ProShift, recentemente presentato a Interbike 2016, è un dispositivo per il ciclismo sviluppato da Baron Controls che, accoppiato ad alcuni gruppi elettronici in commercio, seleziona in modo automatico il rapporto di trasmissione più indicato per aumentare la performance.

Sono previste diverse versioni predisposte per interfacciarsi con i gruppi elettronici Shimano Di2, Sram Red eTap e Campagnolo EPS.

Il sistema si avvale di un programma proprietario, in grado di rilevare e analizzare in tempo reale diversi parametri così da selezionare il rapporto di trasmissione migliore. ProShift permette ai ciclisti di concentrarsi maggiormente sulla conduzione e sulla pedalata, aumentando la prestazione e la sicurezza di guida.

Vantaggi delle tecnologie elettroniche alle trasmissioni

Novità come queste confermano nuovamente che i vantaggi apportati dalle tecnologie elettroniche permettono prestazioni e opzioni di funzionamento impensabili con i cambi tradizionali.

La personalizzazione e delocalizzazione dei comandi, la gestione di entrambi i deragliatori con un unico comando, l’invio di informazioni a dispositivi di visualizzazione dati, la possibilità di connessione per diagnostica, mappatura e aggiornamenti a mezzo pc e sempre più frequentemente anche con smartphone sono solo alcune fra le più significative già introdotte.

ProShift si differenzia nettamente, per la capacità di selezionare autonomamente il rapporto di trasmissione, migliorare la performance e interfacciarsi con trasmissioni elettroniche già esistenti.

Un balzo in avanti importante, che apre la possibilità concreta di diffusione del cambio automatico anche per le bici, come avvenuto nel mondo dei motori.

Selezione manuale dei rapporti

L’uso del cambio è una fra le manovre più frequenti poiché, al variare della velocità e delle caratteristiche altimetriche del percorso, si azionano i comandi per inserire il rapporto ritenuto più indicato per il tratto da affrontare.

Studi di biomeccanica confermano come la frequenza di pedalata sia uno dei parametri maggiormente influenzanti la performance e forniscono indicazioni sulle frequenze di pedalata da preferire.

Frequenze che non sono fisse, ma possono variare principalmente in funzione della pendenza, della durata della prestazione e della potenza espressa dal ciclista. Argomento delicato e molto dibattuto tra i ciclisti che, sempre più spesso, si pongono il problema di utilizzare frequenze che migliorino la performance

Per esempio adottando un sensore che permette di calcolare e visualizzare sul display la frequenza di pedalata (misurata in rpm, numero di pedalate complete per minuto), cambiando quindi i rapporti in modo da mantenere frequenze più vicine possibili a quelle scelte o suggerite. Nel portale strada.bicilive.it trovate una tabella di allenamento per massimizzare la performance utilizzando un misuratore di potenza.

Diversamente ci si potrà basare solo sulle esperienze precedenti e sulle sensazioni percepite.
Considerando come si debba pedalare, condurre il mezzo, stare attenti al traffico e al percorso, seguire le evoluzioni della corsa nelle competizioni, è logico domandarsi se i rapporti utilizzati, corrispondano o meno, a quelli che permettono di aumentare la prestazione.

Soprattutto in caso di mancanza di esperienza come per i principianti,oppure per stanchezza, meteo avverso o semplice disattenzione.

Come funziona ProShift

Come dichiarato in precedenza, ProShift utilizza un programma proprietario che, dopo aver analizzato in tempo reale diversi parametri rilevati dai sensori, tenuto conto delle capacità fisiche individuali, determina il rapporto di trasmissione in grado di assicurare la migliore performance possibile.

Se dovesse verificare che sia preferibile passare a un rapporto diverso da quello attualmente inserito, invia l’impulso per effettuare la cambiata.
Proshift evita quindi che il ciclista impieghi energie e tempo per decidere quando cambiare e quale rapporto usare oltre che azionare i comandi, permettendogli di rimanere concentrato maggiormente sulla guida e sulla pedalata. Il dispositivo, alimentato da una batteria, è dotato di display che visualizza i seguenti parametri: rapporto inserito, velocità, frequenza di pedalata, potenza frequenza cardiaca.
E inoltre sempre possibile disattivare il dispositivo e cambiare utilizzando manualmente i comandi del gruppo.

Aspettative di diffusione del cambio automatico

ProShift potrebbe essere preso in considerazione per aumentare la performance da diverse tipologie di ciclisti, dagli agonisti ai cicloamatori, principalmente all’interno dei settori strada, triathlon e prove a cronometro.
Ma anche da granfondisti e praticanti attenti alle innovazioni tecnologiche. Aver previsto versioni per tutte le trasmissioni elettroniche, mtb e urban comprese, è un vantaggio dal punto di vista della fruibilità e diffusione.
Invece per cambi interni al mozzo posteriore, diffusi prevalentemente nel segmento urban / turismo, esistono già in commercio 2 cambi automatici : NuVinci Harmoy H/Sync e Shimano Alfine Di2, che possono essere installati anche su e-bike. In questo caso sono alimentati dalla batteria già presente, cambiano automaticamente in modo da garantire una pedalata fluida e redditizia e interagiscono con la centralina del motore per limitare la coppia erogata durante il cambio di rapporto evitando così di sollecitare la trasmissione.

Vedremo se i vantaggi del cambio automatico saranno tanto apprezzati dai ciclisti al punto da favorire anche una maggiore diffusione delle trasmissioni elettroniche e possibilmente ridurre i costi o almeno il divario con i gruppi tradizionali. Ciò potrebbe verificarsi se la funzione cambio automatico venisse direttamente inserita dai costruttori sulle future versioni o fosse resa disponibile come aggiornamento. Bicilive.it nei mesi scorsi si è già occupata dell’argomento scrivendo una comparativa tra il cambio elettronico e quello meccanico.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale ProShift Racing.

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A proposito dell'autore

Appassionato da sempre al ciclismo, bici da corsa e, quando voglio star lontano dal traffico, mtb sui sentieri. Ambientalista convinto, uso la bici come mezzo di spostamento urbano e collaboro con diverse associazioni che promuovono la mobilità sostenibile e il cicloturismo. Seguo con attenzione l'evolversi delle tecnologie meccaniche ed elettroniche, per comprendere come potranno contribuire a migliorare performance, sicurezza e piacere di guida.