Il Passo Falzarego è una salita famosa per tutti i cicloturisti. È un valico alpino del Veneto e si trova in provincia di Belluno.

Mette in comunicazione l’alto Agordino con Cortina d’Ampezzo attraverso la SS48 delle Dolomiti. Il passo si trova a pochi chilometri a sud del confine con l’Alto Adige.

Da che parte si scala il Passo Falzarego?

Il passo Falzarego si può raggiungere da due versanti: da Caprile o da Cortina d’Ampezzo, entrambe in Veneto.

In questo articolo vi porterò alla scoperta della salita dal Passo Falzarego da Caprile.

mappa del passo falzarego in bici

Il passo Falzarego si trova tra l’Agordino e Cortina d’Ampezzo. Dal passo si può raggiungere la Val Badia percorrendo il passo Valparola.

Dove si trova Caprile

Caprile si trova in Veneto, in provincia di Belluno. Per raggiungere il punto di partenza ci sono diverse soluzioni. Da Belluno si prende la superstrada fino a Ponte della Alpi per poi imboccare la SS51 di Alemagna direzione Alleghe/Caprile.

Da Venezia, Treviso e Padova si prende l’A27 con uscita a Belluno quindi si prosegue sulla SS203 Agordina, seguendo le indicazioni per Caprile.

Da Bolzano o Verona si percorre l’A22 con uscita Egna-Ora, poi si prosegue per la valle di Fiemme e la val di Fassa fino a giungere a Canazei, dove si percorre il Passo Fedaia e si giunge a Caprile.

Se si arriva dal passo del Brennero è consigliata l’uscita dell’A22 a Bressanone quindi si prosegue per Brunico e si svolta in Val Badia.

Qui ci sono due alternative: la prima attraverso la SS48 delle dolomiti affrontando il passo Campolongo per poi scendere a Caprile, punto di partenza. La seconda alternativa è di affrontare il passo Valparola quindi il Falzarego verso Selva di Cadore quindi a Caprile.

Dati riepilogativi della salita in bdc da Caprile

Partenza Caprile 998 m
Arrivo Passo Falzarego 2.105 m
Dislivello 1.107 m
Lunghezza 20,5 km
Pendenza Media 5,5 %
Pendenza Massima 11 %

Consigli: dato il traffico veicolare presente e l’esposizione al sole vi consiglio di affrontare la salita partendo al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Vista la quota che si raggiunge, il mio suggerimento è di portare con voi l’abbigliamento adeguato come una mantella e guanti lunghi, manicotti e gambali.

altimetria della salita al falzarego in bdc

Le caratteristiche della salita al Falzarego sia da Cortina sia da Caprile sono simili: pendenza media sul 5,5% e massima sul 10-11%.

Dati riepilogativi della salita in bdc da Cortina d’Ampezzo

Partenza Cortina d’Ampezzo 1.205 m
Arrivo Passo Falzarego 2.105 m
Dislivello 900 m
Lunghezza 16,4 km
Pendenza Media 5,6 %
Pendenza Massima 10 %

La salita al Passo Falzarego in bdc

Ho iniziato la salita al passo dall’abitato di Caprile. Dopo aver parcheggiato la macchina ho tolto la bici e mi sono preparato. Dopo queste prime operazioni ho acceso il GPS e ho verificato che la quota riportata sullo schermo e la quota del cartello del paese coincidessero. Conclusa questa operazione ho acceso lo strumento, ho agganciato le scarpe ai pedali e sono partito.

Ho percorso poche centinaia di metri dal parcheggio, quindi ho svoltato a destra seguendo i cartelli stradali. Salendo in agilità ho affrontato alcuni tornanti ripidi fino alla frazione di Racuvà a 1311 metri di quota. Continuando sulla strada dopo circa 5 km sono giunto al bivio per il Colle Santa Lucia.

indicazioni per il passo falzarego

Dalla cima del Falzarego si può raggiungere il passo Valparola, così le indicazioni sull’apertura sono affiancate. I tornanti sono segnalati con dei pilastrini di cemento che indicano anche l’altitudine.

