In questo articolo andremo a parlare del corridore più vincente del 2018, colui che è stato capace di attaccare al televisore milioni di appassionati alle Olimpiadi di Rio 2016 quando vinse la medaglia d’oro nella disciplina dell’Omnium (pista): Elia Viviani.

Tratteremo della sua storia ciclistica, dagli albori allo splendido 2018, passando per gli anni alla Liquigas, alla Sky e ora nel team più forte del World Tour per quanto riguarda le corse di un giorno, la Quick-Step.

Elia Viviani vince uno sprint con la QuickStep

Nel 2018 per gli avversari di Viviani non c’è stato nulla da fare: lo sprinter della QuickStep ha inanellato ben 19 vittorie.

La biografia di Elia Viviani

Elia Viviani nasce ad Isola della Scala, in provincia di Verona, il 7 febbraio del 1989. Cresce con la sua famiglia in un paese di provincia, Vallese di Oppeano, dove pratica tennis, pattinaggio e calcio.

Si avvicina al ciclismo all’età di otto anni grazie al consiglio di un suo amico, decidendo di portare avanti l’attività sia su pista sia su strada. Fin da piccolo corre con il Gruppo Sportivo Luc Bovolone dimostrando ottime abilità soprattutto su pista, ottenendo anche due medaglie d’oro alle Olimpiadi Giovanili Europei nel 2005.

In questa occasione verrà notato da Paolo Slongo, attuale preparatore atletico di Vincenzo Nibali, che lo seguirà anche nel passaggio tra i professionisti.

Nel 2006 cambia dopo sette anni formazione, accasandosi da Juniores alla FDB-Car Diesel. In questa categoria trionfa bel 15 volte su strada e 34 su pista, tra cui vince il Campionato Italiano e quello Europeo.

Nel 2008 effettua il passaggio tra gli Under 23, gareggiando con la squadra veneta Marchiol, mettendosi in luce in tutte le volate.

Il passaggio al professionismo: i primi anni alla Liquigas

Nell’aprile del 2010, Elia Viviani viene chiamato dal Team Liquigas-Doimo di Roberto Amadio, formazione italiana comprendente corridori esperti come Ivan Basso Franco Pellizzotti, oltre che a giovani emergenti come Vincenzo Nibali Peter Sagan.

All’esordio al Giro di Turchia vince la settima tappa in volata davanti a Giovanni Visconti, mentre giunge quarto alla sua prima gara World Tour (Eneco Tour). Nel corso della stagione fatica a trovare il colpo vincente, tuttavia negli ultimi mesi è capace di imporsi al Memorial Pantani e al Memorial Frank Vanderbroucke in Belgio, chiudendo la prima annata da pro con tre successi.

La stagione 2011 si apre molto presto in Australia e il campioncino veronese inizia fin da subito ad affinare la propria condizione: a febbraio vince infatti il GP Costa degli Etruschi e il Tour of Mumbai.

Quattro vittorie arrivano nella seconda parte di stagione (due tappe in Colorado, frazione al Giro di Padania e al Tour of Beijing). Tuttavia è in pista che il giovane Viviani mostra le maggiori abilità, ottenendo la medaglia d’argento ai mondiali di Apeldoorn nello Scratch, la medaglia d’oro agli europei under 23 nell’Omnium e nella Corsa a Punti.

una delle prime vittorie di Viviani con la Liquigas

Viviani esordisce tra i pro alla Liquigas dove figurano tra i suoi compagni di squadra Nibali e Sagan.

L’anno successivo il nostro Viviani viene perseguitato dalla sfortuna: vince nuovamente al Costa degli Etruschi, al Giro della Provincia di Reggio Calabria e una frazione alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali, tuttavia cade rovinosamente procurandosi una microfrattura ai Mondiali su Pista di Melbourne, dovendo rinunciare all’esordio al Giro d’Italia.

