In questo articolo prendiamo in esame le borse del brand tedesco Deuter (www.deuter.com) della serie Cabezon dedicate ai cicloturisti, viaggiatori, bike packer e gravellisti.

Abbiamo testato la borsa da manubrio Cabezon HB14 (110 euro), la borsa centrale Cabezon FB6 (95 euro) e la borsa posteriore sottosella Cabezon SB16 (140 euro).

Lo sviluppo di svariati prodotti dedicati al viaggio e al trasporto in bici da parte di innumerevoli aziende ha permesso a moltissimi appassionati di avere un’ampia scelta per configurare la propria bici in base alle proprie esigenze.

Le Cabezon sono borse molto versatili: il brand stesso indica una tabella con gli utilizzi ideali. Concordo pienamente sul fatto che questo tipo di borse sia indicato per il bike packing, il gravel, il ciclismo su strada, l’utilizzo in città, il trekking, la gita fuori porta e anche la mountainbike: naturalmente la destinazione di utilizzo la decidete voi.

Io le ho usate principalmente per giri gravel ma ad esempio in città la borsa centrale Cabezon FB6 l’ho utilizzata moltissimo per il mio tragitto da pendolare urbano e la ritengo davvero molto utile anche in questo contesto.

L’esperienza di Deuter nel realizzare zaini e borse è ormai risaputa. L’azienda è infatti famosa per il fatto di utilizzare materiali molto resistenti e, dove necessario, con un’ottima impermeabilità, oltre che riciclabili e prodotti con rispetto per l’ambiente. Per approfondire meglio questi argomenti sulla qualità e l’assistenza dei prodotti Deuter date un’occhiata qui.

La HB 14 vista da dietro con il suo sistema di fissaggio al manubrio.

Come è fatta la borsa da ciclismo Deuter Cabezon HB14

La HB14, la borsa da manubrio della serie Cabezon, è formata da due pezzi: una parte è costituita da una struttura robusta che si fissa al telaio tramite due cinghie con velcro e dei distanziali che permettono di adattare il montaggio a differenti tipi di manubrio, compresi quelli in carbonio.

La vista anteriore con la sacca montata.

L’altra parte è il sacco contenitore impermeabile con due aperture sui lati dotate di chiusure avvolgibili ermetiche. Il sacchetto è completamente stagno, difatti se lo immergete in acqua galleggia. È dotato di una valvola di sfiato per togliere l’aria in eccesso e questo aspetto è molto importante per compattare gli spazi ed evitare che gli oggetti all’interno si muovano.

Nella parte superiore dell’imbragatura si trovano degli elastici per riporre diversi oggetti come un giacchino leggero, un gilet o dei guanti ecc. Sono presenti anche degli inserti riflettenti.

Il sistema di questa borsa è pratico e veloce: il sacchetto si può togliere e mettere dall’imbragatura molto rapidamente, inoltre la possibilità di aprire il sacchetto da entrambe le parti è comoda perché permette un accesso rapido anche quando il sacchetto è montato sulla bici.

In questa borsa possiamo riporre davvero molte cose, da indumenti ad accessori per il viaggio e… attenzione, vi lascio una mia soluzione che ritengo interessante da citare: facendo il pendolare in bici considero le borse laterali comode quanto lo zaino.

Ma come in ogni cosa ci sono pro e contro, per esempio: le borse laterali sono ingombranti e non permettono una bella pedalata quando per esempio ci si alza sui pedali e si affronta una salita; lo zaino fa sudare la schiena, spesso è scomodo se si trasportano cose pesanti… ho sempre cercato una alternativa per trasportare un oggetto che nel mio pendolarismo (ma credo per moltissime altre persone) non trova molte alternative a borse laterali e zaino: il laptop.

Non ci crederete ma la Cabezon HB14 può ospitare comodamente un laptop, nel mio caso un MacBook Pro 15”. È vero, può pesare un po’, ma durante la pedalata non crea difficoltà particolari. Per me è stata un’interessante scoperta trovare un modo alternativo per trasportare il pc in bici rispetto alla borsa laterale o lo zaino.

Il materiale del sacchetto è un tessuto in poliestere antistrappo e antiabrasione (220D PA PLAIN TPU) ed è stato sottoposto a rigorosi test.

Inoltre è impermeabile al 100% grazie al rivestimento in PU ed è molto resistente.

Caratteristiche principali Cabezon HB 14

  • Peso: 600 g
  • Volume: 14 litri
  • Dimensioni in cm: 20 / 45 / 23 (A / L / P)
  • Carico raccomandato: 2 – 5 kg
  • Impermeabile IPX4
  • Prodotto senza PFAS
  • Elementi riflettenti
  • Due colori: desert/black o atlantic/black
  • Prezzo: 110 euro

La borsa da ciclismo Deuter Cabezon FB 6

La Cabezon FB6 è la borsa “centrale”, quella che si monta sotto il tubo orizzontale della bici. È una borsa molto comoda e funzionale, dal mio punto di vista è quella più pratica per l’utilizzo frequente mentre si pedala.

Ha un accesso molto comodo tramite una cerniera che permette un’apertura molto ampia. Questa comodità la si può riscontrare nei viaggi ma anche nei tragitti più brevi in città o per delle commissioni- La FB6 è molto capiente e al suo interno si possono riporre molti accessori.

