Oggi vi parliamo dei manubri utilizzati sulle bici da gravel, che sono molto simili alla classica piega da corsa ma con accorgimenti tecnici che ne rendono l’utilizzo più adatto nel fuoristrada.

Intanto definiamo velocemente una bici gravel per capire esattamente di cosa stiamo parlando: si tratta di una bici che può essere utilizzata con soddisfazione su strada e fuoristrada, chiaramente non estremo (per quello ci sono le MTB) ma comunque una bicicletta tranquillamente pedalabile su strade bianche e sentieri mediamente sconnessi.

Gravel è una parola di derivazione anglosassone e significa letteralmente “ghiaia”. Questa tipologia di bici sta riscuotendo un grandissimo successo proprio grazie alla sua versatilità e velocità di percorrenza su tutti i terreni.

Permette agli stradisti di immergersi nella natura pedalando su sterrati non troppo tecnici e, soprattutto, lontani dal traffico, una dimensione che ci invita ad un approccio ricreativo alla bici.

Credo che ciò che rende così affascinante questa tipologia di bici sia proprio il fatto di poter girare su asfalto, ma potersi anche infilare su qualunque strada bianca o sentiero in massima libertà, senza dover per forza avere una MTB.

Ciclisti a spasso su biciclette gravel Ritchey

Manubri per bici gravel: caratteristiche geometriche del manubrio

Esiste una grande varietà di manubri per questo tipo di bicicletta, di svariate forme e orientate alle preferenze del ciclista.

Per questo cercheremo di aiutarvi nella scelta del manubrio più adatto nella maniera più chiara possibile. Molti marchi propongono pieghe manubrio con ergonomie differenti, in base al grado di sollecitazioni e al livello di impegno nella guida fuoristrada.

Esiste un insieme di caratteristiche ben precise che danno forma al manubrio da gravel, si tratta di parametri geometrici che ne definiscono la forma e quindi il campo di utilizzo, ma anche l’adattabilità alle misure antropometriche del ciclista.

Eccoli elencati:

  • Larghezza del manubrio
  • Drop
  • Reach
  • Backsweep
  • Rise
  • Flare
  • Outsweep

Vediamo insieme il significato di questi termini di cui spesso sentiamo parlare o di cui spesso leggiamo nelle descrizioni tecniche dei manubri.

Un'illustrazione che spiega i dettagli dei manubri per bici da strada e gravel

Figura 1: i dettagli dei manubri per bici da strada e gravel.

Larghezza manubrio

La larghezza del manubrio è rappresentata generalmente dalla distanza sull’asse orizzontale tra i due assi centrali dei tubi dove c’è la curvatura, sulla quale sono montati i comandi del cambio e dei freni (come da figura 1).

Nel caso di un manubrio gravel, siccome spesso le due pieghe, vale a dire le parti dove si va in presa bassa, non sono dritte come il manubrio nella figura sopra, ma sono allargate per una maggior stabilità di guida su sterrato (come da figura 2), la larghezza sarà la distanza tra i due punti più larghi del manubrio.

In ogni caso, la misura cui si dovrebbe far riferimento è sempre quella indicata nella figura 1, perché la misura va scelta in base alla larghezza delle spalle e varia dai 36 ai 46 mm.

Ho utilizzato il condizionale perché alcune case danno come misura del manubrio quella della distanza centro-centro, tra gli assi dei tubi utilizzati in presa bassa (fig.3), come ad esempio fa Pinarello con i suoi manubri MOST. Per queste ragioni, quando acquistate un manubrio, accertatevi di quale sia la misura cui fa riferimento il produttore.

Una foto di un manubrio per bicicletta da gravel

Figura 2: un manubrio per bicicletta da gravel.

Drop

Il Drop è la distanza tra l’asse del tubo superiore del manubrio e l’estremità inferiore, dove finisce la curvatura e ci sono i tappi che chiudono le due estremità della piega manubrio. In sostanza è l’altezza verticale della piega (vedi figura 1).

