Il passo San Pellegrino in bdc: consigli e tracce GPS scaricabili Michele Malfatti 22 Febbraio 2018 Cicloturismo Il passo San Pellegrino è una bella salita da affrontare in bici da corsa. È un valico alpino situato nelle Dolomiti, in Val di Fassa in Trentino. Mette in comunicazione la Val di Fassa con la valle del Bios, quindi la provincia di Trento con la provincia di Belluno. Da che parte si scala il passo San Pellegrino? Il passo San Pellegrino si può raggiungere da due versanti: da Moena o da Cencenighe Agordino, la prima in provincia di Trento la seconda in provincia di Belluno. Dopo il passo San Pellegrino, i più allenati possono affrontare il passo Fedaia e completare così un giro ad anello tra le Dolomiti. In questo articolo vi porterò alla scoperta della salita del passo San Pellegrino da Moena. Dove si trova Moena Moena si trova in Val di Fassa, in provincia di Trento, nel Trentino. La Val di Fassa è una località famosa per lo sci e le escursioni durante la stagione invernale e d’estate, oltre alla mountain bike, è il luogo ideale per trekking e passeggiate in montagna. Per raggiungere il punto di partenza ci sono diverse soluzioni, dall’autostrada A22 Brennero Modena si esce ad Egna-Ora quindi si prende la SS48 delle Dolomiti direzione val di Fiemme e Fassa. Si seguono le indicazioni prima per Predazzo quindi si giunge a Moena. Oppure da Venezia, Treviso e Padova si prende l’A4 uscita Vicenza Est, poi la SR35 fino a Bassano del Grappa quindi si prosegue sulla SS47 fino a Castelnuovo (Valsugana) dove si prende la SP31 fino a Castello di Fiemme e qui si imbocca la SP232 direzione Predazzo che porta fino a Moena. Il passo San Pellegrino si trova nelle Dolomiti al confine tra la provincia di Trento e quella di Belluno. Dati riepilogativi della salita in bdc da Moena Salendo dal versante Trentino, il passo San Pellegrino misura quasi 12 km e presenta un dislivello medio del 7%. Partenza Moena 1.165 m Arrivo Passo S. Pellegrino 1.918 m Dislivello 753 m Lunghezza 11,8 km Pendenza Media 7% Pendenza Massima 14% Consigli: dato il traffico veicolare presente vi consiglio di affrontare la salita partendo al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Vista la quota che si raggiunge, è utile portare con voi l’abbigliamento adeguato: mantella e guanti lunghi, manicotti e gambali. Scalato da Moena, la salita al Passo San Pellegrino è impegnativa (pendenza media del 7%) ma non impossibile: la lunghezza è infatti di circa 12 km e la pendenza massima non supera il 14%. Dati riepilogativi della salita in bdc da Cencenighe Agordino Partenza Cencenighe Agordino 771 m Arrivo Passo San Pellegrino 1.918 m Dislivello 1.147 m Lunghezza 18,5 km Pendenza Media 6,2% Pendenza Massima 15% La salita al passo San Pellegrino in bdc Ho iniziato la salita al passo San Pellegrino da Moena in val di Fiemme, una bellissima cittadina che per l’occasione ho deciso di visitare anche a piedi. Ho camminato nel centro cittadino ricco di negozi, molto ordinato e pulito, ma soprattutto ho ammirato le montagne che fanno da sfondo a questo bellissimo quadro. Tornato alla bici, ho acceso e caricato la traccia sul GPS, quindi mi sono preparato e sono partito per affrontare gli 11,5 chilometri e i 700 metri di dislivello che mi aspettano. Ho attraversato il centro cittadino e seguito i cartelli con le indicazioni per il passo San Pellegrino. Ho attraversato il torrente Avisio quindi ho cambiato rapporto iniziando subito a salire. Da Moena, situata tra la Val di Fassa e Val di Fiemme, si gode di un meraviglioso panorama sulle Dolomiti. Proseguendo sono riuscito ad ammirare il panorama circostante, difatti ho visto la cittadina di Moena dall’alto ma soprattutto ho notato le montagne sullo sfondo quali la sella del Costalunga, il Catinaccio e il Sassolungo. Alla rotonda ho proseguito sulla SS346 pedalando agilmente e pensando alla bellissima giornata di sole. Ho costeggiato la stazione di partenza della funivia del Lusia quindi ho cambiato rapporto e, dopo aver bevuto un sorso di acqua ho continuato la pedalata. Salendo mi sono trovato nel bosco ben tenuto e curato e ho respirato i suoi profumi di sottobosco e resina. Senza nemmeno accorgermi sono arrivato a 1.400 metri di quota quando sulla destra ho notato un cartello inquietante: 14%. Ho cambiato rapporto e sono salito con calma e determinazione. Ho concluso questo tratto e mi sono reso conto che il tratto con la maggior pendenza corrisponde ai primi 500 metri, dopodiché si torna ad un valore del 10%. Pedalando ho notato che la sede stradale non presenta buche e il fondo stradale è liscio e pulito. Fino a questo punto ho percorso poche curve, dato che la lingua d’asfalto segue