La Vuelta di Spagna 2020: dal 20 ottobre all’8 novembre Emanuele Peri 15 Gennaio 2020 Gare La Vuelta di Spagna 2020, 75esima edizione del terzo e ultimo Grande Giro del calendario UCI World Tour 2020 presentata a Madrid, scatterà il 20 ottobre da Utrecht e terminerà nella capitale iberica l’8 novembre, dopo 21 tappe molto impegnative che i corridori dovranno affrontare per vincere la Maglia Rossa di leader della classifica generale. Il caos creato dal Coronavirus ha spostato l’inizio della corsa iberica, molto incerta la startlist: molti ciclisti dovranno correre in pochi mesi prima il Tour de France 2020 e poi il Giro d’Italia 2020. In questo articolo andremo a presentare il percorso della Vuelta di Spagna 2020, cercando di analizzarne i punti salienti e le salite più difficili dove i corridori scolpiranno la loro classifica, le maglie in palio per i vincitori di ogni graduatoria e una probabile startlist dei corridori che prenderanno il via da Utrecht. La foto con tutte le maglie rosse dei vincitori della Vuelta di Spagna. Il percorso della Vuelta di Spagna 2020 Il percorso della Vuelta di Spagna 2020 ha cambiato molto la sua parte iniziale, mentre i momenti clou sono sempre gli stessi, ovvero le grandi salite: quest’anno assisteremo a ben otto arrivi in quota, segno di quanto l’organizzazione voglia mantenere la linea delle sue ultime edizioni, quella di una manifestazione per scalatori. L’inizio sarà dato per la prima volta in Olanda, a Utrecht, dove avranno luogo tre frazioni. Successivamente la corsa torna in Spagna del nord, nella quale sarà concentrata la 75esima edizione della Vuelta. Non mancano gli sconfinamenti in Francia e Portogallo, con salite epiche come il Col du Tourmalet. Avranno modo di giocarsi le loro chance anche i corridori forti a cronometro che si difendono egregiamente in salita come Tom Dumoulin o Primož Roglič, quest’ultimo vincitore della Vuelta 2019: saranno presenti due prove contro il tempo, una cronosquadre (23,3 km) e una individuale (33,5 km). Otto saranno invece le tappe “pianeggianti”, che comunque come sempre, possono rivelarsi decisive anche per le sorti della classifica generale a causa di ventagli o cadute, bisognerà fare attenzione per tutti i 21 giorni di corsa e anche nei tre giorni di riposo, dove il recupero e l’allenamento devono necessariamente congiungersi. Riguardo alle maglie troveremo la Rossa della classifica generale, la più ambita dai corridori, la Verde della classifica a punti, la Maglia a Pois del miglior scalatore e la Maglia Bianca di miglior giovane figurante nella graduatoria generale. Il vincitore della Vuelta di Spagna 2019 Primoz Roglic. Tappa 1: Utrecht-Utrecht di 23,3 km (cronosquadre) La Vuelta di Spagna 2020 si apre il 14 agosto con una cronometro a squadre di 23,3 km con partenza e arrivo nella cittadina olandese di Utrecht. Si tratta di una prova contro il tempo completamente pianeggiante che vedrà favorite le squadre attrezzate per la specialità: pensiamo alla Deceuninck-QuickStep o al Team Ineos, da sempre i team che investono maggiormente in attrezzature e corridori per fare la differenza in queste frazioni. Al termine della tappa sarà assegnata la prima maglia rossa. Tappa 2: ‘s-Hertogenbosch-Utrecht di 181,6 km Dopo la difficile cronometro a squadre, nella seconda tappa della Vuelta di Spagna 2020, troveremo protagonisti i pochi velocisti venuti alla ricerca di vittorie di tappe e della maglia verde della classifica a punti. Il percorso è quasi del tutto piano, a eccezione