Il casco Century di Lazer è stato progettato per celebrare i 100 anni dell’azienda belga, ora nell’orbita del gruppo Shimano. Nella gamma di caschi Lazer sul mercato il Century si posiziona tra il più aerodinamico Bullet e il superleggero Z1. Dal Bullet eredita alcune soluzioni aerodinamiche, dal Z1 le caratteristiche legate a comfort e facilità di utilizzo.

L’obiettivo di design per il Century era quello di progettare un casco che fosse allo stesso tempo elegante e funzionale, con nuovi elementi per una maggiore sicurezza.

Andiamo a fare la sua conoscenza…

Il casco Lazer Century 2020

Casco Lazer Century: le tecnologie

Il Lazer Century è sicuramente un casco da bici molto interessante: 277 grammi (dichiarati dalla casa costruttrice per la taglia M), molto rotondo nella parte superiore e ai lati e tagliato dietro, che scende in modo importante sulla fronte per proteggere completamente l’osso frontale e la zona dello sfenoide.

Il Century è costruito con una struttura InMold che si accoppia alla calotta esterna: sono disponibili due versioni, con e senza Mips, il sistema di dissipazione delle forze rotazionali causate dagli impatti.

La ventilazione è garantita da 18 prese d’aria di dimensioni generose, di cui 12 rivolte in avanti, insieme a una serie di canalizzazioni interne per aiutare a distribuire l’aria in entrata nel casco.

Il casco Lazer Century 2020 con sistema Mips

Utilizza l’ultimo sistema di chiusura micrometrica ATS (Advanced Turnfit System), che rende il casco regolabile in altezza: la culla che si trova alla base del cranio, in zona occipitale, offre 3,5 cm di regolazione verticale e un buon range di regolazione orizzontale.

La morbida e leggera imbottitura interna è realizzata con cuscinetti X-Static in materiale antibatterico e si sviluppa intorno alla fronte e da davanti a dietro attraverso tre cuscinetti.

La caratteristica distintiva di questo casco è il TwistCap, una copertura in plastica da 26 grammi rimovibile situata sulla parte anteriore del casco.

Il TwistCap si attacca al casco con una coppia di magneti situati alle estremità e può essere utilizzato in due differenti posizioni, facilmente intercambiabili anche mentre si pedala, semplicemente ruotando la copertura: una posizione “chiusa”, che chiude le grandi prese d’aria anteriori per una migliore aerodinamica e minore ventilazione e una posizione “aperta”, che espone le prese d’aria rivolte in avanti offrendo un flusso d’aria dell’11% in più rispetto alla posizione chiusa, per una migliore ventilazione a discapito dell’aerodinamica.

Il TwistCap smontabile sul casco Lazer Century 2020

Come terza opzione la copertura può essere rimossa completamente, se si necessita di ventilazione massima, mettendo in conto di produrre una resistenza aerodinamica più elevata.

Per garantire e incrementare la sicurezza il Lazer Century è munito di una luce a LED posteriore integrata ricaricabile tramite un normale cavo micro-USB. L’unità LED è rimovibile e pesa solo 10 grammi: sebbene l’effetto della luce a LED sia minimo, qualsiasi accessorio a supporto di visibilità e sicurezza è pur sempre un vantaggio.

Secondo le dichiarazioni di Lazer sono necessari solo 15 minuti per la ricarica completa della luce, per un tempo di utilizzo di 36 ore.

Lazer offre il Century in sette colori, tra cui due tonalità ad alta visibilità e tre taglie (S-M-L), con prezzi che variano dai 150 ai 180 euro circa.

La luce a LED posteriore integrata sul casco Lazer Century 2020

Casco Lazer Century: la scheda tecnica

  • Sistema di costruzione: In-Mold
  • Sistema di regolazione: Lazer Advanced Turnfit System ATS
  • Certificazioni di sicurezza: CE-CPSC-AS
  • Misure disponibili: S (52-56 cm), M (55-59 cm), L (58-61 cm)
  • Misura testata: M
  • Peso rilevato: 296 grammi (inclusi i 10 grammi della luce led e i 26 del coperchio Twistcap)
  • Disponibile anche in versione con tecnologia di protezione MIPS
  • Colori disponibili: 7 nella versione senza MIPS, 5 nella versione con MIPS
  • Prezzo indicativo al pubblico: 159,99 euro nella versione senza MIPS, 179,99 euro nella versione MIPS

Casco Lazer Century: il nostro test

Ho iniziato il test del casco Lazer Century a luglio 2019, mettendolo alla prova nel corso dei mesi in un range molto ampio di condizioni: dall’asfalto su bici da strada e bici da Time Trial a percorsi off road molto tecnici e piuttosto sconnessi in mountain bike, passando per qualche competizione di Triathlon e qualche Granfondo ciclistica.

Dalle torride e afose giornate romane di luglio e agosto al freddo inverno alpino (fino a -5 gradi centigradi!) di gennaio. Da allenamenti brevi e intensi a pedalate lunghissime, quasi infinite, fino a 12 ore in sella durante il mio Winter Ultracycling Tour (850km con 8500m di dislivello positivo, no stop, in pieno inverno e in autosufficienza, partendo da Roma e tagliando il confine Francese a Monginevro).

È facile intuire come il Century sia stato testato in un’ampia varietà di condizioni: in pedalate con escursione termica importante e con netta variazione delle condizioni metereologiche, di giorno e di notte.

Il casco Lazer Century indossato da un ciclista

Ma partiamo dalle prime sensazioni: prendendo in mano il Lazer Century prima di indossarlo, la percezione è quella di un casco di qualità curato nel dettaglio, equipaggiato con numerosi accessori, dal peso non proprio “piuma”, caratterizzato da un design moderno e da una linea non eccessivamente racing ma accattivante.

