Misuratore di potenza: test in esclusiva dei nuovi pedali Powertap P1 Davide Allegri 12 Maggio 2015 Anteprime Powertap ci ha invitati a testare in esclusiva i loro nuovi prodotti basati sul misuratore di potenza: pedali P1, corona C1 e il computer Joule gps+. Tre giorni a Maiorca, Spagna, basati sull’allenamento con la potenza! Sono stati giorni intensi che ci hanno permesso di entrare in confidenza con i nuovi misuratori di potenza che saranno distribuiti ai negozi da giugno. Grazie al supporto di Justin Henkel (product manager di Powertap) e Clayton Goldsmith (sales manager di Powertap) siamo riusciti analizzare dettagliatamente i loro prodotti. Pedali P1 e Joule Gps+: le prime impressioni. Se vi siete persi la news con la scheda tecnica generale sui pedali P1 e la corona C1 potete trovarla qua I pedali P1 hanno una caratteristica secondo me molto importante: la semplicità. Tutta la componentistica necessaria è all’interno del pedale e non è quindi vincolata alla pedivella, eliminando in questo modo tutti i problemi di montaggio e calibrazione. Si installano come dei normalissimi pedali a sgancio con attacco Look. “La progettazione dei pedali è stata complessa e ci ha richiesto 4 anni di sviluppo. Abbiamo inserito diversi sensori che ci consentono di ricevere una quantità di dati mai vista prima. Tutti rigorosamente testati al fine di mantenere una precisione costante in qualsiasi condizione di stress meccanico e termico.” …ci racconta Justin Henkel Pedali plug and play Se l’installazione risulta molto semplice, la loro calibrazione non è da meno. Una volta installati i pedali è sufficiente accedere al menù del Joule gps+ aggiungendo i dati della bici come in qualsiasi altro misuratore, selezionare la voce “menù> sensor > calibration” , far girare i pedali intorno al proprio asse e il gioco è fatto, la calibrazione sarà automatica. Le schermate e i settaggi del Joule Gps+ sono anch’essi semplici ed intuitivi. I pedali sono installati e pronti all’utilizzo. Avendo un misuratore di potenza in ogni pedale sono in grado di fornirci dati unilaterali come watt e bilanciamento, ovvero la quantità di watt erogata sul singolo pedale. Funzione molto utile per valutare eventuali disequilibri tra gli arti. La schermata principale Grazie al nuovo Joule GPS+ con tecnologia Bluetooth Smart, i dati possono essere scaricati/inviati simultaneamente ai vari software/piattaforme semplicemente collegando il Joule GPS+ allo smartphone. Design e funzioni rimangono invariati rispetto alle versioni precedenti. Utilizzando una schermata di questo tipo è possibile monitorare i parametri fondamentali: watt, bilanciamento, velocità, cadenza, tempo, joule. Li ho scelti per poter paragonare le differenze tra i tre misuratori di potenza. Ovviamente il Joule gps+ ha a disposizione una serie di schermate completamente personalizzabili ma ho preferito utilizzare questa per avere più dati a dispoizione in tempo reale. Il test che abbiamo fatto si è svolto su una variante del percorso dell’ironman 70.3, in programma per la prossima settimana. Strada prevalentemente pianeggiante con una salita di circa 15km per uno sviluppo totale di 93km. Ci ha permesso di immagazzinare una buona quantità di dati e prendere confidenza con i diversi settaggi del Joule Gps+. Analisi dell’allenamento Terminato l’allenamento è possibile analizzare direttamente i dati dei pedali P1 dal computerino Juole Gps + Accedendo sempre dal menù principale si segue il percorso “Menù > History “ da qua è possibile scegliere il metodo di analisi dell’allenamento. Io per esempio ho scelto di compararlo con quelli dell’ultima settimana. Le schermate riassuntive dell’allenamento sono di semplice comprensione e abbastanza complete. C’è tutto il necessario per analizzare in modo sommario gli allenamenti se non si ha a disposizione un pc. Riporto solo i dati significativi. “Powertap ti mette di fronte alla dura realtá” …ci dice ridendo Justin Henkel, ma ha perfettamente ragione! Nella prima schermata viene visualizzato il tempo di allenamento, distanza percorsa, joule totali e temperatura. Un buon indizio sulla quantità di allenamento svolto, utile soprattutto ai neofiti che non hanno bisogno di dati dettagliati. Passando alla seconda pagina del sommario ci troviamo davanti le medie, che comprendono la media dei watt erogati, cadenza, velocità e battiti cardiaci. Entrando nei dettagli della potenza possiamo osservare