Tour de Pologne (Giro di Polonia): storia, percorsi, vincitori Alessandro Borghi 2 Agosto 2019 Gare Il Giro di Polonia, il cui nome ufficiale in francese è Tour de Pologne (TdP, in polacco Wyścig Dookoła Polski), è una corsa a tappe che fa parte dei 38 eventi caratterizzanti il circuito World Tour. La manifestazione trova il suo posto nel calendario nel mese di agosto ed è una prova che ogni anno cresce di prestigio grazie alla sua posizione strategica, compresa tra Tour de France e Vuelta a España. Dal 2009, anno di inserimento del TdP nell’UCI World Tour, diversi campioni si sono sfidati lungo le strade polacche per la conquista del titolo: un percorso generalmente di sette/otto frazioni in cui si alternano tracciati pianeggianti, mossi e di media montagna, ha attirato su di sé le attenzioni di corridori che vantano nel loro palmarès podi o piazzamenti di lusso in famose corse a tappe. Quest’anno si terrà l’edizione numero 76, con partenza il 3 agosto 2019. Il trofeo in palio per la vittoria al Giro di Polonia 2019. La scalata al World Tour Il Tour de Pologne nasce nel 1928 ma per i primi anni si disputa sporadicamente ed è una gara aperta principalmente agli amatori, anche se non manca la partecipazione di alcuni professionisti, generalmente corridori di casa. A partire dal 1952 diventa un appuntamento fisso ma bisogna aspettare il 1997 perché la manifestazione sia riconosciuta dall’UCI come professionistica 2.4 e classificata come “National Race” – Gara Nazionale. La scalata verso riconoscimenti di maggior livello è veloce: nel 1999 passa nella categoria 2.3 e nel 2001 in quella 2.2. È un enorme successo per gli organizzatori che si vedono premiati ulteriormente nel 2005 quando il Tour di Polonia diventa ufficialmente 2HC ed entra a far parte del circuito UCI Pro Tour. A partire dal 2009 è regolarmente inserita all’interno del calendario UCI World Tour. Le vittorie italiane, i record e le maglie di leader Essendo stata per diversi anni una corsa amatoriale, i primi anni della manifestazione rimangono appannaggio dei corridori polacchi che “monopolizzano” il podio fino al 1949. È proprio questo l’anno in cui, per la prima volta nella storia della gara, si assiste a un podio totalmente composto da “stranieri”: sul gradino più alto sale Francesco Locatelli, il primo italiano a vincere la competizione, insieme a un rumeno e a un danese. Per rivedere un altro azzurro trionfare bisogna attendere il 1994, quando Maurizio Fondriest ha la meglio sul suo compagno di squadra Marco Lietti. Nel 2009, Alessandro Ballan diventa terzo italiano ad entrare nell’albo d’oro del Tour de Pologne mentre il quarto e ultimo successo dei nostri connazionali risale al 2012, quando Moreno Moser sbaraglia l’agguerrita concorrenza dell’idolo di casa Michal Kwiatkowski e del colombiano Sergio Henao. Il record di classifiche generali conquistate appartiene ai tre polacchi Marian Wieckowski, Andrzej Mierzejewski e Dariusz Baranowski, che si affermano come padroni della corsa in tre diverse edizioni ciascuno. Attualmente sono previste quattro maglie per identificare i leader del Giro di Polonia: la Maglia Gialla indica il leader della generale, la Maglia Fucsia designa il miglior scalatore, la Maglia Bianca è attribuita allo sprinter che totalizza più punti e la Maglia Blu viene assegnata al corridore più combattivo. Due vincitori italiani al Giro di Polonia: Maurizio Fondriest (1994, a sinistra) e Alessandro Ballan (2009 a destra). La nascita del Tour de Pologne La prima edizione del Tour de Pologne si tiene nel 1928 e l’idea iniziale si sviluppa sulla falsa riga del più nobile Tour de