Campionati mondiali di ciclismo 2019: Italia terza nel medagliere Emanuele Peri 2 Ottobre 2019 Gare È terminata questa fantastica settimana, da sabato 21 a domenica 28 settembre, che ci ha portati ad assistere ai Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2019 nello Yorkshire. Sono state assegnate le medaglie e le maglie che berranno indossate per 365 dai vincitori di ogni categoria: Juniores, Under 23 ed Elite per gli uomini e Juniores ed Elite per le donne, sia la prova in linea sia quella cronometro. Da quest’anno ricordiamo che, al posto della consueta cronometro a squadre, è stata corsa la Mixed Team Relay, una prova contro il tempo per nazionali che vedeva impegnati tre uomini e tre donne per ogni formazione. Il ciclista danese Mads Pedersen all’arrivo della prova in linea Elite uomini. Campionati mondiali di ciclismo 2019: tutte le gare, le vincitrici e i vincitori Andiamo a rivivere nel dettaglio tutti i risultati della gare di questo weekend. Campionato del Mondo 2019: cronometro Mixed Team Relay I mondiali 2019 nello Yorkshire si aprono, come abbiamo detto, con la novità di questa stagione: la mixed-team. La prova di apertura è stata stravinta dalla formazione faro del ciclismo degli ultimi anni, l’Olanda, che grazie a Jos Van Emden, Lucinda Brand, Koen Bouwman, Riejanne Markus, Bauke Mollema e Amy Pieters, supera di 23 secondi la formazione tedesca. Terzo posto per la Gran Bretagna che ci lascia fuori dal podio per soli cinque secondi. Ottima comunque la prova degli azzurri, con gli sposi Elia Viviani ed Elena Cecchini per la prima volta in corsa insieme. Il team olandese vincitore della gara Mixed Relay. Campionato del Mondo 2019: cronometro Juniores e Under 23 La prima prova a cronometro disputata è quella delle donne junior, dove la russa Aigul Gareeva si riprende la rivincita sull’olandese Shirin Van Anrooij, seconda, che aveva avuto la meglio su di lei agli ultimi campionati europei ad Alkmaar. Terzo posto per l’inglese Elynor Backstedt che ci relega nuovamente alla medaglia di legno con Camilla Alessio per soli 4 secondi. Va decisamente meglio negli Uomini Juniores: Antonio Tiberi, nonostante un problema al pedale subito dopo lo start e vari impedimenti come il traffico delle ammiraglie, va a segnare un tempo super che lo porta a cogliere la medaglia d’oro e la maglia iridata. Con 8 secondi l’italiano si impone su Enzo Leijnse (Olanda) e Marco Brenner (Germania). Decisamente anonimi invece gli azzurri nella prova Under 23, caratterizzata da una forte pioggia che ha messo in difficoltà i corridori partiti nella seconda parte di gara. Il danese Mikkel Bjerg supera di ben 27 secondi il duo a stelle e strisce Ian Garrison e Brandon McNulty. Il podio della gara Uomini Juniores: medaglia d’oro l’italiano Antonio Tiberi Campionato del Mondo 2019: cronometro Elite Bellissima la cronometro degli Uomini Elite con il discusso Rohan Dennis (Australia), ancora in causa con il suo club Bahrain-Merida, che domina la corsa e va a prendersi la medaglia d’oro dopo quasi tre mesi senza correre. Dennis supera di 1’09” il giovanissimo Remco Evenepoel (Belgio) e di 1’55” un fantastico Filippo Ganna che dimostra ancora una volta la sua grande affinità con le prove contro il tempo, azzurri che mancavano sul podio di categoria da ben 4 anni. Tra le donne invece è fortissima l’americana Chloe Dygert-Owen che con una prestazione super sconfigge nettamente le due olandesi più attese, Anna Van der Breggen, argento, e Annemiek Van Vleuten, bronzo. Solo 17esima Elisa Longo Borghini. Il ciclista australiano Rohan Dennis, vincitore della Cronometro Elite. Campionato