Trentuno giorni, un mese esatto, è il tempo che ha impiegato Filippo Ganna per auto-lanciarsi definitivamente, a suon di successi di peso e prestazioni entusiasmanti, tra i grandi del pedale a soli 24 anni.

Sorridente, educato, mosso sempre da un fare leggero e spensierato, il portacolori della Ineos-Greadiers è uno dei nomi più chiacchierati del momento e non potrebbe essere altrimenti dopo lo storico oro ottenuto ai Mondiali 2020 di Imola nella prova a cronometro e le quattro tappe conquistate al recente Giro d’Italia 2020, manifestazione che l’ha visto indossare per due giorni anche la prestigiosa maglia rosa di leader.

Prima ancora però di divenire un implacabile protagonista delle prove contro tempo e di veder inevitabilmente decollare la propria carriera portando gli occhi di tutti gli appassionati (e non solo) su di lui, Ganna è un ragazzo che ha saputo, grazie a lavoro, sacrifici e dedizione, trasformare la propria passione per la bici in lavoro, trovando progressivamente la dimensione a lui congeniale nel mondo delle due ruote e finendo così per scrivere presto pagine importantissime per il ciclismo italiano.

Proviamo dunque a ripercorrere insieme le tappe e i passaggi di una carriera che è già valsa a Filippo il simpatico soprannome di “TopGanna”.

Filippo Ganna durante uno sprint al mondiale 2020

La storia di Filippo Ganna

Filippo Ganna, quasi fosse un segno del destino, nasce a Verbania il 25 luglio 1996, giorno in cui alle Olimpiadi di Atlanta Andrea Collinelli vince l’oro nell’inseguimento individuale maschile in pista, specialità in cui vent’anni più tardi sarà proprio il piemontese a dominare la concorrenza.

Nella casa di Vignone, sulle sponde del Lago Maggiore, Filippo cresce assieme alla sorella Carlotta circondato dalle attenzioni di mamma Daniela e papà Marco, azzurro olimpico nella canoa ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984. I due, senza assilli o pressioni di sorta, assecondano in gioventù le volontà del loro ragazzo il quale, visto l’imponente sviluppo fisico, viene portato naturalmente a praticare attività come basket e volley.

Le discipline di squadra però non hanno grande presa su Filippo che invece rimane colpito dal regalo dei nonni per il suo 14° compleanno: una bicicletta verde acido. Nonostante le inevitabili cadute e sbucciature delle prime volte, Ganna (nessuna parentela con il leggendario Luigi, primo vincitore del Giro d’Italia nel 1909) passa ore e ore sulle due ruote divertendosi e ricevendo in cambio “sensazioni incredibili”.

Di lì a entrare in una piccola squadra locale e a cominciare a pedalare assieme ai coetanei della zona il passo è breve.

Filippo Ganna con indosso la maglia rosa del Giro 2020

Gli anni da allievo fino ai dilettanti

Filippo, dunque, entra a far parte nel 2009 del Pedale Ossolano, team nel quale milita tre anni completando tutta la trafila delle categorie Esordienti e Allievi portando a casa 25 vittorie, campionato italiano a cronometro 2012 compreso.

Nel 2013, scoperto da Marco Della Vedova, debutta tra gli juniores con la maglia della Castanese-Verbania con cui ottiene complessivamente sei successi (cinque in prove contro il tempo). L’anno seguente prosegue il percorso nella categoria aggiudicandosi sei corse fra cui il titolo nazionale a cronometro e la rinomata Chrono des Nations, risultati che fanno da preludio al passaggio fra gli Under 23 nel 2015 con la maglia della Viris Vigevano.

La prima stagione tra i dilettanti porta in dote a Ganna cinque vittorie e due importanti soddisfazioni: la maglia tricolore nell’inseguimento a squadre su pista e la possibilità di assaggiare il mondo del professionismo grazie a uno stage offertogli dalla Lampre-Merida nella seconda metà dell’anno. Ganna, assieme ai consigli e alla disciplina impostagli dal padre, fa fruttare l’esperienza nel 2016 quando, difendendo i colori del Team Colpack, si impone in ben nove occasioni.

Filippo Ganna durante una gara agli inizi della sua carriera

Fra i suoi primi posti spiccano quelli alla Paris-Roubaix Espoirs, al Campionato italiano a cronometro di categoria, agli Europei nell’inseguimento individuale Under 23 ma soprattutto quello nell’inseguimento individuale (con record italiano annesso) ai Mondiali su pista di Londra 2016, un exploit che lo mette definitivamente sulla mappa confermando le tante voci sulla precocità del suo talento.

Per lui a questo punto arriva il momento del grande salto tra i pro ma prima c’è tempo per un altro debutto di fuoco: in agosto a Rio de Janeiro, assieme ai compagni Simone Consonni, Francesco Lamon e Michele Scartezzini (in sostituzione di Liam Bertazzo), pur senza una preparazione specifica segna la prima partecipazione alle Olimpiadi portando il quartetto dell’inseguimento a squadre (di cui è diventato punto di riferimento imprescindibile) fino al sesto posto.

Il debutto tra i professionisti

Circondato da grandi attese, nel 2017 Ganna esordisce allora tra i grandi del pedale con la maglia del Team UAE-Emirates pagando inizialmente però l’adattamento ai livelli richiesti dal professionismo.

La mancanza di risultati su strada è però parzialmente compensata dai traguardi ottenuti in pista: ai Mondiali di Hong Kong con il quartetto conquista il bronzo nell’inseguimento a squadre mentre in quello individuale si conferma tra i grandi della disciplina centrando l’argento.