France. La proposta di un nuovo evento ciclistico viene richiesta congiuntamente dalla squadra ciclistica Warsaw Cycling Society e dal giornale sportivo di Cracovia, il Przegląd Sportowy. Grazie alla loro iniziativa e gli sforzi comuni viene alla luce la Wyścig Dookoła Polski, la cui traduzione letterale è “Giro Attorno alla Polonia”. Alla corsa partecipano 71 atleti i quali partono da Varsavia il 7 settembre 1928 e fanno ritorno nella capitale dopo un percorso di 1.491 km che tocca le città di Lublino, Leopoli, Rzeszów, Cracovia, Poznań e Łódź. Il protagonista dell’edizione inaugurale è Feliks Więcek, corridore del Bydgoszcz Cycling Club, che riesce nell’impresa di vincere sei tappe su otto e, ovviamente, la maglia di leader della corsa. Foto di gruppo durante la prima edizione del giro di Polonia: nel riquadro il vincitore Feliks Więcek. Le edizioni prima della Seconda Guerra Mondiale Dopo il 1928 il Giro di Polonia si disputa per altre quattro volte, non consecutivamente, prima di interrompersi definitivamente a causa della Seconda Guerra Mondiale. La seconda edizione, tenutasi nel 1929, viene vinta da Jozef Stefanski mentre, dopo uno stop di tre anni, nel 1933 è Jerzy Lipinski a salire sul gradino più alto del podio. Prima dello scoppio delle ostilità belliche il Tour de Pologne va in scena ancora per due stagioni, nel 1937 e nel 1939, e Boleslaw Napierala è il protagonista assoluto di entrambe. Soprannominato “Tiger of the Road” – Tigre della strada – il polacco viene cresciuto ed formato da Nicolas Frantz, un ciclista lussemburghese capace di vincere il Tour de France del 1927 e di ripetersi nel 1929. Gli allenamenti e i consigli tecnici di Frantz permettono a Napierala non solo di aggiudicarsi due volte il Tour de Pologne, ma di dominarlo totalmente vestendo per 15 giorni in due anni la maglia di leader. Un mese dopo il termine della gara inizia il conflitto armato e l’evento viene sospeso. Il dopoguerra La realtà del dopoguerra non sorride al Giro di Polonia che si vede oscurato dalla “The Peace Race” (Corsa della Pace) una gara promossa dal Partito Comunista, al governo già dal 1944, che la osanna come il Tour de France dell’Est. Nel 1947, grazie alla Polish Cycling Association e alla casa editrice Czytelnik si riesce comunque ad organizzare una sorta di mini TdP costituito da quattro tappe, per un totale di 600 km. È l’edizione più corta della storia, vi partecipano corridori locali e, tra essi, la spunta Stanislaw Grzelak. L’anno successivo la gara torna alle dimensioni originali con un percorso più lungo che riesce ad attrarre un anche qualche atleta straniero. Lo svedese Olle Persson vince due tappe, ma l’epilogo vede ancora un altro polacco sul gradino più alto del podio: Wacław Wójcik, che bissa il successo nel 1952. Nel 1949 la gara diventa internazionale a tutti gli effetti: Francesco Locatelli trionfa davanti al rumeno Marin Nicolescu e al danese Kaj-Allan Olsen. Dopo il podio internamente straniero si assiste ad una interruzione di due stagioni prima dello stabile ritorno nel 1952, anno dal quale la manifestazione si svolge regolarmente fino ad oggi. I vincitori storici del Giro di Polonia (dall’alto a sinistra): Boleslaw Napierala, Francesco Locatelli, Marian Więckowski, Henryk Kowalski, José Luis Viejo, André Delcroix, Andrzej Mierzejewsk e Dariusz Baranowski. Dal 1953 al 1961: il dominio di Wieckowski, il primo belga e la doppietta di Kowalski Nel 1953, per celebrare la decima edizione del Giro di Polonia, il format prevede 13 tappe con 2.311 km di strada da percorrere. Il ciclista polacco Mieczysław Stefan Wilczewski si impone sugli avversari