Giro d’Italia 2020: l’edizione 103 dal 3 al 25 ottobre Emanuele Peri 30 Ottobre 2019 Gare Il Giro d’Italia 2020, 103esima edizione della Corsa Rosa, non scatterà più il 9 maggio da Budapest come previsto: il problema Coronavirus ha infatti costretto RCS a spostare la data di partenza della gara. [aggiornamento 5 maggio 2020]: La nuova data di svolgimento del Giro d’Italia 2020 è dal 3 al 25 ottobre, come decretato dall’UCI, l’organizzazione ciciclistica internazionale: non solo il Giro ma tutto il Calendario UCI World Tour 2020 è stato modificato a seguito dell’epidemia. Il governo ungherese ha dichiarato lo stato di emergenza che proibisce l’organizzazione di eventi di massa e di conseguenza l’impossibilità di ospitare la Grande Partenza della rassegna rosa nelle date inizialmente previste. Le parti hanno tuttavia ribadito la loro determinazione a lavorare insieme per consentire al Giro d’Italia di partire dall’Ungheria in un secondo momento. L’organizzazione della corsa, in mano a Mauro Vegni e Urbano Cairo, ha voluto riportare la Grande Partenza del Giro d’Italia all’estero, con l’obiettivo di far conoscere il brand anche al di fuori dei confini nazionali e avvicinare il calore della carovana anche ad altre nazioni come successe nel 2018 in Israele, nel 2016 in Olanda, nel 2014 in Irlanda del Nord e così via negli anni passati. In questo articolo, che andremo ad aggiornare continuamente, potrete trovare l’analisi nel dettaglio delle 21 tappe, i resoconti di tutte e tre le settimane con annesse classifiche, la startlist provvisoria e definitiva, l’elenco dei vincitori e il racconto della presentazione e delle maglia del Giro d’Italia 2020. Nel dettaglio: La presentazione della gara e le sue maglie Il percorso e le Tappe ● Tappa 1: Budapest-Budapest (8,9 km cronometro) ● Tappa 2: Budapest-Gyor (195 km) ● Tappa 3: Szekesfehervar-Nagykanisza (207 km) ● Tappa 4: Monreale-Agrigento (136 km) ● Tappa 5: Enna-Etna (150 km) ● Tappa 6: Catania-Villafranca Tirrena (138 km) ● Tappa 7: Mileto-Camigliatello Silano (223 km) ● Tappa 8: Castrovillari-Brindisi (216 km) ● Tappa 9: Giovinazzo-Vieste (198 km) ● Tappa 10: San Salvo-Tortoreto Lido (212 km) ● Tappa 11: Porto Sant’Elpidio-Rimini (182 km) ● Tappa 12: Cesenatico-Cesenatico (205 km) ● Tappa 13: Cervia-Monselice (190 km) ● Tappa 14: Conegliano-Valdobbiadene (33,7 km cronometro) ● Tappa 15: Base Aerea Rivolto-Piancavallo (183 km) ● Tappa 16: Udine-San Daniele del Friuli (228 km) ● Tappa 17: Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio (202 km) ● Tappa 18: Pinzolo-Laghi di Cancano (209 km) ● Tappa 19: Morbegno-Asti (251 km) ● Tappa 20: Alba-Sestriere (200 km) ● Tappa 21: Cernusco sul Naviglio-Milano (16,5 km) Probabile startlist La prima settimana di gara La seconda settimana di gara La terza settimana di gara I vincitori Il Giro d’Italia 2021 La presentazione del Giro d’Italia 2020 ufficiale con Peter Sagan e Richard Carapaz. Photo credits: giroditalia.it. La presentazione e le maglie del Giro d’Italia 2020 Negli studi RAI di Via Mecenate a Milano giovedì 24 ottobre è stato ufficialmente presentato il percorso del Giro d’Italia 2020, in diretta televisiva e davanti a una platea ricca di campioni e uomini delle istituzioni come il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala e il ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Tra il pubblico in studio oltre ai corridori che probabilmente faranno parte della carovana rosa nella prossima stagione, tra cui il vincitore 2019 Richard Carapaz, erano presenti anche vecchi campioni del ciclismo: Gianni