Michelin: due chiacchiere con Karl De-Quick, responsabile settore bici Claudio Riotti 26 Gennaio 2016 Bike News In concomitanza con la presentazione della nuova linea di pneumatici da strada Michelin Power abbiamo raggiunto telefonicamente il responsabile settore bici Karl De-Quick per avere qualche news in più e parlare dei progetti futuri di Michelin. Bibendum Per quanto mi riguarda la parola “Michelin” è associata indissolubilmente all’immagine del simpatico Bibendum, “l’omino Michelin” fatto di camere d’aria, mascotte dell’azienda francese in tutto il mondo. Grazie alla sua longevità (è nato nel 1898), alla visibilità tra i diversi tipi di pubblico e ai valori che ha sostenuto fin dall’inizio, è stato votato “miglior logo” di tutti i tempi. Michelin è una delle più grandi aziende produttrici mondiali di pneumatici. La sua missione è quella di contribuire al progresso della mobilità di beni e persone attraverso la produzione e la commercializzazione di pneumatici per tutti i tipi di veicoli, dalle due ruote alle macchine movimento terra. Inoltre, Michelin ha anche un’ampia gamma di carte e atlanti stradali, guide turistiche, guide alberghi-ristoranti, il sito Internet viamichelin.it e App. Il gruppo ha la sua sede a Clermont-Ferrand in Francia e l’azienda fu fondata nel 1889. Oggi conta 68 stabilimenti nel mondo e 112.300 dipendenti. Il suo Centro Tecnologico, cuore del settore di Ricerca e Sviluppo, ha sedi in Europa, America del Nord e Asia. Vi lavorano 6.600 persone. Michelin investe più di 640 milioni di euro l’anno in Ricerca e Sviluppo, strategia alla base di tutte le sue innovazioni. Ogni anno Michelin produce 171 milioni di pneumatici, vende più di 13 milioni di carte e guide in 170 Paesi e calcola, attraverso ViaMichelin, 1,2 miliardi di itinerari. La parte dedicata alla bici è ovviamente ridotta rispetto all’intera produzione, ma, come ci ha detto Karl De-Quick, è una piccola azienda indipendente con le tecnologie e le conoscenze di un grande gruppo alle spalle ed è una delle aree più attive del gruppo Michelin. Un po’ di storia La storia narra che “tutto nacque dalla bicicletta“, infatti nel 1891 un ciclista inglese, vittima di una foratura davanti allo stabilimento dei fratelli Michelin (allora produttori di oggetti in gomma come cinghie di trasmissione e tubi flessibili) fece balenare l’idea a Edouard Michelin, il quale immaginò quello che potrebbe essere il futuro dello pneumatico se quest’ultimo diventasse facilmente riparabile: all’epoca infatti occorrevano tre ore di lavoro e una notte intera per far asciugare le tele incrociate del copertone, dopodiché si doveva incollarle direttamente sul cerchio. Edouard ideò un copertone da bici diverso dagli altri, depositò quindi i primi brevetti Michelin e da lì a breve iniziò a spargersi la voce di un nuovo pneumatico smontabile, facilmente riparabile in 15 minuti. Addirittura, nel 1892 i fratelli Michelin organizzarono una corsa ciclistica tra Parigi e Clermont-Ferrand e per dimostrare che con uno pneumatico Michelin smontabile la foratura non era più un problema, sparsero dei chiodi lungo il percorso… Già nel 1896 le coperture della casa francese equipaggiavano circa 300 taxi della Ville Lumière. Da allora l’azienda ha sfornato un’innovazione dietro l’altra, nel 1978 il lancio del primo pneumatico pieghevole a cerchietto flessibile, il BIB TS. Nel 1995 appare anche il primo pneumatico che integra del silice di alta prestazione nella mescola di gomma. Il 2000 è l’anno della rivoluzione per gli amanti delle “ruote grasse”, viene alla luce il primo pneumatico tubeless per mountain bike. Negli ultimi anni il settore bici di Michelin ha puntato a conquistare una fetta di mercato sempre più ampia con una serie di novità, aggiornamenti tecnologici e una lunga lista di testimonial d’eccezione sia nel mondo strada sia nel mondo mountain bike. Intervista a Karl De-Quick BiciLive.it: Benvenuto su BiciLive.it Karl. Per quanto riguarda la storia sappiamo già alcune cose. Quanto è grande la parte di Michelin che si occupa del settore bici? Karl De-Quick: Mi piace considerare Michelin Bicycle come un’azienda medio-piccola e spesso dico che potrei far stare tutto il personale su un Airbus. Rispetto ai 112 mila dipendenti del gruppo è una parte ridotta, ma molto attiva e in costante crescita. BL: Abbiamo già parlato della nuova linea Power che verrà lanciata in marzo, puoi dirci qualcos’altro in merito alle strategie e i progetti di Michelin per il 2016? KDQ: Sì, la linea Power sarà commercializzata ad aprile a livello mondiale. Per i prossimi anni abbiamo due obbiettivi principali, uno è lo sviluppo dei prodotti con quattro punti importanti: 1) Il prodotto deve essere il migliore sul mercato e deve rispondere ai bisogni dei consumatori, quindi siamo molto attenti su cosa voglia realmente il pubblico. 