il profilo orografico della montagna. Ho affrontato alcuni lunghi rettilinei e pur pedalando nel bosco ho sofferto il caldo quindi ho aperto la zip della maglia da bici Santini personalizzata per Bicilive. La strada verso il passo San Pellegrino sale tra boschi di conifere e verdeggianti alpeggi. Proseguendo, il bosco diventa sempre più rado e in breve tempo mi sono ritrovato a pedalare immerso nei prati, arrivando in località Fango a 1.643 metri di quota. Ho notato alcuni bar e alberghi e mi sono fermato per prendere un caffè, di modo da controllare i dati sul GPS, i chilometri percorsi e la traccia evidenziata sulla mappa OSM. Tornato in sella, la valle si apre tra prati verdi e piccole casette di legno caratteristiche della zona. Dopo un lungo tratto pianeggiante ho affrontato una rampa con pendenza tra l’8 e il 9% e al termine ho notato sulla destra il cartello che indica il passo San Pellegrino. Ho fatto la foto al cartello quindi sono risalito in bici e ho proseguito, dato che la strada sale ancora. Dopo circa un chilometro sono giunto alla fine della salita dove purtroppo non ho trovato alcun cartello. Ho salvato la traccia sul GPS e ho ammirato il panorama circostante: le creste di Costabella (2.759 m) a nord e la Cima Bocche (2.745 m) a sud mentre ad est, in lontananza, si scorge il Monte Civetta (3.220 m). Arrivati in cima è d’obbligo un selfie con le Dolomiti sullo sfondo! Un po’ di storia: il passo San Pellegrino e il Giro d’Italia La carovana rosa è transitata al passo San Pellegrino per ben 12 volte, a partire dal 1963 fino al 2014, ultimo passaggio sul passo. Nel 2003 e nel 2006 il Passo San Pellegrino è stato arrivo di tappa. La prima volta che venne percorso il passo San Pellegrino fu nel 1963 nella diciannovesima tappa, la Belluno-Moena. Vittoria di tappa dell’italiano Vito Taccone e vincitore del giro fu l’italiano Franco Balmamion. Nel 1971 si transitò sul passo nella diciannovesima frazione Falcade-Ponte di Legno con vittoria di tappa dell’italiano Lino Farisato mentre il vincitore della maglia rosa a Milano fu lo svedese Gösta Pettersson. Dopo 4 anni nella tappa Alleghe-Passo dello Stelvio si transitò sul San Pellegrino con vittoria di tappa dello spagnolo Francisco Galdòs, vincitore della cinquantottesima edizione della corsa rosa fu l’italiano Fausto Bertoglio. Nel 1978 la tappa Treviso-Canazei del 23 maggio transitò sul passo con vittoria di tappa dell’italiano Gianbattista Baronchelli e vincitore della maglia rosa a Milano fu il belga Johan De Muynck. Passano 9 anni e nel 1987 si percorre il San Pellegrino nella tappa trentina di 206 km Canazei-Riva del Garda. L’italiano Marco Vitali vinse la tappa in riva al lago di Garda mentre maglia rosa di giornata e vincitore del giro fu l’irlandese Stephen Roche. Dopo 16 anni, il 24 maggio del 2003, il passo San Pellegrino fu l’arrivo della tappa con partenza da Marostica. Dopo 162 km la tappa fu vinta dell’italiano Gilberto Simoni, vincitore anche della corsa rosa. Il passo è stato spesso inserito nei cosiddetti “tapponi dolomitici” come nella quindicesima tappa del Giro 2008 che prevedeva: Pordoi, San Pellegrino, Giau, Falzarego e Fedaia. Nel 2005 si transita sul passo nella dodicesima tappa Alleghe-Rovereto. Vittoria di giornata sulle spalle dell’italiano Alessandro Petacchi e maglia rosa di giornata sulle spalle dell’italiano Ivan Basso. Vincitore della maglia rosa a Milano fu l’italiano Paolo Savoldelli. Nel 2006 il passo San Pellegrino è l’arrivo di tappa con partenza da Pordenone. Frazione vinta dallo spagnolo Juan Manuel Gàrate, maglia rosa di giornata e vincitore finale dell’ottantanovesima edizione della “corsa rosa” è stato l’italiano Ivan Basso. Nel 2007 si transita nella quindicesima frazione Trento-Rifugio Auronzo. Il 27 Maggio la tappa fu vinta dell’italiano Riccardo Riccò mentre vincitore di tappa e del giro fu l’italiano Danilo Di Luca. L’anno successivo vincitore della quindicesima tappa Arabba-Passo Fedaia fu l’italiano Emanuele Sella. Maglia rosa di giornata e vincitore della “corsa rosa” fu lo spagnolo Alberto Contador. Passano 5 anni e nel 2013 il passo San Pellegrino venne inserito nella tappa Silandro-Rifugio Auronzo. A causa delle condizioni climatiche avverse il San Pellegrino non venne percorso e venne creata una variante al percorso. La tappa fu vinta dall’italiano Vincenzo Nibali, vincitore anche della novantaseiesima edizione della “corsa rosa”. L’anno successivo, nel 2014, il San Pellegrino venne percorso il 29 Maggio nella tappa Belluno-Rifugio Panarotta (Valsugana). Vincitore di tappa fu il colombiano Juliàn Arredondo mentre il vincitore della maglia rosa a Milano fu il colombiano Nairo Quintana.