illustrazioni di Cecilia TurchelliIl passo San Boldo in bdc: consigli, mappe e tracce GPS scaricabili Michele Malfatti 12 Settembre 2017 Cicloturismo Il passo San Boldo è un valico di 706 metri sul livello del mare che si trova nelle prealpi Bellunesi centrali. Mette in comunicazione la provincia di Treviso con la provincia di Belluno. Il San Boldo può essere raggiunto in bdc da due versanti: da Trichiana che si trova al centro della Valbelluna in provincia di Belluno o da Tovena che si trova in Valmareno in provincia di Treviso. Tovena è sulla Strada del Vino e del Prosecco, uno degli itinerari cicloescursionistici tra le colline e le vigne del famoso vino. In questo articolo vi porterò alla scoperta della salita al passo San Baldo dal versante trevisano. Il passo San Boldo si trova tra le province di Belluno e di Treviso. Il lato trevigiano è quello delle colline del Prosecco, molto suggestivo con le strade e i paesi immersi tra le vigne. Indicazioni per Tovena Tovena si trova in Veneto, esattamente in Valmareno in provincia di Treviso. Per raggiungere il punto di partenza ci sono alcune soluzioni. Se si proviene dal Trentino/Alto Adige conviene prendere l’autostrada A22 Brennero Modena ed uscire a Trento Nord quindi seguire le indicazioni per Bassano del Grappa quindi per Feltre SS50 quindi per Valdobbiadene SR348 quindi la SP152. Se invece arrivate dalla Lombardia prendendo l’autostrada A4 direzione Venezia l’uscita consigliata è Vicenza Nord. Quindi prendere la SR53 per poi immettersi sulla SR348 direzione Tovena. Dati riepilogativi della salita in bdc da Tovena Per raggiungere il passo da Tovena si affrontano 6,7 km con una pendenza media del 7% e una pendenza massima dell’11%. Partenza Tovena 239 m Arrivo Passo San Boldo 706 m Dislivello 467 m Lunghezza 6,7 km Pendenza Media 7 % Pendenza Massima 11 % Consigli: dato il traffico veicolare presente sul passo vi consiglio di mantenervi a destra e di pedalare in fila indiana. Vista la quota non alta che si raggiunge vi consiglio di portare con voi l’abbigliamento adeguato per la discesa come una mantellina. La salita al San Boldo da Tovena è medio-facile: meno di 7 km al 7% e con punte massime che non superano l’11%. Dati riepilogativi della salita in bdc da Trichiana L’altro versante per raggiungere il passo è di affrontarlo partendo da Trichiana in Valbelluna. La salita è più lunga ma molto più dolce: 10,3 km con un pendenza media del 3,5% e massima del 7,3%. Partenza Trichiana 347 m Arrivo Passo San Boldo 706 m Dislivello 359 m Lunghezza 10,3 km Pendenza Media 3,5 % Pendenza Massima 7,3 % I tornanti per salire al passo San Boldo sono 18, di cui gli ultimi molto ravvicinati. Affrontare il Passo San Boldo in bici da corsa Ho deciso di scalare il passo San Baldo dopo aver visto alcune foto davvero suggestive degli ultimi tornanti. Mi sono documentato su internet e ho trovato del materiale sulla salita, quindi ho chiesto a Roberto, mio amico di pedalate, se voleva venire con me ad affrontare la salita. Ho scelto di affrontare il passo dal versante Trevisano, quindi sono partito da Tovena. La prima parte della salita ha una pendenza dolce ed è utile per scaldare la gamba in vista dei tratti più ripidi. Ho parcheggiato la macchina nel piccolo paesino quindi ho scaricato la bici. Mi sono vestito e come prima operazione ho gonfiato le ruote e ho agganciato il GPS sul supporto da manubrio. Ho controllato di aver tutto nelle tasche della maglie e, dopo aver chiuso la macchina, sono partito. Mi sono immesso sulla SP635 e ho svoltato a destra seguendo le indicazioni per