di un breve strappo che consegnerà anche la prima maglia a pois attraverso un GPM di terza categoria (Amerongse Berg). Questo GPM è posto però lontano dal traguardo e non farà la differenza per il finale di tappa. Tappa 3: Breda-Breda di 193,2 km Ultima tappa olandese ancora ad appannaggio delle ruote veloci: la morfologia del territorio olandese non permette insidie dal punto di vista altimetrico, ma il forte vento può mettere in seria difficoltà i corridori impreparati e creare solchi non indifferenti in classifica generale. Se il vento non si manifesterà con molta probabilità assisteremo al secondo sprint di gruppo della Vuelta di Spagna 2020. Tappa 4: Irun-Arrate di 169,5 km Dopo il primo giorno di riposo fissato a Breda, i corridori voleranno con un Charter in Spagna, precisamente nei Paesi Baschi, dove il 18 agosto, si affronterà la quarta tappa della corsa, la Irun-Arrate di 169,5 km. Con questa frazione si aprirà anche il ciclo degli arrivi in salita: l’Alto de Arrate, dove è posto il traguardo, non è un’ascesa impossibile e non presenta pendenze troppo proibitive. I corridori potranno però risentire della fatica perché solo 12 chilometri prima avranno superato l’Alto de Karabieta, un’altro secondo categoria. Sarà un primo assaggio dei Pirenei e un primo sguardo agli scalatori arrivati alla partenza della Vuelta di Spagna 2020 più in forma e in condizione. Tappa 5: Pamplona-Lekunberri di 151 km Sempre nel Pais Vasco i corridori attaccheranno la quinta tappa della corsa, la Pamplona-Lekunberri. Il percorso non è impossibile, ma presenta tre GPM, uno dei quali di Prima Categoria (Alto de San Miguel de Alarar) con scollinamento a 17 km dal traguardo. Nonostante l’arrivo sia leggermente lontano, non è la prima volta che alla Vuelta assistiamo ad attacchi da lontano anche nelle prime giornate, le ultime edizioni ci hanno insegnato che ogni tappa può essere importante per guadagnare o recuperare terreno. Tappa 6: Lodosa-La Laguna Negra de Vinuesa di 163,8 km La tappa numero sei supponiamo possa essere vinta dalla prima fuga di giornata, le montagne dei giorni passati avranno allungato la classifica e qualche corridori di second’ordine potrà approfittare della situazione. Gli occhi saranno comunque concentrati anche sui campioni favoriti per la vittoria finale: l’arrivo ai 1.725 metri della Laguna Negra de Vinuesa, sebbene sia una salita pedalabile, non mancherà di attacchi a ripetizione. Tappa 7: Garray-Ejea de los Caballeros di 190 km Dopo tre giorni molto impegnativi tornano alla riscossa i velocisti nella Garray-Ejea de los Caballeros, una tappa completamente pianeggiante e senza Gran Premi della Montagna di 190 chilometri. Tappa 8: Huesca-Sabinanìgo di 185,5 km La prima parte della Huesca-Sabinanìgo presenta un percorso mosso dove la fuga di giornata potrà approfittarne per guadagnare terreno. La seconda parte è molto più complessa e si dirimerà intorno ai 1.000 metri di altitudine dei tre GPM: Alto de Vio, Alto de Fanlo e soprattutto l’Alto de Petralba, un seconda categoria a 16 chilometri dal traguardo. Tappa 9: Biescas-Col du Tourmalet di 135,6 km Si andrà al secondo giorno di riposo con una delle tappe più attese dell’intera Vuelta di Spagna 2020: la Biescas-Col du Tourmalet, con la temibile salita francese a fare da arrivo alla nona tappa della corsa. Il Tourmalet sarà preceduto da due ascese molto impegnative, l’Alto de Portalet e il Col d’Aubisque, rispettivamente di prima ed Especial Categorie. L’ascesa finale prevede una salita