Torna alle corse in Polonia e Svizzera dove non ottiene nessun successo, ma riesce a strappare la convocazione per le Olimpiadi di Londra. Su strada ottiene un deludente 38esimo posto nonostante un percorso favorevole ai velocisti, su pista parte invece con i favori del pronostico. Dopo quattro prove Viviani si ritrova in prima posizione nella classifica, in serata al sesto, complice una brutta prova nel chilometro da fermo.

La rassegna olimpica si chiude in modo negativo, ma nel finale della stagione ottiene la possibilità di correre il suo primo grande giro: la Vuelta di Spagna. Nella penisola iberica il veronese conquista due secondi posti di tappa, entrambi dietro al tedesco John Degenkolb, mostrando però una buona capacità di recupero, riuscendo a essere competitivo dalla prima alla ventunesima tappa.

Viviani deluso alle olimpiadi di Londra

Per Viviani le olimpiadi di Londra sono una grande delusione: sia su strada sia su pista i suoi risultati sono negativi.

Cannondale Pro Cycling

A fine 2012 la Liquigas si ritira definitivamente dal ciclismo professionistico, lasciando l’eredità del team all’azienda produttrice di biciclette americana Cannondale. Nonostante nessuna vittoria nella prima parte di stagione, solo dei piazzamenti alla Parigi-Nizza e alla tre giorni di la Panne, il team lo convoca per il Giro d’Italia 2013.

Alla corsa rosa il veronese si mette in mostra in tre frazioni: nella prima tappa con arrivo a Napoli e nella sesta a Margherita di Savoia, dove giunge in entrambe secondo dietro a Cavendish, e nell’ultima a Brescia, dove invece ottiene il terzo posto, sempre dietro al britannico e al connazionale Sacha Modolo.

Vince la prima corsa dell’anno a giugno, al Criterium del Delfinato, la breve corsa a tappe in preparazione del Tour de France: nella seconda frazione, tutt’altro che pianeggiante, è capace di tenere le ruote del gruppo e di imporsi nella ristretta volata.

La stagione termina in crescendo dopo il Delfinato, infatti negli Stati Uniti, in Olanda e in Gran Bretagna ferma il numero dei successi a quattro, con buone sensazioni per il futuro.

L’ultima stagione nel team italo-americano inizia a gennaio in Australia, dove il miglior piazzamento è una terza posizione. A marzo Viviani trionfa in una frazione della Coppi e Bartali, mentre in aprile al Giro di Turchia. Questi risultati fanno sì che il team lo convochi per il Giro d’Italia, dove però cadute e febbre non lo fanno andare oltre la terza posizione nella terza tappa.

A luglio partecipa al Tour de France senza particolari ambizioni e a conclude l’annata con una vittoria al Giro di Slovenia e alla Coppa Bernocchi.

Elia Viviani negli anni della Cannondale

Nel 2012 cambio di casacca forzato: Liquigas abbandona il ciclismo e il suo posto viene preso dalla Cannondale.

Team Sky e oro olimpico

Anche per portare avanti al meglio l’attività su pista in contemporanea con quella su strada, il veronese decide di accasarsi al fortissimo Team Sky di Chris Froome, noto per esaltare le qualità dei corridori da velodromi.

Il 2015 parte con il botto, Viviani vince subito al Dubai Tour e al Giro di Romandia, strappando una convocazione per il Giro, dove sarà il protagonista delle volate. In questa edizione ottiene la prima vittoria di tappa nella corsa rosa, precisamente nella seconda tappa con arrivo a Genova.

Dopo un periodo di interruzione torna subito alla vittoria in agosto all’Eneco Tour, per poi ripetersi in tre tappe del Tour of Britain e in due dell’Abu Dhabi Tour, ultima corsa della stagione. In quest’annata si allena moltissimo per l’obiettivo più grande della sua carriera: le Olimpiadi.

prima vittoria al Giro d'Italia di Viviani

Con il passaggio al team Sky Viviani conquista la sua prima vittoria al Giro d’Italia.

