Con un’azione travolgente sull’ultimo muro, a poche migliaia di metri dal traguardo, Peter Sagan ha bruciato tutti, vincendo i mondiali di ciclismo su strada di Richmond 2015.

Lo slovacco primo sul traguardo di Richmond 2015, conquista il titolo iridato davanti all’australiano Matthews e al lituano Navardauskas. Il migliore degli Italiani, Nizzolo, 18°.

Una prova da maestro che finalmente celebra il campione – da tanti definito eterno secondo – tra i più grandi del ciclismo. Per Bettini, ex ct della Nazionale Italia, “vincere un Mondiale è più difficile che vincere una prova Monumento”.

L’azione decisiva è partita sul muro finale in pavé, in tutto e per tutto simile a quelli del Giro delle Fiandre, dove Peter Sagan non è però mai riuscito ad imporsi.

Ieri, invece, finalmente il 4 volte maglia verde al Tour de France ha stupito tutti, staccando il gruppo proprio in salita e mantenendo il vantaggio nel chilometro finale, fino al traguardo di Richmond.

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.