Il Monte Zoncolan in bdc: consigli e tracce GPS scaricabili Michele Malfatti 12 Gennaio 2018 Cicloturismo Il monte Zoncolan è un’ascesa da affrontare almeno una volta nella vita di un cicloturista. Il motivo? Perché è una di quelle salite che “lasciano il segno”, per la difficoltà legata alle pendenze. Raggiungere la cima è una soddisfazione unica. Lo Zoncolan si trova in Carnia, in Friuli tra i comuni di Sutrio, Ovaro e Ravascletto. Da che parte si scala lo Zoncolan? Per salire al monte Zoncolan ci sono tre salite che portano in vetta. I punti di partenza sono questi: Ovaro, Sutrio e Priola. In questo articolo vi porterò alla scoperta della salita allo Zoncolan partendo da Ovaro (UD). Dove si trova Ovaro Ovaro è un comune italiano che si trova nella provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Per raggiungere il punto di partenza ci sono diverse soluzioni. Dall’autostrada A4 Milano Venezia direzione Venezia si seguono le indicazioni per l’E55/Udine/Tarvisio/Austria. Si prosegue sulla A23 (Autostrada Palmanova Tarvisio). Si prende l’uscita dalla A23 Carnia – Tolmezzo per poi seguire i cartelli per la SS52 strada statale 52 Carnica. Raggiunto il paese di Villa Santina si prende la SR355 seguendo i cartelli per Ovaro. Da Trento si prendere l’autostrada A22 Brennero/Modena direzione nord e si esce a Bressanone/Val Pusteria. Si percorre la SS49 della Pusteria fino a giungere a San Candido dove si prende la SS52 (Strada Statale 52 Carnica). A Santo Stefano di Cadore si prende la SR355 con indicazioni per Udine/Tolmezzo/Sappada fino a giungere a Ovaro. Lo Zoncolan si trova in Fiuli Venezia Giulia, nei pressi di Tolmezzo, e può essere scalato da Sutrio o da Ovaro. Dati riepilogativi della salita in bdc da Ovaro La salita da Ovaro è più corta ma più impegnativa: in poco più di 10 km si salgono 1.200 metri di dislivello con una pendenza media dell’11,5% e la massima che arriva al 22%. Partenza Ovaro 540 m slm Arrivo Monte Zoncolan 1.750 m slm Dislivello 1.210 m Lunghezza 10,5 km Pendenza Media 11,5 % Pendenza Massima 22 % Dati riepilogativi della salita in bdc da Sutrio Partenza Sutrio 532 m slm Arrivo Monte Zoncolan 1.750 m slm Dislivello 1.218 m Lunghezza 13,5 km Pendenza Media 9 % Pendenza Massima 20 % Consigli: dato il traffico veicolare presente e l’esposizione al sole vi consiglio di affrontare la salita partendo al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Per la discesa il mio suggerimento è quello di portare con voi l’abbigliamento adeguato come una mantella e guanti lunghi, manicotti e gambali e le luci anteriori e posteriori per poter affrontare le gallerie in totale sicurezza. La salita allo Zoncolan da Ovaro è tra le più dure al mondo: pendenza media all’11,5% e massima al 22%. La salita al monte Zoncolan in bdc Lo Zoncolan è considerata una tra le salite più difficili da fare in bici da corsa. Ho cercato informazioni in rete e quindi mi sono organizzato per la scalata. Vi svelerò un segreto: ho sempre seguito il ciclismo seduto su una poltrona prima di prendere in mano una bicicletta e iniziare a pedalare: i chilogrammi in sovrappiù sono scomparsi e ho cambiato lavoro dall’ufficio all’aria aperta. La bici cambia la vita! La prima volta che ho scalato il Passo dello Stelvio in bici ho pianto come un bambino, un’emozione indescrivibile. È stato lo stesso per lo Zoncolan. Descrizione dell’ascesa allo Zoncolan Da Arco di Trento dove abito raggiungo in macchina la cittadina di Ovaro. Mi vesto, accendo il GPS e parto. Metto un rapporto agile e seguo da subito i cartelli per lo Zoncolan. Sono fortunato, trovo ad accogliermi una giornata di sole con il cielo limpido. Salgo ammirando i campi ben coltivati e il panorama, pensando alla salita e alla mia personale impresa. Controllando il GPS noto che sono a 540 metri di quota e devo affrontare un dislivello di 1210 metri in 10,5 chilometri con una pendenza media dell’11.5% e tratti superiori al 20%, non male come inizio! Continuo a salire lentamente e affronto un chilometro circa con pendenza che varia tra l’8 e il 9% fino a giungere a Liariis frazione di Ovaro. Attraverso il paese e vedo su delle facciate delle case alcune frasi per chi affronta la salita in bici come “lasciate ogni speranza voi che entrate” e “qui si va sulla salita dolente, qui si va nell’eterno dolore”. Rincuoranti, senza dubbio… mi fermo un attimo, riempio la borraccia alla fontana e riparto. Seguendo le indicazioni con immenso stupore noto che a bordo strada ogni 300/500 metri si trovano dei cartelli con le immagini di campioni del ciclismo vincitori del Giro