2) Offrire una gamma più ampia sia su strada che su mtb. 3) Ridurre il lasso di tempo tra gli aggiornamenti delle varie linee. 4) Rendere disponibili alcuni prodotti solo in alcune aree a seconda della richiesta, come ad esempio la quarta tipologia dei Michelin Power Protection+ (più robusta, quindi) che sarà distribuita solo in Nord America per via delle strade più dissestate presenti e l’esigenza dei ciclisti di percorrere anche strade bianche o sterrate. Chiaramente se anche in Europa si presenterà questa esigenza saremo ben felici di soddisfarla. BL: Collegandomi a questa risposta, cosa pensi del segmento “gravel” e cosa sta facendo Michelin a riguardo? In Italia sta diventando un fenomeno sempre più seguito. KDQ: Sì, il gravel sta prendendo sempre più piede anche in Europa e il team di sviluppo Michelin sta lavorando proprio ad una copertura gravel che verrà lanciata verso la fine dell’anno prossimo. Attualmente stiamo per lanciare la linea da strada Power, l’anno prossimo sarà il turno di una nuova linea mtb specifica per all mountan e xc e dopo questa verrà il gravel. BL: Lavorate sempre con l’azienda finlandese Wheel Energy per testare i prodotti? Ho trovato molto interessante il video riguardante la speciale bici utilizzata per mettere alla prova le coperture da strada, puoi dirci qualcosa in più? KDQ: Sono lieto che questo video venga apprezzato, siamo sempre a stretto contatto con Wheel Energy. In totale abbiamo quattro modi per testare gli pneumatici: 1) Usiamo le piste apposite del reparto test a Ladoux, in Francia, dove utilizziamo anche la speciale bici elettrica del video per portare al limite il grip degli pneumatici. È stata ideata dai tecnici Michelin per condurre i test in sicurezza, costanza di prestazioni ed evitare cadute. 2) Ci affidiamo a un’azienda esterna, Wheel Energy, totalmente esterna a Michelin, per avere precisione, affidabilità e oggettività nei test da laboratorio. 3) I “blind test”, ad esempio prima del lancio della linea Power abbiamo fatto testare dei prototipi senza nome a 200 ciclisti per oltre 2000 km raccogliendo tutti i feedback dopo ogni pedalata. 4) I test sui campi gara, e questo avviene di più per il reparto mtb che per quello strada. Le tendenze che le competizioni di mountain bike enduro stanno delineando nel 2016, ad esempio, sono già state oggetto di test da parte di piloti Michelin come Jerome Clementz, Julien Absalon e Nicola Vouilloz da più di un anno [ho avuto modo di parlare con Nicola Vouilloz ad inizio 2015, il quale stava proprio testando la nuova doppia mescola mtb Magi-X, molto scorrevole e con un grip eccezionale, n.d.r]. BL: La doppia mescola è usata anche sulla nuova linea Power? KDQ: Sì, ma solo dove è richiesto: usiamo una doppia mescola per il Power Endurance e una per il Power Competition. BL: La nuova linea Power sarà per chi cerca le massime prestazioni dai propri pneumatici? KDQ: Assolutamente sì. Il Power è per chi cerca il miglior pneumatico con le miglior prestazioni in assoluto. Per chi vuole ottime prestazioni ma a un prezzo ridotto rimane sempre la linea PRO4. Abbiamo condotto uno studio e analizzato che il 66% dei ciclisti usa la bici a livello amatoriale, il 26% la usa per le competizioni, il 7% per il triathlon e l’1% su pista. Per la fetta più grande abbiamo sviluppato il Power Endurance e l’All Season, infatti il 10% degli amatori usa la bici anche col brutto tempo. Per chi gareggia c’è il Power Competition, quindi abbiamo tre linee per soddisfare tutto il mercato. Inoltre, il 70% dei ciclisti hanno più di due bici, l’85% di più di due set di ruote e il 60% più di tre set di ruote. I copertoni quindi saranno differenti e usati a seconda delle condizioni meteorologiche e delle esigenze personali. Questo spiega come avere una ampia scelta da proporre sia fondamentale per soddisfare il consumatore. BL: C’è qualcos’altro che puoi rivelarci sulle novità Michelin? KDQ: Dopo la linea Power ci sarà il lancio di un altro pneumatico da strada di cui non posso ancora rivelare il nome. Sarà un prodotto con caratteristiche comparabili al PRO4, non posso dire altro. BL:Grazie Karl, ci vedremo alla presentazione della nuova gamma Power a Ladoux in marzo. KDQ: Grazie voi e a presto!