruote dei migliori e a sopravanzarli negli ultimi 100 metri, vincendo la frazione davanti a Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e Caleb Ewan (Lotto Soudal). Ottimo il quarto posto di Giacomo Nizzolo (Dimension-Data) e il quinto di Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida). Arrivo della prima tappa. Tappa 2: Bruxelles-Bruxelles alla Lotto Jumbo-Visma Gli organizzatori del Tour hanno deciso di reintrodurre la cronometro a squadre dopo alcuni anni di assenza. La vittoria di questa prova contro il tempo a team è andata alla Lotto Jumbo-Visma della Maglia Gialla di Mike Teunissen, che incrementa il suo vantaggio nella generale. La formazione olandese ha dominato la frazione, trionfando con 20″ sul Team Ineos di Geraint Thomas ed Egan Bernal, e con 21″ sulla Deceuninck-Quickstep. A eccezione della grande prova della Lotto non ci sono stati grandi distacchi tra le altre formazioni, con gli uomini di classifica molto vicini tra loro nella generale. Arrivo della seconda tappa. Tappa 3: Binche-Epernay a Julian Alaphilippe Una tappa mossa nel nord-est della Francia che ha regalato a Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep) la vittoria della frazione e la Maglia Gialla di leader. Il francese ha piazzato un attacco ai -15 km dal traguardo sorprendendo tutto il gruppo, incapace di riorganizzarsi per riprendere il fuggitivo. Al traguardo Alaphilippe arriva con 26″ su un gruppetto regolato da Michael Matthews (Sunweb) davanti a Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). Top ten anche per Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), sesto, e Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), settimo. Il capitano della Ineos, Egan Bernal, insieme a Thibaut Pinot (FDJ), guadagnano 5” su tutti gli avversari di classifica. Arrivo della terza tappa. Tappa 4: Reims-Nancy a Elia Viviani Ancora un’altra vittoria della Deceuninck Quickstep, stavolta con Elia Viviani, capace di sfruttare al meglio il lavoro del team e vincere lo sprint sul traguardo di Nancy, che già aveva portato gioia agli azzurri 5 anni fa con Matteo Trentin. Al secondo posto si piazza Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), partito leggermente in anticipo, davanti a Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), padrone in questo momento della maglia verde della classifica a punti. Arrivo della quarta tappa. Tappa 5: Saint Dié des Vosges-Colmar Il primo acuto di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) al Tour de France 2019 arriva alla quinta frazione con arrivo a Colmar. Una tappa ricca di saliscendi, soprattutto nel finale, ha escluso dalla vittoria tutti i velocisti puri, lasciando spazio ai passiti-veloci. Dietro lo slovacco giungono Wout van Aert (Lotto Jumbo-Visma) e il nostro Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), apparso in buona forma in questa prima settimana di Tour. Da segnalare anche il quarto posto di Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), mentre nulla cambia nella classifica generale in attesa della mitica Planche des Belles Filles. Arrivo della quinta tappa. Tappa 6: Mulhouse-La Planche des Belles Filles a Dylan Teuns Una delle tappe più attese vola in Belgio con la vittoria di Dylan Teuns della Bahrain-Merida, ma anche parzialmente in Italia, perché con il suo secondo posto Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), strappa la Maglia Gialla di leader della classifica generale a Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep) per soli 6″. Dietro i due fuggitivi si scatena la lotta tra i big: a guadagnare terreno è Geraint Thomas (Team Ineos), 2″ su Thibaut Pinot (FDJ), 7″ su Nairo Quintana (Movistar), 9″ sugli altri. Perdono terreno Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), giunto a 51″ da Thomas, e Fabio Aru (UAE Team Emirates) a 1’01”. Arrivo della sesta tappa. Tappa 7: Belfort-Chalon Sur Saone a Dylan Groenewegen Ancora un’altra volata al Tour de France 2019 2019, questa volta ad appannaggio