d’Italia. Durante il Giro d’Italia migliaia di appassionati assiepano i prati del monte Zoncolan tifando per i propri beniamini del ciclismo. Su ogni cartellone c’è il chilometraggio progressivo percorso dal paese di Liariis. Una bellissima cosa per dare risalto alla salita ma soprattutto ai ciclisti che hanno fatto la storia al Giro. La strada sale immediatamente senza lasciar respiro, controllo il GPS e noto che pendenza varia dal 15 al 16% e così salgo per circa 4 km. Cerco di pedalare zigzagando per diminuire un po’ la pendenza della strada, sempre guardandomi attorno per scorgere macchine in arrivo e anche per ammirare il panorama. Guardo spesso il GPS, alcuni punti hanno una pendenza superiore al 20%, per fortuna sono brevi tratti e con forza e determinazione si affrontano. Affronto tratti rettilinei e tornanti stretti che presi all’esterno mi permettono di respirare. I raggi solari iniziano a farsi spazio tra il bosco e questo significa che la quota si alza e quindi sono vicino alla fine della salita. Durante la salita incontro tanti ciclisti di diverse parti d’Italia e d’Europa. Per fortuna incrocio solo poche macchine e due moto, questo mi fa salire salire con il mio ritmo e in tranquillità. Arrivo al 16° tornante dei 20 che caratterizzano questa salita. Dopo un lungo tratto rettilineo, sul muro di contenimento a bordo strada vedo la scritta “1 km”. Continuando vedo in lontananza l’ingresso della prima galleria. Accendo le luci sul manubrio e sotto la sella per la prima galleria, lunga circa 150 metri. Dopo poche decine di metri ne affronto una seconda più corta, di circa 70 metri di lunghezza, quindi l’ultima di 120 metri. I famosi tornanti dello Zoncolan, croce e delizia anche per i ciclisti più allenati. Le tre gallerie sono in leggera salita, molto strette, con fondo cementato e purtroppo scarsamente illuminate. Per questo è meglio avere entrambe le luci, anche per farsi vedere da chi sopraggiunge da dietro. Dopo l’ultima galleria mancano solo 500 metri alla meta. Pedalo gli ultimi quattro ripidi e panoramici tornanti, stretti ma immersi tra i prati e controllo sullo schermo del GPS la pendenza: doppia cifra, ma poco importa visto che manca davvero poco alla fine. Concludo l’ultimo tornante a sinistra e quindi affronto anche l’ultima rampa della giornata. Alla fine della salita sgancio il pedale, metto il piede a terra, guardo il cartello e trattengo a stento le lacrime, di gioia e di sollievo. Un pianto liberatorio a conclusione di questa salita affrontata con tutte le mie forze con tutta la passione per il ciclismo, che mi ha portato a cambiar vita e a fare di una passione un lavoro. A lato del cartello dello Zoncolan c’è anche il monumento al ciclista scalatore. Da qui si gode di un panorama davvero suggestivo: verso ovest le Dolomiti, verso nord sul vicinissimo Monte Zoncolan con la sua stazione di rilevamento meteorologico e in lontananza il monte Crostis e il monte Coglians, la cima più alta del Friuli, al confine con la Carinzia. Un po’ di storia: il monte Zoncolan al Giro d’Italia La prima volta che lo Zoncolan venne affrontato nel giro d’Italia fu nel 2003 nella dodicesima tappa la San Donà di Piave-Monte Zoncolan. Il versante affrontato fu quello da Sutrio meno duro di quello da Ovaro. La tappa fu vinta dal trentino Gilberto Simoni che vinse anche l’ottantaseiesima edizione della “Corsa Rosa”. Dopo quattro anni si ritorno in cima allo Zoncolan il 30 maggio nella tappa Lienz(Austria)-Monte Zoncolan. Tappa vinta dal trentino Gilberto Simoni mentre vincitore della maglia rosa a Milano fu l’italiano Danilo Di Luca. Nel 2010 si ritorna ad affrontare lo Zoncolan nella quindicesima tappa con partenza da Mestre. Tappa vinta dall’italiano Ivan Basso e anche vincitore della novantatreesima edizione del giro d’Italia. Una fase della tappa del Giro 2010 sullo Zoncolan: Pinotti insieme a Cunego, Nibali e altri corridori cercano di recuperare su Basso. L’anno successivo nel 2011 il monte Zoncolan fu arrivo della quattordicesima tappa con partenza da Lienz (Austria). Tappa vinta dallo spagnolo Igor Antón. Giro vinto dall’italiano Michele Scarponi. Nella ventesima tappa del giro d’Italia 2014 si arriva sullo Zoncolan con partenza da Maniago. Vittoria di tappa dell’australiano Michael Rogers. Vincitore della maglia rosa a Trieste il giorno successivo fu il colombiano Nairo Quintana. Nel Giro d’Italia del 2018 si arriverà sullo Zoncolan sabato 14 Maggio nella tappa San Vito al Tagliamento Monte Zoncolan. Una tappa di 181 km con 5 gran premi della montagna (GPM) e un dislivello di circa 4400 metri.