il passo. Pedalando in leggera salita ho notato a destra il cartello che indica che il passo è transitabile. Ho proseguito la pedalata salendo agilmente e guardandomi attorno. Terminano le ultime case del paese di Tovena e ho notato a destra un cartello con scritto 18 tornanti. Dopo il 9° tornante la valle si apre e si scorge il paesaggio sulle vigne del Prosecco alle spalle e i tornanti con le gallerie in alto. Proseguo e affronto un lungo un tratto rettilineo con pendenza costante fino a giungere al tornante numero 18 dove a destra trovo una pizzeria. Mi ritrovo a pedalare in una valletta molto stretta e assai selvaggia dove si ha poca visuale sulla sottostante cittadina di partenza. Salendo sono riuscito a vederla solo in corrispondenza di alcuni tornanti verso la fine del percorso. Sono salito agilmente questo denota che la pendenza non è elevata, difatti ho controllato sul display del GPS e ho notato un valore attorno al 7%. Continuando sono giunto all’ottavo tornante dove ho visto il punto di partenza e la sottostante valle. Le gallerie sono strette e il traffico è regolato da un semaforo: in caso di luce rossa meglio aspettare e riprendere fiato. Ho controllato la traccia e noto che manca poco per iniziare il tratto più spettacolare della salita. Ho raggiunto il tornante numero 7 e a lato ho trovato un cartello con una foto storica e la spiegazione della strada. Mi sono fermato a leggere attentamente la storia. La strada venne costruita grazie allo sforzo di prigionieri di guerra, anziani e donne e bambini locali, circa 7000 persone, il tutto in tempi record: iniziarono il 1/02/1918 e finirono la strada il 01/06/1918. È per questo che viene chiamata anche “la strada dei cento giorni”. Chiamata “Strada dei cento giorni”, fu realizzata nel 1918 in pochi mesi: congratulazioni a ingegneri e operai! Continuo agilmente e in pochi minuti mi trovo davanti a una galleria che riporta il numero del tornante numero 6 e a lato strada un semaforo. Ho controllato sul GPS e mancano circa 2 km alla vetta. Ho aspettato il verde, sono partito e ho affrontato gli ultimi 6 tornanti stretti costruiti dentro delle scenografiche gallerie scavate nella roccia, uno spettacolo. Terminate le gallerie ho affrontato un tratto in leggera salita senza problemi e sono giunto al cartello che indica il passo. Il San Boldo non è molto gettonato ma ve la suggeriamo: il tratto con le gallerie e il panorama sulle vigne sono spettacolari! Un po’ di storia: il Passo San Boldo al Giro d’Italia Il passo San Boldo è stato percorso due volte dalla gara ciclistica più importante del nostro Paese. Nel 49° Giro d’Italia nel 1966 nella 21° tappa da Belluno a Vittorio Veneto. La tappa venne vinta dall’italiano Pietro Scandelli, maglia rosa e vincitore del Giro fu Gianni Motta. Nel Giro d’Italia 2019 è stato Gran Premio della Montagna nella 19° tappa da Treviso a San Martino di Castrozza. La tappa è stata vinta dal colombiano Esteban Chaves, maglia rosa e vincitore del Giro fu l’equadoriano Richard Carapaz. Altri percorsi in Veneto Oltre al passo San Boldo la regione Veneto offre tanti altri percorsi, passi e piste ciclabili da percorrere e godere in sella pedalando. Ecco altri 5 articoli di cicloturismo pubblicati sul nostro sito: Passo Falzarego Passo Giau Passo Duran La pista ciclabile del Piave: un percorso da Belluno a Jesolo Cicloturismo nelle Terre del Custoza tra il Garda e Verona Passo San Boldo: mappa e percorso scaricabili La mappa della salita al Passo San Boldo e la traccia GPS possono esser scaricate dalla pagina di BiciLive.it su Gpsies.com.