di Dylan Groenewegen (Lotto Jumbo-Visma), finalmente competitivo dopo la brutta caduta nella prima tappa. Dietro lo sprinter olandese finiscono Caleb Ewan (Lotto Soudal), ancora secondo, e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), sempre più padrone della maglia verde della classifica a punti. Quarto posto per Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), sempre tra i migliori sia nelle tappe “piatte” che in quelle “mosse”. Arrivo della settima tappa. Tappa 8: Macon-Saint Etienne a Thomas De Gendt Vince l’indomita fuga di Thomas De Gendt (Lotto Soudal) sul traguardo di Saint Etienne, con soli 6″ di vantaggio sul duo Thibaut Pinot (FDJ) e Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep). Quest’ultimo torna leader della classifica generale e dunque riconquista la maglia gialla ai danni di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), ora a 23″. Il francese Pinot guadagna ben 28″ su tutti i rivali di classifica, portandosi in terza posizione nella generale a 53″ da Alaphilippe, grazie a un attacco piazzato sull’ultimo GPM di giornata. Esce definitivamente di classifica Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), giunto con oltre 4 minuti da De Gendt. Arrivo dell’ottava tappa. Tappa 9: Saint Etienne-Brioude a Daryl Impey Una frazione poco scoppiettante che ha visto protagonista la fuga di giornata: ben quindici fuggitivi si sono giocati la vittoria di tappa. Ad avere la meglio è Daryl Impey (Mitchelton-Scott), che sconfigge in uno sprint a due il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal). A 10″ arriva il resto della fuga regolato dallo sloveno della Bahrain-Merida Jan Tratnik. Giornata tranquilla per gli uomini di classifica che giungono al traguardo di Saint Etienne con oltre 16 minuti di ritardo dal campione sudafricano vincitore di tappa. Arrivo della nona tappa. Tappa 10: Saint Flour-Albi a Wout Van Aert Succede di tutto nella 10ma tappa del Tour de France 2019: i forti venti francesi spezzano il gruppo in tanti tronconi e rendono gli ultimi 30km un continuo inseguimento. Vince in volata Wout Van Aert (Lotto Jumbo-Visma) davanti a Elia Viviani (Deuceninck-Quickstep) e Caleb Ewan (Lotto Soudal). Molto importante è il ritardo al traguardo, addirittura di 1’40”, di Jakob Fuglsang (Astana), Thibaut Pinot (FDJ), Rigoberto Uran (EF) e Richie Porte (Trek-Segafredo). La classifica ora vede Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep) con 1’12” su Geraint Thomas (Ineos) e 1’16” su Egan Bernal (Ineos). Arrivo della decima tappa. Il percorso del Tour de France 2019 La corsa è stata presentata al Salone dei Congressi di Parigi dal capo di ASO, il comitato organizzatore di alcune delle corse più importanti del circuito World Tour, Christian Proudhomme. Come accennato, il via sarà dato nella capitale belga di Bruxelles. La sede di partenza è stata scelta per festeggiare i 50 anni del primo dei cinque successi del cannibale Eddy Merckx. Il percorso si prospetta equilibrato e adatto a ciclisti completi anche se più di un corridore si è lamentato per i pochi chilometri a cronometro: 5 arrivi in salita, una prova contro il tempo individuale e una a squadre e più di una tappa mossa per finisseur e corridori da classiche; le restanti sono tutte volate. La maglia gialla 2018 Geraint Thomas insieme ai vincitori delle altre classifiche. Chi saranno i loro successori nel Tour 2019? Tappa 1 – 6 luglio 2019: Bruxelles – Bruxelles (194,5 km) La prima tappa di 194,5 km sarà tutta concentrata intorno a Bruxelles con passaggio a Charleroi e vedrà molto probabilmente l’arrivo di un gruppo compatto pronto a giocarsi la volata per la prima maglia gialla del Tour de France 2019. Da segnalare il duro Muro di Grammont (1,2km al 7,8%), ma posto lontano dal traguardo e che molto difficilmente creerà selezione. Gli ultimi chilometri sono ricchi di saliscendi, ma le squadre dei velocisti hanno tutto l’interesse per tenere chiusa la corsa e arrivare allo sprint. Tappa 2 – 7 luglio 