Look (www.lookcycle.com) è un brand che inizia la sua storia nel 1951 a Nevers, in Francia, grazie all’intuizione di Jean Beyl. L’azienda ha proposto il pedale Keo Blade per la prima volta nel 2011, sovvertendo di fatto il mercato dei pedali automatici che essa stessa aveva inventato nel 1984.

La grande novità introdotta dalla prima versione dei Keo Blade è stata la lama di tensionamento in carbonio, a soppiantare le molle in metallo che fino ad allora garantivano l’aggancio della tacchetta.

Fu un successo immediato e globale, spinto da prestigiose vittorie in competizioni internazionali e dall’adozione pressoché totale da parte degli atleti professionisti. La tecnologia Blade non solo permetteva una riduzione di peso del 20% rispetto ai modelli a molla metallica, ma cambiava radicalmente il feeling del ciclista nelle fasi di aggancio e sgancio della tacchetta.

Come ha sottolineato Alex Lavaud, Global Product Manager pedali di Look: “dal 1984 abbiamo continuato a innovare, gareggiare e vincere. Le squadre professionistiche sono rimaste al centro del nostro processo di sviluppo prodotto per questi quarant’anni e manteniamo un contatto stretto sia con le squadre tecniche che con gli atleti durante tutta la stagione agonistica per raccogliere feedback, comprendere le loro preferenze, le aspettative e testare nuove caratteristiche”.

La nuova gamma Keo Blade presentata a fine gennaio 2024, infatti, è stata progettata e testata con atleti di squadre WorldTour per tre anni, perfezionando le caratteristiche di prestazioni, comfort, ma anche di affidabilità del pedale.
L’azienda francese ha certificato il nuovo Keo Blade come il proprio miglior pedale da strada finora prodotto: leggero, robusto e aerodinamico.

Le nuove caratteristiche tecniche del Keo Blade

Il modello top di gamma, progettato e realizzato in Francia, presenta importanti novità rispetto alle versioni precedenti, a partire dalla forma, rivista in modo sostanziale tramite l’utilizzo di modelli CFD validati in galleria del vento per ottimizzare l’aspetto aerodinamico.

Nello specifico sono state ridisegnate le sezioni frontali, riducendole per avere una transizione tra scarpa e pedale più fluida, così da ridurre la resistenza aerodinamica. Il nuovo design, che interessa anche il profilo laterale assottigliato, ha permesso una riduzione di drag del 2% rispetto alla versione precedente rendendo il Keo Blade il pedale più veloce di sempre, come recita il claim di Look.

Il vecchio Keo Blade a sinistra, il nuovo a destra.

I nuovi Look Keo Blade cambiano anche per dimensioni: la larghezza dell’appoggio è ora di 64 mm rispetto ai 67 mm del passato, mentre la superficie è aumentata da 700 a 705 mm quadrati. Questa generosa area di appoggio migliora la trasmissione della forza, poiché la tacchetta aderisce completamente al pedale.

La superficie di contatto in acciaio inossidabile non è più unica ma è suddivisa in tre parti e, secondo Look, offre una resistenza agli urti incrementata del 200%.

Il comfort è migliorato grazie a una distribuzione di pressione più uniforme sotto il piede, eliminando possibili punti di concentrazione che possano portare a fastidi durante la pedalata.

L’aggancio della tacchetta è reso più facile e rapido grazie a un miglioramento della distribuzione dei pesi del pedale.

Il nuovo Keo Blade mantiene il proprio marchio di fabbrica, ovvero la tecnologia della lama in carbonio. Le diverse lame disponibili, intercambiabili con facilità, offrono quattro differenti tensioni di sgancio: 8, 12, 16 e 20 Nm.

Immutate dunque rispetto al passato, infatti le precedenti lame Blade sono perfettamente compatibili, così come le tacchette Keo nelle tre famose colorazioni, differenziate a seconda dell’angolo di libertà permesso: rosse (9°), grigie (4,5°), nere (0°).
Come anticipato, i tecnici Look si sono concentrati anche sul miglioramento della durata e dell’affidabilità del pedale. Il perno è stato riprogettato per migliorarne la tenuta grazie a guarnizioni multiple, cuscinetti sigillati e un nuovo grasso, il tutto per resistere meglio all’acqua.

Le tre versioni

Look propone il nuovo Keo Blade in tre versioni, accomunate dal design e dal corpo in fibra di carbonio, che le rendono esteticamente identiche.
Non variano nemmeno il fattore Q (cioè la distanza tra asse pedale e pedivella) di 53 millimetri e lo stack (l’altezza tra asse pedale e suola) di 14,8 millimetri. Questi due valori, inoltre, sono gli stessi del modello precedente.

Keo Blade Ceramic Ti è il più pregiato, con perno in titanio per contenere il peso a soli 95 grammi e cuscinetti in ceramica per aumentare la resistenza all’usura e migliorare la scorrevolezza. Il prezzo di listino è 310 euro.

Keo Blade Ceramic con perno in acciaio cromo e cuscinetti ceramici. Il peso del pedale è di 115 grammi e il prezzo è 210 euro.

Keo Blade è il modello di ingresso della gamma, realizzato con perno in acciaio cromo e cuscinetti in acciaio. Il peso è di 115 grammi per pedale, e il prezzo sensibilmente più basso rispetto ai modelli di fascia più alta è di 145 euro.