Reach

Il reach rappresenta la profondità della piega, vale a dire la distanza tra l’asse della barra centrale, quella su cui il manubrio è montato sulla bici tramite l’attacco manubrio, e il centro della parte più avanzata della curva. Un reach ridotto in genere permette di raggiungere più facilmente i freni in presa bassa (vedi figura 1).

Backsweep

Il backsweep, non presente in tutti i manubri, è rappresentato da un arretramento dello stelo superiore. Per spiegarvi meglio immaginate che anziché il manubrio sia dritto visto dall’alto, sia assimilabile a una semicirconferenza in cui le estremità del diametro sono rivolte verso il ciclista (Figura 3).

Un'illustrazione che mostra i nomi delle pieghe dei manubri da strada e gravel

Figura 3: i nomi delle pieghe dei manubri da strada e gravel.

Rise

Il Rise é la distanza in verticale tra l’attacco e lo stelo superiore del manubrio, dove mettiamo le mani quando guidiamo in presa alta per intenderci.

Flare

Il Flare o campanatura rappresenta invece l’angolo di apertura verso l’esterno delle curvature del manubrio, come si può vedere dalla figura 4 ed è la caratteristica che più differenzia i manubri gravel da quelli delle bici da corsa tradizionali. Questa caratteristica è fondamentale per aumentare la stabilità di guida sullo sterrato e sui terreni dissestati in genere.

Illustrazione che mostra il Flare di un manubrio per bici da gravel

Figura 4: il Flare di un manubrio per bici da gravel.

Outsweep

L’outsweep invece è rappresentato da quanto la parte più bassa della piega è aperta verso l’esterno rispetto all’asse del morsetto dove sono fissati i freni e i comandi del cambio.

Tipologie manubri da gravel

Adesso che abbiamo visto le caratteristiche geometriche dei manubri, vediamo le tipologie dei manubri da gravel presenti in commercio. Va precisato che esistono innumerevoli varianti di manubri da gravel ma noi analizzeremo per chiarezza i modelli geometrici principali a cui si ispirano tutte le varianti messe in vendita dalle varie case produttrici.

Le pieghe principali sono:

  • Piega tradizionale
  • Piega Cowbell
  • Piega Cowchipper
  • Piega Woodchipper

Abbiamo individuato queste quattro tipologie di manubri perché tutti gli altri presenti sul mercato sono alla fine derivazioni di queste famiglie principali con qualche piccola modifica.

Il materiale dei manubri gravel è l’alluminio o il carbonio, entrambi molto validi. Il carbonio per le sue caratteristiche intrinseche assorbirà maggiormente le vibrazioni provenienti dal terreno ma richiederà una maggior attenzione nel rispettare le coppie di serraggio delle viti fornite dal produttore per fissarlo all’attacco manubrio.

Piega tradizionale

È il classico manubrio da corsa da qualcuno detto anche “a corna d’ariete” e come tutti i manubri descritti in questo articolo permette tre tipi di presa:
– Presa alta sullo stello principale fissato all’attacco manubrio
– Presa in appoggio sui comandi cambio/freni
– Presa bassa per ottenere la massima penetrazione aerodinamica

Si monta sulle bici gravel di ciclisti che pur volendo sconfinare nello sterrato mantengono una forte predilezione per l’asfalto. Non ha l’outsweep.

Piega Cowbell

Questa è la piega che introduce alla guida gravel, ma comunque la meno estrema. È il primo tipo di manubrio studiato appositamente per il gravel, si discosta di poco da una piega classica ma le caratteristiche che ha, seppur non estreme, permettono maggior controllo sullo sterrato.

Le curvature verticali hanno un angolo di campanatura, il flare, di 12°. In presa bassa le estremità del manubrio hanno quindi maggior distanza dall’attacco-manubrio con conseguente miglioramento della stabilità e del controllo della bici sullo sterrato.

Diciamo che è la piega di transizione da quella classica, per abituarsi e poi magari in seguito orientarsi verso una piega più estrema e votata al fuoristrada. Non ha outsweep.

Un'immagine di un manubrio per bici da gravel con piega Cowbell

Manubrio per bici gravel con piega Cowbell.

