Per Sir Bradley Wiggins una nuova impresa è compiuta. Ieri sera il baronetto d’Inghilterra ha portato a casa 54.526 km in un’ora siglando il nuovo record mondiale della specialità. Il rider “mod” non si è affidato a una Lambretta, simbolo di questa subcultura, bensì ad un’arma molto più affilata: la Pinarello Bolide HR.

Pinarello Bolide HR

Per Bradley il raggiungimento di questa storica impresa è stato lungo e laborioso. Gli allenamenti e la preparazione fisica hanno giocato un ruolo fondamentale per raggiungere questo risultato ma anche la preparazione e messa a punto del mezzo meccanico ha portato l’atleta inglese a percorrere quei 54.526 km in sella alla sua Pinarello. A mettere lo zampino in questa delicata fase ci ha pensato poi Jaguar. Avvalendosi delle tecnologie sviluppate nell’automotive ha permesso di ottimizzare ancor di più quello che è l’aspetto aerodinamico della Pinarello Bolide HR.

Ma la strada che porta ai record dell’ora è cominciata parecchi anni fa per Pinarello

pinarello-espada

Già nel lontano 1994, l’azienda di Villorba (Treviso) portò Miguel Indurain a conquistare l’ambito record in sella alla sua Espada, bicicletta dal telaio monoscocca che rimase impressa nella mente degli appassionati per quella forma davvero inusuale e dettagli tecnici all’avanguardia per quei tempi.

Scorrendo veloci fino al 2015 arriviamo invece alla Bolide HR, che racchiude in sè tutti gli anni di sviluppo su strada, su pista e a cronometro…

?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

I tecnici Pinarello hanno per prima cosa analizzato le particolari condizioni di questa sfida: svolgendosi in pista, il record dell’ora è una prova ad alta velocità che, escluso il primo giro, richiede alla bicicletta la massima efficienza aerodinamica e una rigidità tale da permettere al rider una perfetta trasmissione della potenza alla ruota posteriore.

Da lì gli studi sono proseguiti utilizzando i dati che da anni vengono raccolti nelle competizioni contro il tempo utilizzando tecnologie cutting-edge come la CFD (Computational Fluid Dynamics, N.d.r.) che studia la fluidodinamica, grazie alle simulazioni e alle rilevazioni in galleria del vento. Da qui la scelta di creare la Bolide HR partendo dalla versione “sorella” per le gare su strada.

 

Uno dei primi particolari a subire questo “lifting” è stata la forcella, essendo questa tra i primi componenti ad essere influenzata dal contatto con l’aria: la versione TT (time trial) presentava nella zona della testa un rigonfiamento atto a nascondere il freno anteriore e migliorare così i flussi d’aria.

Essendo la Bolide HR una versione da pista, questo particolare è stato quindi eliminato e il raccordo tra gli steli e la testa della forcella reso più fluido aumentando di fatto il rendimento aerodinamico dell’insieme ruota anteriore-forcella-telaio.

pinarello-bolide2

Altro problema riscontrato nell’incremento di efficienza aerodinamica della Bolide HR è stato quello delle ruote. Se per un attimo immaginiamo una bici in movimento, potremo notare come nella parte alta delle ruote il rotolamento è opposto al senso di marcia. Questo fattore crea degli attriti tra le particelle d’aria, che scontrandosi tra loro creano a loro volta delle piccole turbolenze che rovinano i flussi e non permettono alla bicicletta di avanzare con il minimo attrito aerodinamico.

La zona tra forcella e ruota anteriore è diventata quindi critica in questo sviluppo e possiamo vedere come nei due rendering CFD a confronto, Pinarello abbia scelto di aumentare il diametro degli steli forcella e diminuire lo spazio tra quest’ultima e la ruota anteriore.

Anche la zona del mozzo non è stata lasciata al caso: nella versione precedente la zona molto sottile a bassa pressione provocava un distaccamento forzato dei flussi ed una conseguente creazione di turbolenze. I tecnici hanno quindi creato un simil profilo alare dalle dimensioni generose ed hanno così incrementato il rendimento generale.

pinarello-bolide4

Anche il terreno per questa sfida è stato studiato per la creazione di questa Bolide HR: la pista è infatti un ambiente “chiuso” e controllabile, dalla lunghezza di 250 m e dalla pendenza delle curve di circa 42 gradi.

Da questi due dati si possono fare due considerazioni: la bicicletta non sarà esposta al vento frontale e nelle fasi in curva non avremo una parte di vento laterale capace di disturbare i flussi aerodinamici.

Parallelamente, anche la rigidità del telaio andrà curata nei minimi particolari, perché ogni watt di potenza va salvaguardato e la flessione delle parti va ridotta al minimo, così da evitare disallineamenti e quindi “perdite aerodinamiche”.

Entra quindi in gioco il fattore costruzione:

Nei telai tradizionali le varie parti del telaio vengono saldate e compresse in uno stampo così da unirle e creare il telaio completo. Questo metodo costruttivo è sicuramente più economico e veloce ma non permette di raggiungere risultati di riguardo.

Per la Bolide HR Pinarello ha deciso di puntare su un unico stampo monoscocca, così da diminuire il peso, utilizzare meno materiale e aumentare la rigidità d’insieme.

pinarellobolide3

Utilmo ma non da meno, il desgin dei componenti. Pinarello ha dedicato le stesse attenzioni anche ai particolari della Bolide HR, cioè a tutti i punti di appoggio tra rider e bicicletta.

Primo fra tutti, il manubrio: questo componente è sicuramente uno dei più influenti in quanto resa aerodinamica, e nei modelli tradizionali la zona degli spacer, cioè le parti che sostengono gli appoggi per gli avambracci, creava forti turbolenze, non essendo raccordata al meglio con il resto degli appoggi.

Un completo restyling e studio dello “shape” ha permesso così di diminuire di molto le zone “rosse” e permettere all’aria di scorrere senza impedimenti. Problema consecutivo al completo restyling di questo componente è stato poi il metodo di costruzione.

Con un profilo così complesso i tradizionali metodi che implicavano l’utilizzo di fibre composite non erano più utilizzabili, essendo troppo lunghi e dispendiosi. La moderna prototipazione con stampa 3d è quindi venuta incontro alle esigenze di Pinarello e l’utilizzo di una stampa 3d in titanio ha permesso di creare questo incredibile elemento di design senza rinunciare alle prestazioni.

Questa Pinarello Bolide HR mi ha davvero stupito per design, particolari tecnici, costruzione e per l’attenzione che è stata data ad ogni dettaglio. Allenamento, cuore, sudore e fatica per Bradley Wiggins, ma anche una specialissima compagna di giochi…

iscrizione newsletter

Iscriviti alla newsletter di BiciLive.it


Ho letto e accetto le Politiche di Privacy

A proposito dell'autore

Andrea Ziliani è un appassionato di ciclismo a tutto tondo. Corre su strada dalle categorie giovanili e da qualche anno anche in enduro. Appassionato di motori, fotografia ed ogni cosa che riguarda la meccanica e la velocità.