la media dei watt erogati, la massima potenza erogata e la NP, ovvero la potenza normalizzata, calcolata con un complesso algoritmo che tiene conto di una serie di variabili che andranno a modificare la potenza erogata. La seconda schermata sui dettagli della potenza la reputo particolarmente interessante e riporto una frase di Clayton Goldsmith: “Chi non ha mai utilizzato un misuratore di potenza, molto spesso non tiene conto di un parametro importante: il tempo trascorso senza erogare watts. Questo è un fattore fondamentale per l’ottimizzazione del tempo degli allenamenti. Ipotizzando che il giro di oggi (3 ore circa e 93km) fosse stato un allenamento che avesse richiesto l’accumulo di un certo numero di Joule, tu avresti potuto risparmiare ben il 25% del tuo tempo, che corrisponde a ben 47 minuti con una produzione nulla di watts”, Clayton Goldsmith Con l’analisi della quantità di tempo o percentuale trascorsa a zero watt è possibile ottimizzare al massimo le sedute di allenamento. Un altro dato fondamentale, soprattutto per i test, è il rapporto medio di w/kg. Al quale segue il rapporto massimo di w/kg. La schermata “work” ci mette di fronte alla quantità di lavoro (joule) prodotta durante la sessione. In più riporta altri due parametri: If, fattore di intensità e TSS, stress fisiologico dell’allenamento, che è un valore molto importante per la programmazione dei prossimi carichi di lavoro e recuperi. I picchi di potenza in rapporto al tempo sono esaminabili nelle due schermate successive. I picchi di potenza in rapporto al tempo sono esaminabili nelle due schermate successive. Va a seguire la schermata che riassume i tempi di lavoro nelle varie fasce di intensità. “Climbing” mette a disposizione dati sulle scalate: Dislivello positivo, negativo e % media di pendenza. Per concludere con la VAM, velocità ascensionale media, “la cilindrata che ha un ciclista nelle scalate” Nella schermata di analisi delle pedalate troviamo la % di watt erogati sui singoli pedali. Come ho scritto poco sopra può tornare utile per valutare eventuali disequilibri tra gli arti inferiori. Il secondo dato ci indica la cadenza media. Infine le ultime tre schermate: Traccia gps che evidenzia il percorso, Intervals che riporta il wattaggio e altre info se l’allenamento è frazionato in giri. Perché scegliere i pedali P1 piuttosto che la corona C1 o il mozzo G3? …la scelta viene fatta in base alle esigenze pratiche del ciclista. I pedali sono molto versatili ma non a tutti piacciono gli attacchi stile Look. Il mozzo è comodo se hai una serie di bici uguali, ad esempio un team. Si tratta quindi di una scelta molto personale che non dipende sicuramente dalla precisione, perché ogni misuratore Powertap ha lo stesso margine di errore. Lo stesso discorso vale per la corona.” …ci spiega Justin Henkel: “Ci sono però alcune differenze importanti tra il mozzo e pedali.” -continua Henkel- “ad esempio il mozzo, in posizione centrale con interposta guarnitura e catena, calcola matematicamente la cadenza mentre sui pedali c’è un sensore dedicato” Personalmente, oltre alla cadenza, ho notato differenze nella velocità di aggiornamento dati, ma c’era da aspettarselo essendo i pedali in contatto diretto con la potenza espressa mentre il mozzo ha una serie di elementi che lo mettono in comunicazione, come descritto da Henkel. Conclusioni Le prime impressioni sul misuratore di potenza P1 combinato con il Joule gps+ sono state ottime. Nei pedali P1, dal punto di vista estetico e di progettazione c’è stata una massima cura dei dettagli senza tralasciare la semplicità del pedale stesso. Lo spazio occupato dall’hardware è davvero ridotto. La semplicità di montaggio e calibrazione li rendono velocemente utilizzabili anche da chi è alla prima esperienza con un misuratore di potenza. Non abbiamo avuto la possibilità di esaminare nel dettaglio i dati raccolti al pc ma dal Joule gps+ siamo riusciti comunque a fare un’analisi sufficiente per stimare la qualità del lavoro, programmare i prossimi allenamenti e recuperi. Con la distribuzione dei pedali P1, Powertap andrà ad inserirsi in un canale di mercato dei misuratori di potenza molto interessante, in diretta concorrenza con Garmin. Attendiamo con ansia l’avvio della distribuzione sul mercato per poter svolgere dei test a lungo termine e dettagliati! Ricordiamo che i prodotti PowerTap sono distribuiti in Italia da Charlie Sport Distribution