Il 2016 è il suo anno, quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico anche non appassionato di ciclismo: su strada la stagione è disastrosa, vince una sola tappa al Dubai Tour, si ritira dal Giro d’Italia arrivando fuori tempo massimo nella decima tappa e non riesce mai a trovare il colpo di pedale giusto.

Tuttavia su pista accade qualcosa di magico: vola in Brasile per le Olimpiadi di Rio dove partecipa come capitano degli azzurri nella prova dell’Omnium. Dopo aver conquistato la testa della classifica nelle prime cinque prove, Elia Viviani si appresta a correre la difficile corsa a punti. Dopo pochi giri il veronese cade, travolto dal corridore della nazionale coreana, ma si alza e coraggiosamente continua la corsa. Al termine dei 120 giri, Elia Viviani conquista la medaglia d’oro, riportando gli azzurri dopo 16 anni a vincere la medaglia più prestigiosa ai giochi olimpici nelle prove del ciclismo su pista.

Galvanizzato dalla vittoria olimpica, il corridore del Team Sky decide di tornare a puntare fortemente sul ciclismo su strada, tuttavia l’esclusione dal Giro da parte della sua formazione creerà una rottura tra lui e i direttori sportivi che porteranno al cambio di casacca a fine stagione.

Il 2017 non è comunque del tutto negativo: Elia vince una tappa al Romandia, una alla Route du Sud, due al Giro d’Austria, la Classica di Amburgo e il GP Ouest-France, due frazione al Tour du Poitou Charentes e una al Tour of Britain.

Viviani vince l'oro alle olimpiadi di Rio

Alle olimpiadi di Rio Viviani centra il bersaglio grosso: oro nella prova Omnium.

Quick-Step, la definitiva consacrazione

Come detto precedentemente, per la stagione 2018 e le prossime, Elia Viviani sceglie di gareggiare per il team Quick-Step, formazione belga di assoluto spessore e molto attenta alle vittorie di tappa e alle classiche, i punti forti del velocista veronese. Elia ha a disposizione il miglior treno possibile e questo farà si che, a fine stagione, Elia sarà il corridore più vincente.

Vince a gennaio al Tour Down Under, a febbraio al Dubai Tour e all’Abu Dhabi Tour e a marzo la De Panne, presentandosi al Giro come l’uomo da osservare maggiormente per le volate. Nella corsa rosa vince i due sprint sul territorio israeliano, a Nervesa della Battaglia nella 13esima tappa e a Iseo nella 17esima, portandosi a casa anche la maglia ciclamino della classifica a punti.

Ben quattro tappe all’Adriatica-Ionica Race e a giugno il campionato italiano in linea. Con la maglia tricolore trionfa nuovamente alla Classica di Amburgo e si presenta alla Vuelta di Spagna, dove fa sue ben tre frazioni. In totale sono 19 vittorie.

La stagione 2019 si apre subito con una vittoria all’esordio al Tour Down Under in Australia, al Cadel Evans e all’UAE Tour.

Arriva al Giro d’Italia con una vittoria alla Tirreno-Adriatico, ma alla rassegna rosa non riesce mai a imporsi, a eccezione della frazione con arrivo a Orbetello, dove viene però declassato dai giudici per un movimento scorretto durante la volata.

Tenta dunque per la prima volta a partecipare al Tour de France 2019 con ambizioni di tappa. Nella quarta frazione con arrivo a Nancy, il velocista veronese riesce a mettere le ruote davanti a tutti e a guadagnarsi dunque la prima vittoria alla Grand Boucle. Il resto del Tour è una serie di piazzamenti: 2 secondi posti e 2 terzi posti.

Subito dopo la corsa francese partecipa e vince alla Prudential London Surrey Classic e Il Campionato Europeo su Strada, portando un bellissimo oro all’Italia e guadagnandosi la possibilità di indossare per un anno la maglia di campione continentale. La vittoria alla Classica di Amburgo segna il finale della migliore stagione del veronese.

