La pista ciclabile della Valle di Ledro Michele Malfatti 9 Luglio 2019 Cicloturismo La ciclabile della Valle di Ledro si trova in Trentino e percorre l’intera valle di Ledro fino al lago d’Ampola: è un percorso quasi completamente asfaltato, tranne un tratto sterrato che costeggia il lago di Ledro. La ciclabile è adatta a qualsiasi tipo di bicicletta. Il percorso è in leggera salita, quasi impercettibile, e si svolge su stradine secondarie a traffico limitato intervallate da tratti di ciclabile. Il panorama sul lago la fa da padrone. Ecco la descrizione della ciclabile partendo da Molina di Ledro. Dove si trova Molina di Ledro? Molina di Ledro (TN) si trova in Trentino, esattamente nella valle di Ledro. Molina si trova a pochi chilometri da Riva del Garda. Raggiunto il Garda Trentino si trovano le indicazioni per la valle di Ledro. Si può raggiungere la valle anche da Brescia percorrendo la Valsabbia quindi a Storo si sale verso la valle di Ledro; l’alternativa, sempre arrivando da Brescia, è di percorrere la strada gardesana occidentale fino a Riva del Garda quindi seguire i cartelli per la Valle di Ledro. L’itinerario ciclabile da Molina di Ledro al lago d’Ampola Arrivo a Molina di Ledro in bici perché abito ad Arco di Trento e questo è il mio solito giro in bici quando ho voglia di andare in Valle di Ledro e arrivare al lago d’Ampola. Ho percorso la spettacolare strada “Ponale”, un bellissimo percorso che parte da Riva del Garda e seguendo la vecchia strada conduce in valle di Ledro. Salendo ho ammirato il lago di Garda. Prima di arrivare a Molina mi sono fermato al piccolo paesino di Pre per riempire la borraccia e ho notato il monumento ai “ciuaroi”, coloro che producevano le “broche” ovvero chiodi che fino alla metà del secolo scorso venivano usati per proteggere le suole delle scarpe. Attraverso Molina e arrivo davanti al Museo delle Palafitte da dove parte la ciclabile. Nelle vicinanze trovo una fontana e dei parcheggi oltre ad alcuni bar e ristoranti. Il lago è davanti ai miei occhi e pur conoscendo il posto, ogni volta rimango sbalordito dalla bellezza del lago di Ledro. Mi piace soprattutto il colore azzurro del lago e lo specchiarsi delle montagne nelle sue acque, un quadro che cambia colore ogni volta che la luce è diversa. Seguo la segnaletica e pedalo su una strada panoramica a traffico promiscuo costeggiando il lago. Arrivo ad un bivio dove giro a destra e pedalo tra bungalow e case estive. Sempre alla mia destra trovo una bellissima spiaggia attrezzata e in zona pure un piccolo ma fornito supermarket. Affronto una breve salita e sono in località Dos de Pur dove a destra trovo le indicazioni per la ciclabile. Inizia il tratto sterrato, un tratto di circa un chilometro nel bosco con vista sul lago. Mi fermo spesso per scattare alcune foto. Questo tratto è molto frequentato dai pedoni quindi moderate la velocità e prestate molta attenzione. Termina lo sterrato e, prima di immettermi sulla strada asfaltata, a destra trovo una fontana e una piccola area di sosta. Riempio la borraccia quindi riparto e sono sulla strada principale, seguendo sempre i cartelli che mi indicano la pista ciclabile. Pedalo sulla strada comunale verso il paese di Pieve di Ledro. Affronto un ponticello sul torrente Massangla quindi giro subito a sinistra. Mi ritrovo sulla pista ciclabile e costeggio il torrente. La ciclabile è bella larga e ben curata. Salgo verso l’abitato di Bezzecca che sfioro appena. Pedalo e alla mia sinistra c’è una piccola area di sosta con delle panchine. Mi fermo bevo un goccio di acqua. Controllo la traccia sul GPS che ho creato a video a casa (per farlo leggete il tutorial Come importare e seguire una traccia GPS) e aggiungo l’area sosta per aggiornare le mappe del progetto OpenStreetMap. Risalgo in bici e proseguo la mia pedalata costeggiando il torrente lungo la ciclabile. Seguo sempre le indicazioni e, dopo una breve salita, mi ritrovo a pedalare da parte alla statale SS 240 sempre sulla ciclabile e arrivo a Tiarno di Sotto, altro paese della valle di Ledro. Mi fermo per ammirare il panorama e scattare alcune foto alla verdeggiante valle. I prati sono ben tenuti e al pascolo ci sono decine di mucche e pecore che ogni tanto mi guardano con aria indifferente. Proseguo rispettando sempre la segnaletica fino a giungere ad un bivio alla chiesetta di Santa Lucia dove giro a sinistra, una breve salita e quindi riprendo la ciclabile che con questo giro mi consente di aggirare l’area