bestiale lunga 19 chilometri e con una pendenza media del 7,4%. I corridori faranno fatica per tutto il Colle e difficilmente vedremo attacchi sferrati al massimo delle possibilità poiché la paura di saltare è molta e nessuno vuole privarsi della possibilità di giocarsi la vittoria di tappa e soprattutto la vittoria finale. Tappa 10: Vitoria Gasteiz-Villanueva de Valdegovia di 160,4 km Si riparte dopo il secondo giorno di riposo con una frazione di difficile interpretazione, aperta sia alle fughe sia a un gruppo non compattissimo ma con alcune ruote veloci in grado di tenere alcune brevi salite. La salita in questione è il Puerto de Orduna, posta a 18 chilometri dall’arrivo di Villanueva de Valdegovia e capace di selezionare il gruppo se affrontata ad alta velocità. Tappa 11: Logrono-Alto de Moncalvillo di 164,5 km Scalatori nuovamente protagonisti nella 11esima tappa della Vuelta di Spagna 2020. Ai primi 100 chilometri molto tranquilli rispondono gli ultimi 60 con due salite: il Puerto de la Rasa e l’arrivo dell’Alto de Moncalvillo. Questo traguardo posto in cima al monte presenta un’ascesa di 15 km con pendenza media del 6,4%, nulla di impossibile, ma le fatiche dei giorni passati possono riversarsi oggi nelle gambe di alcuni corridori. Tappa 12: B.M. Cid Campeador-Aguilar de Campoo di 163,6 km Riposano gli scalatori lasciando spazio alle ruote veloci del gruppo, pronti a giocarsi la vittoria di tappa in una frazione senza Gran Premi della Montagna e i punti per la Classifica della Maglia Verde. Tappa 13: Castro Urdiales-Suances di 187,4 km Ancora un’altra tappa ad appannaggio degli sprinters: 187,4 km che porteranno il gruppo da Castro Urdiales a Suances. Attenzione perché gli ultimi due km presentano una pendenza del 5% e non è detto che i velocisti puri riescano a tenere forti velocità. Tappa 14: Villaviciosa-Alto de la Farrapona di 170,2 km Classica frazione stile Vuelta di Spagna: 170,2 km con cinque Gran Premi della Montagna, tra cui quattro di prima categoria, Alto de la Colladona, Alto de la Cobertoria, Puerto San Lorenzo e l’arrivo in salita dell’Alto de la Farrapona. Quest’ultima ascesa è lunga 16,5 km e presenta una pendenza media del 6,2% (massima del 12,5%), salita pedalabile ma con tratti molto impegnativi che lanceranno sicuramente l’azione dei più coraggiosi. Tappa 15: La Pola LLaviana-Alto de l’Angliru Torna alla Vuelta di Spagna l’Alto de l’Angliru, la durissima montagna delle Asturie che ha consegnato ad Alberto Contador l’ultima vittoria della sua splendida carriera. Ad anticipare l’Angliru sono presenti altri quattro GPM, due di prima categoria: Alto de la Mozqueta e Alto del Cordal. L’Alto de l’Angliru, dal versante de La Vega, offre 12,6 km di salita con una pendenza media del 9,9% e con punte massime del 23,6% in corrispondenza della Cuena Les Cabres, un tratto di circa 500 metri. Qui su verrà decisa buona parte della classifica generale, alcuni corridori dovranno dire addio alla speranza di lottare per la Maglia Rossa, mentre i pochi rimasti se la giocheranno nelle tappe finali. Tappa 16: Muros-Mirador de Ezaro di 33,5 km (crono individuale) Dopo l’attesissimo Angliru e il meritato giorno di riposo, la Vueta di Spagna 2020 riprende con una cronometro individuale di 33,5 km. Il percorso è molto particolare: i primi 32 chilometri sono completamente pianeggianti e gli specialisti possono creare solchi importanti con gli scalatori, l’ultimo km e mezzo si erge con pendenze davvero dure. Difficilmente però gli uomini di alta