Dopo il bivio ho continuato sulla medesima strada e ho notato sullo schermo del GPS un valore della pendenza del 3%. Ho cambiato rapporto e ho continuato la scalata. Dopo questo tratto ho affrontato un breve tratto e mi sono trovato al bivio per  la località Larzonei. Proseguendo, sono giunto all’abitato di Cernadoi che si trova ai piedi del Col di Lana (2452 metri), dove mi sono immesso sulla strada delle Dolomiti.

Ho girato a destra direzione Passo Falzarego. Ho notato a bordo strada un pilastrino di cemento con il numero progressivo dei tornanti e la quota e subito dopo ho trovato sul lato destro della carreggiata il cartello che indica l’apertura sia del Passo Falzarego che del Passo Valparola.

Ho pedalato nel bosco e mi sono accorto che il fondo stradale non è perfetto mentre la sede stradale è abbastanza larga e i tornanti sono ben disegnati. Mi sono fermato ogni tanto per scattare alcune foto, il panorama merita sicuramente.

Ho ripreso la salita alternando tratti nel bosco e tratti tra i prati verdi. La pendenza non è elevata quindi sono riuscito a togliere un rapporto e salire sempre agilmente.

gallerie nella salita al passo falzarego

Lungo il percorso sono presenti diverse gallerie paramassi e il tornante 14, uno degli ultimi, si trova all’interno di un tunnel scavato nella roccia.

Ho continuato la mia salita con calma ammirando il panorama quindi dopo una curva e un tratto rettilineo ho notato a destra l’albergo la Baita, a quota 1600 m. Andando avanti ho scalato quattro tornanti per poi affrontare un lungo traverso. A metà del lungo rettilineo ho notato a sinistra le indicazioni per il castello di Andraz.

In agilità ho continuato la salita lasciandomi alle spalle il tornante numero 10 e 11 e al 12°, sul lato interno della curva, ho trovato una fontana dove sgorga acqua freschissima mentre sul lato opposto ho notato una bellissima chiesetta. Sono uscito dal bosco e sono salito tra prati e rocce e ho notato alla mia sinistra le pendici rocciose del Sass de Stria.

A questo punto ho attraversato una breve galleria con ottima visibilità e uscendo ho visto gli ultimi tornati. Proseguendo ho intrapreso la curva numero 14 che si trova all’interno di una galleria. Ho controllato la mappa installata sul mio GPS e ho notato che mancano solo tre tornanti per raggiungere la meta della giornata.

Ho affrontato questi ultimi tre tornanti e mi sono trovato davanti al passo dove ha destra ho notato un hotel con riportato la dicitura Passo Falzarego 2105 metri e a sinistra il cartello stradale dove mi sono fermato a far la foto di rito.

indicazioni per cortina e val badia dal passo falzarego

Scendendo dal Falzarego dopo 16 km si raggiunge Cortina mentre percorrendo il Valparola si raggiunge la Val Badia e San Cassiano dopo 11 km.

Passo Falzarego: mappa e percorso scaricabili

Qui sotto trovate la mappa con la traccia del Passo Falzarego scaricabile in vari formati in base al vostro dispositivo GPS.

Un po’ di storia: il Passo Falzarego al Giro d’Italia

Il passo Falzarego è una delle mete più ambite dai ciclisti di tutto il mondo.
Venne inserito per la prima volta nel 1940 nella tappa Pieve di Cadore-Ortisei vinta da Gino Bartali. In questa frazione Fausto Coppi conquistò la maglia rosa e vinse la classifica finale.

Nel 1946 il passo venne scalato nella Auronzo-Bassano. Tappa vinta da Fausto Coppia maglia rosa e vincitore di giornata Bartali.

Anche nel 1947 e nel 1948 la carovana rosa transita sul passo Falzarego. Nel 1947 nella tappa Pieve di Cadore-Trento con vincitore di tappa e del giro Fausto Coppi. Nel 1948 vincitore della Cortina-Trento fu Coppi e maglia rosa di Magni.

