L’azienda italiana Technomousse (www.technomousse.com) ha sede a Lumezzane in provincia di Brescia e produce inserti per bici dal 2015. Alle spalle ha un’azienda che è da sessant’anni nel settore dello stampaggio materie plastiche.

Abbiamo già  testato i sistemi Technomousse Red Poison e Green Costrictor per MTB, qui invece abbiamo ricevuto la nuova versione EVO per le bici gravel e lo abbiamo quindi utilizzato per svariati mesi in contesti molto differenti per saggiarne le qualità, anche durante una randonée di 123 km, la Mirando 2023. Vediamo come si è comportato.

Technomousse Red Poison EVO Gravel: caratteristiche tecniche

Il nuovo Red Poison EVO Gravel è un inserto creato con una mescola a celle chiuse di derivazione motociclistica ed è pensato per essere utilizzato con un sistema tubeless.

Il materiale è molto resistente e compatto, con una durata stimata oltre i 10.000 km, quindi molto di più di altri prodotti presenti sul mercato. Presenta una scanalatura sul bordo inferiore concepita per centrarlo sul cerchio e stabilizzarlo anche in caso di runflat, cioè uso a copertura sgonfia. Si può utilizzare su cerchi tubeless e tubeless ready.

Caratteristiche tecniche Red Poison EVO Gravel:

  • 100% made in Italy
  • Materiale a celle chiuse che non assorbe lattice
  • Peso: 179 grammi rilevati nella versione 700C
  • Compatibilità ruote da 700×32 a 700×50, canale interno da 19 mm a 25 mm
  • Impiego: gravel, ciclocross e XC
  • Prezzo: 69,99 euro cadauno

Novità e vantaggi

  • Nuovo disegno con bordi arrotondati
  • Precisione di guida migliorata
  • Basse pressioni di esercizio
  • Assorbe le vibrazioni
  • Limita le pizzicature del copertone
  • Protegge il cerchio e possibilità di runflat
  • Runflat migliorato del 30%
  • Rotolamento migliorato del 25%
  • Uso su cerchi tubeless e tubeless ready
  • Compatibile con tutti i liquidi sigillanti
Foto di Claudio Riotti durante il test dell'inserto Technomousse Red Poison EVO gravel

Nel test non ci siamo risparmiati per mettere alla prova il livello di protezione fornito dal Red Poison EVO Gravel.

Il test del Red Poison EVO Gravel

Ho montato una coppia di Red Poison EVO Gravel sulla mia Cinelli Zydeco utilizzando i pneumatici tubeless ready CST Tirent da 42 mm di larghezza su un cerchio con canale interno di 25 mm.

Il montaggio richiede che prima si allunghi e si “stiri” il prodotto prima dell’inserimento sul cerchio. Tutta l’operazione, come molte altre sulle nostre bici, richiede un po’ di manualità ma nulla di complicato; consiglio di guardare il video creato appositamente da Technomousse che spiega passo dopo passo l’installazione.

In definitiva la facilità di montaggio è buona, poi dipende sempre dalla larghezza e forma del cerchio su cui si montano.

La valvola Technomousse è forata sui lati per far passare l’aria anche con l’inserto installato.

Di sicuro se avete pneumatici nuovi è meglio prima tallonarli senza inserto, farli assestare qualche ora e poi stallonare un bordo e inserire il Red Poison, così da avere almeno un lato già in sede e una gomma che ha già preso la forma corretta.

Per quanto riguarda le pressioni consiglio di sperimentare un po‘: anche questo aspetto dipende da molti fattori tra cui la carcassa del pneumatico, il peso del rider, lo stile di guida, le caratteristiche dei percorsi che affronta e così via.

Personalmente, con le coperture montate con camera d’aria viaggiavo tra i 2,7/2,5 bar, con l’inserto montato sono sceso anche a 2 bar senza problemi. Per contestualizzare, peso 72 kg vestito in assetto da bici gravel.

Sul campo

Già dopo i primi giri, il Red Poison EVO Gravel permette un maggior grip nella guida grazie alle pressioni più basse che si possono utilizzare negli pneumatici, inoltre attutisce notevolmente le vibrazioni e gli urti tipici della guida in gravel sulle sterrate, sui ciottolati o nei single track nei boschi.

Ne deriva una maggior sicurezza perché specialmente in curva ci si può fidare della ruota anteriore e nelle frenate si percepisce una prestazione maggiore con spazi di arresto più brevi, dato che le coperture sono meno inclini a slittare.

Rispetto a un utilizzo solo tubeless, a livello di scorrevolezza e agilità nei cambi di direzione i 170 grammi su ogni ruota si percepiscono ma a mio avviso i benefici che questo prodotto fornisce sono tali da rendere l’aggravio di peso ininfluente, specialmente se stiamo parlando di un uso gravel ricreativo e non competitivo.

NOTA: nei mesi di test non ho avuto problemi di stallonature o bozze sul cerchio e dopo ogni controllo periodico il materiale è risultato integro e sempre dello stesso peso.

Tuttavia durante una delle ultime uscite mi è capitato di forare con una scheggia di vetro che ha creato un piccolo taglio nella carcassa. Le dimensioni erano tali da non riuscire a riparare il buco con un “vermicello” e quindi ho dovuto togliere il salsicciotto e riporlo, grazie a una fascetta elastica, arrotolato sul manubrio e inserire nella ruota una camera d’aria.

È quindi sempre meglio avere con sé pompetta, camera di scorta, levette e magari un elastico, un sacchetto e un paio di guanti in lattice per non sporcarsi troppo di liquido sigillante se dovesse capitare di dover effettuare questa operazione, specie se si è lontani da casa.

Conclusioni

Il Red Poison EVO Gravel è un prodotto che offre protezione al cerchio, maggiore grip, assorbimento delle vibrazioni e di conseguenza una guida più comoda, performante e sicura.

Al peso di una camera d’aria standard abbiamo un inserto affidabile che non si usura, non assorbe lattice e mantiene in sede lo pneumatico evitando stallonature, anche se si gira a basse pressioni. Il prezzo è nella media degli inserti di questo tipo.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale Technomousse.

Abbiamo testato anche il Technomousse Blue Vertigo, l’ultimo prodotto della casa bresciana nato per XC e trail riding.

Leggi anche la nostra guida che parla delle cicloturistiche chiamate andonée, cosa sono e perché dovresti partecipare a un evento simile.

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!