montagna e quindi di alta classifica, potranno recuperare tutto lo svantaggio accumulato durante la crono in soli 1,5 km. Tappa 17: Lugo-Ourense di 205,8 km La 17esima tappa della Vuelta di Spagna 2020 vede un percorso collinare aperto alle fughe e agli attacchi da lontano: i corridori di classifica si risparmieranno per le ultime dure giornate della corsa. Tappa 18: Mos-Porto di 178 km Questa frazione sarà svolta per il 95% nel territorio portoghese, sugellato dall’arrivo nella splendida città di Porto. Dal punto di vista altimetrico non vi saranno GPM o momenti di tensione, un traguardo dunque per le poche ruote veloci rimaste in gruppo alla ricerca di punti importanti per la Classifica a Punti e per la Maglia Verde. Tappa 19: Viseu-Ciudad Rodrigo di 177,7 km Ancora fughe o velocisti anche nella 19esima tappa da Viseu a Ciudad Rodrigo: i primi 3/4 della frazione saranno ancora in Portogallo, mentre negli ultimi 25 km si torna in Spagna con un arrivo pianeggiante senza particolari difficoltà altimetriche. Tappa 20: Sequeros-Alto de la Covatilla di 175,8 km La 20esima tappa deciderà le sorti della Vuelta di Spagna 2020 e consegnerà, sebbene non ancora ufficialmente, la Maglia Rossa di migliore nella classifica generale. Se i distacchi prima della Sequeros-Alto de la Covatilla sono molto ristretti, assisteremo a numerosi attacchi, soprattutto nella salita finale di 19,9 km al 5,8%. Se invece la classifica presenterà una graduatoria più lunga, molto probabilmente vedremo all’azione i protagonisti già dai primi chilometri nei GPM di Portillo de las Batuecas, dai terza categoria di San Miguel de Valero, Cristobal e Penacaballera. Ad anticipare la Covatilla anche un seconda categoria: Alto de la Garganta. Tappa 21: Hipòdromo de la Zarzuela-Madrid di 125,4 km Siamo così giunti all’ultima tappa della corsa, una passerella di 125,4 dall’Ippodromo della Zarzuela a Madrid con brindisi e foto di rito prima della tradizionale volata che concluderà la Vuelta di Spagna 2020. La startlist della Vuelta di Spagna 2020 Come detto precedentemente, la presenza delle Olimpiadi di Tokio stravolgerà i programmi dei campioni delle corse a tappe: il percorso duro della rassegna olimpica ha bisogno di una preparazione specifica e non è detto che la Vuelta, dopo tante fatiche, sarà al centro della tabella dei corridori. Gli uomini più attesi sono comunque ciclisti di assoluto spessore, a partire dal fortissimo Team Ineos che può portare alla Vuelta di Spagna 2020, campioni del calibro di Chris Froome, Egan Bernal, Geraint Thomas o Richard Carapaz. Un’altra formazione con ambizioni di classifica è il Team Lotto Jumbo-Visma capace di presentare il duo Tom Dumoulin–Primoz Roglic, appoggiati da scalatori dal passato felice come Steven Kruijswijk e Robert Gesink. Per quanto riguarda gli italiani, affidiamo le nostre speranze ai tre uomini più competitivi nei Grandi Giri: Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), che nonostante l’età si prepara a un 2020 da protagonista, Fabio Aru (UAE Team Emirates), chiamato al riscatto, così come il suo compagno Davide Formolo. Non possiamo dimenticare però i francesi, pronti a schierare tre punte di diamante come Julian Alaphilippe (Deuceninck-Quickstep), Thibaut Pinot (FDJ) e Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), e gli inglesi con i due gemelli Simon e Adam Yates (Mitchelton-Scott). Per ulteriori informazioni sulla corsa e sul percorso, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Vuelta di Spagna 2020.