Il passo del Ballino è una delle salite che si possono affrontare quando si soggiorna nel Garda Trentino. È una bella salita che merita di essere scalata, primo perché è semplice, secondo per i luoghi ricchi di bellissimi panorami che si attraversano.

Si parte dal lago di Garda e si sale attraversando una zona di ulivi e vigneti, fino a lambire il lago di Tenno, con le sue acque cristalline, per poi iniziare a pedalare nel bosco.

Da che parte si scala il passo del Ballino?

Per raggiungere il passo ci sono due salite. I punti di partenza sono o Riva del Garda o Ponte Arche dove si sale anche per affrontare il passo del Durone pubblicato precedentemente sempre su strada.bicilive.it.

Entrambi i versanti sono interessanti da scalare. In questo articolo descrivo la salita partendo da Riva del Garda. Da notare che dal punto di partenza di Riva del Garda ci sono due varianti per raggiungere la meta, passando per la località di Deva o da Varone. Entrambe le strade si ricongiungono al lago di Tenno.

In questo articolo vi porterò alla scoperta della strada per raggiungere il passo del Ballino partendo da Riva del Garda e salendo da Deva.

il lago di Tenno in Trentino

Il lago di Tenno è una piccola perla che si incontra durante il percorso: le sue acque sono incontaminate.

Dove si trova Riva del Garda

Riva del Garda è un comune italiano che si trova sul lago di Garda nella provincia di Trento. Per raggiungere il punto di partenza ci sono diverse soluzioni.

Dall’autostrada A4 Milano Venezia si può uscire a Brescia Est quindi seguire le indicazioni per Salò. Giunti a Salò si percorre la strada SS45bis che costeggiando il Benaco conduce a Riva del Garda.

Altra soluzione, sempre dall’autostrada A4 Milano Venezia si può uscire a Peschiera del Garda e seguire le indicazioni per il lago quindi si costeggia il Garda e seguendo sempre i cartelli stradali si raggiunge Riva del Garda.

Percorrendo l’autostrada A22 Brennero/Modena l’uscita consigliata è Rovereto Sud. Alla rotonda si seguono le indicazioni per il lago di Garda. A Nago si seguono i cartelli per Torbole sul Garda, quindi per Riva del Garda.

mappa della salita al passo Ballino da Riva del Garda

Il passo del Ballino si trova in Trentino e si può scalare da Riva del Garda o da Ponte Arche.

Dati riepilogativi della salita in bdc da Riva del Garda

La salita da Riva del Garda al passo è lunga 14,6 km e permette di superare un dislivello di 630 m. La strada sale con pendenze che vanno dal 4% fino a tratti al 7%.

Partenza Riva del Garda 120 m
Arrivo Passo del Ballino 750 m
Dislivello 630 m
Lunghezza 14,6 km
Pendenza Media 4 %
Pendenza Massima 7 %

Dati riepilogativi della salita in bdc da Ponte Arche

La salita da Ponte Arche al passo è lunga 10,1 km e permette di superare un dislivello di 350 m. La strada sale con pendenze che vanno dal 3,6% fino al 5%.

Partenza Ponte Arche 400 m
Arrivo Passo del Ballino 750 m
Dislivello 350 m
Lunghezza 10,1 km
Pendenza Media 3.6 %
Pendenza Massima 5 %

Consigli: la strada è poco trafficata comunque vi consiglio di prestare sempre attenzione e di affrontare la salita al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Per la discesa il mio suggerimento è quello di portare con voi una mantella.

altimetria della salita in bici al passo Ballino

La salita da entrambi i versanti non presenta grandi difficoltà: da Riva la pendenza media è del 4%, da Ponte Arche è ancora più facile con la massima che non supera il 5%.

La salita al Passo del Ballino in bdc

Abito ad Arco di Trento a pochi chilometri da Riva del Garda e il passo del Ballino è una bella salita che affronto diverse volte durante la stagione perché mi permette di fare bellissimi giri in bici da corsa.

Esco da casa e prendo la pista ciclabile Riva del Garda-Torbole che, costeggiando il fiume Sarca, mi porta a Torbole sul Garda. Da qui seguendo la segnaletica mi dirigo verso Riva del Garda sempre costeggiando il lago.

