La Randonnée del Lago di Garda: 24 febbraio 2019 Cinzia Vecchi 7 Aprile 2019 Eventi Lo scorso 24 febbraio 2019 si è tenuta la Blu grand’acqua: La Randonnée del Lago di Garda, una gara con un percorso da 217 chilometri con oltre 1.300 metri di dislivello. L’evento altro non era che la prima prova de I Magnifici Quattro, un progetto organizzato e realizzato dalla società sportiva dilettantistica Sport Verona ASD per un motivo molto particolare. I Magnifici Quattro: alla conquista dei 4 brevetti per Parigi Come sanno tutti i randonneur più appassionati, il 2019 è l’anno della 19° edizione della Parigi-Brest-Parigi, forse la più famosa randonnée al mondo. Per potervi partecipare è necessario acquisire quattro “brevetti” per altrettante lunghezze – 200, 300, 400 e 600 km – entro il mese di agosto. Il progetto de I Magnifici Quattro è nato proprio per aiutare gli appassionati a ottenere i quattro brevetti validi per la qualifica alla Parigi Brest Parigi. Questo il calendario delle quattro gare previste: – Lago di Garda percorso da 200 km – 24 febbraio 2019 – Fiume e Laghi percorso da 300 km – 23-24 marzo 2019 – Valsugana percorso da 400 km – 13-14 aprile 2019 – Dolomiti percorso da 600 km – 24-26 maggio 2019 Ogni evento prevede un percorso ondulato, mai cattivo, immerso nella natura e in contesti di grande bellezza. Al solito, lo spirito che si vuole trasmettere con ognuna delle quattro randonnée è, come riportato sul sito SportVerona.it, “il semplice pedalare in amicizia, immersi nel paesaggio, una sfida con sé stessi e con i propri limiti”. Aria aperta, sorrisi e amici di pedalate, ma quant’è bella la vita del randonneur? Blu grand’acqua: La Randonnée del Lago di Garda 2019 Il percorso della Randonnée del Lago di Garda era prevalentemente vallonato, con un’unica salita, Le Torricelle, posta quasi al termine e quindi poco fastidiosa per le gambe. Nonostante il percorso non presenti difficoltà altimetriche, esso diviene impegnativo proprio per la lunghezza. Affrontare 217 km ad inizio stagione non è proprio una passeggiata. La location di partenza era, ed è fissata anche per gli altri tre brevetti, a Montorio Veronese (VR) presso il Cral del BPM, struttura comoda da raggiungere e dotata di tutti i servizi necessari per il pre e dopo randonnée (parcheggi, docce calde, pasta party, ecc.). La partenza era fissata per le ore 6:00 di domenica 24 febbraio. Faceva ancora buio e pertanto le bici erano equipaggiate con impianto di illuminazione. Le temperature erano abbondantemente sotto lo zero, il ché ha indotto i più a partire con abbigliamento invernale. Pochi chilometri dopo la partenza abbiamo transitato per il centro storico di Verona, un passaggio decisamente suggestivo con la città avvolta nelle luci dell’aurora. Fa freddo, è buio e la foto un po’ mossa, ma attraversare Verona in bici prima dell’alba è bellissimo. Lasciata Verona ci siamo diretti, attraverso ciclabili e strade secondarie, a Peschiera del Garda. Da qui abbiamo intrapreso il giro del lago, in senso orario, costeggiando la sponda bresciana. La scelta di effettuare il giro in senso orario è sempre molto apprezzata perché permette di godere della vista lago, con i suoi pittoreschi e suggestivi scorci. Pausa caffè a Toscolano-Maderno durante il primo controllo della randonnée. A Toscolano-Maderno, circa 80 km dalla partenza, era fissato il primo controllo: è stata l’occasione per una sosta caffè, per fare un po’ di foto al lago e agli amici randonneur. Dopodiché abbiamo proseguito per Torbole. Questo tratto di strada è forse il più problematico, per la presenza di numerose gallerie e per il vento che, spesso, spira in direzione contraria, rendendo la pedalata difficoltosa. Stranamente, al nostro passaggio, il vento non ha dato eccessivamente noia. Giunti a Torbole abbiamo apposto il secondo timbro sulla carta di viaggio e siamo ripartiti alla volta di Bardolino, dove era fissato il terzo e ultimo controllo. Il panorama lungo la strada nei pressi di Malcesine. Superato brillantemente il giro del lago abbiamo affrontato gli ultimi 40 km attraversando la Valpolicella su strade prevalentemente vallonate che si sono fatte sentire nelle gambe… d’altro canto, dopo avere percorso oltre 160 km cominciava ad affacciarsi un poco di stanchezza. Giunti nuovamente a Verona abbiamo affrontato l’ultima fatica di giornata: la salita delle Torricelle. Di per sé non presenta pendenze eccessive ma, dopo avere percorso quasi 200 km, può assomigliare a un muro, e io l’ho proprio vissuta così. Il poco allenamento ha presentato il conto in questi 4 km: posso dire che più che le gambe, ha pedalato la testa ed è stato fondamentale il sostegno dei compagni di viaggio. Conquistate le Torricelle, pochi chilometri ci separano da Montorio. Al termine della discesa tutto il gruppo si è ricompattato per giungere insieme a Montorio: si parte insieme e si arriva insieme! Questo è il nostro ciclismo e la filosofia che lo ispira. Per i dati tecnici della randonnée vi rimando a Strava. Con una precisazione: il dislivello reale è di 1300 d+ e non è quello, ben maggiore, indicato da Strava. Continuate a seguirci per leggere la cronaca degli altri tre brevetti de I Magnifici Quattro.