Dopo le 10 Granfondo più belle, ecco quelle che si preannunciano come più sperimentali. Ne abbiamo parlato da Upcyle a “Ciclismi Possibili 4″ con Davide Cassani.

Ci sono granfondo che hanno scelto strade diverse rispetto a quelle tradizionali. Meno esasperate, meno competitive, forse meno blasonate. Sono granfondo che hanno scelto di non puntare tanto sull’agonismo, ma coraggiosamente sulla partecipazione e l’inclusione. Se ne è parlato lungamente a Milano da Upcycle durante la serata numero 4 di “Ciclismi Possibili,” format da me ideato e condotto, dedicato alle nuove frontiere del ciclismo amatoriale.

L’occasione è stata il lancio della neonata Granfondo Milano (I edizione 18 settembre 2016).

A discuterne con me, oltre all’ormai ospite fisso Davide Cassani (CT della Nazionale di Ciclismo), c’erano Giancarlo Brocci, patron dell’Eroica, Gianluca Santilli, organizzatore di Granfondo Roma Campagnolo e i due ideatori della nuovissima Granfondo Milano, Ercole Giammarco e Stefano Peruch.

È stata l’occasione per confrontarsi su un nuovo modello di granfondo che sta prendendo piede, finalmente, anche in Italia (mentre è già ampiamente diffuso all’estero, soprattutto in Francia e Inghilterra).

Si tratta di un format caratterizzato dalla volontà di coinvolgere e allargare il bacino dei partecipanti. Aprendosi non solo agli agonisti, ma anche a chi cerca un’esperienza meno esasperata e senza ansie da prestazione.

Non soltanto “gara”, quindi. Ma anche desiderio di partecipare e godersi i paesaggi.

Non soltanto “griglie” e “chip”, ma anche piacere e gioco.

Non soltanto “classifica” ma anche rievocazione di ciclismo eroico e popolare.

Da questo punto di vista, sono a mio avviso 3 le granfondo che possono dirisi dei “Ciclismi Possibili”.  Ovvero quelle più innovative e coraggiose. E di queste abbiamo parlato da Upcycle.

La prima non è certo una novità, anzi. È forse l’antesignana dei ciclismi possibili, L’Eroica. Le altre due sono novità, la Granfondo Roma e la Granfondo Milano. 4 i criteri di giudizio utilizzati. Oltre ai 3 giù usati per le 10 granfondo più belle del 2016 (paesaggio, percorso, organizzazione), ho aggiunto l’ Innovazione. Il vero “X factor” in questo caso.

Enjoy!

L’Eroica – Gaiole in Chianti (SI), 2 ottobre 2016

Una ciclista affronta una salita tra le colline toscane
foto da L’Eroica

La celebrazione per antonomasia del ciclismo d’epoca, quello eroico, appunto, di Fausto Coppi e Gino Bartali.
Un format nato nel 1997 a Gaiole in Chianti e divenuto presto mondiale. Chiave del successo più che l’agonismo (si tratta di una manifestazione “cicloturistica”, dunque non competitiva) la riscoperta delle radici autentiche di questo sport e della sua anima popolare, con un tocco di ironia in più a smorzare gli animi più esasperati. Solo bici d’epoca, anteriori al 1989, abbigliamento rigorosamente vintage e strade bianche. La foratura non è un optional, è d’obbligo. Ristori con Ribollita e Chianti Doc. Anche qui, un must fermarsi.
Percorsi adatti a tutti: dalla “Passeggiata” di 46 km al “Lungo” di 209 (durissimo). Attenzione dunque, ironia e vintage sì, ma anche gambe ben allenate.
Un classico che ha fatto scuola.

Bellezza paesaggi:

Durezza percorso (lungo):

Sicurezza e organizzazione:

Innovazione:

Iscrizioni: preiscrizioni per “click day” dal 20 gennaio 2016

Sito per maggiori info: www.eroicagaiole.it

 

Granfondo Campagnolo Roma – Roma, 9 ottobre 2016

La partenza della Granfondo di Roma del 2014
foto da www.granfondoroma.com

Nata nel 2012, ma già di grande successo, è una granfondo in continua evoluzione. Dopo le prime edizioni più agonistiche, dal 2015 Granfondo Roma si è aperta a tutti i tipi di ciclismi. Non solo a quelli competitivi. Questo con l’introduzione del percorso “Ciclopedalata ai castelli”: 60 km, anche per bici a pedalata assistita. Ma vero fiore all’occhiello di GF Roma è “L’imperiale – The Appian way”: stesso percorso della ciclopedalata, ma dedicata al ciclismo eroico, aperta quindi solo a bici anteriori al 1987 (Eroica docet). Il finale è mozzafiato, sull’Appia Antica. Effetto macchina del tempo garantito.
Il percorso classico “Granfondo” è dedicato invece agli agonisti: 120 km per un dislivello di 1.700 metri. Suggestiva partenza all’alba dal cuore di Roma, con il Colosseo sullo sfondo, per poi arrivare ai Castelli e infine alle Terme di Caracalla. Non c’è altro da aggiungere. La Città eterna a pedali. Da solo, questo biglietto vale l’iscrizione. Gianluca Santilli ama definire la sua creatura “un laboratorio a cielo aperto”. E ne ha ragione.
Una gf sempre pronta a farci cambiare idea sull’idea di gf.

Bellezza paesaggi:

Difficoltà percorso (lungo):

Sicurezza e organizzazione:

Innovazione:

Iscrizioni: aperte

Sito e info utili: www.granfondoroma.com

 

Granfondo Milano – Milano, 18 settembre 2016

La novità assoluta di questo 2016. Anche Milano avrà la sua granfondo. La granfondo “senza l’esasperazione intorno” come recita il claim della manifestazione. La Gf Milano sarà infatti rigorosamente, dicono gli organizzatori, non competitiva, anche se presenterà, per gli amanti delle classifiche, 3 tratti cronometrati. Questi ultimi si correranno a coppie, un voluto omaggio allo storico Trofeo Baracchi. 3 anche i percorsi di Granfondo Milano: corto di 50 km, una passeggiata tra i due navigli aperta alle famiglie; medio di 170 km con 1100 metri di dislivello; lungo da 215 km con 2200 metri di dislivello, e cima Coppi al Passo Penice. Grande intuizione degli organizzatori: salita bellissima, poco conosciuta, e soprattutto immersa nella natura dell’Oltrepò.
Partenza da piazza del Duomo, arrivo (da confermare) al Vigorelli, dove ci sarà anche il villaggio gara. Altra grande intuizione.

Chi crede che Milano sia solo pianura è avvisato. Chi pensa che non ci sia del tutto competizione anche. Granfondo Milano si preannuncia come la vera sorpresa dei ciclismi possibili 2016.

Bellezza paesaggi:

Difficoltà percorso (lungo):

Sicurezza e organizzazione: (prima edizione 18 settembre 2016)

Innovazione:

Iscrizioni: aperte

Sito e info utili: www.granfondomilano.it

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.