2019: Palazzo Reale (Bruxelles) – Atomium (Bruxelles) (27,6 km) Il giorno seguente si inizierà a fare sul serio con una cronometro a squadre di oltre 27 chilometri dal Palazzo Reale al Brussel Atomium. Sarà un giorno fondamentale ai fini della classifica, poiché squadre ben attrezzate potranno mettere tra sé e gli avversari molti secondi di distacco. Il percorso vede delle leggere salite seguite da discese poco impegnative: si faranno alte velocità e sarà dunque importante avere con sé corridori adatti alle prove contro il tempo. Tappa 3 – 8 luglio 2019: Binche – Epernay (215 km) L’8 luglio si partirà dal Belgio a Binche ma ci sarà il primo arrivo in terra francese a Epernay dopo 215 km leggermente mossi. L’arrivo non è per nulla scontato in quanto gli ultimi 50 chilometri sono ricchi di cotes e l’arrivo tende a salire: i velocisti puri potrebbero subire, spazio aperto ai passisti-veloci. A 4 km dal termine l’ultimo muro, 1 km al 5,5%. Tappa 4 – 9 luglio 2019: Reims – Nancy (213,5 km) Quasi sicura invece la volata nella quarta tappa da Reims a Nancy di 213,5 chilometri. Tappa totalmente pianeggiante, a parte due GPM di quarta categoria, per dare la possibilità al grande lotto dei velocisti di lottare per la maglia verde della classifica a punti. Ricordiamo la vittoria di Matteo Trentin a Nancy nel 2014, per pochi millimetri su Peter Sagan. Tappa 5 – 10 luglio 2019: Saint Diè des Vosges – Colmar (175,5 km) La quinta tappa nei Vosgi con arrivo a Colmar è da segnare sul calendario come una di quelle frazioni che possono creare scompiglio nel gruppo. Tanti saliscendi, quattro GPM e un arrivo insidioso: negli ultimi 60 km si affrontano la Cote du Haut-Koenigsburg (5,9 km al 5,9%), la Cote des Trois-Epis (5 km al 6,7%) e infine la Cote des Cinq Chateaux (4,6 km al 6,1%), con scollinamento a 18 km dal traguardo di Colmar. Uomini di classifica chiamati a tenere gli occhi aperti per non perdere secondi preziosi. Tappa 6 – 11 luglio 2019: Mulhouse – La Planche des Belles Filles (160,5 km) Finalmente il primo arrivo in salita giovedì 11 luglio del Tour de France 2019: arrivo sul durissimo strappo della Planche des Belles Filles dove nel 2017 si impose Fabio Aru in maglia di campione italiano. L’ascesa però sarà un po’ diversa da quella degli ultimi anni in quanto prevede 7 chilometri all’8,7% di pendenza media, con una rampa del 20% nel tratto finale. Sarà il primo test per capire la condizione dei migliori. Tutta la frazione sarà affrontata con il naso all’insù a causa dei 6 GPM, due dei quali di prima categoria (Le Markstein e Ballon d’Alsace), che precedono la rampa finale. Tappa 7 – 12 luglio 2019: Belfort – Chalon sur Saone (230 km) Per riprendersi dalle fatiche del giorno precedente, la settima tappa vedrà 230 chilometri da Belfort a Chalon-sur-Saone totalmente pianeggiante: nuova occasione per gli sprinteur a caccia di punti per la maglia verde di miglior velocista. Tappa 8 – 13 luglio 2019: Macon – Saint Etienne (200 km) Ottava tappa da Macon a Saint Etienne senza un metro di pianura, saliscendi continui nelle montagne del massiccio centrale. 5 GPM tutti sotto i 900 metri di altitudine, giornata da fuga o finisseur. Difficilmente vedremo gli uomini di classifica attaccare, ma la Cote de la Jaillere (1,9 km al 7,9%), che scollina a 13 km dal traguardo, potrebbe strizzare l’occhio a chi dovesse recuperare del tempo nella generale. Tappa 9 – 14 luglio 2019: Saint Etienne – Brioude (170,5 km) Nel giorno della festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia, il 14 luglio, si correrà una tappa molto mossa adatta principalmente alle fughe sull’arrivo di Brioude. Sarà molto interessante la salita finale a 13 km dall’arrivo, la Cote de Saint Just (3,6 km al 7,2%), punto di lancio di finisseur e uomini di classifica con un discreto spunto veloce, come Daniel Martin o Julian Alaphilippe. Tappa 10 – 15 luglio 2019: Saint Flour – Albi (218 km) A differenza degli scorsi anni, la prima settimana vedrà il riposo di martedì e