artigianale di Tiarno di Sotto. Con calma e rilassato raggiungo Tiarno di Sopra, l’ultimo paese della valle di Ledro. Pedalo sempre sulla ciclabile immerso tra i verdi prati fino ad arrivare nei pressi del laghetto d’Ampola, un bellissimo biotopo. Supero un ponticello e mi trovo alla fine della ciclabile. Scendo e spingo la bici lungo il sentiero con fondo sterrato fino al lago. Affianco il centro visitatori dove mi fermo a fare una visita, venendo a conoscenza della storia di questo biotopo e delle specie vegetali e animali che ci vivono. Arrivo sulla strada SP 127 e d entro nel bar che si trova al passo dell’Ampola. Mi fermo, prendo un caffè e dopo aver controllato i dati della pedalata sul GPS rientro a casa. Cosa vedere durante la pedalata: Molina di Ledro: la ciclabile parte proprio davanti al Museo delle Palafitte, nato negli anni settanta per esporre i reperti provenienti dall’area archeologica adiacente. Al suo interno si trovano oggetti quotidiani rinvenuti negli scavi del villaggio di palafitte che oltre 4 mila anni fa si trovava sulla sponda del lago di Ledro. In località Pur si trova Ledro Land Art, un percorso artistico realizzato all’interno di una bellissima pineta. Qui si trovano una ventina di opere di diversi artisti che si mimetizzano nel bosco. Pieve di Ledro e il museo Foletto dell’omonima famiglia di farmacisti, divenuti famosi per il Picco Rosso, un liquore dal colore rosso realizzato con i lamponi e le fragoline di bosco che ha una gradazione alcolica di 61°. Qui producono anche altri liquori e sciroppi il piccolo museo merita una visita, vi sono esposte macchine e attrezzature del laboratorio farmaceutico dalla sua prima apertura fino ad oggi. A Bezzecca si trova il Museo Garibaldino e della Grande Guerra. Al suo interno si possono ammirare cimeli della terza guerra d’indipendenza e della prima guerra mondiale. Vicino al museo c’è il parco storico del Colle di Santo Stefano con la chiesa che è un ossario militare. Per conoscenza, Garibaldi scrisse il famoso telegramma “Obbedisco” il 9 agosto 1866 proprio qui a Bezzecca, in risposta all’ordine del generale La Marmora di sgomberare il Trentino entro 24 ore. Garibaldi con i suoi “Cacciatori delle Alpi” si preparava a entrare nella regione, allora parte dell’impero austro-ungarico, per liberare Trento. A Tiarno di Sotto si può ammirare la cascata Gorg d’Abiss. Per raggiungerla si percorre un canyon scavato durante i secoli nella roccia e in fondo a questo appare d’un tratto lo spettacolo della cascata. Lago d’Ampola, un piccolo specchio d’acqua dove al suo interno si trova una grande varietà di animali e piante. Vi consiglio di fermarvi al centro visitatori e di percorrere la passerella in legno che vi porta alla scoperta del lago e dei suoi abitanti. Cosa bere e cosa mangiare nella Valle di Ledro Amo pedalare ma anche assaporare i prodotti tipici di ogni luogo dove mi trovo. Eccovi alcune particolarità culinarie della Valle di Ledro. Vi consiglio di assaggiare la birra artigianale Leder, prodotta utilizzando acqua pura di sorgente alpina. Nessuna birra Leder è filtrata o pastorizzata. Adoro la polenta di patate, piatto tipico e caratteristico della valle. L’ingrediente principale è, ovviamente, la patata, alimento che tutte le famiglie possedevano avendo anche solo un piccolo pezzo di terra da coltivare. Io la preferisco con il coniglio. Altra specialità della valle sono gli gnocchi boemi, un piatto boemo che venne insegnato alla donne della valle che furono sfollate in Boemia e Moravia durante la prima guerra mondiale. Questa prelibatezza è essenzialmente una prugna avvolta da uno strato di pasta di gnocco, a sua volta arrotolata in un caramello di pane grattugiato, zucchero e cannella. Gli gnocchi boemi possono essere serviti come dessert o come contorno per piatti tipici trentini come i crauti o lo spezzatino. Buone pedalate e buoni assaggi! Altri percorsi in Trentino Alto Adige Oltre alla ciclabile della Valle di Ledro la regione Trentino Alto Adige offre tanti altri percorsi, passi e piste da provare e godere in sella pedalando. Ecco altri 5 articoli di cicloturismo pubblicati sul nostro sito: La pista ciclabile della Val Rendena La salita Polsa La salita a Madonna di Campiglio e al passo Campo Carlo Magno Il passo Daone La ciclabile Oltradige: Bolzano, Appiano, Caldaro Traccia GPS scaricabile Qui di seguito trovate la mappa del percorso della ciclabile della Valle di Ledro con la traccia GPS disponibile al download gratuito.