Il test dei LOOK Keo Blade Ceramic

Il mio test di circa due mesi e uscite fino a 5 ore ha come protagonista il Look Keo Blade Ceramic, dunque la versione intermedia, che differisce dal top Ceramic Ti solo per il materiale del perno.

Le lame in fibra di carbonio montate sulla coppia di pedali hanno rigidezza 12, mentre le tacchette Keo sono quelle grigie, con libertà angolare di 4,5°.
Il peso rilevato direttamente da me è di 231 g la coppia, pienamente concorde al valore dichiarato da Look.

L’estetica

L’aspetto estetico rinnovato si percepisce dal primo sguardo. In particolare, sul lato superiore spicca la piastrina in acciaio suddivisa in tre zone, rispetto a quella unica della versione precedente. È facile notare, inoltre, la forma più arcuata della levetta di ritenzione posteriore della tacchetta.

La faccia inferiore si differenzia dal passato per design e forme meno spigolose del profilo laterale. Quest’ultimo aspetto lascia trasparire che il Keo Blade è stato interessato da uno studio aerodinamico importante.

La lama in fibra di carbonio rimane come status di questi Keo Blade. Una soluzione che già qualcuno criticava per l’impossibilità di modificare la tensione di sgancio agendo semplicemente con una brugola, ma è solo una questione di abitudine: basta scegliere la resistenza della propria lama e installarla con un’operazione che si compie una sola volta. A conti fatti, questa tecnologia richiede manutenzione minore, infatti la vite di regolazione sarebbe soggetta a rotazioni che obbligano a controlli periodici.

Terminata la descrizione dell’impatto visivo, possiamo addentrarci nel racconto delle sensazioni trasmesse dai nuovi Keo Blade.

Le sensazioni in bici

Saltati in sella, ho subito notato una “disponibilità” migliorata del pedale, che presenta un’inclinazione ottimale per velocizzare l’incontro con la parte anteriore della tacchetta. Sicuramente è merito del nuovo bilanciamento dei pesi.
L’aggancio avviene con un “clack” decisamente più marcato, a darmi l’inequivocabile sicurezza di avvenuto collegamento con la scarpa. Se vogliamo, il sound è anche più race…

Sappiamo bene che le sensazioni durante la pedalata sono soggettive, dovendo raccontare le caratteristiche di un prodotto, il pedale, che rappresenta uno dei punti di contatto tra bici e corpo, diverso per ognuno e mediato da scarpa e soletta.

Posso confermare, tuttavia, che ho apprezzato il feeling di un supporto più saldo rispetto alla versione Keo Blade precedente che ho utilizzato per anni. Non ho notato movimenti indesiderati del piede, nemmeno nelle fasi di spinta più impegnative o in piedi sui pedali.

Dopo svariate ore in bici, affrontando anche condizioni di pioggia, ho apprezzato particolarmente i nuovi Keo Blade Ceramic per efficacia di trasmissione della potenza e, soprattutto, per il comfort dato dall’eccezionale distribuzione delle pressioni della rivista piastrina superiore, un vero plus rispetto alla versione con piastrina unica. L’ampia superficie di contatto garantisce un’ottima stabilità su tutta la larghezza del pedale, evitando sforzi concentrati che possano causare intorpidimento o dolori. La tacchetta è tutta in appoggio sul pedale, il che comporta minor scricchiolii e basculamenti durante l’azione.

Per l’aspetto aerodinamico migliorato del 2% mi fido di Look, costituisce un marginal gain a dire il vero impercettibile per il 99,9% di noi comuni ciclisti.

In fase di sgancio, il feeling è lo stesso apprezzato durante l’aggancio, cioè fluidità che rende più agevoli le operazioni, riducendo i tempi di qualche decimo di secondo.

Infine, sottolineo che montando i nuovi Keo Blade Ceramic non ho avuto necessità di modificare l’altezza sella della mia bici rispetto a quando pedalavo con i precedenti Keo Blade, una bella comodità che permette anche un confronto più oggettivo delle sensazioni offerte dalla nuova versione rispetto a quelle passate.

Conclusioni

I Keo Blade declinati nella versione in test, ovvero Ceramic, sono destinati a un ciclista evoluto che ricerca la prestazione in termini di facilità e stabilità di aggancio, ma anche comfort per passare ore in sella senza risentire di alcun fastidio ai piedi.

Look ha attuato una politica commerciale astuta, proponendo il nuovo pedale in tre versioni, con prezzi da 145 a 310 euro che possono attrarre un’ampia platea di ciclisti.

Foto action realizzate da Gianluca Muratore: @gianlucamuratore_ph

Per ulteriori informazioni sui pedali della nuova gamma Keo Blade e sugli altri prodotti targati LOOK vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale del brand francese.

Su Bicilive abbiamo parlato anche degli altri pedali della collezione LOOK.

Vi invitiamo inoltre a leggere il test della LOOK 795 Blade RS 2024.

A proposito dell'autore

Ingegnere, fondatore di CyclingON.com e collaboratore di riviste e testate web del settore. 40 anni in bici, dall’agonismo al cicloturismo. Sempre e costantemente affascinato e innamorato del mezzo tecnico. Tester curioso e appassionato di tutte le tipologie di due ruote a pedali: bdc, gravel, mtb, e-bike. Creatore di contenuti, altrettanto curioso e appassionato, di innovazione, design, aspetti scientifici e mentali. La bici attiva un’affannata respirazione, un sospiro d’amore.