Passano 7 anni e nel 1955 si transitò sul passo nella Cortina d’Ampezzo-Trento con vittoria dello spagnolo José Serra. Vincitore di giornata fu il francese Jean Dotto mentre maglia rosa di giornata fu Gastone Nencini e vincitore del giro fu Fiorenzo Magni.

Nel 1961, sei anni dopo l’ultimo passaggio si transitò nuovamente sul Falzarego nella tappa Vittorio Veneto-Trento con vittoria di tappa dello spagnolo Jesus Galdeano. Vincitore di giornata il belga Willy Schroeders e vincitore del giro l’italiano Arnaldo Pambianco.

Nel 1966 il passo venne scalato nella Moena-Belluno, passaggio al GPM dello spagnolo Jesus Galdeano. Leader della classifica di giornata fu Felice Gimondi mentre il giro venne vinto dall’italiano Gianni Motta.

L’anno successivo nella tappa Cortina d’Ampezzo-Trento il GPM del Passo Falzarego fu vinto dallo spagnolo Aurelio González. Vincitore di tappa fu Vittorio Adorni e maglia rosa sulle spalle del francese Jacques Anquetil. Vincitore del cinquantesimo giro fu Felice Gimondi.

bici al passo falzarego

Il passo Falzarego è stato valicato numerose volte dal Giro d’Italia e raggiungerlo regala sempre grandi soddisfazioni.

Il 6 giugno del 1970 nella Rocca Pietore-Dobbiaco/Toblach passaggio al GPM di Michele Dancelli e vincitore di giornata Franco Bitossi. Maglia rosa e vincitore del giro fu Eddy Merckx.

Nel 1971 il passo venne scalato nella Lienz (Austria)-Falcade, passaggio al GPM di Selvino Poloni. Vincitore di giornata e maglia rosa sulle spalle di Felice Gimondi. Giro vinto dallo svedese Gösta Pettersson.

Il 7 giugno 1974 nella Misurina-Bassano del Grappa vittoria del belga Eddy Merckx e vincitore finale della corsa rosa.

Due anni dopo nel 1976 nella tappa Longarone-Rifugio Gardeccia il primo a transitare sul Falzarego fu lo spagnolo Andrea Oliva. Vincitore di tappa fu lo spagnolo Andrés Grandarias e maglia rosa di giornata il belga Johan De Muynck. Vincitore della corsa rosa fu Felice Gimondi.

L’anno seguente si transitò sul passo nella Conegliano-Col Drusciè. Vincitore della tappa Giuseppe Perletto, maglia rosa e vincitore del giro il tedesco Michel Pollentier.

Il 4 giugno 1979 nella Pieve di Cadore-Trento vittoria dell’italiano Francesco Moser il leader della classifica generale era Giuseppe Saronni vincitore finale della corsa rosa. 

Passano 21 anni e nel 2000 si transitò sul passo nella Feltre- Wölkenstein/Selva con vittoria di Josè Luis Rubiera. Leader della classifica del giorno Francesco Casagrande mentre vincitore della corsa rosa l’italiano Stefano Garzelli.

Nel 2008 nella Arabba-Passo di Fedaia il primo a passare sul Falzarego fu Emanuele Sella. Leader della classifica del giorno e finale allo spagnolo Alberto Contador.

Passano 8 anni e nel 2016 si transitò sul passo nella Alpago-Corvara con vittoria del colombiano Esteban Chaves. Leader della classifica del giorno l’olandese Steven Kruijswijk. Vincitore della corsa l’italiano Vincenzo Nibali.

A proposito dell'autore

Abito ad Arco di Trento, mecca della bici a 360°. Unisco la passione della bici al mio lavoro di cartografo e di rilevatore GPS di itinerari bici e trekking. Ho scritto due guide, una di mountain bike e l'altra di cicloturismo.