non di lunedì, giorno in cui si correrà la decima tappa da Saint-Flour ad Albi. Percorso vallonato di 218 chilometri dove probabilmente vedremo arrivare la fuga o i velocisti se le squadre riusciranno a tenere la corsa chiusa e i fuggitivi a distanza di sicurezza. Tappa 11 – 17 luglio 2019: Albi – Tolosa (167 km) Il Tour de France 2019 riprenderà mercoledì 17 luglio con la Albi-Tolosa, tappa pianeggiante e adatta ai velocisti di 167 km, senza difficoltà altimetriche. Giorno di trasferimento per i corridori di classifica in attesa dei temibili Pirenei. Tappa 12 – 18 luglio 2019: Tolosa – Bagnères de Bigorre (209,5 km) La dodicesima sarà la prima tappa pirenaica, con le montagne concentrate tutte negli ultimi 80 chilometri. Da Tolosa si scenderà verso sud e solo dopo 120 chilometri incontreremo la prima salita: il Col de Peyresourde (13,2 km al 7%), a cui seguirà il duro Horquette d’Ancizan, ben 9,9 chilometri con pendenza media del 7,5%. Tuttavia lo scollinamento è posto a 30 km dal traguardo di Bagnères de Bigorre, dunque difficilmente vedremo i protagonisti all’azione. Tappa 13 – 19 luglio 2019: Pau – Pau (27,2 km) Protagonisti che invece dovranno per forza scoprirsi il giorno successivo: cronometro individuale di 27 chilometri intorno la cittadina di Pau. Il percorso non è totalmente piatto, nella prima parte sono posti alcuni saliscendi che non dovrebbero svantaggiare troppo gli scalatori. La seconda parte invece è quella più adatta agli specialisti. Tre i rilevamenti che aiuteranno le squadre ad analizzare la prova dei corridori. Tappa 14 – 20 luglio 2019: Tarbes – Col de Tourmalet (117,5 km) La giornata più attesa da tutti gli appassionati però è quella di sabato 20 luglio con l’arrivo sul temibilissimo Col du Tourmalet. In mezzo alla tappa si scalerà anche l’impegnativo Col du Soulor (11,9 km al 7,8%), antipasto del finale: 19 chilometri con pendenza media del 7,4%, senza tratti per rifiatare. Chi andrà in crisi qui difficilmente sarà ancora in grado di lottare per la classifica finale, non si può sbagliare. A mettere ancora di più in difficoltà i corridori sarà l’altitudine: l’arrivo è posto a 2.115 metri sul livello del mare, tanti ciclisti soffrono queste altezze dove l’ossigeno è minore e il sangue non lavora al 100% delle proprie possibilità. Tappa 15 – 21 luglio 2019: Limoux – Foix Prat d’Albis (185 km) Non c’è pace per i corridori, il giorno successivo ci sarà una nuova durissima tappa da Limoux a Foix con quasi 5.000 metri di dislivello. In ordine si scaleranno la Cote de Montsteguer (6,8 km al 6%), il Port de Lers (11,4 km al 7%) e il Mur di Peguere (9,3 km al 7,3%), ad anticipare la salita finale di Prat d’Albis (11,8 km al 6,9%). Essendo una frazione che arriva prima del giorno di riposo, i ciclisti daranno tutto sull’ultima ascesa per recuperare il terreno perso soprattutto a cronometro, ci aspettiamo scintille. Tappa 16 – 23 luglio 2019: Nimes – Nimes (177 km) Dopo il giorno di riposo, la carovana gialla riprenderà il suo cammino da Nimes, città di partenza e arrivo della 16esima tappa. Nuova occasione per i velocisti per conquistare punti per la maglia verde. Un solo GPM a metà frazione manderà in fuga pochi corridori che verranno quasi sicuramente ripresi vicino al traguardo. Tappa 17 – 24 luglio 2019: Pont du Gard – Gap (200 km) Tappa numero 17 di 200 chilometri con arrivo a Gap. Frazione mossa e adatta alle fughe, gli uomini di classifica attenderanno le Alpi, ma attenzione all’ultimo GPM con scollinamento a 7,5 km dal traguardo: il Col de la Sentinelle, 5,2 km al 5,4%. Tappa 18 – 25 luglio 2019: Embrun – Valloire (208 km) Il tappone alpino arriverà il giorno seguente: 207 chilometri da Embrun a Valloire con tre GPM sopra i duemila metri. Col de Vars (9,3 km al 7,6%), Col d’Izoard (14,1 km al 7,3%) e il Col du Galibier (23 km al 5,1%) prima dello scollinamento ai meno 20 dal traguardo. I più coraggiosi e i corridori più lontani in classifica potranno provare un’azione da lontano, lo spazio c’è, le