Domenica 7 maggio 2017, partenza ore 7:00 da Bergamo, si correrà la Granfondo Bianchi Gimondi, la granfondo in onore del grande campione Felice Gimondi.

Le iscrizioni sono ancora aperte.

20 anni di storia, ogni edizione dedicata a una grande impresa del campione originario di Sedrina. Il tema dell’edizione 2017 sarà “Tutto il rosa di Bianchi Gimondi” e sarà dedicata alla storia di Gimondi nel Giro d’Italia, proprio in occasione della centesima edizione della Corsa Rosa.

gruppo di ciclisti sale durante la granfondo Bianchi Gimondi

La Granfondo Bianchi Gimondi è un appuntamento molto sentito dai ciclisti lombardi ed è un’ottima occasione per testare la gamba in vista dei successivi appuntamenti stagionali.

I percorsi della Granfondo Bianchi Gimondi 2017

Tre i percorsi a disposizione, all’insegna di quella che gli organizzatori chiamano “Slow Ride”: ovvero partecipare con passione e con spirito.

Spirito e passioni di quelli giusti, dosando cioè con buon senso quel poco di competizione che serve a rendere il tutto più divertente.

Un bel segnale contro le forme più esasperate di agonismo che spesso prendono il sopravvento alle granfondo. Una giornata di festa insomma, per chi è lombardo davvero è un appuntamento immancabile, su percorsi che toccano alcune tra le più belle salite delle Prealpi.

Ma entriamo nel dettaglio dei tre tracciati tra cui scegliere il 7 maggio: il Corto (89,4 km e 1.400 m dsl), il Medio (128,8 km e 2.100 m dsl) e il Lungo (162,1 km e 3.050 m dsl).

In base all’allenamento e allo stato d’animo di quel giorno, ciascuno potrà scegliere la distanza più adeguata alla propria preparazione.

Il mio consiglio è però, come sempre, quello di arrivare preparati prima, con già in testa quale dei tre fare. Se siete alle prime esperienze su queste distanze, ecco i miei 10 consigli su come preparare una granfondo di ciclismo.

altimetria del percorso lungo della granfondo di ciclismo Bianchi Gimondi

Il percorso Lungo della Granfondo Bianchi Gimondi ha numeri di tutti rispetto: partenza e arrivo a Bergamo dopo aver percorso 162 km e aver superato più di 3.000 m di dislivello.

I consigli per affrontare le salite della Granfondo Bianchi Gimondi

Per BiciLive.it, come già fatto per la Grafondo Novecolli, ho preso in esame il percorso Lungo della Granfondo Bianchi Gimondi e nello specifico le sue sei salite.

Nessuna è impossibile, presa singolarmente, anzi molte hanno pendenze “dolci”, cioè pedalabili. Ma la vera difficoltà di questa granfondo sta nel suo insieme.

I suoi numeri sono di tutto rispetto: 160 km per un dislivello che supera i 3000 metri. Non è poco, occorre dosare bene le forze.

Diciamo che il bello della Bianchi Gimondi è quello di essere una granfondo ideale in questo periodo della stagione: stiamo ancora preparando i grandi appuntamenti, ma ormai si ha già voglia di un lungo che sia davvero “lungo”. Che altro aggiungere? Ci vediamo in griglia.

Come sempre, vi suggerisco di presentarsi una mezz’ora prima. Di modo da arrivare rilassati e preparati allo start e non frenetici e già stressati. Si parte presto: ore 7. Tenetene conto se venite da fuori.

partenza della granfondo di ciclismo Bianchi Gimondi

Come spesso accade nelle granfondo di ciclismo, la partenza della Bianchi Gimondi è fissata alla mattina presto: il via per tutti è alle 7!

Nel frattempo, ecco i miei 6 consigli per le 6 salite da affrontare in bici da corsa:

1a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Colle dei Pasta

Lunghezza 3,4 km
Dislivello 143 m
Pendenza Media 4,2%
Pendenza Max 12%

Arriva dopo solo 7 km di gara. È corta e abbastanza facile, ma avrete la gamba ancora un po’ “imballata”. Dunque sarà perfetta per farla girare e cominciare a carburare in vista delle prossime salite. Affrontatela con ragionevolezza, tenendo conto che la giornata sarà lunga, dunque niente “sparatone”, usate il 34.
Parola d’ordine: scaldarsi.

2a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Colle del Gallo

Lunghezza 7,5 km
Dislivello 445 m
Pendenza Media 6%
Pendenza Max 12%

Km 23,5 di gara. In località Casazza si comincia a fare sul serio. Arriva la seconda salita, il Colle del Gallo. Più lunga della precedente: 7,5 km con pendenza media al 6%. Il Colle del Gallo è una salita molto nota agli amatori bergamaschi, ideale per farsi la gamba anche nei mesi invernali. Pendenze tutto sommato pedalabili e ritmo quindi abbastanza elevato. In cima c’è un primo ristoro, ma salvo borracce a secco vi consiglio di saltarlo, il prossimo tanto è tra pochi chilometri. Ormai siete in gara.
Parola d’ordine: via gli indugi.

