Illustrazioni di Cecilia TurchelliGiro Passo Mendola e Passo Palade in bdc: consigli, mappe e tracce GPS Michele Malfatti 19 Novembre 2017 Cicloturismo Il giro del passo Mendola e del passo Palade è un classico tra i cicloturisti altoatesini. Lo si può affrontare sia in senso orario che antiorario, quello che vi propongo è in senso orario. I passi alpini che affrontiamo sono due, il primo la Mendola e quindi il Palade, partendo da Frangarto (BZ). Il giro è lungo 76 km con un dislivello di 1.635 metri, sempre immersi in uno scenario da favola. Dove si trova Frangarto Frangarto si trova in Alto Adige, esattamente è un piccolo e tranquillo paesino dell’Oltradige lungo la Strada del Vino a poca distanza dalla città di Bolzano. Per raggiungere il punto di partenza si percorre l’autostrada A22 Brennero-Modena direzione Nord, uscita Bolzano Sud. Alla rotonda si seguono le indicazioni per Merano entrando nella superstrada MeBo. Si prende l’uscita per Appiano quindi si seguono i cartelli per Frangarto, punto di partenza. L’itinerario cicloturistico si snoda tra Trentino e Alto Adige, con partenza da Frangarto, nei pressi di Bolzano. Dati riepilogativi del giro Mendola Palade Partenza Frangarto 257 m Arrivo Frangarto 257 m Dislivello totale 1.635 m Lunghezza 76 km Consigli: dato il traffico veicolare presente vi consiglio di mantenervi sempre a destra e in discesa moderare la velocità. Per l’abbigliamento in discesa vi consiglio di portarvi una mantellina. Il giro dei passi Mendola e Palade richiede un buon allenamento: sono da affrontare 76 km e di 1.635 m dislivello. Il giro bdc Mendola-Palade nel dettaglio Dopo aver reperito nel web un po’ di materiale sul giro da fare ho fissato la data, controllando il meteo e sperando nella veridicità delle previsioni. Sono partito da casa presto e sono giunto a Frangarto, un piccolo e tranquillo paesino dell’ Oltradige lungo la Strada del Vino. Dopo aver parcheggiato la macchina mi sono preparato per la giornata. Come prima cosa ho scaricato la bici quindi ho agganciato la ruota anteriore e ho chiuso il freno. Ho controllato la pressione delle ruote, ho collocato il GPS sul manubrio e l’ho acceso. Dopo aver controllato di avere una buona ricezione satellitare ho caricato la traccia della giornata, quindi ho chiuso la macchina e sono partito. Ho attraversato il paese trovando subito le indicazioni per la pista ciclabile direzione lago di Caldaro. Ho iniziato un tratto in leggera salita su fondo ben asfaltato. Ho pedalato immerso tra vigneti e meleti con una vista davvero molto bella sulla Val Venosta e, in lontananza, sulla cittadina di Merano. Salendo ho notato dei pannelli esplicativi: il tracciato della ciclabile ripercorre il tracciato dell’ex ferrovia Bolzano-Caldaro (ferrovia transatesina chiusa nel 1971). Prima di iniziare la salita al passo Mendola si percorre un facile tratto di ciclabile tra meleti e vigne della Val Venosta. Ho controllato sul GPS e ho notato che la pendenza rimane costante. Proseguendo lungo la ciclabile ho attraversato due gallerie ben illuminate e quindi ho pedalato per un tratto nel bosco, dopodiché sono uscito allo scoperto ammirando i meleti e i vigneti. Ho continuato seguendo i cartelli fino a raggiungere l’abitato di San Michele d’Appiano dove ho abbandonato la ciclabile per seguire le indicazioni per il Passo della Mendola, prima salita della giornata. Ho iniziato la salita al passo della Mendola con calma e in agilità, cercando di salvare la gamba per affrontare l’itinerario prefissato. Salendo ho attraversato un tratto boscoso quindi sono uscito allo scoperto potendo così ammirare il panorama sulla sottostante valle dell’Adige, sulla città di Bolzano a Nord e sul lago di Caldaro. Ho affrontato un lungo traverso che taglia il versante della montagna davvero singolare e a sinistra ho notato la funicolare che conduce al passo. Ho proseguito in agilità e in breve tempo sono giunto alla fine della prima salita. Ho scattato la foto al cartello e quindi mi sono fermato nel piazzale d’arrivo della funicolare per ammirare il panorama dove ho bevuto un caffè. Dopo questa breve pausa ho indossato la mantellina e ho iniziato la discesa. Ho affrontato la strada con prudenza, “pennellando” i tornanti ben disegnati e prestando