Michelin Pro 4: Rivoluzione “fat”! Andrea Ziliani 23 Dicembre 2014 Anteprime Michelin rinnova due serie di copertoncini aggiornandoli con nuove tecnologie e introducendo sul modello Endurance la nuova sezione da 28mm Pro4 si divide quindi in Endurance, pensato per i cicloamatori, e Service Course, rivolto all’utenza racing. Michelin è partita dalla richiesta più importante dei ciclisti del giorno d’oggi per migliorare i propri copertoncini. Dopo un’analisi di tutte le caratteristiche volute dalla clientela si è scoperto che il 76% delle richieste riguardavano la resistenza alle forature dello pneumatico. Da qui in poi il lavoro si è concentrato principalmente su questo aspetto, senza dimenticare caratteristiche come l’aderenza sul bagnato. La vera novità introdotta però nella serie Endurance è però la sezione da 28mm, oltre alle già proposte versioni da 23 mm e 25 mm. La scelta di questa misura “wide” è stata dettata dalle esigenze del ciclismo moderno, che chiede coperture più confortevoli e pressioni di gonfiaggio minori. La nuova Michelin Pro4 Endurance in versione 28 mm ha infatti una pressione minima di gonfiaggio di soli 4 bar. Ma la vera innovazione non sta qui. Gli studi di Michelin sulle varie dimensioni e pressioni di utilizzo hanno portato a sfatare il mito della gomma “dura” nel mondo del ciclismo. Siamo infatti abituati a pensare che più una gomma è gonfia e più questa avrà meno resistenza al rotolamento, consentendoci di risparmiare energia. I test condotti nei laboratori Michelin hanno dimostrato l’opposto, ribaltando la credenze comuni, riscontrando che un copertoncino da 28 mm ha meno resistenza al rotolamento di uno equivalente da 23 mm. Le due famiglie si migliorano in molti aspetti, incrementando già le ottime prestazioni dei modelli precedenti Pro4 Endurance RESISTENZA Aumentata del 40% la resistenza alle forature. BATTISTRADA BI-MESCOLA (BI-COMPOUND) Mescola centrale più dura resistente all’usura e alle forature, mentre ai lati una mescola più morbida assicura maggiore grip in curva. CARCASSA 3x110TPI Il posizionamento della tela di riforzo da cerchietto a cerchietto (HDProtection Bead2Bead) aumenta la resistenza dello pneumatico. Pro4 Service Course RESISTENZA Aumentata del 30% la tenuta sul bagnato e del 10% la resistenza alle forature. BATTISTRADA BI-MESCOLA (BI-COMPOUND) Mescola centrale più dura resistente all’usura e alle forature, mentre ai lati una mescola più morbida assicura maggiore grip in curva. CARCASSA 3x110TPI Il posizionamento della tela di riforzo da cerchietto a cerchietto (HDProtection Bead2Bead) aumenta la resistenza dello pneumatico. Ma come fa Michelin a raggiungere questi risultati? Lo sviluppo dei copertoncini si basa su 4 tipi di test La prima fase si svolge in laboratorio dove vengono testati i materiali ed i semi–finiti. Questi test permettono di catalogare tutti i componenti della gomma, identificarne le proprietà meccaniche, testarne la resistenza e la durata in condizioni ambientali diverse. La seconda fase è quella dei test su macchina. Per questa nuova generazione di pneumatici la casa francese ha deciso di condurre le prove sia internamente che esternamente, appoggiandosi oltre che alle proprie forze alla ditta finlandese Wheel Energy. Michelin testava infatti con 3 punzoni da 2, 2,5 e 3 mm la resistenza alla foratura. I nuovi test mettono alla prova tutte le parti del battistrada, compresi i fianchi. La terza fase di questo sviluppo è avvenuta grazie ad una bici diversa dal solito. Si è infatti ricorsi ad una speciale bicicletta elettrica a 3 ruote, pensata appositamente per sviluppare e migliorare l’aderenza laterale sul bagnato. L’adozione di questa tipologia di bici è stata dettata dalla velocità costante del mezzo e dall’assenza dei cambiamenti di ritmo della pedalata. Questo speciale “mezzo” per i test garantisce un’inclinazione massima di 40 gradi, mentre la superficie utilizzata per le misurazioni è costantemente bagnata e presenta un coefficiente d’attrito di appena 0.3, similare alla segnaletica stradale bagnata. Per le forature è stata utilizzata anche una pista su selciato, bagnata per aumentarne l’effetto tagliente. Percorse svariate tornate si sono effettuati rilevamenti sul numero e la posizione dei tagli ed in caso di forature, calcolato la durata del copertoncino. Tutto questo su almeno 5 pneumatici per modello. Ultimo, ma sicuramente non meno importante, il metodo utilizzato da Michelin per i test in condizioni reali. Un gruppo di tester, che percorrono ognuno dai 5 ai 20 mila chilometri l’anno, ha divorato la strada per testare i prodotti in ogni condizione e ambito, arrivando al ragguardevole traguardo di 250.000 km percorsi su ogni modello.