Quasi esauriti i pettorali standard di Granfondo Campagnolo Roma 2015, dall’8 luglio saranno disponibili solo pettorali solidali.

Una bella notizia per il ciclismo amatoriale italiano che sta cambiando. Finalmente anche da noi approda il meccanismo, tanto consolidato all’estero, del Charity Program. Già lanciato da Dynamo Bike Challenge, ora si amplia con Granfondo Roma. Non solo, ma diventa addirittura, dall’8 luglio, l’unico modo per iscriversi alla Gf della Capitale.

Tutti invitati a pedalare per una buona causa alla Granfondo Roma con la Rete del Dono.

Tutti invitati a pedalare per una buona causa alla Granfondo Roma 2015 con la Rete del Dono. Foto di ©sportograf.com

La corsa capitolina va infatti spedita verso il sold out. Pochissimi i pettorali standard ancora a disposizione. Da luglio Granfondo Campagnolo Roma, come tutte le grandi gare internazionali, sarà solidale. Ciclisti e appassionati della bici potranno aggiudicarsi il pettorale di Granfondo Campagnolo Roma solo via charity, ovvero raccogliendo fondi per una delle organizzazioni non profit parte del Charity Program.

Al momento della pre-iscrizione ogni ciclista è invitato a scegliere una buona causa, registrarsi su Rete del Dono e fare personal fundraising, avviando una colletta online a sostegno dell’organizzazione scelta.

Solo i ciclisti che raccoglieranno almeno 250€ di donazioni su Rete del Dono, riceveranno il pettorale solidale in omaggio e potranno partecipare a Granfondo.

Il Charity Program di Granfondo Roma è un vero e proprio Programma di Solidarietà che si propone di sostenere i progetti delle organizzazioni non profit partecipanti offrendo loro l’opportunità di sensibilizzare sulle proprie attività e di raccogliere fondi tramite l’attivazione degli atleti.
È possibile consultare la lista delle organizzazioni non profit regolarmente registrate al Charity Program direttamente sul sito di Granfondo.

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.