Dalla valle dell’Adige al lago di Caldaro (BZ): consigli e traccia GPS Michele Malfatti 13 Maggio 2018 Cicloturismo Ho ideato questo tour in bici da corsa in Bassa Atesina cercando di percorrere strade secondarie e piste ciclabili tra i rinomati vigneti e meleti per poi costeggiare il lago di Caldaro in provincia di Bolzano. L’itinerario è lungo 41 chilometri con un dislivello di 500 metri in uno scenario unico. Il punto di partenza e di arrivo di questo giro ad anello si trova vicino all’uscita di Egna-Ora dell’autostrada A22 Brennero Modena. Abito ad Arco di Trento a pochi chilometri dal lago di Garda e solitamente pedalo nella mia zone. A volte mi piace andare alla scoperta di itinerari in altri luoghi: l’ideazione dei percorsi avviene aprendo una cartina cartacea e analizzando le strade, pensando a cosa posso vedere e descrivere nella stesura di un testo. Vediamo insieme questo itinerario. L’itinerario si sviluppa in provincia di Bolzano e per buona parte dei 41 km si percorre la ciclabile lungo l’Adige. Il luogo esatto della partenza è il Castelfederer Grill Imbiss che si trova a circa 1 km di distanza dall’uscita di Egna-Ora dell’autostrada A22 Brennero Modena. La scelta è nata perché davanti al locale c’è un parcheggio pubblico, ideale per lasciare la macchina affrontare l’escursione e poi al rientro fermarsi a mangiare qualcosa di tipico. Per raggiungere il punto di partenza la soluzione più semplice e comoda è questa: si percorre l’autostrada A22 Brennero-Modena direzione nord e si prende l’uscita Egna-Ora. Alla rotonda si seguono i cartelli per Ora quindi sempre per Ora/Bolzano. Si prosegue sulla strada principale per alcune centinaia di metri. Il punto di partenza è sulla sinistra, ben riconoscibile dalle insegne. Tabella dati altimetrici e riepilogativi Partenza Castelfederer Grill Imbiss 220 m slm Arrivo Castelfederer Grill Imbiss 220 m slm Dislivello totale 500 m Lunghezza 41 km Consigli: dato il traffico veicolare presente in alcuni tratti di strada vi consiglio di mantenervi sempre bene a destra della carreggiata, di pedalare in fila indiana e di essere prudenti. Caschetto in testa sempre, luci davanti e dietro per affrontare un sicurezza alcune gallerie ciclabili. In discesa moderate la velocità. Dei circa 500 metri di dislivello, quasi 200 si affrontano nella facile salita che porta a San Michele sulla strada del vino. Affrontare il tour verso il lago di Caldaro in bdc Dopo aver programmato l’uscita a video ho creato la traccia e quindi l’ho inserita nel mio GPS. Ho caricato sul mio dispositivo la mappa OpenStreetMap aggiornata quindi ho preparato tutto il necessario per partire. Percorro l’autostrada A22 direzione nord, assaporando la bella pedalata in solitaria. I chilometri non sono eccessivi come nemmeno il dislivello ma il panorama di sicuro è all’altezza della bellissima giornata. Esco dall’autostrada e mi dirigo verso il punto di partenza. Parcheggio la macchina e dopo essermi preparato bevo un caffè e parto direzione Bolzano. La ciclabile è ben curata e pianeggiante. Mi trovo a risalire la valle dell’Adige, difatti la costante di questa ciclabile è di pedalare ad un lato e l’altro del fiume. Di solito mi annoio a percorrere lunghi tratti pianeggianti ma oggi ho così tante cose da vedere che continuo a fare brevi pause per scattare alcune foto. Mi piace pedalare tra la natura e questa ciclabile mi fa entrare proprio a contatto con i meleti e i vigneti della zona. Si parte pedalando lungo la verdeggiante ciclabile della valle dell’Adige e poco prima di Bolzano si scorge sulla sinistra Castel Firmiano, sede dei Mountain Museum di Messner. Risulta pressoché impossibile perdersi su questa ciclabile. È ben segnalata e lungo il percorso si trovano dei cartelli che indicano il chilometraggio per raggiungere le mete successive e i punti sosta e posso dire che la Provincia di Bolzano