Itinerario LET 1 del Parco delle Groane in bici: alla scoperta delle ville signorili a nord di Milano Giulio Masperi 10 Ottobre 2016 Cicloturismo Qual è l’origine del nome “Milano”? Gli studiosi della lingua hanno a lungo dibattuto: per la maggior parte di loro Milano significa “terra di mezzo”. Cinta dalle montagne, a nord, e dalla pianura, a sud; crocevia di genti e culture, dunque, Milano per la sua posizione strategica è da sempre un luogo che pullula di persone. Per tanti motivi. Tante le famiglie, nobili e borghesi, che nei secoli hanno messo radici alle porte di Milano, costruendo ville e palazzi che fossero, al contempo, immersi nella natura e vicini alla grande città. Un itinerario ricco di fascino da compiere in bicicletta si può tratteggiare nel Parco delle Groane. Tra ville storiche, canali che attraversano la Lombardia da ovest a est, nuove vie d’acqua. Proprio a nord ovest di Milano, in un territorio pianeggiante, che strizza l’occhio a tutti i biker, anche i meno allenati o le famiglie che vogliano vivere una domenica all’aria aperta. Qui pedalare è una bella esperienza che unisce sport e cultura, natura e architettura. Storia e tradizioni. L’itinerario si snoda tra la rete di percorsi ciclabili LET 1 – Ville Storiche e Groane. Nel primo tratto ci dirigiamo verso ovest seguendo il canale Villoresi. Pista ciclabile Parco delle Groane – Landscape Expo Tour Punto di partenza è la stazione ferroviaria di Garbagnate Milanese – Parco delle Groane, che si raggiunge facilmente in treno da Milano-Cadorna. A questo punto si seguono i cartelli del LET 1 (Landscape Expo Tour, rete di percorsi ciclabili presentata poco prima dell’Esposizione universale del 2015: il sito di Expo, del resto, sorge a poca distanza da qui). Studiando i percorsi del LET 1 – Ville Storiche e Groane si può tracciare l’itinerario preferito scegliendo tra la via che porta a Ovest (quella che abbiamo scelto per il nostro reportage) e quella verso Est. Nel complesso il LET 1 è un doppio anello (che s’incrocia a Garbagnate) di 36 chilometri. Noi ci siamo dedicati all’anello Ovest. Si parte da Garbagnate e seguendo la ciclovia dell’alzaia del Canale Villoresi, si giunge fino a Lainate. Pedalare di fianco alle placide acque del Villoresi (completato nel 1890), canale artificiale costruito per convogliare il flusso del Ticino fino al Naviglio della Martesana, è una bella esperienza. Senza fare troppa fatica, ci ricorda quanto la Lombardia sia una regione attraversata, come un reticolo, da decine di canali. A Lainate la magnifica Villa Visconti Borromeo Litta (che fin dal nome unisce i nomi di tre famiglie dal sangue blu tra le più note della Lombardia). I giardini sono da favola e aperti con ingresso gratuito. Spicca il Ninfeo con statue, fontane e giochi idraulici, tra i più belli dell’Italia. A Lainate si incontra la splendida Villa Visconti Borromeo Litta. Il giardino della dimora, a cui si accede gratuitamente, è tra i più belli d’Italia. Un luogo magico che nel 1585 il Conte Pirro I Visconti fece costruire (così come l’intera dimora) radunando i migliori architetti, scultori, pittori con l’obiettivo di dare forma alla sua (infinita) fantasia. Gli spazi interni della villa, invece, si possono visitare prenotando una visita – tutti i giorni – informandosi sul sito di Villa Litta. Per un break, all’esterno del palazzo non mancano bar dove gustare un pranzo veloce e riempire le borracce prima di ripartire (nel complesso, invece, lungo il percorso sono assenti fontanelle e aree di sosta: il consiglio, specialmente nelle giornate estive, è di portare nello zaino l’acqua necessaria). Sulla via del ritorno, si passa per Arese, dove hanno sede gli ex stabilimenti dell’Alfa Romeo (e il museo del Biscione). A questo punto si fa rotta su Bollate, dove ad attenderci c’è la meravigliosa Villa Arconati. Qui il consiglio è di fare una sosta, prima di chiudere l’anello tornando in direzione della stazione ferroviaria di partenza. Tappa finale del nostro viaggio in bici è Villa Arconati, detta “Il Castellazzo”, a Bollate. Tra giugno e luglio ospita un festival di musica di caratura internazionale Villa Arconati, detta “Il Castellazzo” (il primo nucleo risale al Medioevo), a Bollate. Nata tra Seicento e Settecento come interpretazione (all’italiana) della Reggia di Versailles, oggi la dimora rimane un gioiello architettonico, e d’estate ospita da 28 anni il celebre (e omonimo) festival musicale che richiama a nord di Milano artisti della scena internazionale (ingresso al parco 4 euro, visita guidata parco e piano nobile 7 euro). Nel complesso il nostro tour misura circa 20 chilometri. E in un solo pomeriggio ci permette di scoprire un lembo di territorio alle porte di Milano spesso sconosciuto a tanti lombardi, ma capace di sprigionare emozioni. Agli appassionati di cicloturismo fra le ciclovie della Lombardia, consiglio anche la lettura dell’articolo sull’itinerario dell’Adda da Milano a Lecco.