Sarà una giornata unica, vissuta tra due pietre miliari della storia ciclistica italiana

Domenica 25 ottobre si terrà una pedalata non competitiva tra il Velodromo Maspes-Vigorelli di Milano e il Museo del Ghisallo per celebrare l’ottantesimo anno di vita dello storico impianto milanese (inaugurato il 28 ottobre 1935) e il nono anniversario dall’apertura (14 ottobre 2006) dell’edificio dedicato completamente al ciclismo nel comasco.

Il programma di giornata prevede il ritrovo al Vigorelli alle 8.30, dove ognuno potrà registrarsi, pagando una quota di 5 euro (comprendente iscrizione, colazione da Upcycle, pranzo e visita al Museo del Ghisallo). Poi, verso le 9, il gruppo partirà dal velodromo alla volta dell’Upcycle Bike Café in via Ampere da cui, dopo un piacevole spuntino, comincerà l’avventura verso il Ghisallo.

Le dolci fatiche sportive saranno quindi seguite dal pranzo e dalla visita guidata al Museo del Ciclismo dove, a fianco della collezione permanente, verrà allestita una mostra fotografica sul Velodromo Vigorelli.

L’itinerario consigliato dagli organizzatori contempla il seguente tragitto: Milano – Monza – Carate Brianza – Giussano – Inverigo – Erba – Canzo – Asso – Magreglio, mentre per il viaggio di ritorno si potrà optare per la bici o per il treno in partenza da Canzo verso la stazione di Milano Cadorna (alle 14.38, 15.38, 16.38 e 17.38).

 

Domenica 25 ottobre si terrà una pedalata non competitiva tra il Velodromo Maspes-Vigorelli di Milano e il Museo del Ghisallo

L’evento è organizzato da: Comitato Velodromo Vigorelli, Museo del Ciclismo Ghisallo e Upcycle – Milano Bike Café con il supporto di Elita Milano e Oakley.

Potrete partecipare con ogni tipologia di bicicletta.

La leggenda del Vigorelli

Il Vigorelli è uno di quei luoghi sempre pieni di magia, nonostante non sia più utilizzato per corse ciclistiche su pista da molto tempo.

Inaugurato il 28 ottobre 1935, fu ideato da Giuseppe Vigorelli, ex pistard nonché assessore allo Sport al Comune di Milano durante la giunta Mangiagalli (1922-26).

Il velodromo meneghino ospitò i campionati mondiali su pista nel 1939, 1951, 1955 e 1962, regalando alcuni successi indimenticabili ai colori azzurri, su tutti l’oro conquistato da Antonio Bevilacqua nell’inseguimento individuale nel 1951 davanti allo svizzero Hugo Koblet e al danese Kay Werner Nielsen, senza scordare i trionfi ottenuti da Antonio Maspes nella velocità e da Guido Messina nell’inseguimento quattro anni più tardi e la doppietta siglata dallo stesso Maspes e da Sante Gaiardoni nella velocità nel 1962.

Il velodromo Vigorelli

L’impianto milanese ha scritto pure la storia del record dell’ora, corsa tanto affascinante quanto massacrante. Tre giorni dopo l’inaugurazione, l’olimpionico Giuseppe Olmo stabilì il nuovo primato mondiale, chiudendo il proprio sforzo in 45,090 km.

Il 7 novembre 1942 toccò invece al “Campionissimo” Fausto Coppi che, pochi mesi prima dei devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale, riuscì a volare in 45,798 km, divenendo il titolare del record fino all’avvento del francese Jacques Anquetil il quale, il 29 giugno 1956, pedalò 46,159 km nello stesso luogo.

L’ultima perla fu regalata dal transalpino Roger Rivière che, il 23 settembre 1959, si migliorò fino a 47,347 km, restando imbattuto per oltre otto stagioni (Ferdinand Bracke con 48,093 km nel 1967).

Fu inoltre la sede della tappa conclusiva del Giro d’Italia nel 1953 (vittoria di Fiorenzo Magni), nel 1959 (Rolf Graf) e nel 1960 (Arrigo Padovan) e subito dopo la scomparsa del sette volte iridato Antonio Maspes avvenuta il 19 ottobre 2000, l’amministrazione comunale decise di cambiare il nome in: “Velodromo Maspes-Vigorelli”.

Il Ghisallo e la Madonna patrona universale dei ciclisti

Ghisallo è un nome dai mille ricordi, venerato da ogni ciclista e conosciuto in tutto il mondo.

Nel 1949, papa Pio XII proclamò la Madonna del Ghisallo “Patrona universale dei ciclisti” e la fiaccola votiva da lui benedetta fu trasportata da Roma al santuario grazie a una staffetta, i cui ultimi due tedofori furono Gino Bartali e Fausto Coppi. Da allora, questo minuscolo posto in provincia di Como è entrato nel mito e viene perennemente visitato da innumerevoli curiosi e appassionati.

Il 14 ottobre 2006 fu inaugurato il Museo del Ciclismo per merito del comitato presieduto da Fiorenzo Magni, grazie a cui trovarono spazio numerosi cimeli ormai impossibili da contenere nel santuario.

Sviluppato su tre piani, il palazzo ospita la più grande collezione mondiale di maglie rosa, oltre a una raccolta multimediale di materiale sul ciclismo.

Per maggiori informazioni sul Velodromo Maspes-Vigorelli: strada.bicilive.it

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A proposito dell'autore

Ha gareggiato per diverse stagioni nel mondo dell'atletica leggera come velocista prima di dedicarsi al ciclismo amatoriale. Grande appassionato di storia e di cultura sportiva, ha intrapreso la carriera giornalistica dopo la laurea in Lettere e ha fondato il team dilettantistico Fondocorsa assieme ad alcuni amici. In estate potreste trovarlo su Stelvio e Gavia, ma la salita non è proprio la sua specialità migliore.