Tour de France 2023: l’edizione 110 dal 1 al 23 luglio Federico Guido 20 Marzo 2023 Eventi Come da consuetudine recente, anche quest’anno il Tour de France sarà il secondo Grande Giro del calendario su strada 2023. Collocato a luglio tra Giro d’Italia e Vuelta Espana, spetterà dunque nuovamente alla Grande Boucle infiammare l’estate del pedale e catalizzare l’attenzione degli appassionati i quali, durante le tre settimane di gara, potranno fare il pieno di spettacolo ed emozioni. Questi due ingredienti sono stati alla base anche dell’edizione 2022 vinta dal danese Jonas Vingegaard (Team Jumbo-Visma) davanti a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), tutti e tre protagonisti di una corsa che è stata in grado di regalare gesta dal sapore antico e capovolgimenti inattesi. La speranza di A.S.O., la società organizzatrice della manifestazione, e di tutti gli amanti delle due ruote è che il Tour de France 2023 non sia da meno e proprio per provare a innescare nuove e vibranti battaglie Christian Prudhomme e i suoi uomini hanno disegnato un tracciato duro, farcito di salite e ricco di finali insidiosi, ideale sia per i migliori scalatori del lotto che per quei corridori dotati di grande coraggio e fantasia. Il percorso del Tour de France 2023 Dopo quella da Copenaghen e prima di quella da Firenze nel 2004, la Grand Depart del Tour de France 2023 avverrà ancora una volta dall’estero e in questa circostanza, per la precisione, dai Paesi Bachi. In particolare, l’edizione 110 della Grande Boucle, lunga complessivamente 3404 chilometri, scatterà con due frazioni dal profilo vallonato (la Bilbao-Bilbao di 182km e la Vitoria-Gasteiz-San Sebastian di 209 km) in cui il gruppo, oltre a ricevere il caloroso abbraccio del tifo locale, sarà chiamato a mettere nelle gambe i primi dislivelli importanti (3300 metri quello della tappa inaugurale) e superare fin da subito alcune asperità di rilievo (vedi l’Alto de Jaizkibel nella seconda tappa). Solo alla terza tappa entreranno in scena i velocisti puri i quali avranno modo di battagliare sul filo dei 60 km/h e contendersi il successo parziale nelle frazioni che condurranno la carovana prima da Amorebieta-Etxano a Bayonne (185 km) e poi, in terra francese, da Dax a Nogaro (182 km). A quel punto, lungo la peculiare diagonale ovest-est attorno alla quale si dipana il percorso del Tour 2023, i big e gli uomini da salita saranno chiamati per la prima volta davvero allo scoperto dalla doppietta pirenaica costituita dalla Pau-Laurens e dalla Tarbes-Cauterets-Cambasque: nella prima i corridori dovranno superare il Col de Soudet e il Col de Marie Blanque prima di un velocissimo finale in discesa, nella seconda invece Col d’Aspin e Col du Tourmalet (Souvenir Jacques Goddet) faranno da arcigno antipasto all’arrivo in salita conclusivo. Valicati i Pirenei, la marcia della Grande Boucle proseguirà alla volta di Bordeaux con una frazione per velocisti per poi, successivamente, far rotta verso Limoges, località dove, visto il finale tendente all’insù, solo gli sprinter più resistenti potranno provare a dire la loro. La prima, lunga, settimana di corsa si concluderà quindi domenica 9 luglio con l’attesissimo arrivo sul Puy de Dome, celebre salita del Massiccio Centrale sulla quale, tra gli echi delle rinomate vittorie di Anquetil (1964) e Gimondi (1967), il Tour de France farà ritorno per la prima volta dopo 35 anni. Trascorso il primo giorno di riposo, i corridori si rimetteranno in marcia con la Vulcania-Issoire, una tappa ricca di colli adatta a fughe e attacchi da lontano a cui seguirà, il giorno seguente, la Clermont-Ferrand – Moulins, dal profilo meno accidentato e più idonea alle ruote veloci. L’avvicinamento alle Alpi sarà completato poi, giovedì 13 luglio, dalla Roanne-Belleville-en-Beaujolais, un’altra frazione parecchio accidentata ottima per colpi di mano e azioni estrose nel finale. Il giorno della festa nazionale francese coinciderà con la prima tappa alpina, nonché la più breve (138 chilometri) del Tour de France 2023, ossia quella contraddistinta dall’arrivo in salita sul Grand Colombier, erta di 17.4km al 7.1% di pendenza media che, verosimilmente, accenderà la battaglia tra gli aspiranti alla maglia gialla. Ventiquattro ore più tardi, il menù sarà ancora più ricco con Col de Cou, Col du Feu, Col de la Ramaz e Col de Joux Plane prima della picchiata su Morzine, località dove la Grande Boucle tornerà dopo sette anni d’assenza (nel 2016 successo di Ion Izagirre), gli stessi da cui la carovana manca da Saint-Gervais Mont-Blanc, traguardo in salita della 17ª frazione che i corridori taglieranno dopo aver scalato Col de la Forclaz de Montmin, Col