Gravel: cinque biciclette top per un 2016 senza limiti Elvezio Sciallis 13 Gennaio 2016 Bike News Nel corso del 2015, fra fiere dedicate alla bicicletta e molte discussioni online, è cresciuta di mese in mese la sensazione che la gravel bike potesse diventare uno degli argomenti più caldi del 2016: molti produttori importanti hanno infatti dedicato una grande attenzione al mezzo, seguendo l’esempio iniziale dato da marche quali Salsa o Niner, con il risultato che nei prossimi mesi troveremo sul mercato una offerta sempre migliore. Noi di strada.biciLive.it intendiamo seguire con molta attenzione il fenomeno gravel e nel corso dell’anno vi offriremo servizi e test riguardanti i principali modelli presenti sul mercato. Nel frattempo abbiamo avuto modo di ammirare un ottimo video proposto da Bike Radar (visibile in fondo a questo articolo), che elenca quelle che, per la loro redazione, sono le cinque migliori biciclette gravel del 2016. Pur tenendo conto di differenze di opinioni e proposte alternative che offriremo in seguito, ci è sembrato un ottimo punto di partenza per cominciare a discutere di gravel nel nuovo anno. Questa tendenza relativamente nuova è in realtà collegata a un modo di concepire il ciclismo e le biciclette che risale a molto tempo fa e che ha trovato rinnovato impulso grazie alle gravel race, ovvero gare sulla lunga distanza che vengono condotte su percorsi sterrati. La pratica ha inizialmente preso piede, pardon, ruota negli USA, che sono ricchissimi di strade secondarie sterrate, e si è ora diffuso nel resto del mondo e anche qui in Italia si cominciano a realizzare interessanti eventi gravel. Per affrontare simili competizioni e terreni serve quindi una bicicletta ibrida, che parte dai classici modelli da cross ma che deve facilitare la pedalata su percorsi anche molto lunghi: il movimento centrale è quindi più basso, così come i tubi sono meno verticali e in generale si tende a un compromesso continuo fra strada e cross. Andiamo a vedere un po’ più da vicino i cinque modelli proposti. Cannondale Slate Nel gruppo delle migliori non poteva certo essere assente questa proposta del noto produttore statunitense. La gravel secondo la filosofia Cannondale monta una forcella ammortizzata Lefty Oliver Carbon (30 mm di escursione), che la trasforma immediatamente in un possente ibrido fra strada, cross e mtb. La Slate potrebbe però lasciare dubbiosi i puristi dell’asfalto, giustamente preoccupati di come l’ammortizzazione possa far loro sentire anche le minime crepe sulla strada. Ruote da 27,5″ , trasmissione SRAM Force CX1, freni SRAM Force CX1 con dischi da 160/140 mm, perno passante: la Slate ha già diviso i ciclisti (con critiche anche feroci) e vedremo a fine anno quali saranno stati i risultati di vendita. Come fa notare Bike Radar, quegli pneumatici semislick non convincono granché. GT Grade Non chiamatela gravel… GT preferisce il termine “enduroad” per questa due ruote con telaio in fibra di carbonio e vetro con tecnologia Dual Fiber Dynamics che permette maggiore elasticità, possibilità di montare vari tipi di pneumatico da 35 mm e freni a disco idraulici. La particolarità della Grade consiste proprio nei materiali che compongono il telaio, che, meno rigidi, possono fornire un minimo di ammortizzazione e permettere buone prestazioni anche offroad. Maggiori informazioni sul sito GT. Salsa Warbird Salsa è stato fra i primi produttori a dare spinta al fenomeno gravel e anche per il 2016 propone tre ottime spec della sua Warbird, frutto di estesi test (e vittorie) nelle principali competizioni gravel che si tengono in USA. I freni posteriori con cavi esterni faranno la felicità dei meccanici mentre il terzo alloggiamento per borraccia permetterà escursioni ancora più lunghe senza patire la sete, il tutto ulteriormente migliorato dal nuovo sistema antivibrazioni Class 5 VRS. Maggiori info sul sito ufficiale Salsa. Ridley X Trail Anche Ridley non vuole che si usi il termine gravel: la sua X Trail è una “all road” con telaio in fibra di carbonio, capacità di ospitare pneumatici fino a 40 mm, freni a disco idraulici Shimano BR-RS805 Flatmount e cambio Shimano Ultegra/105 a 11 velocità. L’impressione, per ora, è di una due ruote più vicina alla strada che al cross ma comunque adatta a molte situazioni, con quattro modelli disponibili. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale Ridley. Open U. P. Open ci ha abituati a telai eccellenti e la sua U. P., che sta per Unbeaten Path, conferma questa tradizione con una clearance che permette addirittura l’alloggiamento di ruote da mountain bike sia per quel che riguarda il diametro sia per la sezione. Colorata in un brillante arancio in grado di farla spiccare ovunque (ma esiste anche la versione marrone), U.P. vanta un telaio dal peso record di 1,150 kg che impiega diverse tipologie di fibra di carbonio a seconda degli elementi. Anche in questo caso, potrete raccogliere maggiori informazioni sul sito ufficiale Open, che fornisce notizie molto dettagliate sulla progettazione del telaio. Ecco il video di Biker Radar: Il 2016 sarà un anno decisivo per capire se “gravel” sia solo una parola alla moda che indica un fenomeno effimero destinato a sparire o, al contrario, un’innovazione destinata a rimanere nel mondo del ciclismo e a originare nel tempo una disciplina seria e ben organizzata. E Strada.BiciLive.it sarà presente per raccontarvi quel che accade nell’universo gravel.