Itinerario da Milano a Lecco in bici: consigli e istruzioni da seguire Giulio Masperi 7 Ottobre 2016 Cicloturismo Il territorio di Milano e dell’hinterland è ricco di fiumi, canali, navigli. Un bel modo per avventurarsi fuori dalle mura della città, scoprendo autentiche bellezze, è quello di partire dalla metropoli e, sfruttando le ciclovie che costeggiano i corsi d’acqua, conoscere ciò che la circonda. Lo si può fare salendo in sella sul Naviglio della Martesana e andando in direzione nord-est, lasciandosi alle spalle il traffico e gli edifici sparsi ovunque, per fare rotta – seguendo la Ciclovia del Naviglio della Martesana, la Numero 6, segnalata dai cartelli – su Cassano d’Adda (da Cassano a Lecco l’itinerario è sterrato per circa il 70%). Adesso vi guiderò tra questi splendidi luoghi, analizzando i dettagli dell’itinerario Milano-Lecco in bicicletta adatti agli appassionati di cicloturismo (sia in mtb sia in bici da strada), consigliandovi magari una sosta rilassante fra una pedalata e l’altra. Itinerario dell’Adda in bici da Milano a Lecco I palazzi residenziali, chilometro dopo chilometro, si diradano. La campagna inizia a far capolino. Si attraversano Crescenzago, un tempo paese a sé stante, oggi periferia di Milano, e quindi si continua superando alcuni paesi della cintura est come Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola e Inzago. Alimentando così la nostra voglia di evadere dal capoluogo della Lombardia, magari in una bella giornata di sole. Quando le temperature sono particolarmente favorevoli e il colpo d’occhio è assicurato dai colori di foglie e piante che dipingono una tavolozza ricca di sfumature. L’itinerario da Milano a Lecco lungo il fiume Adda prevede come primo tratto la Ciclovia della Martesana da percorrere per circa 23 km fino a Cassano d’Adda. Ciclovia Naviglio Martesana in bici: da Milano a Cassano d’Adda fino a Crespi, Trezzo e Cornate d’Adda Dalla periferia urbana a Cassano d’Adda pedaliamo per 23 chilometri, sostanzialmente pianeggianti e adatti a tutti. Per questo itinerario – e per i tratti che faremo più avanti – vale il consiglio di usare una mountain bike, compagna ideale per i facili sterrati che seguiremo andando verso l’Adda, e quindi risalendo il fiume fino a Lecco. In questa parte iniziale ci stiamo preparando ad assaporare le meraviglie che incontreremo una volta arrivati sulle rive dell’Adda. Da Cassano impostiamo la rotta verso nord. Costeggiando la riva ovest del fiume iniziamo una lenta e dolce risalita (il terreno è un falsopiano mai troppo impegnativo). Prima sosta da segnare in agenda quella a Crespi d’Adda, antico villaggio operaio (vi sorgeva una fabbrica tessile) oggi tutelata dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dopo esserci aggirati per i fabbricati, che ancora oggi emanano un grande fascino – modello di edilizia industriale che puntava al benessere delle persone, prevedendo sia spazi per il lavoro sia spazi per il tempo libero – proseguiamo verso Trezzo d’Adda. Qui possiamo rifornire la borraccia e fare un break in un bar all’ombra dell’antico castello. Notiamo più avanti alcune storiche centrali idroelettriche mentre ci avviciniamo alle tracce Leonardo da Vinci. A Cornate d’Adda ammiriamo gli insediamenti di età romana e le successive costruzioni del XIV secolo. Come la Chiesa di Santa Maria della Rocchetta, le cui prime pietre risalgono al V secolo, mentre la chiesina e il piccolo convento dei frati Agostiniani datano 1386. A 50 metri da questo sito sorge l’EcoMuseo dedicato a Leonardo da Vinci (qui deposito biciclette e tavoli per pic-nic, oltre al bar coffee e un bookshop con libri e gadget). L’EcoMuseo è ospitato nello Stallazzo, luogo un tempo adibito al ricovero dei cavalli che, risalendo l’alzaia del Naviglio di Paderno, rimorchiavano controcorrente i barconi. Tra i vari punti di interesse lungo il nostro giro in bicicletta tra Milano e Lecco c’è sicuramente il celebre ponte di Paderno d’Adda. Cicloturismo da Paderno d’Adda a Lecco nell’itinerario manzoniano Entriamo quindi nel territorio della Provincia di Lecco. Una foto ai piedi del celebre ponte di Paderno d’Adda (che sovrasta il fiume a 85 metri d’altezza dalle acque, un prodigio dell’ingegneria costruito tra il 1887 e il 1889), circondati dai boschi rigogliosi che abbracciano le verdi acque dell’Adda, rimarrà indelebile sul nostro taccuino di viaggio. Fascino vero, come quello che caratterizza il borgo di Imbersago. Dove un traghetto – pare progettato da Leonardo stesso, che nel suo lungo periodo milanese a fine Quattrocento annotò schizzi, progetti, calcoli, idee anche per regolare i corsi d’acqua degli Sforza -, continua a fare la spola. Da una sponda (lecchese) all’altra (bergamasca). Non mancano in zona bar e ristoranti dove gustare rapidi pranzi oppure prelibati banchetti a base di pesce d’acqua dolce. Città e canali, campagna e fiumi. Il tour, finora già ricco di sfumature, si prepara a cambiare faccia ancora una volta. Risalendo in direzione di Lecco, infatti, all’altezza di Calolziocorte si attraversa il fiume grazie a un ponte in legno. Ci troviamo ora ai piedi del Monte Resegone, un vero simbolo tanto della città di Alessandro Manzoni quanto del suo più famoso romanzo, i Promessi Sposi. Programmando il giro in bicicletta per arrivare a Lecco in orario serale, si potrà godere di magici tramonti tra Calolziocorte e il lago di Garlate. Ad accoglierci il Monastero del Lavello, luogo perfetto per una seconda sosta. Continuando sulla ciclovia, che qui diventa in cemento, costeggiamo il Lago di Garlate, bacino non grande ma sicuramente di gran fascino, specie all’imbrunire, quando la luce del sole che s’adagia al di là delle montagne che abbracciano Lecco sembra dipingere un quadro impressionista. Proseguendo sulla ciclovia, oltrepassato il centro sportivo Al Bione, si varca la soglia della città di Lecco. Giungendo nel rione di Pescarenico, antico borgo di pescatori (come si evince dal nome stesso di questa parte della città manzoniana). Piazza d’Era a Pescarenico, spicchio tranquillo con splendido affaccio sull’Adda – che qui si prepara a mischiare le sue acque con il Lario -, è il nostro punto d’arrivo. Una location romantica (con diversi locali perfetti per la serata) cantata da Manzoni, che proprio qui ambientò il famoso “Addio ai monti”. Settanta chilometri complessivi per unire Milano a Lecco scoprendo quanto il territorio della Lombardia sia variegato e affascinante. L’arrivo a Lecco avviene attraversando il romantico rione di Pescarenico, luogo in cui Manzoni ambientò il famoso “Addio ai monti”. E per rientrare in città si può caricare la propria bici sul treno (Lecco-Milano con un supplemento di 3 euro per bici, valido 24 ore dalla convalida). Vi consigliamo anche la lettura dell’articolo sui 10 consigli per scoprire Milano in bici.