ha fatto un lavoro favoloso per quanto riguarda le ciclabili. Pedalo guardandomi attorno e in poco tempo raggiungo la zona di Vadena dove seguo i cartelli che mi fanno attraversare l’Adige per poi riprendere sull’altro tomo del fiume e da questo lato ci rimango per un bel tratto. Con ammirazione noto che nelle campagne anche il piccolo dettaglio è curato nei minimi particolari. Dopo circa 13 chilometri, sempre in ciclabile proseguo costeggiando l’Adige mentre a destra trovo il fiume Isarco che scende dal passo del Brennero. Pedalo per un tratto poi attraverso un ponte e mi trovo sempre sulla ciclabile con a sinistra l’Adige e a destra l’Isarco. Con calma arrivo a un punto sulla ciclabile dove abbandono le indicazioni per Bolzano e seguo i cartelli per Merano. A questo bivio trovo anche una fontana, delle panchine e un tabellone esplicativo della ciclabile e della zona, molto utile. La ciclabile è pianeggiante (30 di metri di dislivello in 18 km): si possono ammirare vigneti e meleti che adornano le colline. Alzo lo sguardo e alla mia sinistra noto un castello in cima alla collina: è Castel Firmiano, sede principale dei musei chiamati Mountain Museum. Faccio un appunto mentale per venire un giorno a visitare il museo e capire un po’ della storia della montagna e di Messner. Seguo i cartelli e penso che davvero la ciclabile si può seguire anche senza GPS dato che è segnalata molto bene. Attraverso il fiume Isarco e proseguo in tranquillità e spensieratezza la mia pedalata. Ho già percorso questa ciclabile e la ritengo una tra le più belle fatte in questi anni in bici. Sono nel bosco ed in una giornata estiva la temperatura è molto gradevole in questi tratti ma soprattutto nelle due gallerie che affronto. Le gallerie, ben illuminate e asfaltate, facevano parte dell’ex linea ferroviaria dell’Oltradige che collegava la città di Bolzano con il comune di Caldaro nel territorio dell’Oltradige. Lungo la ciclabile il manto stradale è sempre in ottime condizioni e le gallerie sono perfettamente illuminate. La ciclabile si snoda attraverso i vigneti tra Cornaiano e Frangarto, e mentre salgo ammiro la sottostante valle dell’Adige. In pochi minuti arrivo a San Michele d’Appiano da dove sono partito per affrontare il Passo della Mendola. Pedalo sempre sulla pista ciclabile fino allo località “Crocevia” dove seguo le indicazioni per il “Percorso ciclabile per Ora”. Lascio la ciclabile e scendo su una strada secondaria. I vigneti la fanno da padrone, la strada divide i campi di viti lasciando intravedere sullo sfondo, in un’atmosfera quasi magica, il lago di Caldaro. Questo è lungo circa 1,8 chilometri con una larghezza di 0,9 chilometri, la profondità media è di 4 metri e si trova a circa 216 metri sul livello del mare. Il lago di Caldaro è immerso tra meleti e vigneti: percorrendo l’itinerario a inizio primavera si gode della fioritura dei meli mentre in autunno le viti infiammano il panorama con le loro foglie rosse e gialle. Termino la discesa e mi ritrovo su una strada pianeggiante che costeggia lo specchio d’acqua. Mi fermo ad un bar e bevo un caffè con vista lago, che spettacolo! Risalgo in bici e proseguo l’escursione andando sempre diritto. Per un lungo tratto costeggio il lago alla mia destra e noto che ci sono tanti sentieri da percorrere a piedi lungo il suo perimetro. Finito il lago si trova una base militare a sinistra e a destra vigneti a perdita d’occhio. Sono in Bassa Atesina, una zona molto nota per la produzione di vino e mele. Alla fine della strada seguo il cartello per la pista ciclabile che indica Ora. Mi immetto sulla strada principale e continuo fino a dopo il ponte sul fiume Adige, dove svolto a destra. Qui inizia la ciclabile e finalmente posso pedalare rilassato. Sono all’incirca all’altezza del paese di Ora e, seguendo le indicazioni per Trento, in pochi minuti arrivo al punto di partenza.