sempre attenzione al traffico veicolare. Ho notato a bordo strada il cartello che mi indica che sono entrato in Trentino, precisamente in Val di Non. Proseguendo la discesa ho attraversato l’abitato di Ronzone quindi sono giunto ad una rotonda verso la fine del paese dove ho svoltato a destra seguendo le indicazioni per Fondo. Continuando ho attraversato l’abitato di Malosco per poi giungere a Fondo dove ho ritrovato le indicazioni stradali per il Passo Palade. Scendendo mi sono reso conto di quanti meleti ci siano in Val di Non. Percorrendo i tornanti che portano al passo Mendola si gode del panorama sulla val d’Adige e il lago di Caldaro. Ho concluso la discesa e ho iniziato a salire lungo via Palade. Proseguendo ho attraversato un ponte sul Rio Sass e ho trovato un cartello stradale con indicazioni per il passo e per Merano. Ho controllato il GPS e ho notato dalla mappa e dal profilo che la strada sale costantemente. (In alcuni strumenti GPS, inserita la traccia, si può creare il profilo topografico così da renderci conto dove siamo e cosa ci aspetta). Seguendo sempre la strada principale ho trovato il cartello stradale che indica l’apertura del passo. Sono salito in agilità e senza forzare la gamba anche se la pendenza rimane attorno al 7%. Ho scorto a lato strada, sulla destra, il cartello che indica che sono entrato nella provincia di Bolzano. Pedalando ho attraversato l’abitato di San Felice e rimanendo sempre sulla SS238 ho notato le indicazioni stradali che conducono alla frazione di U. Frau im Walde. Ho continuato a pedalare agilmente dato che la strada ha una pendenza costante e senza accorgermene sono giunto al passo Palade. Mi sono fermato giusto il tempo per fare una foto davanti al cartello e prendere un caffè al bar. Prima di iniziare la discesa mi sono vestito indossando ancora la mantellina, quindi mi sono immesso sulla strada e ho iniziato una bella discesa che ho affrontato con attenzione, su una strada larga con un buon asfalto. Se cercate aria pure e amate il verde dei boschi e dei prati non potrete che amare l’itinerario che porta al passo Palade. Scendendo ho attraversato due gallerie di cui una con fondo lastricato a porfido, attenzione. Ho attraversato la piccola frazione di Caprile e ho proseguito mantenendomi sempre sulla strada principale. Ho affrontato alcuni tornanti ben disegnati e ho controllato sul GPS la mia posizione e il resto del percorso da affrontare. Terminato il tratto tortuoso sono sceso affrontando un rettilineo al termine del quale ho notato il cartello con indicato Nalles. Ho svoltato a destra e ora mi trovo a pedalare lungo la SP10. Ho cambiato rapporto inserendone uno più agile per affrontare la strada in salita fino a giungere all’abitato di Tesimo. Ho attraversato il bellissimo paese e sulla destra davanti all’ufficio postale ho trovato una fontana, mi sono fermato e ho riempito la borraccia. Proseguendo ho affrontato un tratto in leggera discesa quindi ho ripreso a salire giungendo all’abitato di Prissiano. In questo punto, tra i due abitati, ho avuto modo di notare i vigneti ben curati che producono pregiate uve destinate alla vinificazione. Sono uscito dal paese e ho iniziato una bella discesa in forte pendenza, da percorrere con attenzione moderando la velocità. Scendendo sono rimasto folgorato dal panorama che ho davanti agli occhi, la Val Venosta in tutto il suo splendore tra vigneti e meleti. Sono giunto a Nalles, in Val Venosta. Ho attraversato il centro cittadino quindi ho seguito i cartelli con le indicazioni per Appiano quindi per Bolzano mantenendomi sempre sulla SP10. Seguendo sempre la strada provinciale mi sono trovato immerso nei meleti, ho affrontato il cavalcavia sulla superstrada MeBo quindi ho svoltato a destra dove ho trovato i cartelli per la pista ciclabile direzione Bolzano. Ho proseguito pedalando sulla pista ciclabile con fondo ben asfaltato: a destra il fiume Adige mentre a sinistra campi coltivati a meleti e vigneti. Sono giunto alla fine della ciclabile dove ho svoltato a destra seguendo i cartelli ciclabili per Appiano. Ho proseguito sulla strada principale quindi ho svoltato a destra seguendo le indicazioni per l’abitato di Frangarto, punto di arrivo e di partenza del giro proposto. Buona pedalata!