Bugno, Giuseppe Saronni e Alessandro Ballan sono solo alcuni di questi, che hanno tra l’altro voluto rendere omaggio a Felice Gimondi e Giorgio Squinzi, due uomini che tanto hanno dato per questo magnifico sport. Per il Giro d’Italia 2020 vengono inoltre confermate le quattro maglie dello scorso anno: la Maglia Rosa, simbolo indiscusso del primato nella classifica generale, la Maglia Ciclamino della classifica a punti, la Maglia Azzurra dei Gran Premi della Montagna, e la Maglia Bianca di miglior under 25 in classifica. Il percorso del Giro d’Italia 2020 Il percorso del Giro d’Italia 2020, disegnato da RCS Sport e composto come abbiamo detto da 21 tappe e tre giorni di riposo sparsi in 3.579 chilometri, appare a primo impatto equilibrato con tre cronometro, sei arrivi per velocisti, sette tappe di media montagna per fughe o finisseur e cinque di alta montagna per grandi scalatori. A differenza del Tour, gli organizzatori, forse anche per attirare ciclisti come Tom Dumoulin e Primož Roglič, hanno scelto di posizionare ben 58 chilometri a cronometro, che potrebbero svantaggiare gli scalatori, costretti all’attacco in tutte le tappe di montagna. Andiamo ad analizzare tappa per tappa questo Giro d’Italia 2020 che si proietta già come la corsa a tappe più importante della prossima stagione. Tappa 1: Budapest-Budapest (8,9 km cronometro) Il Giro d’Italia 2020 partirà con una cronometro individuale di 8,9 chilometri attorno la stupenda città di Budapest, capitale dell’Ungheria nata attorno al fiume Danubio. Chiaramente i pochi km non creeranno distacchi enormi, soprattutto tra i big della generale, ma potremo già assegnare la prima Maglia Rosa di questa edizione. Il percorso della prova contro il tempo prevede sei chilometri totalmente piatti e due in salita verso il quartiere Castello, con i primi 300 metri anche al 14%. Tappa 2: Budapest-Gyor (195 km) La seconda frazione del Giro d’Italia 2020 da Budapest a Gyor, in direzione ovest, presenta invece un percorso leggermente mosso: il Gran Premio della Montagna di Svabvar assegnerà la prima Maglia Azzurra mentre la seconda parte è quasi totalmente pianeggiante e aprirà la strada alle ruote veloci del gruppo che, anche grazie agli abbuoni, potrebbero trovarsi ancora in lotta per la “Rosa”. Tappa 3: Szekesfehervar-Nagykanisza (207 km) L’ultima tappa ungherese prima del trasferimento in Sicilia, segue più o meno lo stesso copione della Budapest-Gyor, con i velocisti pronti a giocarsi la vittoria e i punti della Maglia Ciclamino. Anche se l’altimetria non prevede particolari asperità, sarà molto bello da vedere il lungo passaggio accanto il Lago Balaton, dove il vento potrebbe creare qualche problema alle squadre. Tappa 4: Monreale-Agrigento (136 km) Prima tappa “italiana” del Giro d’Italia 2020 da Monreale ad Agrigento di 136 chilometri, molto mossi e con un arrivo in salita, già affrontato molte volte dalla carovana, di quattro chilometri al 5% di pendenza media (punte del 10%): porterà i corridori dalla Valle dei Templi al capoluogo siciliano. L’arrivo non dovrebbe essere particolarmente difficile, sicuramente i velocisti puri non terranno, ma i corridori da classiche e i finisseur potranno trovare pane per i loro denti: l’ultima volta che il gruppo arrivò ad Agrigento, nel 2008, vinse Riccardo Riccò davanti a Danilo di Luca e Davide Rebellin. Tappa 5: Enna-Etna (150 km) Molto complicata la quinta tappa da Enna al Monte Etna (Piano Provenzana) da un versante inedito: si giungerà sul primo vero arrivo in salita del Giro d’Italia 2020 e lo si farà mercoledì 13 maggio, ovvero