 

altimetria delle salite Colle dei Pasta, Colle del Gallo e Selvino

La prima salita, il Colle dei Pasta, è breve e piuttosto facile ma già dalla seconda si comincia a fare sul serio: il Colle del Gallo raggiunge la pendenza massima del 12% e il Selvino con i suoi 12,1 km è la salita più lunga della granfondo.

3a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Selvino

Lunghezza 12,2 Km
Dislivello 621 m
Pendenza Media 5,1%
Pendenza Max 10%

Salita arcinota della Lombardia, regolare e piacevole, ma che se affrontata a tutta potrebbe fare male (misura più di 12 km). Scalate quindi magari di un dente rispetto al ritmo che riuscireste a tenere: vi aspettano salite più dure, soprattutto l’ultima. Godetevi il panorama, qui si comincia a salire in alto (946 m slm). In cima fermatevi a riempire borracce e a sgranocchiare qualcosa al fornito ristoro. Sempre lasciando la bici negli appositi spazi, mi raccomando, senza intralciare la folla di concorrenti.
Parola d’ordine: gestirsi.

4a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Costa di Olda

Lunghezza 10,3 km
Dislivello 414 m
Pendenza Media 4%
Pendenza Max 10%

80 km di gara, la metà spaccata. Una salita sulla carta facile, con un lungo tratto persino di discesa a metà. Potrebbe trarre in inganno; le forze, per molti, arrivati qui, non saranno le stesse del mattino presto. L’errore più comune sarebbe quello di volerla divorare in fretta per togliersela dai piedi. Affrontatela invece con strategia ed intelligenza, sapendo che ha un andamento duplice, quasi fossero due salite e non una. La prima quella forse più dura. Attenzione: in cima non c’è ristoro, tenetene conto. Se siete a corto di forze vi consiglio di portarvi un gel o barretta e consumarli durante questa salita.
Parola d’ordine: occhio al barbatrucco.

altimetria della salita di costa di olda

A metà percorso si giunge alla salita di Costa di Olda, non difficile ma che può trarre in inganno: divisa in due e con un tratto di discesa nel mezzo, va affrontata con intelligenza.

5a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Forcella di Berbenno

Lunghezza 6,4 km
Dislivello 257 m
Pendenza Media 4%
Pendenza Max 12%

Arrivati a Bremibilla, 112 km di gara, ecco che attacca la penultima fatica. Anche questa sulla carta una salita “normale”, con solo un tratto davvero duro: punte sopra il 10%. Ma avrete ormai accumulato 2.000 metri abbondanti di dislivello, l’acido lattico si farà sentire nelle gambe e il pezzo forte, l’ultima salita, deve ancora arrivare.
Per questo, Berbenno vi farà soffrire, è sicuro. Anche qui: niente ristoro in vetta, ma lo troverete ai piedi della successiva discesa, a Sant’Omobono.
Parola d’ordine: è la penultima, non l’ultima.

6a Salita della Granfondo Bianchi Gimondi: Costa Valle Imagna

Lunghezza 9 km
Dislivello 599 m
Pendenza Media 6,7%
Pendenza Max 12%

Ecco il piatto forte dell’intera granfondo Bianchi Gimondi. Sicuramente la salita più dura. Intendiamoci: non stiamo parlando certo del Mortirolo e nemmeno della sorella maggiore “Valcava”, salita notissima ai grimpeur lombardi che si inerpica proprio sul versante opposto di Costa Valle Imagna. Eppure si tratta pur sempre di 600 metri di dislivello condensati in 9 km di salita, con punte sopra il 10% e pendenze costanti attorno all’ 8%. Arrivati a questo punto potrebbe fare davvero male.

discesa durante la granfondo di ciclismo gimondi

Terminata la salita di Costa Valle Imagna, non vi resta che scendere trionfanti fino a Bergamo: fate attenzione alla lunga discesa, le forze saranno poche e l’asfalto in alcuni punti non è in buone condizioni.

Prima di affrontarla vi consiglio per tanto una sosta al ristorno di Sant’Omobono, ai piedi della salita. Mangiate qualcosa lì, ovviamente di leggero, senza appesantirvi. Riempite le borracce: se farà caldo vi sarà utile. Occhio alla discesa: lunga e con asfalto non sempre in ottime condizioni. Coraggio, ormai è fatta. Godetevi l’arrivo per le vie di Bergamo, 160 km con 3.000 di dislivello non sono cosa da tutti i giorni.
Parola d’ordine: essere più tosti di lei.

Per maggiori info, vai sul sito ufficiale della granfondo di ciclismo Bianchi Gimondi.

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.