immagini di Marco Pantani su questo storico monte sono ancora impresse nelle menti dei tifosi. Tappa 19 – 26 luglio 2019: Saint Jean de Maurienne – Tignes (126,5 km) Frazione molto breve la 19esima da Saint Jean de Maurienne a Tignes ma molto dura. Sarà un continuo leggero salire con tre GPM, tra cui il Col de la Madeleine (3,9 km al 5,6%) e il Col de l’Iseran (12,9 km al 7,5%). Ai meno 8 inizierà la dura ascesa finale di 7,4 km con pendenza media del 7%. Penultima occasione per recuperare secondi alla maglia gialla. Tappa 20 – 27 luglio 2019: Albertville – Val Thorens (130 km) Ultima tappa alpina da Albertville a Val Thorens. L’arrivo è interminabile, saranno ben 33,4 chilometri di salita. Sebbene non sia un’ascesa così difficile (pendenza media del 5,5%), affrontare tutti questi km potrebbe rilevarsi fatale a fine Tour. A condire questa giornata finale di alta montagna ci saranno da scalare anche il Cormet de Roseland (19,9 km al 6%) e la Cote de Longefoy (6,6 km al 6,5%). A fine tappa sapremo il nome del vincitore del Tour de France 2019. Tappa 21 – 28 luglio 2019: Rambouillet – Paris, Champs Elysèes (128 km) Solita passerella finale a Parigi sugli Champes Elysees per concludere la 106esima edizione della Grand Boucle. Ultima occasione per i velocisti e champagne per il vincitore della maglia gialla. La startlist definitiva del Tour de France 2019 Il Tour de France 2019 vedrà i migliori corridori al mondo, sia per la classifica generale, sia per le volate, sia per le fughe. L’assenza di Chris Froome (Team Ineos) si farà sentire nel lotto dei partecipanti: il corridore britannico è caduto durante la ricognizione della cronometro al Giro del Delfinato e sarà costretto a saltare tutta la seconda parte di stagione e a non poter lottare per il quinto successo alla Grand Boucle. Non ci sarà neppure Tom Dumoulin (Team Sunweb), beffato nel 2018 da Geraint Thomas al Tour, dove proverà a difendere la maglia gialla e dallo stesso Froome al Giro. L’olandese non si presenterà al via da Bruxelles a causa dei dolori ancora persistenti subiti dalla caduta di Frascati alla corsa rosa. Tra i papabili favoriti mettiamo Nairo Quintana (Movistar), che deve riprendersi dopo due stagioni sottotono, ma le cui qualità di scalatore non possono essere messe in discussione, Romain Bardet (AG2R La Mondiale), speranza francese per tornare al successo nella corsa di casa e Adam Yates (Mitchelton-Scott) l’australiano, fratello gemello di Simon, vincitore della Vuelta di Spagna 2018. Ormai siamo abituati a vedere Sagan con la maglia iridata o verde; persi i Mondiali, lo slovacco al Tour sarà ancora più agguerrito. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) ha dalla sua un percorso che si addice alle sue caratteristiche, ma sarà presente alla partenza del Tour de France con l’obiettivo di vincere almeno una frazione e la maglia a pois di miglior scalatore. Fabio Aru (UAE Team Emirates) ha confermato la sua presenza anche se la condizione non è delle migliori, in quanto ancora deve riprendersi del tutto dal brutto infortunio al ginocchio di inizio stagione. Possibili sorprese possono essere Daniel Martin (UAE Team Emirates), Rigoberto Uran (EF Drapac), Steven Kruijswijk (Lotto Jumbo-Visma), Thibaut Pinot (FDJ). Come velocisti vedremo all’azione: Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Elia Viviani (Quickstep-Floors), Caleb Ewan (Mitchelton-Scott), Michael Matthews (Team Sunweb) e Dylan Groenewegen (Lotto Jumbo-Visma). Indossare la maglia a pois di miglior scalatore è sempre un grande onore ed è una delle più amate dal pubblico. Tour de France 2020 Gli organizzatori di ASO hanno già presentato la sede di partenza della 107esima edizione del Tour de France. Si partirà da Nizza, città che diede i natali a Giuseppe Garibaldi. Rumors parlano di un ritorno dell’Alpe d’Huez e di numerose città dell’ovest del paese, territorio non toccato dal Tour de France 2019. Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale della competizione.