del Mondo 2019: prova in linea Juniores e Under23 Dopo le prove a cronometro ecco quelle in linea, con i giovani junior ad aprire le ultime tre giornate di gare: la gara maschile è un susseguirsi molto spettacolare di attacchi e contrattacchi, dove il nostro Alessio Martinelli è bravo a entrare nel gruppo dei migliori. Nel finale però va via Quinn Simmons (USA), lasciando all’azzurro la medaglia d’argento. Terzo posto per Magnus Sheffield (USA). Tra le ragazze junior sono ancora gli Stati Uniti a farla da padrone: dopo poco più di due ore di gara viene lanciato lo sprint e a spuntarla è Megan Jastrab davanti a Julie De Wilde (Belgio) e Lieke Nooijen (Olanda). Fuori dai 10 Camilla Alessio, in una gara che negli ultimi anni ci ha sempre visto lottare per la vittoria. Stupenda e ricca di emozioni la prova in linea degli Under 23: teoricamente la vittoria è andata all’olandese Nils Eekhoff, ma subito dopo il traguardo le immagini del VAR hanno scoperto un traino e un eccesso di scia dell’ammiraglia per oltre due chilometri, così da decretare la sua squalifica. La vittoria e la maglia iridata sono dunque passati nelle mani di Samuele Battistella (Italia) che era giunto secondo al traguardo dopo una corsa che lo ha visto sempre protagonista. Dietro l’azzurro, medaglia d’argento per lo svizzero Stefan Bisseger e medaglia di bronzo per il padrone di casa Thomas Pidcock. Il ciclista italiano Samuele Battistella a braccia alzate sul podio. Campionato del Mondo 2019: prova in linea Elite Come di consueto sono i professionisti a chiudere la settimana dei Campionati del Mondo. Sabato 28 si è corsa la prova femminile con il dominio incontrastato di Annemiek Van Vleuten (Olanda), capace di attaccare in solitaria a oltre 100 chilometri e di arrivare con 2 minuti e 15 secondi sulla seconda classificata, la connazionale Anna Van der Breggen. Gradino più basso del podio per Amanda Spratt (Australia), mentre l’italiana Elisa Longo Borghini è solo quinta. La prova maschile, sotto la tempesta inglese di domenica 28, è per noi azzurri un misto di gioia e amarezza: l’ultimo podio italiano risaliva al 2008, quando Alessandro Ballan, portò alla vittoria il tricolore, dunque il secondo posto di Matteo Trentin non può che far sorridere i tifosi. Tuttavia la crisi di Mathieu van der Poel, favorito alla vigilia, e il grande lavoro di Gianni Moscon, aveva aperto le porte a Trentin per un successo che mancava da 11 anni. Nel terzetto formatosi negli ultimi chilometri, a spuntarla allo sprint è invece il danese Mads Pedersen, giovane 23enne che per ben 365 giorni indosserà la maglia iridata nelle corse di tutto il mondo. Terzo posto per lo svizzero Stefan Kung. Il podio della prova in linea Elite uomini con il danese Mads Pedersen al centro e Matteo Trentin alla sua destra. L’appuntamento con i Mondiali di ciclismo su strada è per il 2020, a Martigny: la speranza per l’Italia è di fare ancora meglio. Medagliere Campionati del Mondo 2019 nello Yorkshire Questo il medagliere al termine delle competizioni: gli USA precedono l’Olanda e l’Italia. Ottimo lavoro dei ragazzi e le ragazze azzurre capaci di essere una delle nazionali guida di questi Campionati mondiali di ciclismo 2019. Posizione Nazione Ori Argenti Bronzi Totale 1 USA 3 1 2 6 2 Olanda 2 4 2 8 3 Italia 2 2 1 5 4 Danimarca 2 0 0 2 5 Australia 1 0 1 2 6 Russia 1 0 0 1 7 Belgio 0 2 0 2 8 Germania 0 1 1 2 8 Svizzera 0 1 1 2 9 Gran Bretagna 0 0 3 3 Campionati mondiali di ciclismo 2019: nello Yorkshire dal 21 al 29 settembre Da sabato 21 a domenica 29 settembre 2019 si correranno i campionati del mondo di ciclismo su strada nello