Vuelta di Spagna 2018: l’edizione 73 dal 25 agosto al 16 settembre Emanuele Peri 25 Luglio 2018 Gare Anche l’ultimo grande giro della stagione è arrivato: la Vuelta di Spagna edizione numero 73 si correrà tutta in territorio iberico dal 25 agosto al 16 settembre 2018, in ventuno tappe che attraverseranno quasi tutto il paese, da Malaga a Madrid. Andiamo ora ad analizzare il percorso, la probabile startlist e i favoriti che potrebbero indossare al termine della corsa l’ambitissima maglia rossa del leader della classifica generale. [Update gennaio 2020]: Ti interessa La Vuelta? Abbiamo pubblicato sul nostro sito un approfondito articolo dedicato alla sua prossima edizione: clicca oltre per leggere de La Vuelta 2020. Il percorso della Vuelta di Spagna 2018 Gli organizzatori della Vuelta non si smentiscono nemmeno quest’anno presentando una corsa durissima adatta agli scalatori puri. C’è spazio anche per i cronomen, con due prove contro il tempo di 8 e 32 chilometri, mentre molto poco è riservato ai velocisti, solo 6 probabili arrivi allo sprint. Il podio della scorsa Vuelta con Froome e Nibali. Le tante montagne sorridono agli scalatori: questi hanno dalla loro parte ben nove arrivi in salita, alcuni più per scattisti, altri più per grimpeur veri e propri. La prima settimana è tutta nel sud della Spagna, dove i corridori troveranno temperature torride e afose che potrebbero riservare più di una sorpresa. In questi nove giorni, da segnalare il prologo iniziale di Malaga e i due arrivi in salita (4° e 9° tappa) ad Alfaguara e La Covatilla. Si risale la penisola iberica da ovest: dopo tre giorni mediamente facili si ricomincia a salire, con i tre arrivi in quota della Camperona, di Las Praeres e dei Laghi di Covadonga. Ultima settimana che si apre con la cronometro di 32 chilometri e che termina, prima della passerella di Madrid, con due tappe durissime d’alta montagna con arrivi ad Andorra e al temibilissimo Coll de La Gallina. Prima settimana: sud della Spagna La Vuelta di Spagna 2018 si apre con un cronoprologo di 8 chilometri dal Pompidou Centre di Malaga che assegnerà la prima maglia rossa della 73esima edizione. Non ci sarà molto spazio per fare la differenza ma è un momento importante anche per capire la condizione dei corridori. Già nella seconda tappa si presenta il primo arrivo in salita della corsa: 163,9 chilometri da Marbella al Caminito del Rey (4,7 km al 6,6%) dove nel 2015 vinse Esteban Chaves davanti a Tom Dumoulin. Non è un’ascesa durissima, ma è solo la prima asperità di una battaglia lunga 21 giorni. Il team Sky impegnato in una cronometro alla Vuelta. Terza tappa da Mijas ad Alhaurìn de la Torre di 182,5 chilometri. Frazione mossa che presenta un GPM di prima categoria dopo 25 km; dallo scollinamento sono poi tutti saliscendi che però non dovrebbero compromettere la volata di gruppo finale. Il giorno seguente si fa subito sul serio, 162 km da Velèz all’arrivo in salita della Sierra de Alfaguara, un’ascesa di ben 12 km con pendenze che toccano anche il 20% in alcuni tratti: la prima possibilità per gli scalatori puri di mettere secondi tra sé e gli avversari. 188 chilometri nella quinta tappa della Vuelta di Spagna 2018 da Granada a Roquetas de Mar. Tappa mossa, la quinta, intorno agli 800 metri di altitudine, fino all’attacco dell’Alto de Marchal che potrebbe scombinare i piani ai pochi velocisti del plotone. Probabile l’arrivo della fuga o di qualche finisseur. Finalmente un arrivo completamente dedicato agli sprinter, sesta tappa di 153 km da Huercal-Overa a San Javier. Due GPM di terza categoria al centro della tappa, una delle pochissime frazioni adatte alle ruote veloci. La tappa numero sette di 182 km sorride ai cacciatori di tappe, probabile l’arrivo a Pozo Alcòn di una fuga composta da una decina di uomini. Il percorso rende difficile il lavoro delle squadre per tenere chiusa la corsa. Anche l’ottava tappa potrebbe risolversi con l’arrivo di una volata a ranghi compatti. Da Linares ad Almaden, 195,5 chilometri di quasi solo pianura, a eccezione di un GPM di terza categoria e del traguardo che tende leggermente a salire, adatto agli sprinter più potenti. Le tappe di montagna della prima settimana della Vuelta 2018. La prima settimana si conclude con un altro arrivo in salita molto duro. Dopo la partenza da Talavera de la Reina si susseguono due GPM (Puerto del Pico, 15,6 km al 5,5% e de la Pena Negra 13 km al 4,5%). Dallo scollinamento ci sono circa 80 chilometri tra discesa e pianura prima dell’attacco della dura salita finale che porterà i corridori all’Alto de la Covatilla (9 km al 7,5%). Altra importantissima occasione per scremare la classifica generale. Seconda settimana: Nord-Ovest della Spagna Si riparte con una tappa piuttosto tranquilla in cui i velocisti potranno dire la loro. Sono in totale 172,5 chilometri che porteranno il gruppo da Salamanca a Fermoselle. Molto più lunga (208,8 km) e nervosa la tappa successiva da Mombuey a Luintra dove però potrebbe trovare successo la fuga di giornata. Dodicesima tappa ancora riservata ai velocisti, una delle ultime occasioni per loro. Il gruppo partirà da Mondonedo in Galizia e giungerà a Estaca de Bares dopo 177,5 chilometri. Seconda parte di settimana decisamente più impegnativa: tappa numero tredici da Candàs alla Camperona. L’arrivo sulla salita finale è molto impegnativo, sono poco meno di 10 chilometri con pendenza media del 12% e punte anche al 20%. Al termine della tappa avremo sicuramente una classifica rivoluzionata. Ancora tanta montagna anche nella frazione successiva, da Cistierna all’ascesa di Las Praeres. 