Chiamateli bracciali fitness o braccialetti attività. L’offerta del mercato di questi hardware monitoranti le attività giornaliere si è espansa a macchia d’olio negli ultimi anni. Ma vi siete mai chiesti quale possa essere il livello di affidabilità di questi accessori?

I ricercatori dell’ “Istituto giapponese per il benessere e la nutrizione” si sono posti la domanda e sono riusciti a rispondersi programmando uno studio estremamente dettagliato sull’effettivo consumo calorico di questi bracciali fitness.

Il loro obiettivo consisteva nell’esaminare con accuratezza la dispersione di energia misurata da 12 braccialetti fitness e compararla ai dati ottenuti con il metodo della camera metabolica e del metodo chiamato “acqua doppiamente marcata”.

Lo studio

Lo studio è stato suddiviso in due parti. Nella prima veniva monitorato un giorno “standardizzato” con il metodo della camera metabolica. I 19 volontari seguivano un protocollo standardizzato (la classica routine quotidiana) comprendente tre pasti, lavoro sedentario, camminata e dormita. Il consumo medio dei soggetti è stato di 2093 Kcal durante il monitoraggio di 24 ore.

comparativa bracciali fitness

I dati si sono rivelati particolarmente eterogenei. Si può notare come il famosissimo Garmin sottostimi di circa il 10% il consumo calorico giornaliero mentre Fitbit lo sovrastimi di altrettanto.

La seconda parte richiedeva ai volontari di vivere normalmente per altri 15 giorni raccogliendo campioni di urine. Ovviamente con tutti e 12 gli hardware indossati, tranne che in limitate occasioni… Con un metodo complesso di analisi degli isotopi di idrogeno “acqua doppiamente marcata”, sono riusciti a stimare il consumo calorico giornaliero medio.

Durante questo periodo la media di calorie bruciate giornalmente è stata di 2314 kcal. In questo caso tutti i bracciali fitness hanno avuto una tendenza a sottostimare i dati reali. C’è però da tenere in considerazione un dettaglio influente sul rilevamento dei dati.

In questo grafico si possono notare le differenze di misurazione dei 12 bracciali fitness messi a confronto

In questo grafico si possono notare le differenze di misurazione dei 12 bracciali fitness messi a confronto. Crediti: Jama Internal Medicine

A differenza della prima fase, monitoraggio di 24 ore in camera metabolica, durante i successivi giorni i bracciali fitness venivano tolti per periodi di tempo limitato (caricare la batteria, doccia e altre attività dove 12 hardware avrebbero potuto dare problemi…). Questi lassi di tempo di inutilizzo hanno prodotto una sottostima generale dei dati.

In ogni caso è sempre Garmin a rilevare un consumo calorico inferiore, mentre ai suoi opposti rimangono Fitbit e MisfitQua potete trovare lo studio completo, se siete iscritti al sito.

Conclusioni

modelli in commercio di bracciali fitnessLa conclusione dello studio riporta: “I dati rilevati suggeriscono che la maggior parte dei bracciali fitness non produce una misura valida del totale dispendio energetico giornaliero.”

Analizzando lo studio dal punto di vista strettamente didattico e con fini di ricerca si potrebbero definire i braccialetti fitness non idonei a un monitoraggio preciso del consumo calorico giornaliero.

Essendo il margine di errore di circa il 10% può essere comunque sfruttato nella vita di tutti i giorni per monitorare in modo non troppo dettagliato il consumo calorico e comparare i dati dei vari giorni di rilevamento.

Gli sviluppatori di certi accessori non punteranno mai alla precisione assoluta ma all’appetibilità del prodotto per le persone “comuni” che non si aspettano margini di errori ristretti ma utilizzano il prodotto per svago, moda e monitoraggio generale. Sistemi di misurazione più precisi sono destinati a soddisfare un target di clientela totalmente diverso.

Per questo motivo i bracciali fitness, seppur non precisi, hanno comunque un loro significato nell’utilizzo di tutti i giorni, sfruttando la moda per sensibilizzare la popolazione verso una vita sana o eventualmente per far rendere conto (in parte) del genere di vita malsana che sta conducendo.

A proposito dell'autore

Osteopata D.O., chinesiologo e tecnico FCI. Appassionato di sport individuali e gareggia in mtb dal 2006, ottenendo buoni risultati nel downhill ma partecipando a gare di ogni specialità. Socio fondatore di Promosport Racing e Boschi Sport club, due associazioni volte a seguire quelle che sono le sue idee di sport: aggregazione, divertimento e competizione.