alla quinta tappa. Un’ascesa così complicata (18,2 km al 6,8% e finale al 10%) potrebbe far saltare anche alcuni dei big, giunti alla partenza della corsa rosa non in grandissima forma. Il Giro permetterà di recuperare il tempo perso, ma iniziare fin da subito con secondi o minuti di ritardo vorrà dire inseguire e spendere molte energie. Tappa 6: Catania-Villafranca Tirrena (138 km) Decisamente molto più tranquilla la Catania-Villafranca Tirrena di 138 chilometri che permetterà agli uomini di classifica di rifiatare e lasciare la vittoria di tappa ai velocisti. Tuttavia lo sprint non appare così scontato: dopo circa 50 chilometri si affronterà il GPM di Portella Mandrazzi con scollinamento a 1.125 metri di altitudine, sarà lo spartiacque della tappa che porterà i corridori dal versante ionico a quello tirrenico. Tappa 7: Mileto-Camigliatello Silano (223 km) Interessantissima la settima tappa del Giro d’Italia 2020: il gruppo sarà coinvolto in un saliscendi continuo nell’entroterra calabro in una frazione molto lunga (223 km). Nel finale di frazione si affronterà la lunga salita del Valico di Montescuro, di 25 chilometri e 1500 metri di dislivello con una parte finale particolarmente impegnativa. Dallo scollinamento saranno 10 chilometri tutti di discesa che potranno lanciare i pochi rimasti nel gruppo dei migliori. Tappa 8: Castrovillari-Brindisi (216 km) Frazione totalmente pianeggiante l’ottava del Giro d’Italia 2020 da Castrovillari a Brindisi: in tutta la prima parte si costeggerà il Mar Ionio poi si entrerà in Puglia fino a Brindisi, dove sarà posto il traguardo. La tappa è adattissima ai velocisti puri, che avranno la possibilità di giocarsi le proprie carte anche per accumulare punti nella lotta alla maglia ciclamino. Tappa 9: Giovinazzo-Vieste (198 km) La Giovinazzo-Vieste di 198 chilometri è una frazione aperta alla fuga o alle ruote veloci: la seconda parte di tappa, con il Monte Sant’Angelo e i tanti saliscendi, potrebbe favorire l’azione dei fuggitivi: le strade tortuose infatti renderanno sicuramente più difficile l’inseguimento del gruppo. Al termine sarà previsto il primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2020. Tappa 10: San Salvo-Tortoreto Lido (212 km) Si risale la penisola dopo il primo giorno di riposo lungo il Mare Adriatico partendo da San Salvo e giungendo a Tortoreto Lido in una tappa tutta abruzzese. La frazione presenta un percorso mosso soprattutto nel finale, quando una successione di muri (l’ultimo a 7 km dal traguardo) potrebbe escludere dalla vittoria di tappa i velocisti puri e favorire l’azione di qualche coraggioso. Il circuito finale di 50 km prevede ben quattro scalate, due alla città alta di Tortoreto (pendenze anche al 15%), poi Colonella e Controguerra, con tratti anche al 20%. Tappa 11: Porto Sant’Elpidio-Rimini (182 km) Ancora un’altra frazione lungomare, questa volta si partirà a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, e si arriverà a Rimini, sulla riviera romagnola. Questa frazione vedrà molto probabilmente l’arrivo del gruppo compatto, nella quale i velocisti si giocheranno la vittoria di tappa e i punti della classifica per la Maglia Ciclamino. Tappa 12: Cesenatico-Cesenatico (205 km) Molto bella la 12esima tappa con partenza e arrivo a Cesenatico, la città di Marco Pantani, campione mai dimenticato dagli appassionati di questo sport. La frazione riprende quasi integralmente il percorso della famosissima granfondo amatoriale “Nove Colli”: da Cesenatico il gruppo si dirigerà verso gli Appennini, affrontando numerosi saliscendi, alcuni