al termine di quella che sarà la gara più lunga della storia del TdP e, per tale motivo, viene anche premiato dal governo con una Croce al Merito. Dal 1954 al 1957 Marian Więckowski domina la scena conquistando il Tour de Pologne per tre anni consecutivi facendo segnare un record che dura tutt’oggi. La stagione successiva il podio è composto per l’ennesima volta da corridori locali e sul gradino più alto sale Henryk Kowalski, un giovane capace di ripetersi poi nel 1961 e di vincere la Vuelta a Cuba nel 1967. Nel 1958 e nel 1959 sono sempre i polacchi a conquistare corsa a tappe della loro nazione, prima con Boguslaw Fornalczyk e poi con Wieslaw Podobas, ma nelle prime tre posizioni si iniziano ad intravedere bandiere diverse da quella bianca e rossa. Nel 1960 sono i colori del Belgio a sventolare più in alto di tutti gli altri grazie a Roger Diercken. Il fiammingo dimostra la sua superiorità in sella lasciandosi alle spalle Jan Kudra, vincitore delle edizioni del 1962 e del 1968, e l’atleta dell’URSS Anatolij Olizarenko. Dal 1962 al 1971: polacchi padroni della corsa Dopo il successo di Jan Kundra nel 1962, il Tour di Polonia viene conquistato da atleti polacchi che, grazie al proprio talento, partecipano anche ai Giochi Olimpici di quel periodo (Roma ’60, Tokyo ’64, Città del Messico ’68). Stanisław Gazda, vincitore di numerose tappe al TdP, si aggiudica la gara 1963, mentre le edizioni successive sono vinte da Rajmund Zielinski (1964), Jozef Beker (1965), Jozef Gawliczek (1966) e Andrzej Blawdzin (1967). Nel 1968 è ancora Jan Kundra a dominare la scena, la quale rimane in mano polacca fino al 1971, quando per la prima volta dal 1962 il francese Ladislav Zakretta riesce a salire sul gradino più basso del podio. Dal 1972 al 1981: Viejo, Delcroix e il ritorno della Polonia con Brzeźny Lo spagnolo José Luis Viejo, vincitore dell’undicesima tappa al Tour de France del 1976 rifilando 22’50” al secondo classificato, conquista il Giro di Polonia nel 1972. L’anno seguente è il polacco Lis Lucjan a trionfare, mentre nel 1974 si assiste ad un podio completamente straniero: il belga André Delcroix regola la classifica, davanti al suo connazionale Ludo Peeters (vincitore di due Parigi-Tours e altrettante Parigi-Bruxelles) e al francese Wojciech Matusiak. Le fiammate di Viejo e Delcroix fanno presagire un cambiamento di rotta per le sorti del podio del TdP, ma la situazione non cambia e fino al 1994 la vittoria di questa corsa a tappe rimane appannaggio dei corridori autoctoni. Tadeusz Mytnik, argento nella prova a cronometro a squadre dei Giochi Olimpici di Montreal ’76 e oro, sempre nella stessa disciplina, ai Campionati Mondiali di Barcellona ’63 e di Mettet ed Yvoir ‘75, domina la scena nel 1975. Janusz Kowalski e Lechosław Michalak salgono sul gradino più alto del podio rispettivamente nel 1976 e nel 1977, mentre la stagione successiva è Jan Brzeźny a godersi il piacere della vittoria, dopo il secondo posto del 1976. Nel 1978, il polacco Brzeźny conquista anche al Tour of Britain e dopo tre anni, nel 1981, si ripete al Tour de Pologne. Tra i suoi due successi si inseriscono quelli di Henryk Charucki e di Czesław Lang, medaglia d’argento nella prova in linea alle Olimpiadi di Mosca 1980 e attuale Direttore Generale del TdP. Dal 1982 al 1993: Andrzej Mierzejewsk, Dariusz Baranowski e Czesław Lang Nel 1982 Andrzej Mierzejewsk domina il Giro di Polonia. È il primo dei tre successi ottenuti in questa corsa a tappe: l’atleta polacco si ripete infatti nel 1984 e nel 1988. Un primato storico che prima di lui era riuscito solo a Marian Więckowski, il quale però aveva fatto