Michelin Power Endurance, le nuove gomme “antiforatura” da cicloturismo Riccardo Tempo 1 Aprile 2016 Anteprime, Scanned Michelin Power Endurance è il nuovo modello di gomma proposto dalla casa francese per il mondo del cicloturismo. Abbiamo avuto la possibilità di testarlo in anteprima durante il nostro soggiorno al centro Michelin di Ladoux (Clermont-Ferrand, Alvernia) lungo la mattinata di mercoledì 23 marzo 2016 sulle strade intorno a Châteaugay. Nei giorni successivi, invece, l’ho montato sulla mia bici da corsa, mettendolo alla prova sull’asfalto rovinato delle stradine tra il milanese e il pavese e nella zona collinare di Sestri Levante (GE). Prima di passare ai dettagli dei test, andiamo a scoprire i dati forniti dagli ingegneri francesi. Michelin Power Endurance, la gomma da cicloturismo Michelin Power Endurance è la gomma perfetta per i cicloturisti o per gli amatori alla ricerca di un’ottima aderenza e resistenza alle forature. Lo pneumatico più adatto ai pro è invece Michelin Power Compétition, mentre Michelin Power All Season è perfetto in caso di terreno bagnato o di condizioni estreme. Michelin Power Endurance, le misure Le Power Endurance (per ora solo copertoncino, no tubeless) sono state realizzate in tre misure differenti: 23-622 (700x23C), 25-622 (700x25C) e 28-622 (700x28C). Per chi non sia avvezzo alle dimensioni degli pneumatici, forniamo una veloce spiegazione: 23, 25 e 28 millimetri riguardano la larghezza delle gomme, 622 mm il diametro interno e 700 mm quello esterno. La versione da 23 mm pesa 220 grammi nelle colorazioni nera, rossa e blu, mentre raggiunge i 225 g in quella bianca. Il modello da 25 mm pesa 230 g nelle colorazioni nera, rossa e blu e 235 g in quella bianca. La gomma da 28 mm, esclusivamente nera, tocca invece i 255 g. I TPI (thread per inch, fili per pollice) sono 110 e, così come per le Power Compétition, è stato posto un rinforzo in aramide (Aramide Protek+) nelle parti sommitali. Effettuando un confronto tra le Power Endurance e le Pro4 Endurance, notiamo come sia stato aggiunto il modello da 28 mm (sempre più in voga tra gli amatori) e come il peso sia diminuito (da 245 g a 230/235 g per i 25 mm e da 225 g a 220 g, bianco escluso, per i 23 mm). I dati dei test svolti dagli ingegneri Michelin Sin dalla presentazione generale della gamma Michelin Power, Power Endurance è stato definita come la gomma più robusta grazie alla sua resistenza alle forature, incrementata dell’8,6% rispetto al modello Pro4 Endurance. Questo pneumatico, da ciò che i tecnici Michelin ci hanno riferito in conferenza stampa, non avrebbe mai subito alcuna foratura durante i test (ciò è stato confermato anche dall’ex pro Sylvain Georges, oggi nelle fila del team dilettantistico Pro Immo). Inoltre l’aderenza laterale è migliorata del 35%, l’aderenza longitudinale del 10% ed è stato ravvisato un guadagno di 8,6 watt/63 secondi su un tragitto di 40 km percorso a una velocità media di 35 km/h. Le doti di aderenza laterale sono state accresciute grazie alla scolpitura leggermente lamellizzata della gomma che, per merito di questa accortezza, permette una maggiore sicurezza in curva soprattutto in caso di suolo bagnato. Il test di strada.bicilive.it Come già riportato in precedenza, ho avuto l’occasione di testare una prima volta le Power Endurance (da 25 mm) sulle strade nei pressi di Châteaugay, piccolo borgo alverniate situato nel dipartimento Puy-de-Dôme. La mia bici era una Basso Diamante con gruppo Shimano Ultegra a 11 velocità. Ho però effettuato le prove più probanti in sella alla mia bici da corsa (una Scout con gruppo Campagnolo Chorus) in Liguria e tra Milano e Pavia. Nel primo caso, ho pedalato nella zona di Sestri Levante, affrontando il passo del Bracco e la salita di San Bernardo (cima presso Villa Azaro). Quest’ultima, nella parte centrale, presenta pendenze superiori al 10%. Pur non possedendo le caratteristiche delle Power Compétition riguardo alla resistenza al rotolamento, ho notato comunque un’ottima scorrevolezza sia in salita sia in discesa (soprattutto in certe curve scendendo da Villa Azaro a Sestri). Nel secondo caso, invece, ho pedalato lungo i Navigli, partendo dalla chiesa di San Cristoforo a Milano e giungendo nel pavese. Queste strade, soprattutto in alcuni tratti, risultano piuttosto rovinate a causa dell’usura del manto e della presenza di buche, ma le mie gomme non hanno accusato alcun problema. Dunque, posso affermarne l’ottima aderenza, una buona scorrevolezza e, per ora, niente forature. In attesa di aggiornamenti, vi rimando al sito Michelin Power.