Yorkshire, antica contea inglese nella penisola britannica. Come di consueto vedremo in azione tutte le categorie, maschili e femminili, dagli juniores ai professionisti. È stata eliminata la cronometro a squadre per club a favore di una nuova formula per nazionali che andremo dopo a scoprire. L’idea di David Lappartient, presidente UCI, è quella di incrementare l’attrazione verso il ciclismo, e quindi una nuova competizione può raggiungere questo obiettivo. La città che vedrà gli arrivi di tutte le competizioni è Harrogate, mentre otto sono le sedi di partenza: Beverley, Ripon, Northallerton, Richmond, Doncaster, Bradford e Leeds. Nuova aggiunta, la corsa in linea di paraciclismo, un’ottima pensata degli organizzatori per far vedere al mondo dello sport il coraggio e la passione di questi ragazzi. Le verdeggianti colline dello Yorkshire sono pronte a ospitare i Mondiali di ciclismo UCI 2019. Mondiali di ciclismo: il programma in giornate Si partirà come anticipato precedentemente sabato 21 settembre 2019. L’onore di aprire la settimana inglese dei mondiali sarà data proprio ai paraciclisti che parteciperanno a una corsa in linea da Beverley ad Harrogate passando per Tadcaster e Wetherby. Domenica vedremo la nuova specialità che prende il posto della crono-squadre per club: la crono-staffetta mista per nazionali con tre uomini e tre donne. Partiranno prima i maschi, e solo quando il secondo uomo avrà tagliato il traguardo potrà partire la prima donna. Il tempo finale verrà preso quando la seconda ragazza taglierà il traguardo. La distanza è di 28 km, due giri del circuito. Lunedì si terranno le due prove contro il tempo degli juniores maschi e femmine (14 chilometri), mentre martedì gli uomini Under 23 e le donne élite (32,5 km, un tratto in linea più un giro di circuito). Mercoledì 25 settembre si chiuderanno le cronometro con la prova degli uomini professionisti a caccia della maglia detenuta da Rohan Dennis (54 chilometri). Le corse in linea in linea inizieranno giovedì, con i soli uomini junior (144,5 km), il giorno seguente vedremo in azione le ragazze della stessa categoria (91,5 km) e i maschi under 23 (192,5 km). Sabato le donne élite (149,5 km) e domenica la corsa più attesa a chiudere questo mondiale con i maschi professionisti su un percorso di ben 284,5 chilometri. Il percorso dei campionati del mondo dello Yorkshire 2019 Gli organizzatori UCI hanno concesso allo Yorkshire di ospitare i campionati del mondo di ciclismo per il 2019 e quando lo hanno fatto erano consapevoli di ritrovarsi con un percorso prettamente pianeggiante e collinare e soprattutto aperto a quelle ruote veloci del gruppo che non disdegnano qualche saliscendi e il lungo chilometraggio. Dopo la rassegna di Innsbruck in cui abbiamo visto gli scalatori alla prova, ecco quindi un mondiale vecchio stile. I professionisti che correranno per 284,5 chilometri dovranno fare i conti con i primi 60 km su e giù, la salita di Cray, molto irregolare (6,6 km con pendenza media dell’1,3% ma massima del 8,9%), quella di Buttertubs, molto simile alla precedente (6 km al 2,4% con massime all’11%) e quella del Grinton Moor (4,4 km al 5,3%). Dopo la discesa si entrerà nel circuito che prevede solo un brevissimo strappo che comunque farà un po’ di selezione nelle ultime tornate. Molto probabile una volata, non escludiamo però un colpo di qualche finisseur. Nella prima parte sono presenti 3 salite ma non dovrebbero creare problemi ai velocisti. I più attenti avranno notato come le tre salite e la composizione della corsa ricorda moltissimo la prima tappa del Tour de France 2014, quello vinto da