registrare una tripletta di successi consecutivi. Per rivedere una impresa del genere bisogna aspettare solo alcuni anni. Nel 1991 infatti Dariusz Baranowski fa segnare di nuovo il medesimo record. Il corridore polacco, che nella sua carriera ottenne anche la Maglia a Pois del Criterium du Dauphine nel 2002 e un piazzamento tra i primi 15 nella classifica generale del Tour de France del 1998, conquista infatti il suo primo TdP ad appena diciannove anni. Si ripete poi nel 1992 e nel 1993, anno della 50esima edizione della corsa a tappe polacca. Durante la stessa stagione la manifestazione viene salvata da Czesław Lang. Il vincitore del 1980, nonché direttore della gara decide di investire i propri soldi nel tentativo di risollevare il Tour de Pologne. Dal 1994 al 2009: da Maurizio Fondriest a Alessandro Ballan Dopo il salvataggio operato da Czesław Lang, il Giro di Polonia acquista maggior visibilità e inizia ad attrarre nomi importanti del mondo del ciclismo. Il primo “big” ad approdare al TdP per vincerlo è l’italiano Maurizio Fondriest, campione del mondo di Ronse ’88, che nel 1994 sale sul gradino più alto del podio davanti Marco Lietti, suo compagno di squadra alla Lampre-Panaria. La stagione successiva è un altro uomo Lampre-Panaria a conquistare la gara, il polacco Zbigniew Spruch. Nel 1996 Fondriest, passato alla formazione Roslotto-ZG Mobili ritorna in Polonia, ma questa volta non riesce a guadagnare la prima posizione: conclude secondo dietro al suo compagno, il russo Viatcheslav Djavanian, e davanti a Andrea Noè. L’anno seguente è il turno di Rolf Järmann, vincitore di due Amstel Gold Race, di una tappa al Tour de France e di una al Giro d’Italia. Lo svizzero si impone davanti all’idolo di casa Zenon Jaskula, un atleta che riesce a centrare la terza posizione al Tour de France del 1993 e capace di trionfare in diverse tappe del Tour de Pologne, senza però mai arrivare a conquistare la generale. Dopo il successo di Sergej Ivanov nel 1998, campione russo per sei volte nella sua carriera da ciclista, due polacchi ritornano a svettare nella competizione. Si tratta di Tomasz Brożyna e di Piotr Przydzial, che si aggiudicano rispettivamente le edizioni del 1999 e del 2000. Con l’arrivo del nuovo millennio la bandiera bianca e rossa inizia a sventolare sempre meno sul gradino più elevato del podio. Il ceco Ondřej Sosenka conquista la gara nel 2001 e si riafferma poi nel 2004. Tra i suoi due successi si inseriscono quelli del francese Laurent Brochard, campione del mondo nel 1997, e del polacco Cezary Zamana, che, al termine della competizione, rifila poco più di un minuto all’italiano Andrea Noè. Bisognerà così aspettare il 2014 per rivedere un polacco trionfare nella corsa di casa. Nel frattempo l’albo d’oro è sempre più variegato e i colori di bandiere straniere dipingono il quadro di un evento sempre più internazionale: il prestigio del Tour de Pologne inizia a crescere. Nel 2005 infatti, anno di ingresso nell’UCI Pro Tour, il lussemburgheres Kim Kirchen, in maglia Fassa Bortolo, precede di pochissimi secondi i due olandesi Pieter Weening e Thomas Dekker, compagni di squadra alla Rabobank. La stagione successiva è caratterizzata dall’affermazione di Stefan Schumacher: il tedesco, vincitore in carriera di una Amstel Gold Race e di due tappe sia al Giro che al Tour, rifila 18″ a Cadel Evans e 31″ a Alessandro Ballan. L’italiano, dopo questo terzo posto, riesce ad agguantare il successo al Giro di Polonia nel 2009, indossando la maglia iridata e precedendo Daniel Moreno e Edvald Boasson Hagen. Prima di lui, nel 2007 e nel 2008, sono stati rispettivamente il belga