Un a piccola pausa in centro mi permette di ammirare il lago e pur conoscendo bene questa visuale scatto sempre una foto. La piazza principale è piena di gente e ci sono davvero tante biciclette che vanno dalla mountain bike alle bici elettriche e alla bici da corsa. In poco spazio si trovano tutte le declinazioni della bicicletta e la cosa non può che far nascere un sorriso.

panorama del punto di partenza: Riva del Garda

Partendo dalle sponde trentine del lago di Garda si imbocca la strada che conduce alla Valle di Ledro.

Il Garda Trentino è famoso per la varietà di itinerari in mountain bike, per itinerari in bici da corsa come la Valle di Cavedine e belle salite da fare in bici da corsa come il passo Santa Barbara.

Esco dal centro e prima di immettermi sulla strada principale azzero il GPS così da avere i dati della salita e il dislivello affrontato. Quindi inizio a pedalare e seguo i cartelli stradali con le indicazioni per la Valle di Ledro.

Il primo tratto di strada è stretto e trafficato. Mi mantengo bene sulla destra della sede stradale e senza problemi in pochi minuti mi trovo al cartello che indica la svolta a sinistra per il lago di Tenno.

Attraverso la strada e il traffico stradale diminuisce in modo evidente, molto bene. Cambio rapporto e salgo agile. Il percorso qui è immerso tra gli ulivi e il panorama mi lascia sempre a bocca aperta

La strada è come una lingua nera d’asfalto che taglia il versante della montagna tra uliveti che producono olio di qualità. Salgo costante tra curve e tratti rettilinei, raggiungo e attraverso la località di Deva.

Affronto dopo le poche case un tornante a destra e mi fermo a bordo strada per scattare una foto davvero suggestiva sulla città di Riva del Garda e sul lago. Risalgo in bici e riprendo a pedalare. L’ambiente circostante cambia, trovo ogni tanto ancora alcuni ulivi e vigneti e in pochi minuti arrivo e attraverso la frazione di Pranzo.

strada in salita verso il passo del Ballino

La strada sale dolcemente senza strappi (pendenza max 7%) alternando tratti nel bosco e tratti più aperti.

Pedalo rilassato e agilmente affronto alcuni tornanti quindi un tratto rettilineo in falsopiano e arrivo allo stop. Attraverso l’incrocio e mi dirigo verso il parcheggio dove a lato di una piccola cappella trovo una fontana. Cambio l’acqua dalla borraccia, inserisco la fontana come punto d’interesse nel GPS quindi riparto e seguo il cartello per il passo del Ballino.

Percorro poche decine di metri e a destra noto il lago di Tenno. Mi fermo solo il momento per scattare alcune foto al lago che ha sempre dei colori indescrivibili. Sono fortunato, è una bellissima giornata di sole, non fa troppo caldo e quindi ho un mix ideale per una bella pedalata.

Risalgo in bici e proseguo la bella salita. Scendo per un breve tratto poi risalgo. Il contesto cambia, ora pedalo nel bosco fitto che nelle giornate di caldo rende questo tratto di salita davvero piacevole. Percorro l’ultima curva a destra e mi trovo davanti l’ultimo rettilineo che conduce in breve tempo alla meta della giornata.

Raggiungo le prime case della piccola frazione di Ballino, che attraverso, quindi proseguo e magicamente la strada diventa pianeggiante, cambio rapporto e in pochi minuti arrivo al cartello del passo del Ballino a 750 metri di quota. Mi fermo per scattare una foto al cartello e per pensare a quante volte in una stagione percorro questa bellissima salita. Mi vesto, indosso la mantella e inizio la discesa verso casa.

cartello del passo del Ballino

Come spesso accade per i cartelli dei passi alpini, anche quello del Ballino è ricoperto da adesivi di vari club e associazioni sportive.

Un po’ di storia: il passo del Ballino al Giro d’Italia

La prima volta che il passo del Ballino venne affrontato nella corsa rosa fu nel 1999, nella ventesima tappa Predazzo-Madonna di Campiglio. La tappa fu vinta da Marco Pantani mentre il Giro d’Italia fu vinto da Ivan Gotti.

Dopo 8 anni si ritorna a transitare sul passo del Ballino a 1000 metri di quota nella diciannovesima tappa Treviso-Comano Terme. Tappa vinta dallo spagnolo Iban Mayo mentre vincitore della maglia rosa a Milano fu l’italiano Danilo Di Luca.

A proposito dell'autore

Abito ad Arco di Trento, mecca della bici a 360°. Unisco la passione della bici al mio lavoro di cartografo e di rilevatore GPS di itinerari bici e trekking. Ho scritto due guide, una di mountain bike e l'altra di cicloturismo.