Sölden, Tirolo austriaco, domenica 28 agosto 2016. 4.176 ciclisti hanno coronato il loro “sogno” e piangono come bambini, tagliato il traguardo. Hanno portato a termine l’Ötztaler Radmarathon. Non una granfondo come le altre. Forse la più dura d’Europa.

E il bello che vi si accede solo tramite sorteggio, esattamente come alla Maratona dles Dolomites. I numeri di questa granfondo parlano chiaro: 238 km e 5.500 metri di dislivello.

Ötztaler Radmarathon 2016: a spasso per le Alpi tra Austria e Italia

36esima edizione quest’anno, partenza da Sölden, nel cuore del Tirolo, e arrivo sempre lì, nella valle dell’Ötz, a due passi dal ghiacciaio dove è stato girato l’ultimo 007 “Spectre”. Da chiedersi se non ci sia anche Daniel Craig tra i partenti alle 6:45 del mattino.

Per me era la seconda partecipazione all’Ötztaler Radmarathon’, dopo il “battesimo” del 2015. Per allenarmi, ho dovuto portare la bici al mare. E rinunciare a un po’ di sole e ombrellone. Faticoso, ma oggi sono felice di averlo fatto.

Il percorso dell’Ötztaler Radmarathon prevede “soltanto” 4 passi. Apparentemente pochi se rapportati a molte altre granfondo. Arcano presto svelato: sono tutti lunghissimi e logoranti. Capaci di prosciugare, lentamente, anche il ciclista più allenato.

Sono il Kühtai (18,5 km con pendenze che toccano il 18%), il Brennero (39 km, molto più pedalabili), il Giovo (15,5 km, regolari ma impegnativi) e infine il temuto e infinito passo Rombo, o “Timmelsjoch” (ben 28 km di sofferenza). Il Rombo è la “Cima Coppi” dell’Ötztaler Radmarathon, il passo più alto di tutti: 2501 metri di quota e una serpentina finale di tornanti mozzafiato.

Decido, come l’anno scorso, di contenermi nella prima parte, e dare tutto nella seconda. Sul Timmelsjoch. La “gara nella gara”.

oetztaler radmarathon

Se si considera che il Passo Rombo viene affrontato dopo aver percorso 180 km e 3.500 metri di dislivello, si comincia forse ad avere un’idea di che cosa sia l’Ötztaler Radmarathon. E di perché sia diversa da tutte le altre granfondo.

Come nel 2015, meteo buono anche questa volta (quasi una rarità da queste parti a fine agosto). Giornata soleggiata nella prima parte, mentre un temporale si è abbattuto sugli ultimi concorrenti (chi ci metteva di più dalle 12 alle 13 ore). Rendendo tutto ancora più epico.

36esima edizione quest’anno, partenza da Sölden, nel cuore del Tirolo, e arrivo sempre lì, nella valle dell’Ötz

Il successo dell’Ötztaler Radmarathon viene da lontano: 1982

La gara austriaca ha saputo costruirsi con il tempo, e un’organizzazione perfetta in ogni ingranaggio, la fama e il fascino di regina. Massimo dei voti secondo tutti i 3 parametri di BiciLive (durezza, paesaggio, organizzazione), come sottolineato nel nostro articolo sulle 10 granfondo più belle d’Europa.

Ötztaler, la granfondo più bella e affascinante di tutte

Innanzitutto, un solo percorso. Niente “medio”, solo “lungo” (e che lungo! Ripeto: 238 km e 5.500 metri di dislivello). Poi i panorami: uno su tutti il Passo Rombo, ancora lui. Una salita anomala, che si arrampica su due versanti diversi di una vallata. Da questo punto di vista, davvero unica nel comprensorio alpino.

Infine la perfetta macchina organizzativa. Strade completamente chiuse al traffico, imponente sistema di assistenza lungo tutto il percorso, asfalto perfetto sempre (se si eccettua qualche tratto, forse, della discesa dal passo Giovo), ristori tanti, ottimi e abbondanti. Pedalare così, assistiti, coccolati, e in sicurezza, è una gioia. Tocca solo concentrarsi sulla propria fatica.

Per me, come detto, era la seconda volta. Ho sofferto forse più della prima, ma alla fine ho migliorato il mio tempo di 15 minuti rispetto all’anno scorso. Mentre salivo il Rombo, e l’ultimo dei suoi interminabili tornanti, a denti stretti, guardavo la fatica degli altri. In molti salivano a piedi, scarpette in mano, alrti zigzagavano, qualcuno si fermava per riprendere fiato. Dentro di me pensavo sicuro: “non la rifarò mai più!”.

Cinque minuti dopo aver tagliato il traguardo, avevo già cambiato idea. Magia dell’Ötztaler. La granfondo più bella e affascinante di tutte.

Classifiche Ötztaler Radmarathon

Uomini

1. Bernd Hornetz Germania 6:47.04

2. Jörg Ludewig Germania 6:57.52

3. Stefano Cecchini Italia 7:01.17

4. Daniel Rubisoier Austria 7:07.02

5. Daniel Federspiel Austria 7:08.28

Donne

1. Laila Orenos Svizzera 7:42.29

2. Simona Parente Italia 7:47.52

3. Daniela Pintarelli Austria 7:52.16

Classifiche complete

Info Utili
Sito Ötztaler Radmarathon
Passo del Rombo

Pre-iscrizioni 2017: da febbraio sul sito, sorteggio a marzo.

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A proposito dell'autore

Classe '72, scrittore, giornalista, blogger: le sue "Confessioni di un ciclista pericoloso" sono uno dei blog più letti dai ciclisti milanesi. È stato direttore editoriale di Bike Channel, il primo canale dedicato al ciclismo in onda su Sky ed è autore di 2 libri: "Il carattere del ciclista" (Utet 2016, in uscita nel 2017 anche in Olanda) e "Ma chi te lo fa fare – Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita" (Fabbri 2014). Socio di UpCyle, il primo bike cafè restaurant d’Italia, soffre di una dipendenza conclamata per le salite alpine sopra i 2000 metri.