Nuovo manto asfaltato per il Velodromo del Parco Nord di Milano, ad inaugurarlo erano presenti anche Francesco Moser e Nicola Miceli.

Mentre un altro velodromo ben più noto, “il Vigorelli”, sta per essere rimesso a nuovo, quello a nord di Milano ha appena fatto il lifting: un asfalto nuovo, ad alta scorrevolezza e con la presenza di nomi noti alla sua inaugurazione, come Francesco Moser e Nicola Miceli.

Nome meno noto, ma che merita un grande plauso per l’intraprendenza e la determinazione, è quello di Mario Bodei presidente dell’Associazione Dateci Pista (l’associazione cicilistica che dal 2012 si occupa di gestire il velodromo situato nel polmone verde a nord di Milano N.d.a), ex velocista professionista in Nazionale, con un bel numero di podi da pistard.

velodromo_parco_nord_milano_0

Mario Bodei è un ex velocista con una carriera inziata molto presto, ha corso in nazionale e poi, dopo uno stop di qualche anno, a 27 anni ha inziato la sua esperienza da pistard salendo su molti podi. È grazie alla sua determinazione e passione se adesso il Velodromo del Parco Nord di Milano è in perfette condizioni.

Personalità: se ce l’hai, si vede in bici e in quello che fai

Non bisogna essere necessariamente degli appassionati di ciclismo per conoscere Moser, Miceli e Colnago, appartengono all’immaginario collettivo, ma messi insieme ci si potrebbe domandare perché “girano attorno” a questo velodromo? Nulla di più semplice: amicizia. Un’amicizia che li lega a Mario Bodei.

La storia è questa, me l’ha raccontata Mario proprio di fianco al nuovo asfalto del Velodromo del Parco Nord di Milano: Moser passa a trovare al velodromo Mario, per un saluto. Mario gli spiega che il velodromo ha bisogno di un nuovo asfalto, ma i preventivi che hanno chiesto arrivano a 70.000 euro, cifra troppo alta.

Moser sa che Miceli ha un’azienda specializzata in opere di asfaltatura  (la Asfalti Milano N.d.a.), lo contattano e propongono “l’affare”: Asfalti Milano provvede ai lavori di asfaltatura, rinunciando al guadagno e realizzando il lavoro “al costo”, Moser partecipa all’inaugurazione per dare più eco possibile all’evento.

velodromo_parco_nord_milano_7

Il velodromo del Parco Nord di Milano nasce come “invaso del troppo pieno” del fiume Seveso, bacino che raccoglie le acque dell’esondazione del fiume per evitare l’allagamento della parte nord della città. Niente male come sponde, no?

E Colnago che c’entra in questa storia? Ernesto Colnago, da appassionato vero e sostenitore del “ciclismo giovane” avrebbe dovuto mettere in palio una bici per il concorso/lotteria, ma alla fine ha fatto molto di più; non solo ha messo a disposizione un budget economico rilevante, ma anche delle bici in omaggio che serviranno ai ragazzi del team Pro Patria di Milano.

In tutto questo Mario Bodei è però il vero collante, ma anche chi sta garantendo la cifra economica che è servita per “fare il lifting” al velodromo, costato alla fine circa 32.000 euro. Mario è garante perché la cifra sarà ammortizzata sia dagli sponsor sia dall’incasso, 1 euro ad ingresso giornaliero.

Tutto questo naturalmente con l’autorizzazione del Parco Nord, entusiasta di questa inziativa e che non ha voluto solo dare l’autorizzazione, ma rinuncia alla sua quota del 10%, che gli è dovuta per le attività svolte all’interno del parco.

Che bello ogni tanto sentire anche qualche storia di passione, quella vera, e legami semplici tra personaggi come quelli di cui stiamo parlando.

Spesso vengono fatte delle vere e proprie operazioni di marketing dove, anche per poco, si muove una macchina mediatica impressionante, senza tener conto della genuinità di ciò che si fa.

Un lifting con i fiocchi, “non ci piove”

L’asfalto utilizzato è ad alta scorrevolezza e una composizione tale da evitare lo sfarinamento (tipica di asfalti con grana torppo fine N.d.r.), ha una buona resistenza agli agenti atmosferici ma non è drenante, sarà la sua inclinzaione ad evitare la formazione delle pozze, di certo il velodromo avrà apprezzato l’ottimo spumante delle Cantine Moser, con il quale è stata “annaffiata” la pista per festeggiare.

