La Merida Scultura nella versione V Team, la stessa usata nel circuito World Tour dal Team Barhein Victorious, vince il Design & Innovation Award come miglior bici da strada per l’anno 2022.

Il prestigioso Team di cui fa parte il bresciano Sonny Colbrelli, corridore di valore che ha alle spalle un 2021 ricco di conferme tra le quali il titolo di campione italiano, quello di campione europeo e la vittoria alla classica-monumento più importante del ciclismo, la Parigi-Roubaix, un successo che non vedeva l’Italia protagonista dal 1999 quando si impose Andrea Tafi, professionista del team Mapei.

Il Design & Innovation Award è l’Oscar della Bike Industry. Si tratta di qualcosa che va oltre al semplice conferimento di un titolo o di una nota di merito ad un marchio, un titolo al quale ogni brand aspira conoscendo la serietà e la precisione con cui viene operata la selezione del vincitore.

È un premio che mette alla prova in modo concreto e severo i prodotti testandoli sul campo, valutandoli nella loro interezza ed emettendo verdetti ponderati. Stiamo parlando di giornalisti internazionali selezionati, test rider professionisti ed esperti del settore che hanno investito parecchie migliaia di ore del loro tempo per partecipare al processo di selezione.

Il gruppo di lavoro di Design & Innovation Award è composto da 30 tester, atleti di grande esperienza nel comparto due ruote uniti da una grande passione comune per la bicicletta. I loro ruoli e le competenze interdisciplinari di cui dispongono contribuiscono a dare autorevolezza al lavoro finale della giuria.

La nuova bici da strada Merida Scultura vince il Design e Innovation Award 2022

Questo concorso si tiene ormai da nove anni e prevede la premiazione di dieci categorie, dalle bici da strada alle mountain bike, dalle e-bike alle gravel senza trascurare abbigliamento, accessori e la componentistica.

Insomma, un premio che decreta in maniera concreta e ponderata qual è la ditta che ha svolto al meglio il proprio lavoro nell’anno precedente, segnalando agli appassionati dove volgere il loro sguardo per trovare il meglio che l’industria della bicicletta possa offrire.

Perché la Merida Scultura Team 2022?

La giuria ha premiato Merida (www.meridaitaly.it) riconoscendo al marchio taiwanese di essersi spinto al limite nella ricerca tecnica di una bici che emerge per la capacità di ottenere la massima velocità in tutte le situazioni. Si tratta quindi di un risultato che ha impegnato i tecnici Merida in uno studio di non facile realizzazione.

La Merida Scultura Team 2022 è una bici bella da vedere, con una linea pulita e un passaggio cavi completamente integrato, ma soprattutto riesce a coniugare le prestazioni di una bici aero come la Reacto da cui ha ereditato le quote geometriche a quelle di una bici da endurance.

Una bici quindi che si è dimostrata efficiente in salita ed eccellente in discesa e negli scatti, con un ottimo compromesso tra prestazioni e comfort, capace di essere spinta al limite da un professionista e allo stesso tempo piacevole da guidare anche per un amatore che utilizzandola otterrà soddisfazione in tutte le fasi di pedalata.

Dettaglio del manubrio della nuova bici da strada Merida scultura vincitrice del Design e Innovation Award 2022

La motivazione del premio risiede infatti nella doppia vocazione della Merida Scultura, un mezzo che consente una precisione di guida e una straordinaria efficienza ai professionisti e al tempo stesso consente ai principianti e agli amatori di trarre grande soddisfazione dalla sua maneggevolezza. Grazie a un passaggio ruota generoso vi è anche la possibilità di usare pneumatici di larghezza fino a 30 mm per migliorare il comfort senza intaccarne la capacità prestazionale.

Il modello Scultura V Team monta un gruppo Shimano DURA-ACE Di2 con misuratore di potenza su entrambi i pedali, a ulteriore dimostrazione che nel suo DNA ci sia un’anima profondamente race-oriented.

Design & Innovation Award 2022: soddisfazione per un traguardo importante

Dalla sede di Merida Italy a Reggio Emilia – che ospita alla direzione marketing l’ex campione Dario Acquaroli – il CEO Paolo Fornaciari ha commentato con grande soddisfazione la notizia dell’assegnazione dell’ambìto premio che conferma l’appropriatezza della scelta di investire nello sviluppo di bici di alta gamma. Insomma, un traguardo davvero importante che permette a tutti i collaboratori che lavorano per l’azienda di sentirsi soddisfatti per il risultato ottenuto.

È trascorso mezzo secolo dalla nascita del prestigioso brand che pare avere ricevuto un premio proprio nell’anno in cui celebra la piena maturità nel settore. La casa è stata fondata il 29 settembre 1972 e compirà 50 anni esatti quest’anno. Merida è un marchio globale con una produzione di 2,2 milioni di pezzi all’anno che lo rende il secondo produttore mondiale di bici.

La nuova bicicletta da corsa Merida Scultura vincitrice del Design e Innovation Award 2022

Una curiosità: Ike Tseng, il fondatore del marchio, durante un viaggio negli USA agli inizi degli anni 1970 vide una scritta su un biglietto posto sulla porta di un negozio di biciclette nel quale si affermava che le bici fabbricate a Taiwan non venivano accettate in riparazione a causa della loro scarsa qualità. Fortemente infastidito da questa cosa, si narra che continuò a pensare ossessivamente a questo episodio fino a quando, nel 1972, decise di fondare un’azienda in cui la qualità sarebbe stata il principale obiettivo.

Il catalogo di Merida copre tutte le linee di biciclette passando dalla strada al gravel fino alle MTB e alle bici da commuting entrambe in versione muscolare e a pedalata assistita.

Possiamo davvero dire che Tseng sarebbe orgoglioso di vedere quanto la sua vocazione alla realizzazione di prodotti di alta qualità sia stata rispettata e onorata dai suoi collaboratori.

Per ulteriori informazioni su Merida vi invitiamo a consultare il sito internet ufficiale Merida.

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A proposito dell'autore

Appassionato da sempre di sport. Le bici e le arti marziali lo accompagnano sin da bambino. Ama qualsiasi disciplina che preveda l’uso di due ruote a pedali, anche se la vocazione per eccellenza è la Mountain Bike, specie quando punta verso la discesa. Il Taijiquan diventa mestiere e la bici si coniuga perfettamente con la passione per la scrittura grazie alla collaborazione con la redazione di BiciLive.it.