dei quali molto impegnativi. Dei nove colli, ben cinque sono classificati come GPM. Molto probabile la vittoria della fuga in una tappa in cui gli uomini di classifica preferiranno non esporsi troppo, visti anche i 30 chilometri di pianura che dividono l’ultima ascesa dal traguardo. Tappa 13: Cervia-Monselice (190 km) La tredicesima tappa da Cervia a Monselice presenta oltre 150 km di pianura totale prima di affrontare due piccole salite nei Colli Euganei: Passo Roverello e Calaone, questa seconda molto più impegnativa (sono 2 km ma con tratti superiori al 20% di pendenza massima). Tuttavia lo scollinamento è posto a 17 chilometri dalla città veneta di Monselice ed è molto probabile che i velocisti riescano a tenere le ruote del gruppo. Tappa 14: Conegliano-Valdobbiadene (33,7 km cronometro) Cronometro individuale di 33,7 che rende omaggio al Prosecco Superiore, ora patrimonio dell’umanità: il percorso della prova contro il tempo è molto mosso, dopo la partenza da Conegliano si affronterà il Muro di Ca’ del Poggio con pendenze anche al 19%, ma sarà un continuo salire e scendere in questo territorio meraviglioso. La crono è sicuramente adatta agli specialisti della disciplina, ma sarà molto importante distribuire le proprie energie lungo i circa 50 minuti di azione: gli scalatori puri dovranno difendersi per non presentarsi sulle Alpi con troppi minuti di ritardo. Tappa 15: Base Aerea Rivolto-Piancavallo (183 km) Per l’ultimo giorno della seconda settimana del Giro d’Italia 2020 gli organizzatori hanno pensato a una tappa scintillante con un arrivo in salita altrettanto interessante. Il gruppo partirà dalla Base Aerea di Rivolto delle Frecce Tricolori e dopo circa 40 km pianeggianti si entrerà nel vivo della tappa: saranno da affrontare prima il Sella Chianzutan, poi la Forcella di Monte Rest e la Forcella di Pala Barzana in meno di 100 km. Dove però si decideranno le sorti della tappa è l’ultima ascesa di Piancavallo: la salita è lunga 14,5 chilometri e presenta una pendenza media del 7,8% con un’altitudine guadagnata di oltre 1.100 metri e un tratto al 14% massimo. La prima parte è quella più dura e sarà lì che gli scalatori potranno fare la differenza. Tappa 16: Udine-San Daniele del Friuli (228 km) Anche la tappa 16 che aprirà la terza e ultima settimana del Giro d’Italia 2020 si prospetta molto interessante: i primi due terzi nelle Prealpi Giulie vedono l’ascesa alla Madonnina del Domm, il Monte Spin e il Monteaperta, ma sono troppo lontane dal traguardo e potrebbero lanciare la fuga di giornata. Nell’ultima parte di gara ci si dirige verso la Valle del Tagliamento in un circuito molto impegnativo da ripetere due volte con lo strappo del Castello di Susans (15%) e la salita del Monte Ragogna (2 ,8 km al 10,8%). Lo scollinamento è a 13 km dal traguardo, ma gli ultimi 1.000 metri sono tutti all’insù. Tappa 17: Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio (202 km) Primissima frazione del Giro d’Italia 2020 di alta montagna e alte quote con oltre 5.000 metri di dislivello: quattro GPM, Forcella Valbona (21,9 km al 6,6%), Monte Bondone (20,2 km al 6,8%), Passo Durone (10,4 km al 6%) e infine l’ascesa finale a Madonna di Campiglio. L’arrivo nella cittadina sciistica in provincia di Trento prevede una scalata leggera di 12,5 km al 5,7% di pendenza media che difficilmente creerà dei solchi importanti, tuttavia bisognerà fare i conti con le poche energie rimaste al termine di tappa. Tappa 18: Pinzolo-Laghi di Cancano (209 km) Ancora un’altra frazione di alta montagna quella che va da Pinzolo ai Laghi di