La gamma di alta fascia dell’azienda americana Cannondale Bicycle Corporation per il 2016 prende il nome di SuperSix e noi di strada.bicilive.it siamo andati a scoprire tutti i particolare della SuperSix EVO Hi-MOD Team.

Il marchio a stelle e strisce, fondato nel 1971 da Joe Montgomery, Jim Catrambone e Ron Davis, è ormai celebre a livello globale da molti anni e sponsorizza il Team Cannondale-Garmin, squadra appartenente al circuito dell’UCI World Tour nella fascia dei ProTeam, in cui milita il recente bronzo iridato a Richmond 2015 Ramūnas Navardauskas.

Oltre alla bici da noi prescelta, i modelli presentati da Cannondale all’interno di questa serie sono: SuperSix EVO Black Inc., SuperSix EVO Hi-MOD Dura Ace 1, SuperSix EVO Hi-MOD Dura Ace 2 e SuperSix EVO Hi-MOD Ultegra.

SuperSix EVO Hi-MOD Team 2016

La nuova linea della SuperSix EVO è stata concepita per regalare al ciclista un fondamentale equilibrio tra i diversi componenti, dove il miglioramento in un settore non deve essere controproducente nei confronti di un altro.

La SuperSix EVO Hi-MOD Team 2016 è stata realizzata attraverso tecnologie innovative, incrementando la rigidità, la flessibilità, l’aerodinamicità e la leggerezza rispetto al passato.

Gli ingegneri hanno impiegato la tecnologia BallisTec Carbon, tecnica costruttiva in carbonio High Strength, che permette una maggiore leggerezza senza compromettere rigidità e resistenza.

Alcune tra le specifiche tecniche di cui dispone sono le seguenti: gruppo Shimano Dura-Ace Di2 a 11 velocità (guarnitura 52/36, cassetta 11-28), sella Fizik Arione R3, piega FSA K-Force Carbon Compact, ruote Mavic Cosmic Carbon 40 e gomme Mavic Yksion Pro.

Il prezzo è di 9.999 euro.

Rigidità

La rigidità del movimento centrale (63N/mm) e la rigidità del tubo sterzo (103N/deg) sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 12%, senza però scalfire le doti di maneggevolezza.

Infatti, mentre la trasmissione della potenza è migliorata grazie alla scatola del movimento centrale BB30a più larga e ai foderi bassi oversize asimmetrici, il buon controllo del mezzo viene assicurato per merito delle novità riguardanti la parte frontale e la forcella.

Flessibilità

La flessibilità è stata accresciuta attraverso il sistema di micro-sospensione multizona SPEED SAVE.

La deflessione verticale del telaio è stata incrementata del 15%, la capacità di assorbimento sulla forcella del 21% e il comfort nel tubo verticale del 36%.

Aerodinamicità

La riduzione dell’area frontale ha permesso un salto di qualità sotto l’aspetto aerodinamico. Il tubo obliquo è stato reso più sottile del 20%, il tubo dello sterzo più piccolo dell’11% e i foderi della forcella più sottili del 15%, fornendo quindi una minore resistenza aerodinamica.

La tecnologia utilizzata in questo campo prevede l’uso di una forma di tubi TAP (Truncated Aero Profile) e il guadagno complessivo sulla riduzione di resistenza aerodinamica è di 6 watt/60 grammi.

Leggerezza

Sessantacinque grammi possono essere un’enormità a livello professionistico e questo è il peso in meno della nuova SuperSix EVO Hi-MOD Team rispetto alla versione precedente.

Il guadagno è stato ottenuto grazie alla forcella SPEED SAVE (di appena 315 grammi), al tubo verticale da 25,4 mm SAVE e alle pedivelle HollowGram.

I successi di Cannondale nel 2015

Il maggior trionfo per un ciclista del Team Cannondale-Garmin durante il 2015 è stato il prestigioso bronzo conquistato dal lituano Ramūnas Navardauskas sulla prova in linea ai mondiali di Richmond, gara in cui l’americano Alex Howes ha concluso dodicesimo. L’azzurro Moreno Moser, sempre in terra americana, ha terminato in decima piazza nella cronometro individuale, mentre la cronosquadre ha visto i ragazzi guidati da Jonathan Vaughters al dodicesimo posto.

A parte qualche successo in competizioni minori, il meglio è giunto al Giro d’Italia grazie all’affermazione di Davide Formolo nella Chiavari – La Spezia (4ª tappa) e alla quinta posizione in classifica generale del canadese Ryder Hesjedal, il quale si è scatenato nel finale di manifestazione, conquistando due piazze d’onore alle spalle di Fabio Aru sia a Cervinia (19ª) sia sulle rampe del Sestriere (20ª).

Lo stesso Hesjedal è giunto inoltre terzo su L’Alpe d’Huez (20ª frazione) al Tour de France, mentre i suoi compagni Daniel Martin e Andrew Talansky (11º nella generale) hanno portato a casa ben tre secondi posti: il primo nell’8ª e nell’11ª tappa e il secondo nella 17ª.

Infine, la ragguardevole collezione di piazzamenti è stata conclusa alla Vuelta a España grazie a una seconda piazza per Martin (6ª tappa) e a una terza per Moser (16ª).

Per maggiori informazioni: www.cannondale.com 

A proposito dell'autore

Ha gareggiato per diverse stagioni nel mondo dell'atletica leggera come velocista prima di dedicarsi al ciclismo amatoriale. Grande appassionato di storia e di cultura sportiva, ha intrapreso la carriera giornalistica dopo la laurea in Lettere e ha fondato il team dilettantistico Fondocorsa assieme ad alcuni amici. In estate potreste trovarlo su Stelvio e Gavia, ma la salita non è proprio la sua specialità migliore.