Tour of the Alps 2019: la 43esima edizione dal 22 al 26 aprile Emanuele Peri 6 Dicembre 2018 Gare Il Tour of the Alps 2019, 43esima edizione, si svolgerà da lunedì 22 a venerdì 26 aprile, in cinque tappe tra Trentino, Alto Adige e Tirolo. La corsa categorizzata 2.HC (Hors Categorie), organizzata da GS Alto Garda, anche quest’anno sarà una sorta di test per verificare la condizione dei corridori in vista del Giro d’Italia 2019. Proprio per questo motivo, la gara accoglie alcuni tra i ciclisti più importanti del panorama internazionale. La corsa è inserita nella “Ciclismo Cup“, la serie che la federazione ciclistica italiana (FCI) ha creato per stilare una classifica delle migliori squadre italiane lungo l’arco della stagione. Il team che vincerà questa speciale classifica avrà la possibilità di partecipare al Giro d’Italia come Wild Card. Anche grazie ai Campionati del Mondo di Innsbruck 2018 su strada, il territorio è stato ulteriormente valorizzato: sarà dunque compito degli organizzatori mantenere alto il livello dell’evento, riconfermarsi e superarsi. Mercoledì 21 novembre a Milano presso la Sala Buzzati, sede di RCS e Gazzetta dello Sport, è stato ufficialmente presentato il percorso di questa edizione dell’ex Giro del Trentino, da due anni trasformatasi in una corsa a tappe euro-regionale. Percorso Tour of the Alps 2019 Come detto precedentemente, la 43esima edizione del Tour of the Alps si snoderà tra tre regioni in cinque tappe, ricche di salite impegnative e chilometraggi ridotti: 711 chilometri complessivi, 10 Gran Premi della Montagna e 13.630 metri di dislivello. Il via sarà dato in Tirolo, al contrario dello scorso anno in cui l’edizione vinta dal francese Thibaut Pinot finì a Innsbruck e partì dal Trentino, Innsbruck città dell’ultimo successo di Michele Scarponi. Si parte dunque da Kufstein lunedì 22 aprile, città che ospiterà il via ma anche il traguardo della prima tappa. Sarà una tappa di 144 chilometri, molto mossa e priva di lunghe salite. L’arrivo è ricco di saliscendi e soltanto i fondisti potranno giocarsi la vittoria. Il percorso è caratterizzato da due circuiti distinti: un primo da 34,5 chilometri (da percorrere tre volte), e un secondo di 13,5 chilometri (da percorrere due volte). Il giorno successivo si affronterà la tappa più lunga del Tour of the Alps 2019: 178,8 chilometri da Reith im Alpbachtal a Scenna, in Alto Adige. Verrà tutto deciso nella seconda parte della frazione, in quanto i corridori affronteranno prima il durissimo Monte Giovo (15,1 km al 7,1%) con scollinamento a 2.094 metri di altitudine, poi gli ultimi temibili 5 chilometri in forte ascesa, adatto agli scattisti. Gli ultimi 500 metri sono contrassegnati dalle dure rampe dello Schlossweg. Mercoledì 24 si correrà invece la tappa più breve di soli 106,3 chilometri. Dall’Alto Adige (Salorno) si passerà in Trentino con arrivo a Baselga di Pinè, attraverso una frazione mossa senza un metro di pianura. Passando per Palù di Giovo si renderà omaggio a Francesco Moser e Gilberto Simoni, alcuni dei ciclisti italiani più forti della storia. Il dislivello non è improponibile, ma il finale con il Montagnaga potrà essere decisivo anche per le sorti della classifica. Nella quarta tappa di 134 chilometri, tutta in territorio trentino, si ripartirà da Baselga di Pinè e il traguardo sarà posto a Cles, cittadina della Val di Non, che ha regalato al ciclismo mondiale corridori come Maurizio Fondriest, campione del mondo nel 1988 a Renaix e Gianni Moscon, l’azzurro più interessante per il futuro, oltre che la giovanissima stella della nazionale italiana Letizia Paternoster. Due salite impegnative scremeranno il gruppo: Forcella di Brez e Passo Predaia, con la Puntara a 5 chilometri dall’arrivo come rampa di lancio per un finisseur. Ultima tappa del Tour of the Alps 2019 tutta in Alto Adige, da Caldaro a Bolzano, attraverso 148 chilometri, con due salite molto impegnative: Collalbo e San Genesio, quest’ultimo possiede tratti anche al 13%. Tuttavia lo scollinamento dell’ultima ascesa è posto a 25 chilometri dal capoluogo di provincia, dunque riteniamo difficile un attacco in solitaria, molto più probabile l’arrivo di un gruppo ristretto. Startlist Tour of the Alps 2019 Nonostante il Tour of the Alps non faccia parte del circuito World Tour dell’UCI, ogni anno raccoglie numerosi corridori di prima classe. A gennaio verranno ufficializzate le venti formazioni che prenderanno il via: tra queste annoveriamo la nazionale italiana guidata dal CT Davide Cassani. Anche quest’anno i protagonisti del Giro d’Italia, molto probabilmente li potremo vedere in azione all’ex Giro del Trentino: andiamo ad analizzare una prima possibile startlist. Il vincitore del Tour de France 2018, Geraint Thomas (Team Sky) ha già detto di voler puntare tutto sul Giro e dunque di puntare alla “doppietta” al Tour of the Alps, vinto dal britannico nel 2017. Ricordiamo che lo squadrone di Sir David Brailsford ha conquistato la corsa anche nel 2016 con Mikel Landa, ora in forza alla Movistar, capitano al Giro 2019 e nel 2015 con Richie Porte (Trek-Segafredo), anche lui possibile protagonista. Il duo italiano comprendente Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (UAE Team Emirates) è la nostra speranza per quanto riguarda la classifica generale. Nessuno dei due ha ancora definito il programma del 2019, ma una presenza al Tour of the Alps onorerebbe sicuramente la corsa e in vista del Giro potrebbe essere un’ottimo test per verificare la propria condizione. Territorio, ospitalità e memoria Gli enti organizzatrici del Tour of the Alps 2019 provvedono a valorizzare la bellezza del territorio, del vivere a contatto con la natura tramite una mobilità sostenibile e l’amore per lo sport. IDM Sudtirol, Tirol Werbung e Trentino Marketing al fianco di Melinda, produttrice delle famosissime mele D.O.P. e GS Alto Garda, si sono occupate dell’organizzazione della corsa e dello sviluppo dell’euro-regione. Non dobbiamo dimenticare in questa corsa Michele Scarponi, che come abbiamo ricordato, a Innsbruck nel 2017, vinse la sua ultima gara da professionista prima della tragedia che ha colpito lui e la sua famiglia. Anche nel 2019 il Tour of the Alps lega la sua corsa alla memoria dell’Aquila di Filottrano tramite un premio speciale: il premio Team Up che sarà consegnato a fine di ogni tappa alla squadra che ha dimostrato il maggior impegno corale. Il premio, istituito con la collaborazione della famiglia e dell’ACCPI (l’associazione dei corridori professionisti) ricorda le grandi qualità di Michele Scarponi nel “fare gruppo”, nel legare con gli altri, nell’impegno che metteva a disposizione dei suoi compagni e non solo. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Tour of the Alps 2019.