Cancano, arrivo inedito in questo Giro d’Italia 2020. Si parte subito in salita affrontando il Campo Carlo Magno e l’Hofmandjoch per mettere nelle gambe dei corridori già tanta fatica. Ma è la seconda parte di tappa che riserverà le maggiori sorprese con la Cima Coppi del Passo dello Stelvio (24,7 km al 7,5%) a quota 2.758 metri, a cui segue l’arrivo ai Laghi di Cancano (8,7 km al 6,8%). Al traguardo mancheranno soltanto due chilometri e si prevedono grandi distacchi tra gli uomini di classifica, con gli scalatori chiamati ad attaccare. Tappa 19: Morbegno-Asti (251 km) Ultima possibilità per i velocisti in questo Giro d’Italia 2020 per agguantare la vittoria di tappa e i punti necessari alla conquista della Maglia Ciclamino. La Morbegno-Asti vede un percorso totalmente pianeggiante tra la Lombardia e il Piemonte in attesa delle fatiche finali. Tappa 20: Alba-Sestriere (200 km) Frazione da brividi con oltre 5.000 metri di dislivello e quattro GPM molto impegnativi, la ventesima del Giro d’Italia 2020 da Alba a Sestriere: la prima scalata sarà quella mitica al Colle dell’Agnello a quota 2.744 metri di altitudine (21,3 km al 6,8) dove gli ultimi 10 km non scendono mai sotto il 9%. Seguono il Col de l’Izoard (14,2 km al 7,1%) e il Montgenevre (8,4 km al 6%) in terra francese prima dell’arrivo a Sestriere (11,4 km al 5,9%) nuovamente in Piemonte. Sarà una tappa per scalatori puri, all’ultima possibilità di guadagnare secondi preziosi in vista della cronometro finale del giorno dopo. Tappa 21: Cernusco sul Naviglio-Milano (16,5 km) Non sarà la classica passerella con spumante e foto, ma corsa vera fino all’ultimissimo chilometro. Gli organizzatori infatti hanno pensato di inserire una cronometro finale per arrivare a Milano, e, sebbene sia lunga soltanto 16,5 km, potrebbe rivelarsi fondamentale per disegnare il vincitore della Maglia Rosa e quindi del Giro d’Italia 2020. Startlist del Giro d’Italia 2020 Chi già ha confermato la sua partecipazione è il padrone di casa Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), fresco di contratto con il team italo-americano, ma che comunque farà fatica a lottare per la maglia rosa, visti soprattutto i 35 anni d’età. Non sappiamo se sarà al via di Budapest Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) che, con il vecchio calendario, aveva confermato la prima partecipazione al Giro: la decisione avrebbe reso felici i suoi tantissimi tifosi italiani che fin dai tempi della Liquigas lo accompagnano alle gare più importanti. Hanno invece già dichiarato la loro assenza i due capitani della Jumbo Visma Tom Dumoulin e Primoz Roglic. Potrebbe tornare al Giro d’Italia 2020 anche Fabio Aru (UAE Team Emirates), pronto a tornare grande dopo due stagioni molto negative, così come Mikel Landa, ora nuovo e unico leader del Team Bahrain-Merida, orfana dello Squalo dello Stretto. Altri possibili protagonisti potrebbero essere i ragazzi del Team Ineos: lo squadrone britannico ha ingaggiato il vincitore del Giro 2019, Richard Carapaz, mentre il resto dei big del team potrebbe andare al Tour de France 2020 con Chris Froome e Egan Bernal come capitani. Probabile la presenza di uno dei due gemelli Yates (Adam e Simon), così come quella di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), terzo all’ultima Vuelta e di Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), consacratosi ormai tra i migliori del ciclismo internazionale grazie a un 2019 di altissimo livello. Per ulteriori informazioni sul Giro d’Italia 2020 vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della corsa.