Nessun cronometro, nessun ordine d’arrivo, solo tanta voglia di pedalare, godersi il paesaggio e assaporare, ognuno al proprio ritmo, tutto il piacere di una lunga pedalata al fianco di altri amanti della bicicletta: è questo lo spirito della prima edizione della Duomo-Stelvio in programma il prossimo 24 luglio 2021, una manifestazione non competitiva che partirà dalla celebre cattedrale del capoluogo lombardo e condurrà i partecipanti nei magnifici scenari della Valtellina.

Sarà qui che, in cima a una delle salite più iconiche del ciclismo, dopo 230 chilometri e 3.400 metri di dislivello avrà termine la fatica degli iscritti.

Questi, nel frattempo, avranno avuto modo di godersi e ammirare lungo il percorso alcune delle meraviglie architettoniche e naturalistiche più celebri della Lombardia, dalle guglie gotiche della più nota chiesa di Milano allo spettacolare profilo del Resegone, dalle acque limpide del Lago di Como tanto caro ad Alessandro Manzoni fino ai rigogliosi e profumati meleti sparsi nella provincia di Sondrio.

Foto del punto di partenza e di arrivo della nuova corsa ciclistica Duomo-Stelvio 2021

Nata da un’idea di Fabrizio Beyerle (milanese da sempre ma di origini berlinesi) e Massimo Bonomi sostenuta con grande energia e spirito dal Team 100.1, la Duomo-Stelvio si propone dunque come sfida impegnativa ma non impossibile che, mettendo per una volta da parte l’agonismo, invita i pedalatori a gustarsi una bella giornata all’aria aperta prendendosi il tempo necessario per guardarsi attorno e tuffarsi appieno nel fascino di un territorio ricco di sorprese.

Con questo intento, gli organizzatori hanno studiato con cura una traccia che, dopo i saliscendi da Milano a Lecco e le anse del lungolago fino a Colico, percorrerà per intero il rinomato Sentiero Valtellina, una vera e propria perla per gli amanti delle due ruote che, senza l’assillo del traffico, potranno risalire il corso del fiume Adda apprezzando scorci di rara bellezza.

Arrivati a Bormio poi arriverà il momento di misurarsi con sua “Maestà”, il Passo dello Stelvio, una salita di 21,5 km e 1.553 m di dislivello lungo la quale sono state scritte pagine memorabili della storia del ciclismo. Ai 2.760 metri della vetta però questa volta non ci saranno trofei, podi o maglie rosa ma solo tanti applausi, una medaglia-ricordo e la soddisfazione di aver completato un’impresa che varrà di diritto l’ingresso nell’albo d’oro online “Sovrano dello Stelvio”.

La maglia dell'edizione zero della nuova corsa ciclistica Duomo-Stelvio 2021

La maglia dell’edizione zero della nuova corsa ciclistica Duomo-Stelvio.

La Duomo-Stelvio dunque non sarà una corsa contro il cronometro o una gara con degli avversari da battere ma, al contrario, un evento che inviterà i partecipanti a conoscersi, a supportarsi e aiutarsi in caso di necessità.

A proposito di solidarietà e di darsi una mano, per chi non avesse voglia di misurarsi da solo con un tracciato comunque molto dispendioso, l’organizzazione ha pensato anche alla possibilità di completare il percorso in modalità staffetta “Spirito di squadra”, ovvero formando squadre di tre elementi (con almeno una donna all’interno) che potranno darsi il cambio e contare sul supporto di un’auto al seguito, guidata a turno da uno dei componenti della squadra.

Individualmente o coi propri compagni quindi, la Duomo-Stelvio darà l’opportunità di vivere un’indimenticabile esperienza all’aperto in un contesto paesaggistico di indiscusso valore, uno scenario che certamente saprà stimolare sia i sensi che le gambe di ogni appassionato ciclista che si schiererà al via.

Le iscrizioni alla Duomo-Stelvio 2021 (effettuabili presso il portale Endu al costo di 35 euro per il singolo partecipante e di 60 euro per le squadre) rimarranno aperte fino al 20 giugno e chiuderanno automaticamente al raggiungimento di 250 iscritti individuali e 50 staffette.

Per iscriversi o avere ulteriori informazioni sull’evento vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale della Duomo-Stelvio.

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A proposito dell'autore

Ciclista milanese sempre pronto a fiondarsi verso la campagna e il mare, alla ricerca di itinerari poco battuti in cui ristorare corpo e anima. Sulla sua bici da strada ama tanto darsi all’esplorazione lenta quanto sfidare le pendenze delle montagne mitiche, teatro di quelle imprese che hanno acceso in lui una passione vivissima e totale che ogni giorno prova a trasmettere attraverso i suoi scritti.