167 chilometri con 5 gran premi della montagna e l’arrivo finale di soli cinque chilometri ma durissimi al 13,5% di pendenza media. L’altimetria delle tappe decisive della Vuelta 2018. Tappa decisiva la numero quindici da Ribera de Arriba ai Laghi di Covadonga. Alcuni corridori potrebbero pagare gli sforzi fatti nelle tappe precedenti e andare in crisi nella dura salita che porta al traguardo. Questa è una salita piuttosto lunga, sono 16 chilometri con una pendenza regolare al 7,4%. Ultima apparizione nel 2016 quando fu Nairo Quintana a vincere non solo la tappa ma l’intera Vuelta di Spagna. Terza e ultima settimana: salite finali e passerella a Madrid La terza settimana si apre con una cronometro individuale di 32,7 chilometri adatta agli specialisti da Santillana del Mar a Torrelavega. Le altissime velocità che si possono raggiungere su questo percorso possono far perdere due minuti e oltre agli scalatori puri. Grande attenzione va fatta alle curve e alle rotatorie, elemento sempre di sorpresa nelle prove contro il tempo. Tappa molto mossa quella seguente, 166,4 chilometri da Getxo a Balcon de Bizkaia nei Paesi Baschi. 6 GPM di seconda e terza categoria anticipano la salita finale: il Monte Oiz, prima categoria di 8 chilometri al 9,1%. Diciottesima tappa dedicata alle poche ruote veloci del gruppo rimaste, 180,5 chilometri che porteranno la carovana rossa da Ejea de los Caballeros a Lleida. Si conclude con due tapponi durissimi: il primo il 14 settembre con l’arrivo al Coll de la Rabassa (13,2 km al 7%) e la seconda con 6 GPM, quattro dei quali di prima categoria. L’arrivo della ventesima tappa, di soli 105,8 km, è posto sulla cima del Coll de la Gallina (7,2 km all’8%). Al termine di questa due giorni sui Pirenei avremo il nome del vincitore della Vuelta di Spagna 2018. L’edizione numero 73 della Vuelta si concluderà come di consueto a Madrid con una volata che porterà in trionfo la maglia rossa del leader della classifica generale. L’altimetria delle salite finali della Vuelta 2018. La probabile startlist della Vuelta di Spagna 2018 Negli ultimi anni il livello dei partecipanti alla Vuelta di Spagna è sempre stato molto alto: prendono parte alla corsa spagnola i corridori che hanno gareggiato al Giro d’Italia e dunque affronteranno la seconda grande corsa a tappe della stagione, oltre a coloro che non sono rimasti soddisfatti dalla loro performance al Tour de France 2018. Anche in questo 2018 probabilmente vedremo la stessa grande startlist. Partiamo dai nostri italiani: certa la presenza del Cavaliere dei quattro mori Fabio Aru (UAE Team Emirates), chiamato al riscatto dopo un Giro d’Italia 2018 assolutamente sotto le aspettative e finito prima dell’arrivo a Roma. Il sardo ha già vinto la Vuelta di Spagna nel 2015. Quasi sicura anche la partenza da Malaga di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che però ha da subito dichiarato che parteciperà come cacciatore di tappe e non si curerà della classifica generale. Sempre riguardo alla classifica generale ci saranno molto probabilmente i due padroni di casa della Movistar, Alejandro Valverde e Mikel Landa, accompagnati anche dal colombiano Nairo Quintana. Cerca riscatto anche Simon Yates (Mitchelton-Scott), maglia rosa e padrone del Giro 2018 fino alla terzultima tappa, che è affondato sotto i colpi di Chris Froome. Così come il britannico anche Esteban Chaves, sparito nella seconda parte della corsa italiana. Per il team kazako dell’Astana il capitano sarà Miguel Angel Lopez, il giovanissimo colombiano salito sul podio del Giro d’Italia e vincitore della maglia bianca del miglior giovane. Il campioncino di Vinokurov potrà ripetersi anche in Spagna, in una corsa ancora più adatta alle sue caratteristiche di scalatore puro. Ritornerà anche Thibaut Pinot (FDJ), terzo fino alla ventesima tappa e incappato in una crisi di fame che lo ha costretto al ritiro prima della tappa di Roma. Per quanto riguarda le ruote veloci, il percorso che poco favorisce gli sprinter chiude le porte ai migliori del mondo. Probabilmente vedremo velocisti di secondo piano come Sacha Modolo (EF Drapac) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo). Il grande assente sarà Chris Froome (Team Sky), che dopo le fatiche del Giro e del Tour, preferisce riposare in vista della probabile convocazione ai Campionati del mondo di Innsbruck 2018, dove il britannico partirà con i favori del pronostico. Vuelta di Spagna 2019: il futuro della corsa spagnola Ancora da correre l’edizione numero 73 del 2018 che gli organizzatori già guardano a quella numero 74 del 2019. Si parla di un probabile sconfinamento in Francia, dove si potrebbe correre una cronometro individuale a Pau, cittadina francese a pochi chilometri dal confine sui Pirenei. Per ulteriori aggiornamenti sulla Vuelta di Spagna 2018 e sulle indiscrezioni per il il futuro vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Vuelta.