Johan Vansummeren e il tedesco Jens Voigt ad avere la meglio sugli avversari. Dal 2010 a oggi: il prestigio con il passaggio al World Tour L’inserimento nel 2009 all’interno del circuito World Tour del Tour de Pologne aumenta popolarità e pregio della competizione che attira campioni da ogni dove, regalando ogni anno un autorevole parterre di iscritti. L’irlandese Daniel Martin si aggiudica l’edizione del 2010 e prova a ripetere la stessa impresa l’anno successivo ma sulla sua strada incontra un giovane talento che risponde al nome di Peter Sagan. Il fenomeno slovacco lo precede in classifica generale di solo 6”; al terzo posto si infila Marco Marcato. Nel 2012 gli azzurri ritornano a festeggiare grazie al successo di Moreno Moser che regala all’Italia l’ultima vittoria al Giro di Polonia. Pieter Weening, in maglia Orica GreenEDGE trionfa nel 2013 davanti a Ion Izagirre e a Christophe Riblon, mentre nel 2014 la Polonia torna a riprendersi la gara con Rafal Majka. L’atleta in maglia Tinkoff-Saxo precede sul podio finale i due compagni della Movistar Ion Izagirre e Benat Intxausti che nulla possono contro il talento del corridore di casa. Il 2015 sorride finalmente a Ion Izagirre che dopo due piazzamenti di fila riesce a salire sul gradino più alto del podio dopo una battaglia sul filo dei secondi con i belgi Bart De Clercq e Ben Hermas, giunti rispettivamente a 2” e 3” dallo spagnolo. Tim Wellens domina la corsa nella stagione 2016, rifilando più di quattro minuti ai suoi inseguitori: nulla possono Fabio Felline e Alberto Bettiol che concludono alle sue spalle. La lotta per la Maglia Gialla 2017 la spunta Dylan Teuns dopo una lotta avvincente a colpi di pedale con Rafal Majka e Wout Poels, che accusano solamente 2” e 3” dal belga. L’edizione del 2018, la numero 75, viene regolata da Michal Kwiatkowski che dopo il secondo posto del 2012, riesce a mettere le mani sulla gara di casa, precedendo il britannico Simon Yates e il francese Thibaut Pinot. Due vincitori del Giro di Polonia: Peter Sagan (2011) e Michal Kwiatkowski (2018). Giro di Polonia: l’Albo d’oro Dopo 75 edizioni del Tour de Pologne, il record di vittorie nella manifestazione spetta a tre atleti polacchi: Andrzej Mierzejewski, Marian Wieckowski e Dariusz Baranowski. Gli ultimi due corridori in particolare sono riusciti nell’impresa di conquistare questi tre successi in tre anni consecutivi. Le statistiche per nazione del Giro di Polonia sottolineano che è lo stato di casa a dominare incontrastato la competizione: sono 52 i trionfi dei ciclisti polacchi. Il Belgio si aggiudica la seconda piazza con 5 successi, seguito dall’Italia che completa il podio con 4 vittorie. Germania, Russia, Repubblica Ceca e Spagna riescono a salire sul gradino più alto per due volte mentre Lussemburgo, Francia, Irlanda, Olanda, Svizzera e Slovacchia conquistano la corsa una sola volta nella storia. Di seguito si propone l’albo d’oro completo del Tour de Pologne: Anno Vincitore Secondo Terzo 1928 Feliks Wiecek Wiktor Olecki Stanislaw Klosowicz 1929 Jozef Stefanski Eugeniusz Michalak Waclaw Kolodziejczyk 1933 Jerzy Lipinski Wiktor Olecki Stanislaw Wasilewski 1937 Boleslaw Napierala Stanislaw Wasilewski Jozef Kapiak 1939 Boleslaw Napierala Marian Rzeznicki Mieczyslaw Jaskolski 1947 Stanislaw Grzelak Zdzislaw Stolarczyk Boleslaw Napierala 1948 Waclaw Wojcik Lucjan Pietraszewski Waclaew Wrzesinski 1949 Francesco Locatelli Marin Niculescu Kaj-Allan Olsen 1952 Waclaw Wojcik Jozef Kapiak Mieczyslaw Ulik 1953 Mieczyslaw Wilczewski Waclaw Wojcik Gregorz Chwiendacz 1954 Marian Wieckowski Stanislaw Bugalski Adam Wisniewski 1955 Marian