Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente.

Con queste celebri parole Winston Churchill riconobbe la divisione territoriale dell’Europa tra blocco occidentale e blocco sovietico.

Si trattò di un confine socio-culturale lungo 6.800 km che durò dal 1945 al 1989.

Non si può cancellare la storia. Si può, però, tentare di renderla meno dura e meno pesante da conoscere, e la consapevolezza collettiva ci guadagna parecchio.

Nel 2004, quindi, è stato dato il via all’istituzione della Cintura verde dell’Iron Curtain Trail con il pieno appoggio del Bundestag (il parlamento tedesco) e della Croce verde Internazionale.

Il presidente attuale di quest’ultima, è proprio un certo Mikahil Gorbacev, l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica.

Egli stesso sta lottando per l’Iron Curtain Trail.

Il tracciato della pista ciclabile Iron Curtain Trail

Non solo la pista ciclabile venne riconoscuta, ma a Strasburgo (parlamento europeo, nda) è appoggiata e promossa sempre di più come mezzo di integrazione, confronto e scambio culturale in tutta l’Europa dell’est e del nord.

Il percorso effettivo del trail va dalla glaciale costa del Mare di Barents, fino al Mar Nero lungo il confine tra bulgaria e Turchia.

Questi 6.800 km si snodano attraverso 150 parchi e altrettante aree protette per flora e fauna. Inoltre sono diffusi i monumenti per il ricordo di quello che è stato un passato incancellabile, ma che renderà i popoli maggiormente consapevoli e coscienti.

Per maggiori informazioni su un road trip unico, il sito ufficiale è attivo e ricco di informazioni.

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A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike e fotografia, dopo la laurea in scienze internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche sta affrontando un master in fotogiornalismo all'Istituto Italiano di Fotografia. È entrato quasi subito in BiciLive.it con lo scopo di formarsi sia come fotogiornalista sia per rimanere vicino alla sua passione per la bicicletta.