Qual è l’origine del nome “Milano”? Gli studiosi della lingua hanno a lungo dibattuto: per la maggior parte di loro Milano significa “terra di mezzo”.

Cinta dalle montagne, a nord, e dalla pianura, a sud; crocevia di genti e culture, dunque, Milano per la sua posizione strategica è da sempre un luogo che pullula di persone. Per tanti motivi.

Tante le famiglie, nobili e borghesi, che nei secoli hanno messo radici alle porte di Milano, costruendo ville e palazzi che fossero, al contempo, immersi nella natura e vicini alla grande città.

Un itinerario ricco di fascino da compiere in bicicletta si può tratteggiare nel Parco delle Groane. Tra ville storiche, canali che attraversano la Lombardia da ovest a est, nuove vie d’acqua.

Proprio a nord ovest di Milano, in un territorio pianeggiante, che strizza l’occhio a tutti i biker, anche i meno allenati o le famiglie che vogliano vivere una domenica all’aria aperta. Qui pedalare è una bella esperienza che unisce sport e cultura, natura e architettura. Storia e tradizioni.

Segnaletica e canale Villoresi nella rete ciclabile Let 1 fuori Milano

L’itinerario si snoda tra la rete di percorsi ciclabili LET 1 – Ville Storiche e Groane. Nel primo tratto ci dirigiamo verso ovest seguendo il canale Villoresi.

Pista ciclabile Parco delle Groane – Landscape Expo Tour

Punto di partenza è la stazione ferroviaria di Garbagnate Milanese – Parco delle Groane, che si raggiunge facilmente in treno da Milano-Cadorna.

A questo punto si seguono i cartelli del LET 1 (Landscape Expo Tour, rete di percorsi ciclabili presentata poco prima dell’Esposizione universale del 2015: il sito di Expo, del resto, sorge a poca distanza da qui).

Studiando i percorsi del LET 1 – Ville Storiche e Groane si può tracciare l’itinerario preferito scegliendo tra la via che porta a Ovest (quella che abbiamo scelto per il nostro reportage) e quella verso Est.

Nel complesso il LET 1 è un doppio anello (che s’incrocia a Garbagnate) di 36 chilometri. Noi ci siamo dedicati all’anello Ovest. Si parte da Garbagnate e seguendo la ciclovia dell’alzaia del Canale Villoresi, si giunge fino a Lainate.

Pedalare di fianco alle placide acque del Villoresi (completato nel 1890), canale artificiale costruito per convogliare il flusso del Ticino fino al Naviglio della Martesana, è una bella esperienza. Senza fare troppa fatica, ci ricorda quanto la Lombardia sia una regione attraversata, come un reticolo, da decine di canali.

A Lainate la magnifica Villa Visconti Borromeo Litta (che fin dal nome unisce i nomi di tre famiglie dal sangue blu tra le più note della Lombardia). I giardini sono da favola e aperti con ingresso gratuito. Spicca il Ninfeo con statue, fontane e giochi idraulici, tra i più belli dell’Italia.

giardino della villa Littai lungo l'itinerario ciclabile LET 1

A Lainate si incontra la splendida Villa Visconti Borromeo Litta. Il giardino della dimora, a cui si accede gratuitamente, è tra i più belli d’Italia.

Un luogo magico che nel 1585 il Conte Pirro I Visconti fece costruire (così come l’intera dimora) radunando i migliori architetti, scultori, pittori con l’obiettivo di dare forma alla sua (infinita) fantasia.

Gli spazi interni della villa, invece, si possono visitare prenotando una visita – tutti i giorni – informandosi sul sito di Villa Litta.

Per un break, all’esterno del palazzo non mancano bar dove gustare un pranzo veloce e riempire le borracce prima di ripartire (nel complesso, invece, lungo il percorso sono assenti fontanelle e aree di sosta: il consiglio, specialmente nelle giornate estive, è di portare nello zaino l’acqua necessaria).

Sulla via del ritorno, si passa per Arese, dove hanno sede gli ex stabilimenti dell’Alfa Romeo (e il museo del Biscione).

A questo punto si fa rotta su Bollate, dove ad attenderci c’è la meravigliosa Villa Arconati. Qui il consiglio è di fare una sosta, prima di chiudere l’anello tornando in direzione della stazione ferroviaria di partenza.

villa arconati lungo la ciclabile nei dintorni di Milano

Tappa finale del nostro viaggio in bici è Villa Arconati, detta “Il Castellazzo”, a Bollate. Tra giugno e luglio ospita un festival di musica di caratura internazionale

Villa Arconati, detta “Il Castellazzo” (il primo nucleo risale al Medioevo), a Bollate. Nata tra Seicento e Settecento come interpretazione (all’italiana) della Reggia di Versailles, oggi la dimora rimane un gioiello architettonico, e d’estate ospita da 28 anni il celebre (e omonimo) festival musicale che richiama a nord di Milano artisti della scena internazionale (ingresso al parco 4 euro, visita guidata parco e piano nobile 7 euro).

Nel complesso il nostro tour misura circa 20 chilometri. E in un solo pomeriggio ci permette di scoprire un lembo di territorio alle porte di Milano spesso sconosciuto a tanti lombardi, ma capace di sprigionare emozioni.

Agli appassionati di cicloturismo fra le ciclovie della Lombardia, consiglio anche la lettura dell’articolo sull’itinerario dell’Adda da Milano a Lecco.

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A proposito dell'autore

Giornalista freelance, lavoro per quotidiani (nazionali e locali) e magazine, anche come coordinatore di alcuni progetti legati al mondo bike. Mi occupo di sport, ma anche turismo e cultura. Laureato in Lettere, ho la fortuna di fare un lavoro che mi permette, ogni giorno, di vivere le mie passioni. Lavoro a Milano, abito in Brianza: questo luogo fatto di colline, salite, spazi verdi da esplorare è stato la scintilla che mi ha fatto appassionare alle ruote grasse.