Con un anno di esperienza in più sulle spalle, nel 2018 Filippo migliora sensibilmente andando più volte vicino al primo successo nella categoria su strada (secondo al campionato italiano a cronometro e secondo nella prova contro il tempo alla Vuelta a San Juan dove fa sua la maglia di miglior giovane), mentre in pista torna a sbaragliare la concorrenza facendo suo il secondo oro nell’inseguimento individuale ai Mondiali di Apeldoorn e confermando il quartetto sul gradino più basso del podio.

Filippo Ganna durante i mondiali su pista

Il passaggio al Team Sky

Nel 2019 Ganna cambia casacca e si accasa al Team Sky, formazione che punta forte sulle potenzialità del verbanese. All’interno della compagine britannica Filippo trova l’ambiente e la struttura ideali per continuare a performare ad alti livelli in pista e allo stesso tempo proseguire la propria crescita su strada.

Le risposte positive, frutto di una gestione oculata, non tardano ad arrivare in entrambi i settori.

Su pista, il piemontese trionfa per la terza volta in carriera ai Mondiali nell’inseguimento individuale attestandosi sempre più come dominatore della specialità; su strada invece, sempre più sereno e consapevole dei propri mezzi, Ganna può brindare finalmente al primo successo da pro’ al Tour de la Provence, doppiato in giugno dal primo titolo nazionale a cronometro che gli vale la convocazione per i Mondiali nello Yorkshire 2019.

Qui, sui 54 chilometri della prova iridata contro i migliori specialisti del cronometro, l’azzurro strappa il bronzo dietro al compagno di club Rohan Dennis e Remco Evenepoel, una medaglia che certifica i progressi e l’ottimo livello raggiunto da Filippo.

Filippo Ganna durante la premiazione nello Yorkshire

Il 2020 da incorniciare

Prima dell’avvento del Covid-19 e dello stop forzato all’attività agonistica dovuto al diffondersi della pandemia, Ganna fa in tempo a centrare un risultato storico aggiudicandosi in febbraio il quarto oro mondiale nell’inseguimento individuale (eguagliato il britannico Hugh Porter, unico a riuscire nell’impresa in passato) con la ciliegina sulla torta del primato del mondo nel turno di qualificazione della competizione.

Passata l’ebrezza per l’ennesimo titolo intercontinentale, Filippo affronta come tutto il mondo del professionismo i duri mesi di stop causati dal coronavirus. La ripresa, nei tre mesi in cui la stagione viene riprogrammata, è però a dir poco fenomenale. “Topganna” infatti è autore di una serie di prove magistrali che ne rivelano le stimmate del campione e lo lanciano come uno dei volti più vincenti e brillanti per le prossime annate.

Al primo posto nel Campionato italiano a cronometro infatti fa seguito la vittoria nell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico 2020, ultimo passo prima dell’annunciato (ma non scontato) titolo mondiale contro il tempo ad Imola che infiamma il Belpaese (mai un azzurro aveva vinto l’oro nella specialità) e lo proietta una settimana più tardi al via del suo primo Giro d’Italia nell’entusiasmo generale.

Alla Corsa Rosa, il piemontese fa un vero e proprio capolavoro imponendosi mirabilmente nelle tappe con arrivo a Camigliatello Silano, Palermo, Valdobbiadene e Milano (le ultime tre tutte contro il tempo), vestendo il prestigioso simbolo del primato (sognato fin da bambino) e mettendosi poi al servizio dei compagni in maglia Ineos-Grenadiers, protagonisti nel complesso di altri tre successi parziali e della vittoria finale con l’inglese Tao Geoghegan Hart.

Filippo Ganna durante la premiazione del mondiale di Imola

Palmarès

2020: Campione del mondo inseguimento individuale su pista, Campione italiano su strada prova a cronometro, 8ª tappa Tirreno Adriatico, Campione del mondo su strada prova a cronometro, 1ª tappa Giro d’Italia, 5ª tappa Giro d’Italia, 14ª tappa Giro d’Italia, 21ª tappa Giro d’Italia

2019: Campione del mondo inseguimento individuale su pista, 1ª tappa Tour de la Provence, Campione italiano su strada prova a cronometro, 6ª tappa BinckBank Tour, 6ª prova Coppa del mondo su pista 2018-2019 Inseguimento a squadre, 1ª prova Coppa del mondo su pista 2019-2020 Inseguimento individuale

2018: Campione del mondo inseguimento individuale su pista, Sei Giorni di Fiorenzuola, Classifica giovani Vuelta a San Juan

2017: Campione europeo inseguimento individuale su pista, 1ª prova Coppa del mondo su pista 2017-2018 Inseguimento a squadre

2016: Campione del mondo inseguimento individuale su pista, Campione europeo inseguimento individuale su pista U23, Parigi-Roubaix U23, Cronosbirro – Memorial Danilo Ferrari, GP Sogepu – Città di Castello, Campione italiano su strada prova a cronometro U23, Grand Prix Laguna Poreč, Sei Giorni delle Rose – prima giornata, Crono di Valeggio

2015: Campione italiano inseguimento a squadre su pista, Crono Città di Castello, Bracciale del Crono Fontanafredda, Crono di Champenois (Fra), Gran Premio Società Unione Ciclistica

A proposito dell'autore

Ciclista milanese sempre pronto a fiondarsi verso la campagna e il mare, alla ricerca di itinerari poco battuti in cui ristorare corpo e anima. Sulla sua bici da strada ama tanto darsi all’esplorazione lenta quanto sfidare le pendenze delle montagne mitiche, teatro di quelle imprese che hanno acceso in lui una passione vivissima e totale che ogni giorno prova a trasmettere attraverso i suoi scritti.