Piega Cowchipper

Questa piega è una via di mezzo tra una piega classica o belga che dir si voglia e una piega estrema da gravel (la Woodchipper) che descriverò dopo.

Questo manubrio consente una guida agevole in strada ma è già più votato al fuoristrada con un angolo di campanatura, flare, di 24° e quindi una distanza attacco manubrio estremità della piega ancora più ampia della Cowbell sopra descritta. Non ha outsweep.

Un'immagine di un manubrio per bici da gravel con piega Cowchipper

Manubrio per bici gravel con piega Cowchipper.

Piega Woodchipper

Si tratta della piega più estrema presente sul mercato, paragonabile a una flat bar da MTB. Questo manubrio ha una conformazione particolare perché presenta un flare di ben 38° e un marcato outsweep di 26° che gli conferiscono un’ottima guidabilità in fuoristrada.

Essendo molto diverso da una piega tradizionale da corsa o da gravel va utilizzato per un certo periodo prima di poterlo usare con confidenza, ma una volta abituati non tornerete più indietro. Questa piega ha un marcato outsweep.

Un'immagine di un manubrio per bici da gravel con piega Woodchipper

Manubrio per bici gravel con piega piega Woodchipper.

Scelta del manubrio da bici gravel: consigli per l’acquisto

Sulla base della mia esperienza vorrei dare alcuni consigli a chi si avvicina a questa disciplina su come scegliere il manubrio più adatto alle proprie esigenze.

Se provenite dalla bici da strada e intendete alternare tratti di fuoristrada a tratti di strada in modo equo, vi consiglierei di orientarvi su una piega Cowbell, che vi consentirà di gestire il vostro mezzo bene sia in ambito road che offroad senza eccessivi stravolgimenti rispetto allo stile di guida che già avete.

Se arrivate dalla MTB e quindi siete abituati a un manubrio più largo e dritto vi consiglierei invece di andare su una piega Cowchipper che vi consentirà in offroad di avere una buona stabilità e di avvicinarvi, grazie all’angolo di flare già più marcato, al tipo di guida cui siete abituati.  Al contempo vi introdurrà al modo tipico di impugnare una piega da strada.

Io terrei la piega più estrema, la Woodchipper, come ultima scelta. Una scelta consapevole di preferire il fuoristrada, magari anche un po’ spinto, rispetto alla strada e quindi ottenere i vantaggi di un manubrio che grazie al marcato outsweep vi agevolerà in questo.

Bicicletta gravel Cinelli Nemo Gravel 2021

Alcuni dei produttori di manubri gravel realizzano anche bici gravel intere, come Cinelli.

Marchi dei principali produttori dei manubri gravel

Vi forniamo qui una serie di produttori che possono offrirvi dei manubri di qualità con un ampia scelta di modelli:

  • Ritchey
  • Cinelli
  • Fizik
  • Deda
  • Easton
  • Zipp
  • Spank
  • Acros
  • FSA
  • Surly
  • Pro
  • Profile Design
  • Red Cycling

Manubrii per bici gravel: conclusioni

Con questa tutorial non abbiamo inteso elencare tutti i manubri da gravel presenti sul mercato, ma individuare le tipologie classiche più tradizionali e soprattutto consentirvi di capire la nomenclatura delle caratteristiche più significative su cui basare la propria scelta.

Auguriamo a tutti di trovare il proprio manubrio ideale e di divertirsi in sella alla propria gravel, la tipologia di bici attualmente più polivalente del mercato.

Buone pedalate!

iscrizione newsletter

Iscriviti alla newsletter di BiciLive.it


Ho letto e accetto le Politiche di Privacy

A proposito dell'autore

Appassionato da sempre di sport. Le bici e le arti marziali lo accompagnano sin da bambino. Ama qualsiasi disciplina che preveda l’uso di due ruote a pedali, anche se la vocazione per eccellenza è la Mountain Bike, specie quando punta verso la discesa. Il Taijiquan diventa mestiere e la bici si coniuga perfettamente con la passione per la scrittura grazie alla collaborazione con la redazione di BiciLive.it.