Ha una struttura molto semplice, un solo vano e 4 cinghie con velcro per fissarla al telaio della bici. Una sola cerniera a tenuta stagna (vedi foto sopra). Il materiale è impermeabile IPX4.

È la borsa che ho utilizzato di più delle tre: anche per giri brevi è molto utile, soprattutto ha un’ottima capienza e in sé è anche leggera.

All’interno può trovare spazio un po’ di tutto: una giacca impermeabile e/o antivento, barrette, frutta secca, una borraccia di scorta… ho trasportato anche un lucchetto Kriptonite abbastanza grande (vedi foto sotto), il kit di attrezzi per riparazioni e forature, ecc.

Caratteristiche principali Cabezon FB 6

  • Peso: 170 g
  • Volume: 6 litri
  • Dimensioni in cm: 17 / 8 / 46 (A / L / P)
  • Carico raccomandato: 1 – 3 kg
  • Impermeabile IPX2
  • Elementi riflettenti
  • Prodotto senza PFAS
  • Due colori: desert/black o atlantic/black
  • Prezzo: 95 euro

Borsa da ciclismo Deuter Cabezon SB16

La Cabezon SB16 è la borsa posteriore, quella da fissare sotto la sella e al reggisella. Questo tipo di borsa deve avere caratteristiche molto particolari per il fissaggio, perché durante la pedalata è quella che viene sottoposta a più oscillazioni. Vediamo come si è comportata e che tipo di fissaggio presenta.

È una borsa sottosella realizzata in due parti, come la sorella da manubrio. Questo sistema è molto comodo perché permette di estrarre il sacchetto impermeabile che contiene i nostri indumenti o altri accessori senza dover smontare tutta la borsa.
L’operazione è molto rapida e avviene tramite tre cinghie con clip, due laterali e una superiore.

Il pratico elastico superiore per riporre altri oggetti/indumenti a rapido accesso.

Caratteristiche principali Cabezon SB 16

  • Peso: 580 g
  • Volume: 16 litri
  • Dimensioni in cm: 20 / 55 / 23 (A / L / P)
  • Carico raccomandato: 2 – 5 kg
  • Impermeabile IPX4
  • Elementi riflettenti
  • Prodotto senza PFAS
  • Due colori: desert/black o atlantic/black
  • Prezzo: 140 euro

Il sistema di fissaggio della HB 14 sul manubrio.

Conclusioni

La linea di borse Cabezon di Deuter ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative.

Sono borse di qualità, sia per i materiali con cui sono realizzate sia per le soluzioni tecniche adottate. Il montaggio sulla bici di tutte e tre le borse è molto comodo e semplice, non sono pesanti (in totale siamo a circa 1,35 kg”, sono impermeabili e ho potuto testarle e confermare la loro efficacia in situazioni di pioggia davvero abbondante.

In totale offrono 36 litri di capacità per un peso di carico complessivo di circa 13 kg, un ottimo compromesso per viaggi anche impegnativi.

A proposito del loro peso, faccio notare che i pesi da noi rilevati sono leggermente inferiori rispetto a quelli dichiarati dall’azienda: di solito il peso di un prodotto è sempre maggiore rispetto a quello dichiarato, quindi anche questo lo prendiamo come un “pro”.

La valvola di sfiato presente sia sulla HB 14 che sulla SB 16.

Consigli per non rovinare il telaio

Sul sito Deuter viene indicato praticamente in ogni pagina in cui presentano una borsa da bici: sto parlando di consigli su come proteggere il telaio dall’abrasione e dall’usura.

Quando si installano le borse sul telaio si crea attrito tra le cinghie, le parti della borsa che appoggiano e la vernice del telaio. Durante le nostre escursioni può finire in questo spazio di contatto della polvere, dei granelli di sabbia, ecc… questi microgranelli di materiale, con lo sfregamento dovuto al peso delle borse e i movimenti che si producono durante la pedalata, creano una vera e propria abrasione sulla vernice del telaio.

Il suggerimento che vi dà Deuter ma che vi diamo anche noi di BiciLive è quello di pulire molto bene il telaio prima dell’installazione, asciugare bene e applicare della pellicola protettiva trasparente nei punti in cui le borse avranno il contatto con il telaio.

Vi consigliamo di consultare il sito ufficiale per vedere tutti i prodotti del brand tedesco.

Le due sacche una volta tolte dai loro supporti sulla bici.

Infine vi suggeriamo anche i nostri articoli e test precedenti realizzati su alcuni prodotti Deuter:

Sugli zaini abbiamo anche e i sistemi di idratazione abbiamo due tutorial: come pulire e conservare una sacca idrica e cosa è meglio: borraccia o sacca idrica?.

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A proposito dell'autore

Appassionato di mountainbike dalla nascita, scopre la fotografia molto giovane, dopo la laurea in architettura non abbandona il sogno di lavorare come fotografo e da quel momento inizia la sua vera carriera da professionista lavorando come fotografo specializzato nell'action photography e fornendo servizi ad aziende di ogni genere... Attualmente ha il ruolo di Direttore Responsabile di BiciLive.it