Vincenzo Nibali, dove da Leeds si arrivava ad Harrogate dopo 190 chilometri in cui si scalarono queste tre facili ascese. Quel giorno la tappa la vinse Marcel Kittel, a testimoniare come un velocista puro, se in forma, può tranquillamente tenere le ruote del gruppo. Unica incognita i tanti chilometri. Le donne èlite invece affronteranno solo due ascese, tutte concentrate nella prima parte di gara: quella di Norwood Edge (2,1 km al 9%) e quella di Lofthouse (4,5 km al 6%). Una volta entrati nel circuito, così come per gli uomini, solo il breve strappo potrà scremare leggermente il gruppo. I probabili favoriti del mondiale Già da ora ci si sta chiedendo chi potrà togliere la maglia di campione del mondo ad Alejandro Valverde, da lui conquistata dopo un durissimo mondiale sulle strade di Innsbruck. Il nome che più salta all’occhio è quello di Peter Sagan (Slovacchia), pronto a riprendersi lo scettro che da tre anni lo aveva accompagnato fino a prima della vittoria dello spagnolo. Lo slovacco se la dovrà però sudare, la concorrenza è agguerrita: per gli italiani non sarà facile, ci affidiamo alla velocità di Elia Viviani e alla tenuta di Sonny Colbrelli ma soprattutto alle abilità del CT Davide Cassani nel costruire attorno a loro una grande squadra. Gli altri nomi dei favoriti si sprecano: Michael Matthews (Australia), Greg Van Avermaet (Belgio), Alexander Kristoff (Norvegia), John Degenkolb (Germania), Arnaud Demare (Francia) se la corsa dovesse diventare più dura, Marcel Kittel (Germania), Caleb Ewan (Australia), Fernando Gaviria (Colombia) se invece non ci sarà selezione. Dopo aver premiato Valverde a Innsbruck 2018, Peter Sagan è intenzionato a riprendersi la maglia iridata. Organizzazione dei campionati del mondo dello Yorkshire 2019 Alla presentazione un grande cast: dal presidente UCI al primo ministro inglese Theresa May. Numerosi gli interventi, tra questi citiamo Gary Verity della “Welcome to Yorkshire”, l’atleta inglese Alex Dowsett, e il presidente della British Cycling Julie Harrington, la quale ha dato molto al movimento ciclistico britannico, capace di capitalizzare le grandi corse a tappe del 2018. Sono stati stanziati ben 12 milioni di sterline per la riuscita dell’intera manifestazione, mai una cifra così alta nell’organizzazione di un mondiale di ciclismo. Altri 15 milioni sono stati destinati dalla federazione alla costruzione alla manutenzioni di impianti sportivi dedicati a questo sport e alla promozione di eventi sportivi e campagne per far avvicinare sempre più britannici al ciclismo, sport in cui si sono distinti in maniera eccellente negli ultimi anni. Le strade inglesi sono state il teatro di altri grandi ciclo eventi come le prime tappe del Tour 2014 e il Tour dello Yorkshire. Campionati del mondo di ciclismo 2020 Appena presentato il programma e il percorso dei mondiali dello Yorkshire 2019, già si parla dell’edizione 2020. Sembra ormai sfumata la candidatura di Vicenza a favore della doppia candidatura svizzera di Aigle e Martigny, nel cantone vallese, che avrebbero offerto circa 1 milione e mezzo di euro in più della città veneta. Molti i favoriti ma a trionfare è sempre uno solo: indimenticabile la delusione di Dumoulin nella passata edizione. Saranno due anni molto importanti per la Svizzera se la notizia venisse ufficializzata, in quanto la federazione elvetica ospiterà il prossimo anno i mondiali di ciclismo su pista, mentre nel 2020 è certo il campionato del mondo di ciclocross. Il mondiale in Italia manca da Firenze 2013, speriamo possa presto tornare presentando un percorso almeno all’altezza dei grandi colossi esteri.