La decisione di andare in Cofidis

Con grande sorpresa Elia Viviani per il 2020 decide di accasarsi alla Cofidis, una formazione Neo-World Tour francese con grandissimi ambizioni.

La stagione non parte nei migliori dei modi: il campione europeo in carica non riesce a trovare mai il guizzo vincente, accontentandosi di numerosi piazzamenti in Top-10.

Viviani vince uno sprint nel 2018

Con la Quickstep arriva la consacrazione nelle prove su strada: nel 2018 Viviani domina le volate dall’inizio alla fine della stagione.

Il palmarès di Elia Viviani

2019: Tappa Tour Down Under, Cadel Evans Great Ocean, Tappa UAE Tour, Tappa Tirreno-Adriatico, due tappe Giro di Svizzera, 4° tappa Tour de France, Prudential London Surrey Classic, medaglia d’Oro al Campionato Europeo 2019 in Linea su strada ÉliteClassica di Amburgo.

2018: Tappa Tour Down Under, due tappe e classifica generale Dubai Tour, tappa Abu Dhabi Tour, Driedaagse Brugge-De Panne, 2°, 3°,13°, 17° tappa al Giro d’Italia e maglia ciclamino, quattro tappe Adriatica Ionica Race, Campionato italianoClassica Amburgo3°,10°,21° tappa alla Vuelta di Spagna. Campionato europeo Inseguimento a Squadre (Pista)

2017: Tappa Giro di Romandia, tappa Route du Sud, due tappe Tour of Austria, Classica Amburgo, due tappe Tour du Poitou Charentes, Bretagne Classic-Ouest France, tappa Tour of Britain.

2016: Tappa Dubai Tour, tappa tre giorni di La Panne, Oro Olimpiadi di Rio nell’Omnium (Pista).

2015: Tappa Dubai Tour, Tappa Giro di Romandia, 2° tappa Giro d’Italia, tappa Eneco Tour, tre tappe Tour of Britain, due tappe Abu Dhabi Tour. Campionati europei Omnium (Pista).

Elia con la maglia ciclamino 2018

Con 4 vittorie al Giro d’Italia 2018 Elia conquista la maglia ciclamino.

2014: Tappa Settimana Coppi e Bartali, due tappe Giro di Turchia, tappa Giro di Slovenia, tappa Usa Pro Challenge, Coppa Bernocchi. Campionati europei Omnium (Pista).

2013: Tappa Giro del Delfinato, due tappe e classifica generale Tour of Elk Grove, Dutch Food Valley Classic, tappa Tour of Britain. Campionati europei Corsa a Punti e Americana (Pista).

2012: Tappa Tour de San Luis, GP Costa degli Etruschi, due tappe e classifica generale Giro della Provincia di Reggio Calabria, tappa Coppi e Bartali, tappa Tour of Beijing. Campionati europei Corsa a Punti.

2011: GP Costa degli Etruschi, Tour de Mumbai, due tappe Usa Pro Challenge, tappa Giro di Padania, tappa Tour of Beijing.

2010: Tappa Vuelta a Cuba, tappa Giro di Turchia, Memorial Pantani, Memorial Franck Vandenbroucke.

Formazioni

2010-2012: Liquigas
2013-2014: Cannondale
2014-2017: Team Sky
2018-oggi: Quick-Step

Maggiori rivali

Alexander Kristoff, Sam Bennett, Arnaud Demare, Mark Cavendish, Andrea Guardini, Sacha Modolo, Giacomo Nizzolo.

A proposito dell'autore

Ama scrivere fin da quando era piccolo e questo lo ha portato a raccontare storie sul suo sport preferito, il ciclismo. Un'attività fisica che prova anche a praticare sia per piacere sia soprattutto per capire le difficoltà, le fatiche ma anche le gioie e i successi dei campioni che ogni giorno ci emozionano sulle strade.