Una volta messo in testa ed allacciato, la regolazione della culla è facile e veloce e consente di personalizzare la calzata e trovare il fitting ottimale in modo semplice.

Il Century risulta confortevole e leggero in testa: sembra che la chiave per rendere comodo un casco relativamente pesante sia la corretta distribuzione del peso.

Quando è arrivato il momento di caricare la luce a LED, ho faticato a trovare l’accesso e a far uscire la luce dal proprio alloggiamento all’interno del casco per accedere alla porta USB: è stata necessaria una ricerca online di istruzioni, a dimostrazione di quanto il sistema utilizzato non sia proprio immediato e di agevole utilizzo.

La ricarica completa è davvero veloce (non ho cronometrato il tempo effettivo, ma credo si avvicini molto ai 15 minuti dichiarati da Lazer) e la durata è piuttosto lunga. Mi sono avvicinato durante le lunghe e consecutive pedalate in notturna del Winter Ultracycling Tour a testare l’esaurimento della batteria del LED, che per fortuna si è dimostrata affidabile e duratura (anche oltre le mie aspettative) in confronto ad altre luci simili che ho avuto modo di utilizzare.

Viene ricaricata la batteria a LED del casco Lazer Century 2020

Un problema che ho riscontrato è stato raggiungere il pulsante per attivare e disattivare la luce una volta inserito il LED nel casco: si trova infatti all’interno in una cavità così piccola che è difficile inserire il dito per l’accesso. La soluzione più semplice è togliere il LED dal proprio alloggiamento (è necessario l’utilizzo di un oggetto relativamente appuntito, come ad esempio una chiave o una penna, per far fuoriuscire il LED dal proprio alloggiamento) per premere il pulsante, quindi rimetterlo in posizione: risulta chiaro quindi come l’accensione e spegnimento della luce non siano facilmente gestibili pedalando, ma richiedano una sosta. Ciò è anche normale non essendo un prodotto concepito per ambito racing.

L’effetto del Twist Cap è evidente. Quando si guida con il Century in configurazione aerodinamica, l’aria in ingresso viene bloccata efficacemente. Non è facile percepire un guadagno netto di performance (come è normale che sia) per il quale sarebbero necessari dei test specifici in galleria del vento: mi sento però di affermare che “a sensazione” questa configurazione risulta quella più efficiente.

Inoltre in questa configurazione la testa è più isolata dall’esterno e la temperatura interna al casco si mantiene più alta, condizione che può avere i suoi vantaggi nelle giornate piovose e fredde.

La posizione ventilata, alla quale è facilissimo passare in pochi secondi anche pedalando ad alte velocità e senza possedere le doti di guida di Van Der Poel, consente un’areazione maggiore attraverso il casco senza la percezione di un aumento eccessivo della resistenza aerodinamica.

Rimuovendo completamente il TwistCap si nota una quantità molto maggiore di aria convogliata attraverso il casco per una ventilazione ottimale, molto piacevole nelle pedalate estive calde e afose, seppur a discapito di una resistenza aerodinamica più significativa.

Il TwistCap montato sul casco Lazer Century 2020

Il TwistCap rimane saldamente agganciato al casco attraverso i magneti anche durante le pedalate offroad nei tratti più accidentati, dove a dire la verità c’era la paura (o diffidenza) di doverlo raccogliere per strada dopo quale salto o vibrazione importante, cosa che invece non è mai avvenuta.

A differenza di altri caschi che si trovano troppo indietro sulla testa, il Century non mi ha costretto a sforzare il collo e alla fine di ogni uscita mi sono dimenticato dei pochi grammi in più.

Una volta regolato il fitting in maniera ottimale anche in base al sottocasco che si indossa, il casco resta ben saldo in testa nella posizione scelta per tutta la durata dell’uscita, anche quando ci sono da affrontare vibrazioni importanti e terreni particolarmente sconnessi. Se la regolazione ATS viene lasciata leggermente larga per questioni di comfort può capitare di percepire qualche lieve oscillazione laterale e malposizionamento del casco nei tratti particolarmente sconnessi e dissestati.

Il casco Lazer Century 2020

Casco Lazer Century: le nostre conclusioni

Il Lazer Century si presenta come un casco di buona qualità, elegante e funzionale, dal design moderno, curato nel dettaglio ed equipaggiato con nuovi elementi per una maggiore sicurezza.

L’equipaggiamento è facile da personalizzare: sebbene il casco sia un po’ pesante è abbastanza ben bilanciato e offre la possibilità di rimuovere qualsiasi extra (LED e TwistCap) per risparmiare circa 36 grammi.

Il TwistCap si rivela un’ottima soluzione a livello aerodinamico, ma mi sento di affermare che il suo vantaggio più evidente sia quello di un utilizzo confortevole e ottimale del Century con diverse condizioni metereologiche e climatiche, grazie alla gestione del flusso di aria e di conseguenza della temperatura interna della testa.

Il Casco Lazer Century 2020

Dato che spesso mi ritrovo a pedalare di notte, ho apprezzato la visibilità e la sicurezza offerta dalla luce a LED piuttosto duratura, nonostante la sua attivazione/disattivazione non sia così semplice e veloce e l’integrazione nel casco non ancora ottimale.

Cosa ci è piaciuto:

  • luce integrata duratura, diverse configurazioni di areazione e aerodinamiche, design moderno, fitting rapido e agevole

Cosa non ci ha convinto:

  • Luce a LED migliorabile come accensione/spegnimento

Articolo realizzato per BiciLive.it da: Luca Gargiulo

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