C’è chi ha già timore che il velodromo possa diventare pericoloso per l’alta velocità che si può raggiungere grazie al nuovo asfalto scorrevole (non per aver alzato il gomito con lo spumante!), ma Mario Bodei rassicura tutti dicendo innanzitutto che l’asfaltatura è stata fatta con consapevolezza, del resto Miceli ne saprà qualcosa di “bici e asfalto”: la grana impiegata è il giusto compromesso tra scorrevolezza e grip, un lifting perfetto.

Inoltre Mario ha insistito per avere la linea blu, che divide i pistard veloci da quelli più tranquilli, un po’ più larga, per garantire una maggior sicurezza.

Mario Bodei si gode il nuovo asfalto della pista

Mario Bodei si gode il nuovo asfalto della pista

Più velodromi, meno incidenti

Chi vive a Milano e dintorni sa come sia poco piacevole allenarsi sulle strade della città, non solo per lo smog, ma soprattutto per la tensione che si deve mantenere per non essere investito, per non sbattere contro ad una portiera aperta all’improvviso o per non rimanere schiacciato tra le ruote di un TIR e un guard rail.

La volontà di avere il velodromo nasce dalla necessità di avere uno spazio per allenarsi in sicurezza.

Professionisti e amatori, ma anche tantissimi ragazzi, devono allenarsi e come ben sappiamo le strade di città grandi come Milano (ma anche quelle piccole), già inadeguate per il ciclismo urbano, non sono di certo adatte per l’allenamento, in poche parole non sono sicure.

Mario ci fa notare che un brutto incidente a un ciclista può costare alla sanità circa 30.000 euro. Una cifra con la quale un velodromo si può riasfaltare o comunque manutenere.

Come si può ben capire da questa storia, dietro al “lifting” del Velodromo del Parco Nord di Milano non c’è solo il voler avere una pista per “pedalare a testa bassa“, ma c’è qualcosa di più. Mario ha accennato ad un progetto molto interessante che di certo non mancheremo di raccontarvi.

Non solo per allenarsi

Milano ha diversi parchi dove fare attività sportiva, come il Parco Sempione o, appunto, il Parco Nord di Milano, vere oasi dove rifugiarsi per una corsa o per portare i propri figli in bici o semplicemente per giocare su un prato.

Personalmente è stata una salvezza per me e per la mia famiglia, viviamo a Sesto San Giovanni e in cinque minuti siamo nel parco, mia figlia ha imparato a pedalare proprio sulle ciclabili del Parco Nord.

Naturalmente il parco vieta alle bici di superare i 15 km/h per una questione di sicurezza, visto l’alto numero di persone che affollano il parco soprattutto nelle giornate di sole e nei weekend, alle volte è persino toppo affollato, con moltissimi bambini.

Per chi vuole pedalare e allenarsi senza troppi pensieri, un velodormo è il posto giusto, pensate poi che l’ingresso costa 1 solo euro per tutta la giornata.

Potete pedalare e allenarvi, scambiare due parole con altri appassionati oppure farvi dare consigli da chi ha più esperienza… spesso incontro alcuni ciclisti che pedalano ad una buona andatura all’interno del parco, non riesco a trattenermi dal dirgli di rallentare, lo sanno tutti che bimbi, cani moltissime persone sono imprevedibili, maldestri e distratti.

Avere, all’interno di un parco, un’area apposita per “l’alta velocità” e l’allenamento può evitare davvero molti incidenti.

Qualche info sul velodromo del Parco Nord Milano

La pista del velodromo è di forma ellittica con uno sviluppo di circa 500 metri a giro, è diviso da una linea blu: all’interno girano i “pistard” veloci e all’esterno quelli ad andatura più tranquilla. Come già scritto il costo è di 1 euro per tutto il giorno, è obbligatorio il casco e non è necessario essere tesserati.

Sul sito dell’Associazione Dateci Pista potete trovare il regolamento completo. Gli orari di apertura di tutto l’anno li trovate sempre sul sito dell’associazione. Chi volesse seguirli può trovarli sul loro gruppo Facebook DateciPista.

velodromo_parco_nord_milano_20

Il velodromo del Parco Nord non ci sarebbe senza tutti i volontari dell’Associazione DateciPista, che gestiscono tutte le attività di manutenzione, apertura, tenuta in sicurezza e tutto il resto.

A loro e a Mario Bodei vanno i complimenti da tutto lo staff di BiciLive.it!

A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it