de la Croix Fry e Cote des Amerands per 4300 metri di dislivello complessivo. Certamente affaticati, gli atleti potranno tirare il fiato nel secondo giorno di riposo in programma lunedì 17 luglio, momento dopo il quale il gruppo si rimetterà in marcia per affrontare un’ultima settimana aperta dall’unica cronometro dell’edizione 2023, la Passy-Combloux: la prova, lunga 22 km, non arriderà agli specialisti delle lancette perché i 6.5 chilometri finali, con inclusa la Cote de Domancy (2.5 km, teatro della vittoria iridata di Hinault nel 1980), saranno tutti all’insù. Continuando sul filone degli ultimi cinque giorni, la Saint-Gervais Mont-Blanc-Courchevel metterà ancora una volta alla prova le qualità dei principali interpreti delle corse a tappe proponendo una temibile serie di colli (Col de Saisies, Cormet de Roseland, Cote de Longefoy e Col de la Loze, Souvenir Henri Desgrange del Tour 2023) prima dell’arrivo in salita conclusivo nella località che nel 2000 incoronò Marco Pantani e che, nel 2023, potrebbe mettere la parola “fine” alle ambizioni di successo di diversi uomini delineando la classifica in maniera quasi definitiva. A questo proposito, dopo due tappe di respiro come la Moûtiers-Bourg-en-Bresse e la Morais-en-Montagne-Poligny dove con molta probabilità saranno i velocisti a farla da padrone, l’ultima occasione per ribaltare l’esito della corsa sarà rappresentata dalla Belfort-Le Markstein, una frazione che, proponendo un continuo su e giù per i Vosgi (occhio in particolare ai GPM del Col de la Grosse Pierre, del Petit Ballon e del Platzerwasel), consentirà di giocarsi le ultime cartucce e decreterà i verdetti di una manifestazione che, come da tradizione, si chiuderà poi con l’usuale passerella sui Campi Elisi di Parigi domenica 23 luglio. Le tappe del Tour de France 2023 Di seguito l’elenco delle frazioni che caratterizzeranno la Grande Boucle 2023, corsa che, come lo scorso anno, di disputerà interamente nel mese di luglio. Tappa 1 – sabato 1 luglio – Bilbao-Bilbao km 182 Tappa 2 – domenica 2 luglio – Vitoria-Gasteiz – San Sebastian km 209 Tappa 3 – lunedì 3 luglio – Amorebieta-Etxano – Bayonne km 185 Tappa 4 – martedì 4 luglio – Dax – Nogaro km 182 Tappa 5 – mercoledì 5 luglio – Pau – Laurens km 165 Tappa 6 – giovedì 6 luglio – Tarbes – Cauterets-Cambasque km 145 Tappa 7 – venerdì 7 luglio – Mont-de-Marsan – Bordeaux km 170 Tappa 8 – sabato 8 luglio – Libourne – Limoges km 201 Tappa 9 – domenica 9 luglio – Saint-Léonard-de-Noblat – Puy de Dôme km 184 Tappa 10 – martedì 11 luglio – Vulcania – Issoire km 167 Tappa 11 – mercoledì 12 luglio – Clermont-Ferrand – Moulins km 180 Tappa 12 – giovedì 13 luglio – Roanne – Belleville-en-Beaujolais km 169 Tappa 13 – venerdì 14 luglio – Châtillon-sur-Chalaronne – Grand Colombier km 138 Tappa 14 – sabato 15 luglio – Annemasse – Morzine Les Portes du Soleil km 152 Tappa 15 – domenica 16 luglio – Les Gets Les Portes du Soleil – Saint-Gervais Mont-Blanc km 180 Tappa 16 – martedì 18 luglio – Passy – Combloux (crono) km 22 Tappa 17 – mercoledì 19 luglio – Saint-Gervais Mont-Blanc – Courchevel km 166 Tappa 18 – giovedì 20 luglio – Moûtiers – Bourg-en-Bresse km 186 Tappa 19 – venerdì 21 luglio – Morais-en-Montagne – Poligny km 173 Tappa 20 – sabato 22 luglio – Belfort – Le Markstein (Fellering) km 133 Tappa 21 – domenica 23 luglio – Saint-Quentin-en-Yvelines – Paris Champs Élysées km 115 I favoriti del Tour de France 2023 Saranno 22 le squadre che prenderanno parte al Tour de France 2023. Oltre alle 18 formazioni World Tour, saranno della partita anche Lotto-Dstny e TotalEnergies (ammesse di diritto in virtù del piazzamento conseguito nelle classifiche UCI 2022) e le due formazioni beneficiarie di una wild card da parte degli organizzatori, ovvero Israele-Premier Tech e, per la prima volta, Uno-X Pro Cycling Team. Tra le fila di queste compagini, pur mancando ancora diverso tempo allo start di Bilbao, ci sono già alcuni corridori che, con grande anticipo, hanno annunciato la loro presenza al via. Fra questi spiccano certamente i due grandi duellanti dell’edizione 2022 Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard i quali, però, non saranno i soli a nutrire ambizioni di successo visto che anche Egan Bernal, Rigoberto Uran, Mikel Landa, Romain Bardet, Jai Hindley ed Enric Mas scatteranno dalla Spagna con l’idea di provare a dire la loro. Al di fuori degli uomini di classifica, sarà accesissima anche la lotta per i traguardi parziali, obiettivo questo che porterà a scontrarsi nel corso delle tre settimane uomini d’indiscusso valore come Mathieu van der Poel, Wout van Aert, Caleb Ewan, Biniam Girmay, Arnaud Demare e Peter Sagan.