Wieckowski Wieslaw Podobas Adam Wisniewski 1956 Marian Wieckowski Stanislaw Bugalski Wieslaw Podobas 1957 Henryk Kowalski Stanislaw Bugalski Waclaew Wrzesinski 1958 Boguslaw Fornalczyk Costant Goossens Stanislaw Gazda 1959 Wieslaw Podobas Stanislaw Gazda Dick Enthoven 1960 Roger Diercken Jan Kudra Anatolij Olizarenko 1961 Henryk Kowalski Boguslaw Fornalczyk Eberhard Butzke 1962 Jan Kudra Roger Swerts Sylwester Goral 1963 Stanislaw Gazda Stanislaw Pawlowski Jozef Beker 1964 Rajmund Zielinski Wladislaw Kozlowski Jan Magiera 1965 Jozef Beker Jerzy Mikolajczyk Wladislaw Kozlowski 1966 Jozef Gawliczek Jan Magiera Tadeusz Zadrozny 1967 Andrzej Blawdzin Aleksiej Kulibin Jozef Mikolajczyk 1968 Jan Kudra Marian Forma Stanislaw Demel 1969 Wojciech Matusiak Zygmunt Hanusik Ryszard Szurkowski 1970 Jan Stachura Czeslaw Polewiak Tadeusz Szpak 1971 Stanislaw Szozda Jan Smyrak Ladislav Zakretta 1972 José Luis Viejo Tadeusz Mytnik Stanislaw Gazda 1973 Lucjan Lis Ryszard Szurkowski Tadeusz Mytnik 1974 André Delcroix Ludo Peeters Wojciech Matusiak 1975 Tadeusz Mytnik Hans-Joachim Hartnick Marian Majkowski 1976 Janusz Kowalski Jan Brzezny Hans-Joachim Vogel 1977 Lechoslaw Michalak Tadeusz Skrzypek Michael Schiffner 1978 Jan Brzezny Tadeusz Wojtas Jan Jankiewicz 1979 Henryk Charucki Janusz Kowalski Jan Krawczyk 1980 Czesław Lang Tadeusz Wojtas Jan Jankiewicz 1981 Jan Brzezny Roman Cieslak Sławomir Podwojniak 1982 Andrzej Mierzejewski Jan Schur Stanislaw Masiar 1983 Tadeusz Krawczyk Andrzej Serediuk Andrzej Mierzejewski 1984 Andrzej Mierzejewski Tadeusz Kreawczyk Tadeusz Piotrowicz 1985 Marek Lesniewski Zdzislaw Wrona Dariusz Zakrzewski 1986 Marek Kulas Zbigniew Ludwiniak Miroslaw Uryga 1987 Zbigniew Piatek Marek Lesniewski Czeslaw Lukaszewicz 1988 Andrzej Mierzejewski Arvid Tammesalu Mieczysław Karłowicz 1989 Marek Wrona Sławomir Krawczyk Robert Krzyzostaniak 1990 Mieczysław Karłowicz Grigorij Isczenko Tomasz Brozyna 1991 Dariusz Baranowski Mariusz Bilewski Marek Kaminski 1992 Dariusz Baranowski Raimondas Rumšas Igor Pastaukhowicz 1993 Dariusz Baranowski Marek Lesniewski Jonas Romanovas 1994 Maurizio Fondriest Marco Lietti Tomasz Brozyna 1995 Zbigniew Spruch Fabrizio Guidi Dariusz Baranowski 1996 Vjačeslav Džavanjan Maurizio Fondriest Andrea Noè 1997 Rolf Järmann Zenon Jaskuła Sašo Sviben 1998 Sergej Ivanov Jacky Durand Fabio Malberti 1999 Tomasz Brożyna Cezary Zamana Jens Voigt 2000 Piotr Przydzial Piotr Wadecki Sergej Ivanov 2001 Ondřej Sosenka Jens Voigt Piotr Przydzial 2002 Laurent Brochard Tomaz Brozyna Marek Rutkiewicz 2003 Cezary Zamana Andrea Noè Dave Bruylandts 2004 Ondřej Sosenka Hugo Sabido Franco Pellizotti 2005 Kim Kirchen Pieter Weening Thomas Dekker 2006 Stefan Schumacher Cadel Evans Alessandro Ballan 2007 Johan Vansummeren Robert Gesink Kim Kirchen 2008 Jens Voigt Lars Bak Franco Pellizotti 2009 Alessandro Ballan Daniel Moreno Edvald Boasson Hagen 2010 Daniel Martin Grega Bole Bauke Mollema 2011 Peter Sagan Daniel Martin Marco Marcato 2012 Moreno Moser Michał Kwiatkowski Sergio Henao 2013 Pieter Weening Jon Izagirre Christophe Riblon 2014 Rafał Majka Jon Izagirre Beñat Intxausti 2015 Jon Izagirre Bart De Clercq Ben Hermans 2016 Tim Wellens Fabio Felline Alberto Bettiol 2017 Dylan Teuns Rafał Majka Wout Poels 2018 Michał Kwiatkowski Simon Yates Thibaut Pinot La locandina ufficiale dell’edizione 76 del Giro di Polonia. Tour de Pologne: le fonti ufficiali Per ulteriori informazioni sulla storia del Tour de Pologne, sui percorsi di gara e sui vari atleti che hanno contribuito a rendere prestigiosa la corsa a tappe polacca, si può consultare il sito ufficiale Tour de Pologne.